nuove regole UE classe energetica abitazioni

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come le lobbies dei serramentisti e dei cappottari che sono il potere occulto rettiliano che controlla l'Europa piatta insieme alla marmotta che confeziona la cioccolata :p
Ma non mi riferivo a questo... :rolleyes:

Le emissioni inquinanti NON sono dovute alla dispersione termica!
Chi usa solo la corrente o ha una caldaia ad emissioni zero avrà emissioni residenziali inquinanti ZERO.

Sono le centrali elettriche fossili che hanno emissioni nocive. Per avere emissioni inquinanti zero bisognerebbe alimentarle con fonti rinnovabili.
Solo che... oops! Non è immaginabile riuscire a produrre altrettanta energia da fonti naturali. E allora che si fa? Come si costringe la popolazione ad usare meno energia? Invitando (con sanzioni progressive) ad evitare gli sprechi?

Non sia mai! L'europa appoggia la lobby dei depravati dei 24/25 gradi in casa tutto l'anno e le classi energetiche non fanno altro che confondere le idee spingendo verso la classe A per poter adottare liberamente quei comportamenti.
 
la classe G è enorme, c'è classe G e classe G. Da un certo livello in poi è tutto classe G, poi dipende da tanti fattori, se disperdi verso il cielo, verso terra (condizioni penalizzanti) verso nord (altra condizione penalizzante) che zona climatica sei (Biella è zona climatica E, penalizzante), che serramenti hai, che generatore di calore hai, con chi confini, se con zona riscaldata o con l'aria, che tipo di copertura o solaio o solaio interpiano hai, ecc ecc... non dipende tutto dai muri...

visto qui tutti si lamentavano del cappotto manco fosse il diavolo (comunque personalmente non vado pazzo per i cappotti, tranne alcune tecnologie costose e quindi evitate da tutti perchè si guarda solo al portafoglio..) e quindi se parliamo di pareti perimetrali quello che posso dirti è che un muro in pietra pieno ha una trasmittanza termica migliore di un muro dei condomini tipici anni 60,70,80 ovvero mattone forato+intercapedine di aria+mattone forato. Un muro in pietra pieno con intonaco termico esterno e vernice termica interna non rende come un muro di un condominio anni 70 con cappotto ma quasi...
 
la classe G è enorme, c'è classe G e classe G. Da un certo livello in poi è tutto classe G, poi dipende da tanti fattori, se disperdi verso il cielo, verso terra (condizioni penalizzanti) verso nord (altra condizione penalizzante) che zona climatica sei (Biella è zona climatica E, penalizzante), che serramenti hai, che generatore di calore hai, con chi confini, se con zona riscaldata o con l'aria, che tipo di copertura o solaio o solaio interpiano hai, ecc ecc... non dipende tutto dai muri...

visto qui tutti si lamentavano del cappotto manco fosse il diavolo (comunque personalmente non vado pazzo per i cappotti, tranne alcune tecnologie costose e quindi evitate da tutti perchè si guarda solo al portafoglio..) e quindi se parliamo di pareti perimetrali quello che posso dirti è che un muro in pietra pieno ha una trasmittanza termica migliore di un muro dei condomini tipici anni 60,70,80 ovvero mattone forato+intercapedine di aria+mattone forato. Un muro in pietra pieno con intonaco termico esterno e vernice termica interna non rende come un muro di un condominio anni 70 con cappotto ma quasi...
Ok, ci sarà classe G e classe G però sempre a fondo scala stiamo. E quegli immobili lì con gli interventi fattibili dove possono arrivare? Senza coibentazione dei muri non credo proprio possano raggiungere la A, dagli esempi che ho qui intorno i risultati migliori post ristrutturazione sono C, ad esempio:

Attico via Carlo Antonio dal Pozzo 9, Centro Storico, Biella | 5 locali | 255 m²

Bilocale piazza Martiri della Libertà 6A, Centro Storico, Biella | 2 locali | 90 m²
 
La nuova "idea" europea dovrà prima diventare DIrettiva, poi essere recepita con una Legge nazionale, poi probabilmente essere recepita ulteriormente e livello regionale/comunale.

E' chiaro che oggi parliamo di aria fritta e che in tutti questi passaggi potrà cambiare tutto ed il contrario di tutto, soprattutto in termini di esenzioni, deroghe e traguardi da raggiungere.

Però, con questa mannaia sul collo, resa ancor più temibile dalla nube di incertezza totale in cui si trova ad oscillare, chi è che OGGI compra una casa a bassa prestazione ?
 
Ok, ci sarà classe G e classe G però sempre a fondo scala stiamo. E quegli immobili lì con gli interventi fattibili dove possono arrivare? Senza coibentazione dei muri non credo proprio possano raggiungere la A, dagli esempi che ho qui intorno i risultati migliori post ristrutturazione sono C, ad esempio:

Attico via Carlo Antonio dal Pozzo 9, Centro Storico, Biella | 5 locali | 255 m²

Bilocale piazza Martiri della Libertà 6A, Centro Storico, Biella | 2 locali | 90 m²
si confermo, ad oggi, con le attuali tecnologie, senza cappotto possono arrivare al massimo in C solitamente. Quindi fino al 2030 vanno benone, il problema sorgerebbe per il 2040 (che vedrai verrà prorogato) ma da qui a 20 anni credo proprio che le tecnologie avranno fatto passi avanti e ci saranno soluzioni ad oggi impraticabili. Alla fine comunque resterà che ci saranno delle abitazioni esonerate per impossibilità tecnica/vincolo paesistico o storico, e quando si dice emissioni 0 (che è l'obiettivo) si intende realisticamente emissioni basse, 0 oggi è utopia, chissa forse fra 20 anni no.
 
La nuova "idea" europea dovrà prima diventare DIrettiva, poi essere recepita con una Legge nazionale, poi probabilmente essere recepita ulteriormente e livello regionale/comunale.

E' chiaro che oggi parliamo di aria fritta e che in tutti questi passaggi potrà cambiare tutto ed il contrario di tutto, soprattutto in termini di esenzioni, deroghe e traguardi da raggiungere.

Però, con questa mannaia sul collo, resa ancor più temibile dalla nube di incertezza totale in cui si trova ad oscillare, chi è che OGGI compra una casa a bassa prestazione ?
tutto dipende dal prezzo e dall'utilizzo.

io una casa per viverci scontata in classe G in localita' di pregio la comprerei oggi stesso.
 
si confermo, ad oggi, con le attuali tecnologie, senza cappotto possono arrivare al massimo in C solitamente. Quindi fino al 2030 vanno benone, il problema sorgerebbe per il 2040 (che vedrai verrà prorogato) ma da qui a 20 anni credo proprio che le tecnologie avranno fatto passi avanti e ci saranno soluzioni ad oggi impraticabili. Alla fine comunque resterà che ci saranno delle abitazioni esonerate per impossibilità tecnica/vincolo paesistico o storico, e quando si dice emissioni 0 (che è l'obiettivo) si intende realisticamente emissioni basse, 0 oggi è utopia, chissa forse fra 20 anni no.
Ok, questo è un discorso che chiunque abbia buon senso condivide.:yes:

Certo, i proprietari degli appartamenti nei condomini anni 60/70/80 che si oppongono solo per motivi di carattere economico non vedono il mio favore...:no:
 
Ok, questo è un discorso che chiunque abbia buon senso condivide.:yes:

Certo, i proprietari degli appartamenti nei condomini anni 60/70/80 che si oppongono solo per motivi di carattere economico non vedono il mio favore...:no:
eh.. ma non è che uno i soldi li trova sugli alberi però. I condomini anni 60/70/80 di solito si trovano nelle periferie dove solitamente non ci abita gente così benestante che se gli dici di rifare serramenti, caldaia e cappotto termico entro una decina di anni fanno spallucce e danno un altro morso alla brioche. Magari quelli hanno messo da parte qualche decina di migliaia di euro per far studiare i figli e si ritrovano a fare i conti con la classe energetica. Per me il discorso più sensato è che quando vai a ristrutturare allora devi utilizzare le tecnologie adatte, come per esempio già avviene con le caldaie, se ti si rompe quella che hai ti mettono una caldaia a condensazione... ma QUANDO ti si rompe.
 
eh.. ma non è che uno i soldi li trova sugli alberi però. I condomini anni 60/70/80 di solito si trovano nelle periferie dove solitamente non ci abita gente così benestante che se gli dici di rifare serramenti, caldaia e cappotto termico entro una decina di anni fanno spallucce e danno un altro morso alla brioche. Magari quelli hanno messo da parte qualche decina di migliaia di euro per far studiare i figli e si ritrovano a fare i conti con la classe energetica. Per me il discorso più sensato è che quando vai a ristrutturare allora devi utilizzare le tecnologie adatte, come per esempio già avviene con le caldaie, se ti si rompe quella che hai ti mettono una caldaia a condensazione... ma QUANDO ti si rompe.
Sì, sì, certo, non mi piace l'idea dell'"obbligo entro una certa data", però non credere che i palazzi da coibentare siano solo quelli della periferia, per esempio zona Solari a Milano è tutta anni 60/70 e di periferia ha ben poco.
 
Sì, sì, certo, non mi piace l'idea dell'"obbligo entro una certa data", però non credere che i palazzi da coibentare siano solo quelli della periferia, per esempio zona Solari a Milano è tutta anni 60/70 e di periferia ha ben poco.
Si, certo, ci mancherebbe... ma proprio per quello non puoi mettere un obbligo generico per tutti. Anche perché si parla di lavori costosi, non è come dire sostituire semplicemente la caldaia.. che già quella per qualcuno può essere un problema.
 
Si, certo, ci mancherebbe... ma proprio per quello non puoi mettere un obbligo generico per tutti. Anche perché si parla di lavori costosi, non è come dire sostituire semplicemente la caldaia.. che già quella per qualcuno può essere un problema.
considerando anche che per adeguare il patrimonio immobiliare europeo entro una certa data mancano proprio i tempi tecnici (e i materiali).
 
non puoi mettere un obbligo generico per tutti. Anche perché si parla di lavori costosi, non è come dire sostituire semplicemente la caldaia.. che già quella per qualcuno può essere un problema.
L'unica direttiva attuabile è l'obbligo di caldaie/etc. ad emissioni zero e anche la presenza di infissi adeguati alla zona climatica.

La "palla" delle emissioni zero delle centrali è responsabilità dei governi. Sono loro che devono realizzarne a sufficienza.

E' allucinante che ci siano burocrati così corrotti da pensare di scaricarne la responsabilità sui cittadini incolpevoli.

Quando riusciranno a fare abbastanza centrali di fonte rinnovabile si raggiungeranno le emissioni zero. Il resto sono solo deliri di sociopatici incompetenti.
 
L'unica direttiva attuabile è l'obbligo di caldaie/etc. ad emissioni zero e anche la presenza di infissi adeguati alla zona climatica.

La "palla" delle emissioni zero delle centrali è responsabilità dei governi. Sono loro che devono realizzarne a sufficienza.

E' allucinante che ci siano burocrati così corrotti da pensare di scaricarne la responsabilità sui cittadini incolpevoli.

Quando riusciranno a fare abbastanza centrali di fonte rinnovabile si raggiungeranno le emissioni zero.
Il resto sono solo deliri di sociopatici incompetenti.
per me ci sta che anche la coibentazione del tetto o l'intonaco termico.... se devi rifare la facciata quando vai in comune ti dicono che devi farla con l'intonaco termico come oggi magari ti dicono che nel centro storico dei usare i serramenti in legno. Idem per il tetto, ma quando si sfonda, mica quando a qualcuno gli viene la fregola. Che poi si è visto che macello che è successo con il 110%, prezzi alle stelle, materiali introvabili, ditte create nottetempo da ex netturbini (con tutto il rispetto) che non avevano mai costruito manco la cuccia del cane. Figuriamoci con una norma come era stata paventata. Roba che per comprare 5 finestre ci voleva da vendere un rene.
 
questa è la cosa + ridicola, se domani l'europa smette di inquinare comunque non si risolverebbe il problema del riscaldamento globale.
Si è una mossa per colpire i proprietari di casa... D altronte lo hanno detto LORO "nel 2030 non avrete nulla e sarete felici"
 
Però, con questa mannaia sul collo, resa ancor più temibile dalla nube di incertezza totale in cui si trova ad oscillare, chi è che OGGI compra una casa a bassa prestazione ?
Ad inizio gennaio sono stati messi in vendita, in un quartiere semi-centrale della mia città, 2 appartamenti quasi identici, in condomini adiacenti, progettati dal medesimo architetto e costruiti dalla stessa impresa edile (1960 e 1964), con finiture equivalenti; un parente ha un appartamento nel primo, un amico nel secondo, conosco bene entrambi gli stabili.
In quello del 1960 sono state rifatte le facciate 15 anni fa e 5 anni fa è stata messa una caldaia di ultima generazione ed è stato rifatto il lastrico solare, i serramenti sono tutti recenti ma sostituiti alla spicciolata, tra gli anni 90 ed oggi; lo stabile nel suo complesso è in classe F.
In quello del 1964 è stata ultimata pochi mesi fa una ristrutturazione radicale con bonus 110% che l'ha portato in classe B.

I due appartamenti sono entrambi al II° piano di sette, 125 mq (3 camere e 2 bagni con cucina abitabile ed ampia sala), con piccolo box singolo (15 mq), entrambi acquistati dagli ultimi proprietari a fine anni 90 e rifatti internamente.
Quello nel condominio dove si è fatto l'efficientamento energetico era in vendita a 530k, l'altro a 455k: tenuto conto che i box valgono 30k si parla di 4k/mq per quello col 110% e 3.4k/mq per l'altro.
Entrambi venduti in meno di un mese.
Conclusione: il fatto che 1 dei 2 fosse stato portato in classe B e l'altro fosse rimasto in classe F ha inciso sulla quotazione (+ 600 euro/mq), non sull'appetibilità, sono andati entrambi rapidamente.
 
Ad inizio gennaio sono stati messi in vendita, in un quartiere semi-centrale della mia città, 2 appartamenti quasi identici, in condomini adiacenti, progettati dal medesimo architetto e costruiti dalla stessa impresa edile (1960 e 1964), con finiture equivalenti; un parente ha un appartamento nel primo, un amico nel secondo, conosco bene entrambi gli stabili.
In quello del 1960 sono state rifatte le facciate 15 anni fa e 5 anni fa è stata messa una caldaia di ultima generazione ed è stato rifatto il lastrico solare, i serramenti sono tutti recenti ma sostituiti alla spicciolata, tra gli anni 90 ed oggi; lo stabile nel suo complesso è in classe F.
In quello del 1964 è stata ultimata pochi mesi fa una ristrutturazione radicale con bonus 110% che l'ha portato in classe B.

I due appartamenti sono entrambi al II° piano di sette, 125 mq (3 camere e 2 bagni con cucina abitabile ed ampia sala), con piccolo box singolo (15 mq), entrambi acquistati dagli ultimi proprietari a fine anni 90 e rifatti internamente.
Quello nel condominio dove si è fatto l'efficientamento energetico era in vendita a 530k, l'altro a 455k: tenuto conto che i box valgono 30k si parla di 4k/mq per quello col 110% e 3.4k/mq per l'altro.
Entrambi venduti in meno di un mese.
Conclusione: il fatto che 1 dei 2 fosse stato portato in classe B e l'altro fosse rimasto in classe F ha inciso sulla quotazione (+ 600 euro/mq), non sull'appetibilità, sono andati entrambi rapidamente.
Se il condominio avesse pagato la ristrutturazione il venditore avrebbe recuperato i soldi spesi?
 
Altro esempio: a fine 2022 sono stati ultimate, nel mio quartiere, 2 importanti opere di riqualificazione.
E' stata abbattuta una villa d'epoca (radicalmente ammalorata dopo anni di abbandono), sostituita con un condominio in classe A4, finiture signorili, ampio parco, tutte le soluzioni più avanzate per l'efficienza energetica e la domotica.
A 100 m di distanza è stata ristrutturata alla perfezione una grande villa liberty, un tempo dimora e sede degli uffici di rappresentanza di un noto industriale: è stato fatto tutto ciò che era possibile compatibilmente con la sua natura di immobile tutelato dalle "Belle Arti", trasformandola in un condominio di lusso di 5 appartamenti da 150 mq, portandola in classe C (a quanto pare il massimo, allo stato d'arte di tecniche e materiali, per un intervento su bene tutelato).
Il primo edificio è più moderno e con miglior efficienza energetica ed isolamento acustico, il secondo è più prestigioso.
Nel primo gli appartamenti costano 6.5k/mq, nel secondo 7.5k/mq, i box singoli da 15 mq costano 50k.
Tutti gli appartamenti di entrambi gli edifici sono stati venduti prima del termine dei lavori, "sulla carta".
Il fatto che il secondo edificio sia "solo" in classe C, unito anche ad un prezzo più elevato, non ha frenato i compratori.
 
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