nuove regole UE classe energetica abitazioni

Appena incontrato ex vicino di casa trasferitosi anni fa poco lontano. Ha fatto i lavori con il 110%: cappotto, fotovoltaico e pompa di calore. Mi ha detto che ha lasciato i termosifoni perché non voleva buttare via il pavimento. Dice che è molto contento, ho chiesto qualche informazione e mi ha risposto che tiene acceso il riscaldamento dalle 12 alle 22 e consuma circa 6-700 kw al mese (non mi ha detto quanto producue, ma d'inverno ovviamente non è molto). Non sono bravo con i conti, ma a naso calcolando l'impronta ecologica di tutto il lavoro fatto, dei materiali utilizzati e del consumo di energia elettrica non ho idea di quando - dal punto di vista ambientale - raggiungerà il pareggio. Però ora la casa è green.
Ci sta. Per confronto la mia casa (riscaldamento a pompa di calore) a gennaio, mese peggiore, ha consumato complessivamente 515kWh ed in particolare 247KWh per il riscaldamento.
 

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Ora l'Ue pensa di mettere al bando le caldaie a gas dal 2029

Sale la tensione intorno alla stretta europea sulle caldaie a gas proposta dalla Commissione europea. Anima Confindustria, e l'associazione Assotermica in particolare, da tempo hanno lanciato l'allarme: il piano RePowerEu presentato lo scorso maggio da Bruxelles va rivisto, in senso meno rigido, nella parte che prevede l'abbandono delle caldaie a combustibili fossili “autonome”, cioè non assistite da fonti rinnovabili, entro il 2029.
 
Ora l'Ue pensa di mettere al bando le caldaie a gas dal 2029

Sale la tensione intorno alla stretta europea sulle caldaie a gas proposta dalla Commissione europea. Anima Confindustria, e l'associazione Assotermica in particolare, da tempo hanno lanciato l'allarme: il piano RePowerEu presentato lo scorso maggio da Bruxelles va rivisto, in senso meno rigido, nella parte che prevede l'abbandono delle caldaie a combustibili fossili “autonome”, cioè non assistite da fonti rinnovabili, entro il 2029.
ma stanno lì a vita oppure ad una certa data ce li togliamo dalle scatole? chiedo per un amico
 
mi permetto di aggiungere una cosa.
tutti, ma proprio tutti, fate solo il conto economico, ma è solo il 50% della cosa.

In una casa in classe A ci siete mai stati? Ci si vive meglio! Meno freddo d'inverno, meno caldo d'estate, aria più pulita, ecc ecc. Migliora il comfort abitativo. In poche parole migliora la qualità della vita!

Quanto vale economicamente la qualità della vita?
 
mi permetto di aggiungere una cosa.
tutti, ma proprio tutti, fate solo il conto economico, ma è solo il 50% della cosa.

In una casa in classe A ci siete mai stati? Ci si vive meglio! Meno freddo d'inverno, meno caldo d'estate, aria più pulita, ecc ecc. Migliora il comfort abitativo. In poche parole migliora la qualità della vita!

Quanto vale economicamente la qualità della vita?
Ma su quello penso siamo tutti d'accordo. Si viaggia meglio sulla Panda del 1990 o sulla ultima Audi A6? Non solo, è pure più sicura, infinitamente più sicura. Quello che si obietta è l'imposizione (lasciamo perdere il discorso che è tutto in divenire, eccetera eccetera). L'UE si sta ponendo verso i suoi cittadini con atteggiamenti impositivi: emissioni veicoli diesel, veicoli elettrici, sostituzione sistemi di riscaldamento, efficientamento energetico abitazioni. Se uno viene da me e mi dice: "fra due anni devi viaggiare per forza con l'Audi A6 o equivalente" gli rispondo: "ok, questo è il mio IBAN, fammi un bonifico di 60k e ci vediamo al concessionario".
 
L’Ance, consapevole delle limitate risorse dello Stato, non chiede il ripristino del 110%, tuttavia auspica "aiuti alle famiglie italiane, magari più mirati", cioè indirizzati a quelle più povere e delle periferie.
Continuiamo a non focalizzarci sul vero problema: le famiglie povere hanno altro a cui pensare piuttosto che rifare casa. Quelli che vanno incentivati sono quelli che producono reddito e fanno parte del ceto medio/alto che altrimenti metterebbero i risparmi in cassaforte...
Le periferie verranno abbandonate a favore di città medio/grandi...
 
Ma su quello penso siamo tutti d'accordo. Si viaggia meglio sulla Panda del 1990 o sulla ultima Audi A6? Non solo, è pure più sicura, infinitamente più sicura. Quello che si obietta è l'imposizione (lasciamo perdere il discorso che è tutto in divenire, eccetera eccetera). L'UE si sta ponendo verso i suoi cittadini con atteggiamenti impositivi: emissioni veicoli diesel, veicoli elettrici, sostituzione sistemi di riscaldamento, efficientamento energetico abitazioni. Se uno viene da me e mi dice: "fra due anni devi viaggiare per forza con l'Audi A6 o equivalente" gli rispondo: "ok, questo è il mio IBAN, fammi un bonifico di 60k e ci vediamo al concessionario".

Ragionamento perfetto, aggiungerei anche dittatura sanitaria visto che Ursula Gertrud von der Leyen è accompagnata con un alto dirigente della Pfizer. E' veramente difficile capire cosa si nasconde dietro il termine " TRANSIZIONE ECOLOGICA".
 
Ok, quindi se la casa è ambita oltre al risparmio energetico aumenta il valore dell'appartamento.

So però di condomini che hanno usufruito del 110 dove il valore dei lavori superava di gran lunga il valore dello stabile.

Ora per dire, il costo della riqualificazione energetica su un condominio di 10 piani e 30 abitazioni è bene o male lo stesso se stai a Milano o a Valeggio sul Mincio...
Sul 110% e su alcune declinazioni, penso che si vedranno conseguenze per anni con controlli dell'Agenzia delle Entrate per anni, multe e ricorsi.
So di stabili nel mio quartiere dove hanno sfruttato la norma senza tirare fuori un euro, includendo lavori trainati al limite del superfluo del tipo "sostituzione di serramenti in alluminio/pvc in doppio vetro, con alluminio/pvc in triplo vetro" , cosa che se non avessero detto ai condòmini che non avrebbero dovuto pagare nulla, non sarebbe stato conveniente, o includendo nei lavori zanzariere , grate etc. tutto con cessione del credito in capo al general contractor , includendo nei lavori anche quanto in teoria in capo al condòmino ad esempio le superfici di sua proprietà sul balcone ad esempio.
Parlo di una parte del quartiere fatta quasi nuova in questo modo, in zona semipopolare di Milano, reddito medio lordo 28K circa nel 2020, in buona parte pensionati.

Avrei una domanda a chi se ne capisce o a chi ha già vissuto questa questione ...

L'allacciamento alla rete del teleriscaldamento con dismissione di una centrale termica vecchia a metano può far migliorare la classe energetica ? Io sono ad un passo dalla classe F, magari mi va bene.
Nello stabile in cui vivo da aprile partiranno i lavori visto che è stato proposto direttamente da A2A l'allacciamento a costo zero e il supercondominio ha deliberato favorevolmente ( eravamo tra i pochi nel quartiere ad essere scollegati e ci hanno fatto la corte così ). Visto che di fare altri lavori sulla facciata o coibentare anche solo il sottotetto non sembra interessare a nessuno, magari il passaggio al teleriscaldamento può farci migliorare di qualche Kwh/mq . E' possibile ?

Chiedo anche questo: se cambio il condizionatore ( vecchio modello ) e installo un condizionatore a pompa di calore , posso migliorare la classe energetica ?

Grazie.
 
Aggiungo io una domanda: mettere pannelli solari (sia condominiali che del singolo appartamento) influisce su questi calcoli? Io direi di sì a logica (dopo tutto, se "l'unità di misura" dell'efficienza energetica è il kWh/m2 la presenza di pannelli solari influisce senz'altro sui kWh consumati), ma non si sa mai.
 
Aggiungo io una domanda: mettere pannelli solari (sia condominiali che del singolo appartamento) influisce su questi calcoli? Io direi di sì a logica (dopo tutto, se "l'unità di misura" dell'efficienza energetica è il kWh/m2 la presenza di pannelli solari influisce senz'altro sui kWh consumati), ma non si sa mai.
la presenza di moduli FV per la produzione di energia elettrica, in ottica certificazione energetica, da soli non contano, se accoppiati ad un generatore di calore elettrico alimentato (parzialmente o completamente) dall'energia prodotta dall'impianto, allora si.

Questo perchè la classe energetica guarda quanto un immobile consuma per riscaldamento/raffrescamento/acs non quanta energia produce o quanto conuma di energia elettrica per la luce e il frigo. Quindi il fotovoltaico incide sulla classificazione energetica solo se l'energia che produce riduce il consumo energetico dell'immobile per riscaldamento/raffrescamento/acs, in buona sostanza quindi, solo se accoppiato con pompa di calore.
 
Aggiornamento (fonte twitter).

Via libera dalla commissione Industria ed energia (Itre) del Parlamento Ue alla revisione della direttiva sulla performance energetica degli edifici, la cosiddetta #EPBD sulle case green. 49 favorevoli, 18 contrari, 6 astenuti.

Il testo dovrà ora essere esaminato dalla plenaria di marzo. Una volta che anche la plenaria lo avrà adottato potranno iniziare i negoziati con il Consiglio Ue per arrivare all'approvazione finale del provvedimento.

Per quanto riguarda gli edifici residenziali esistenti i target sono stati portati alla classe E entro 2030 e D entro 2033. Proposta Commissione era F entro 2030 e E entro 2033. Sanzioni, deroghe e tutela per edifici storici o di pregio demandate agli Stati membri

Gli edifici della pubblica amministrazione dovranno raggiungere entro il 2027 la classe energetica E, invece che la F come prevede la proposta della Commissione europea; ed entro il 2030 la classe energetica D invece che la E.

COMPLETO STOP CALDAIE A GAS ENTRO 2035 Stati membri, nella loro tabella di marcia per la ristrutturazione edilizia, dovranno prevedere entro il 2035 lo stop ("complete planned phase out") per le fonti di energia fossile usate nel riscaldamento degli edifici, come le caldaie a gas

STOP A CALDAIE A GAS DOPO RISTRUTTURAZIONI Vietato, dall'entrata in vigore della nuova direttiva Epbd, l'uso di caldaie a gas in edifici sotto ristrutturazione



Che ridere per la PA....I soldi dove stanno? :D :D Mi sbaglierò sicuro ma sfido a trovare un governo che si metta in ballo con questo casino, tireranno il calcio alla lattina per decenni (poi magare va pure di fortuna e l'EU non esisterà più già da qualche anno...:D). E con noi credo altri paesi (in Francia tutta Parigi, inclusi edifici napoleonici residenziali andrebbe rifatta)
 
Una follia che non tiene conto delle caratteristiche dell'edificato per abbattere di una quota min le emissioni.
Tutto si gioca sulle caratteristiche dello "storico" e "di pregio". Se riguarda il solo vincolato è un disastro ed un esborso enorme senza contare la svalutazione di patrimoni privati e di istituti di credito.
 
Ultima modifica:
È ora di uscire da questa Neuropa, senza se e senza ma!
Al rogo l'Europppa matrigna!!!

Vergogna, la casa non si tocca!
Basta questa UE, fuori dall'Euro e dall'Europa!

Maledetti, maledetti!

 
Ultima modifica:
È ora di uscire da questa Neuropa, senza se e senza ma!
Al rogo l'Europppa matrigna!!!

Vergogna, la casa non si tocca!
Basta questa UE, fuori dall'Euro e dall'Europa!

Maledetti, maledetti!

Mirko, se non ricordo male tu hai comprato casa da poco, non so se con mutuo o meno... spero per te che sia almeno in classe E perché altrimenti altro che vivere di rendita. Io la mia l'ho acquistata quando la classe energetica neanche c'era ma penso che sia in classe G. Ci sarà da ridere, almeno il prossimo anno finisco di pagare il mutuo :'(
 
Mirko, se non ricordo male tu hai comprato casa da poco, non so se con mutuo o meno... spero per te che sia almeno in classe E perché altrimenti altro che vivere di rendita. Io la mia l'ho acquistata quando la classe energetica neanche c'era ma penso che sia in classe G. Ci sarà da ridere, almeno il prossimo anno finisco di pagare il mutuo :'(
La mia è G, ma che E.
Vogliono rovinare intere famiglie.
Se cambio gli infissi credo passi a F, ma non certo a E, per passare a E si dovrebbe fare il cappotto, auguri!
 
La mia è G, ma che E.
Vogliono rovinare intere famiglie.
Se cambio gli infissi credo passi a F, ma non certo a E, per passare a E si dovrebbe fare il cappotto, auguri!
Io ho ristrutturato 2 anni fa appartamento in condominio, con infissi nuovi sono passato da G ad F. Credo proprio che per la D serva cappotto e cambio caldaia condominiale.
 
Affinché rimanga agli atti, gli europarlamentari italiani che in commissione hanno votato a FAVORE della direttiva UE per le case VERDI sono:
Beatrice Covassi (PD)
Patrizia Toia (PD)
Ignazio Corrao (M5S)
 
Io ho ristrutturato 2 anni fa appartamento in condominio, con infissi nuovi sono passato da G ad F. Credo proprio che per la D serva cappotto e cambio caldaia condominiale.
Che siano maledetti!!!
Eccolo l'Olandese che ha ordito questa regola anti italiani.

Ricordatevi di lui!!!
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Premesso che io sono già apposto, ho comprato casa da poco, classe A3, pompa di calore, alimentata solo ad elettricità con riscaldamento a pavimento.
Premesso che sono convinto che il confort aggiuntivo valga la spesa da me fatta (di fatto ho pagato un bilocale di 60 mq quanto un trilocale di 75 circa anche meno se avessi voluto prendere classi energetiche inferiori alla D... la mia ricerca si è in generale limitata ad immobili in classe energetica B+ (ma ho visto anche qualcosina in C e D)).
Premesso che non ho più l'auto da qualche anno e che quindi anche sotto quel punto di vista inquino pochissimo.
Premesso che sono convintamente europeista e che un po' di sano idealismo non mi dispiace. Di fatto penso che l'Italia in europa abbia giustamente maggiori vincoli, il che evita spese pazze da parte del governo in carica senza avere grosse ripercussioni, il che limita di conseguenza i sussidi senza senso.

Penso che dire bandiamo le caldaie a gas e obblighiamo tutti ad avere auto elettriche e case in classe A sia un po' folle senza prevedere un periodo di transizione ben fatto.
Tra l'altro mettere fuori legge il 75% degli immobili non ha alcun senso ed è ovvio che non si farà (per quanto possano essere messi meglio non penso che la maggior parte dei paesi europei siano messi così bene da potersi permettere una normativa del genere).
Diciamo che i politici che abbiamo lì (ricordiamolo, votati comunque dalla maggioranza dei cittadini europei, quindi nostri rappresentanti) sono un po' ipocriti (rappresentano la nostra stessa ipocrisia), davanti agli ingenui studenti che non hanno voglia di studiare il venerdì hanno ceduto a richieste impossibili pensando di fare così bella figura. Da una parte gli ambientalisti non saranno mai contenti perché il loro è idealismo estremo senza alcuna base, dall'altra i cittadini normali si rendono conto delle spese a cui andranno incontro se sta cosa passa senza modifiche e chiedono di tornare indietro senza far nulla.

Cosa farei io:
1. Dividerei in fasi realistiche il progetto:
a. Si smette di vendere le caldaie a gas ma si prevede la possibilità di continuare a riparare quelle già esistenti.
È inoltre necessario predisporre dei fondi per chi non si può permettere il costo aggiuntivo del cambiare caldaia con un impianto a pompa di calore. Nota bene: l'impianto a pompa di calore in generale funziona a bassa intensità quindi necessita in generale di riscaldamento a pavimento o almeno di un sistema di riscaldamento sul battiscopa. Quindi tali lavori aggiuntivi (considerato che quasi tutte le case vecchie funzionano con normali termosifoni) devono venir coperti da un fondo ad hoc per chi non se lo può permettere.
Sottolineo non per tutti, perché i fondi non vanno buttati nel cesso. A chi se lo può permettere al massimo si può dare un incentivo sulle tasse dopotutto i minori consumi e i vari benefici nel tempo fanno risparmiare.
b. Farei lo stesso discorso per le ristrutturazioni facciate con l'idea di aggiungere dei cappotti termici in tutti gli edifici, con incentivi maggiori per chi si ritrova a dover fare lavori con materiali particolari perché lo spazio per il cappotto è poco o comunque si ritrova svantaggiato rispetto al classico rifacimento facciata. In particolare per chi non se lo può permettere.
c. Passerei man mano ad un sistema in cui anche chi vuole fare manutenzione debba cambiare il proprio sistema.

Ovviamente tutto questo tenuto conto di tempistiche realistiche, quindi si deve prendere il tempo medio di vita di una caldaia comprata oggi, sommare quegli anni al giorno di oggi (ipotizzando che oggi entri in vigore il tutto) e aggiungere a tale tempistica un certo spread che faccia da cuscinetto per tutte le situazioni più estreme.
2. Prenderei in considerazione le alternative valide... ad esempio l'idrogeno prodotto tramite elettrolisi da energia fotovoltaica dovrebbe poter viaggiare tramite metanodotti opportunamente modificati oltre al fatto che si potrebbe immettere anche una parte di biometano che di fatto immette CO2 in quantità pari o inferiore alla quantità assorbita dalle piante che vengono utilizzate direttamente (dall'agricoltura) o indirettamente (dagli allevamenti che ci alimentano gli animali). Di fatto una fonte neutra lato emissioni.
Si potrebbero prevedere una serie di eccezioni che cercano di sfruttare queste alternative per coloro che non riescono ad adeguarsi all'iniziativa per questioni economiche.
3. È fondamentale avere dei fondi europei facilmente accessibili per le famiglie (il che non significa senza controlli ma con meno burocrazia possibile)
Il 110% in questo senso non è da prendere ad esempio: non ha previsto un tetto al reddito, la cessione del credito è stata un disastro, la burocrazia era tantissima. Di fatto di tutti quelli che ci hanno provato che conosco ci è riuscito solo chi ha anticipato la spesa. Chi aveva i soldi recupererà il credito con un bonus del 10% sul lungo periodo rifacendosi di fatto casa gratuitamente.
Chi non aveva i soldi non è riuscito a farsi fare né sconto in fattura né credito d'imposta, spendendo magari anche soldi per inutili (a questo punto) perizie.
Quel che era stato promesso era che chiunque avrebbe potuto modernizzare casa senza spendere un centesimo, quel che è successo è che i prezzi e la reperibilità dei materiali sono schizzati alle stelle e gli unici a poterne usufruire sono stati i "ricchi" (coloro che si potevano permettere di anticipare le spese).
Per evitare la scarsità dei materiali e le conseguenze sui prezzi è anche fondamentale prevedere una quota massima di ristrutturazioni annue con una sorta di lista di attesa in cui prevedere anche corsie di emergenza per chi ha lavori urgenti che non può rimandare. In tal modo si potrebbe avere anche un'idea di quanto tempo ci vorrebbe per ristrutturare tutte le abitazioni senza andare bloccare l'intero sistema.

Di fatto la cosa più importante quando si vuole far qualcosa è rimanere realisti. Meglio piccoli passi fatti bene, che nessun passo o passi troppo grossi che non portano da nessuna parte.
In questo senso l'europa sbaglia assolutamente, ma anche i cittadini in classe G che vogliono mantenere tutto uguale sbagliano. Una minima spesa aggiuntiva va sempre prevista per modernizzare casa propria.
 
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