nuove regole UE classe energetica abitazioni

1000 kW li consumo in 2 mesi, è assurdo che dite che consumate tanta energia elettrica. Io viaggio mediamente sui 6000 kW all'anno, con tutti elettrodomestici in classe a o maggiore. Oggi come oggi tra lavatrice asciugatrice e lavastoviglie sotto i 2000 kW annui vuol dire non stare mai a casa o non usarli mai. Il pc e la tv non consumano tanto, il peggior elettrodomestico a consumi è il forno.
Mi è partito un 1 anziché 5… consumiamo 5.000 kw annui 😅 l’ultimo bimestre quasi 800 kw
 
1000 kW li consumo in 2 mesi, è assurdo che dite che consumate tanta energia elettrica. Io viaggio mediamente sui 6000 kW all'anno, con tutti elettrodomestici in classe a o maggiore. Oggi come oggi tra lavatrice asciugatrice e lavastoviglie sotto i 2000 kW annui vuol dire non stare mai a casa o non usarli mai. Il pc e la tv non consumano tanto, il peggior elettrodomestico a consumi è il forno.
Noi stiamo sui 2000-2200 di cui circa 400 di climatizzazione estiva. Mi viene difficile pensare a come potremmo fare consumi tripli...:confused:

L'elettrodomestico che consuma di più (300 kwh annui)? E' il frigo! Poco consumo ma continuo...
 
Io credo che il mio appartamento sia in classe G (mi pare di aver fatto fare qualche anno fa la certificazione energetica, ma sinceramente non so più dove l'ho messa).

Appartamento di circa 75mq calpestabili, oltre al terrazzo di 36mq che doppio ingresso da cucina e sala.

Di gas (riscaldamento, acqua calda e cucina) consumo circa 900m3 all'anno. Diciamo che fino allo scorso anno non potevo lamentarmi, perché le bollette erano relativamente basse, ma quest'anno ovviamente ho pagato molto di più anche perché il mio fornitore mi ha passato al prezzo variabile e non più fisso.

Come dicevo, dovrei essere in classe G, nonostante ad esempio ho i serramenti messi pochi anni fa, eppure il geometra quando era venuto a fare il sopralluogo per il 110% (purtroppo poi non si è fatto più nulla) mi ha detto che ok i serramenti vanno bene, le zanzariere pure, ma comunque ero sicuramente in classe G e l'unica soluzione per migliorare la classe era quella di fare il cappotto.

So che è una domanda difficile perché dipende da tante cose, ma secondo voi 900 MC di gas consumati all'anno sono tanti? Considerando che sono in classe G. Abito in pianura Padana, sono al piano rialzato di un mini condominio di 4 appartamenti (quindi ho un appartamento sopra e uno di fianco), di solito il riscaldamento lo faccio andare dalla tarda mattinata fino al primo pomeriggio e poi alla sera verso le 18:30 fino alle 22. Ovvio, quelle sono le fasce orarie, ma poi se raggiunge la temperatura che io ho impostato naturalmente il riscaldamento si spegne prima.

Pensavo comunque quest'anno di mettere una caldaia a condensazione e pure il termostato smart, ma non credo che questo possa fare salire anche solo di una classe.

Per quanto riguarda la corrente invece non so bene quanto consumo, francamente non ci ho mai fatto caso. Però cercherò di informarmi, però mi pare di essere sui 150 kW al mese, più o meno.
 
Ultima modifica:
Non riesco a capire 17 pagine di discussione su una norma che non è ancora legge europea, la quale dovrà poi essere recepita dall'Italia.
Per il momento mi pare una discussione sul nulla. :mmmm:
Finché non esisterà una legge italiana mi sembra tanto un fasciarsi la testa prima di rompersela.
 
Io credo che il mio appartamento sia in classe G (mi pare di aver fatto fare qualche anno fa la certificazione energetica, ma sinceramente non so più dove l'ho messa).

Appartamento di circa 75mq calpestabili, oltre al terrazzo di 36mq che doppio ingresso da cucina e sala.

Di gas (riscaldamento, acqua calda e cucina) consumo circa 900m3 all'anno. Diciamo che fino allo scorso anno non potevo lamentarmi, perché le bollette erano relativamente basse, ma quest'anno ovviamente ho pagato molto di più anche perché il mio fornitore mi ha passato al prezzo variabile e non più fisso.

Come dicevo, dovrei essere in classe G, nonostante ad esempio ho i serramenti messi pochi anni fa, eppure il geometra quando era venuto a fare il sopralluogo per il 110% (purtroppo poi non si è fatto più nulla) mi ha detto che ok i serramenti vanno bene, le zanzariere pure, ma comunque ero sicuramente in classe G e l'unica soluzione per migliorare la classe era quella di fare il cappotto.

So che è una domanda difficile perché dipende da tante cose, ma secondo voi 900 MC di gas consumati all'anno sono tanti? Considerando che sono in classe G. Abito in pianura Padana, sono al piano rialzato di un mini condominio di 4 appartamenti (quindi ho un appartamento sopra e uno di fianco), di solito il riscaldamento lo faccio andare dalla tarda mattinata fino al primo pomeriggio e poi alla sera verso le 18:30 fino alle 22. Ovvio, quelle sono le fasce orarie, ma poi se raggiunge la temperatura che io ho impostato naturalmente il riscaldamento si spegne prima.

Pensavo comunque quest'anno di mettere una caldaia a condensazione e pure il termostato smart, ma non credo che questo possa fare salire anche solo di una classe.

Per quanto riguarda la corrente invece non so bene quanto consumo, francamente non ci ho mai fatto caso. Però cercherò di informarmi, però mi pare di essere sui 150 kW al mese, più o meno.
FREGATENE. non fare nulla. lascia che questi eco dementi si scannino, per saltare di classe servono interventi pesanti che riguardano tutto l'immobile, il singolo non può fare nulla di concreto.
 
FREGATENE. non fare nulla. lascia che questi eco dementi si scannino, per saltare di classe servono interventi pesanti che riguardano tutto l'immobile, il singolo non può fare nulla di concreto.
Bè guarda, con me sfondi una porta aperta!

Per carità, il tema della sostenibilità ecc.. è importante e nessuno lo nega, ma qui stiamo andando nella follia più totale! Vengono imposte delle robe che non hanno alcuna logica e che difficilmente avranno un impatto positivo sull'ambiente!

La direttiva green, secondo me, è l'ennesima follia dell'Europa. Solo una mente perversa può partorire un'idea del genere, appoggiata ovviamente dai soliti noti.

Quindi che facciano ciò che vogliono, se ho la possibilità di migliorare l'efficienza energetica di casa mia sfruttando eventuali bonus bene, ma se devo svenarmi e fare degli interventi così costosi non ci penso nemmeno, vado tranquillamente avanti così.
 
no scusa, davvero non voglio iniziare questo discorso, perdonami non voglio sembrare indelicato ma per me è alla stessa stregua di discutere di rettiliani o terrapiattismo.
Solo questo: Certo che i cambiamenti climatici avvengono naturalmente ma quello che fa danno è la velocità del cambiamento, che è allucinante, senza precedenti in milioni di anni e causata dall'uomo. Stiamo facendo succedere in decenni quello che naturalmente succederebbe in centinaia o migliaia di anni.

Comunque per tornare in tema vi consiglio questo video di oggi di Giorgio Pecorari che ho finito di vedere da poco. L'ho trovato molto ben fatto e tratta bene la questione in prospettiva mercato immobiliare.


Sei un ottimista. E alla svolta atomica non ci pensi?
un ottimista della serie compra a basso prezzo ristruttura e vendi ad alto prezzo, ho già capito tutto
 
Non riesco a capire 17 pagine di discussione su una norma che non è ancora legge europea, la quale dovrà poi essere recepita dall'Italia.
Per il momento mi pare una discussione sul nulla. :mmmm:
Finché non esisterà una legge italiana mi sembra tanto un fasciarsi la testa prima di rompersela.
Per ora è tutto poco chiaro anche perchè la classe energetica D sarà diversa dalla attuale classe D, resta il fatto che anche se ancora la direttiva non è in vigore potenzialmente è una bomba sociale sotto innesco.
L'obiettivo 2050 poi è irraggiungibile se non tramite demolizioni e ricostruzioni .
Il lobbysmo dilaga in ue, anche solo pensare di imporre una norma potenzialmente così vincolante è invasivo della libertà economica di decine/centinaia di milioni di proprietari . Evidentemente ci sono gruppi di potere al lavoro e si vogliono disegnare diversi equilibri di ricchezza rispetto agli attuali perchè non ho altro modo di spiegarmi una declinazione dell'ideologia green in un modo così economicamente penalizzante in un paese in cui l'immobiliare ha il destino segnato per la semplice demografia, e in cui a parte le isole "felici" di quei pochi capoluoghi di regione che attirano abitanti (Milano, Bologna, Roma ), il resto d'Italia invecchia, la popolazione diminuisce per saldo naturale negativo di 300K unità / anno , le provincie e i centri minori e il Sud si spopolano.
Il settore immobiliare a livello nazionale in media da qui al 2050 sarà un disastro, è sufficiente guardare le proiezioni ocse sulla popolazione italiana da qui al 2050 ( si stimano -4.8M di abitanti in meno ). Ho idea che le società edili che andranno meglio saranno quelle che si occuperanno di demolizioni e sgomberi ;) di tetti per permettere ai proprietari di non pagare l'imu.

Non dimenticando l'altro fronte aperto sugli autoveicoli elettrici e quello che in corso di apertura sul cibo green, prescindo ovviamente da valutazioni su come sarà il paese nel 2033 o nel 2050 visto che se negli ultimi 15 anni la situazione è peggiorata tantissimo, c'è il rischio che nel 2033 saremo già una mezza colonia ( vedasi tutte le società del Ftse Mib che o passano in mano straniera o si quotano altrove ) e per il 2050 un paese disastrato in stile Grecia .
Chi non si accorge che la situazione è peggiorata viene invitato a fare le valutazioni non sulla propria posizione, ma su quella della media della popolazione, considerando che l'invecchiamento progressivo porterà a rapporto tra pensionati e lavoratori sempre più penalizzanti.
 
Bè guarda, con me sfondi una porta aperta!

Per carità, il tema della sostenibilità ecc.. è importante e nessuno lo nega, ma qui stiamo andando nella follia più totale! Vengono imposte delle robe che non hanno alcuna logica e che difficilmente avranno un impatto positivo sull'ambiente!

La direttiva green, secondo me, è l'ennesima follia dell'Europa. Solo una mente perversa può partorire un'idea del genere, appoggiata ovviamente dai soliti noti.

Quindi che facciano ciò che vogliono, se ho la possibilità di migliorare l'efficienza energetica di casa mia sfruttando eventuali bonus bene, ma se devo svenarmi e fare degli interventi così costosi non ci penso nemmeno, vado tranquillamente avanti così.
L'impatto positivo sull'ambiente è che un appartamento in classe C consuma la metà di un appartamento in classe G. Che poi a te non piaccia, è un altro discorso.
 
Per ora è tutto poco chiaro anche perchè la classe energetica D sarà diversa dalla attuale classe D, resta il fatto che anche se ancora la direttiva non è in vigore potenzialmente è una bomba sociale sotto innesco.
L'obiettivo 2050 poi è irraggiungibile se non tramite demolizioni e ricostruzioni .
Il lobbysmo dilaga in ue, anche solo pensare di imporre una norma potenzialmente così vincolante è invasivo della libertà economica di decine/centinaia di milioni di proprietari . Evidentemente ci sono gruppi di potere al lavoro e si vogliono disegnare diversi equilibri di ricchezza rispetto agli attuali perchè non ho altro modo di spiegarmi una declinazione dell'ideologia green in un modo così economicamente penalizzante in un paese in cui l'immobiliare ha il destino segnato per la semplice demografia, e in cui a parte le isole "felici" di quei pochi capoluoghi di regione che attirano abitanti (Milano, Bologna, Roma ), il resto d'Italia invecchia, la popolazione diminuisce per saldo naturale negativo di 300K unità / anno , le provincie e i centri minori e il Sud si spopolano.
Il settore immobiliare a livello nazionale in media da qui al 2050 sarà un disastro, è sufficiente guardare le proiezioni ocse sulla popolazione italiana da qui al 2050 ( si stimano -4.8M di abitanti in meno ). Ho idea che le società edili che andranno meglio saranno quelle che si occuperanno di demolizioni e sgomberi ;) di tetti per permettere ai proprietari di non pagare l'imu.

Non dimenticando l'altro fronte aperto sugli autoveicoli elettrici e quello che in corso di apertura sul cibo green, prescindo ovviamente da valutazioni su come sarà il paese nel 2033 o nel 2050 visto che se negli ultimi 15 anni la situazione è peggiorata tantissimo, c'è il rischio che nel 2033 saremo già una mezza colonia ( vedasi tutte le società del Ftse Mib che o passano in mano straniera o si quotano altrove ) e per il 2050 un paese disastrato in stile Grecia .
Chi non si accorge che la situazione è peggiorata viene invitato a fare le valutazioni non sulla propria posizione, ma su quella della media della popolazione, considerando che l'invecchiamento progressivo porterà a rapporto tra pensionati e lavoratori sempre più penalizzanti.
Io continuo a non vedere gli effetti esteriori di questo peggioramento comunque. Non faccio altro che vedere sempre più macchinoni, sempre più gente che va in ferie e per sempre più giorni all'anno.
Per quanto riguarda la colonia, purtroppo è quello che succede quando la maggior parte della cittadinanza (e della politica) ha il cervello in fuga dalla realtà.
 
L'impatto positivo sull'ambiente è che un appartamento in classe C consuma la metà di un appartamento in classe G. Che poi a te non piaccia, è un altro discorso.
come ho già detto, nessuno nega che ci sia un problema relativo all'ambiente e, soprattutto, nessuno vuole fregarsene. Non è importante se a me questa cosa piaccia o meno, l'unica cosa che conta è che si tratta di un follia che, mi auguro, venga quantomeno modificata. Anche perchè privare una persona della possibilità di disporre del proprio bene, magari acquistato facendosi il mazzo per anni, come vuole è una cosa semplicemente ridicola.

Qui è come il discorso delle auto elettriche, vengono spacciate per la panacea di tutti i mali quando è evidente che così non è.
 
Io continuo a non vedere gli effetti esteriori di questo peggioramento comunque. Non faccio altro che vedere sempre più macchinoni, sempre più gente che va in ferie e per sempre più giorni all'anno.
Per quanto riguarda la colonia, purtroppo è quello che succede quando la maggior parte della cittadinanza (e della politica) ha il cervello in fuga dalla realtà.

quelli col macchinone e le ferie in Sardegna non vivono in case del 1960 in classe G.
in quelle case ci vive gente con stipendi di 1000-1500 e obbligarli a sborsare 50.000 per mettere il polistirolo alle pareti è una follia in ogni senso.
 
quelli col macchinone e le ferie in Sardegna non vivono in case del 1960 in classe G.
in quelle case ci vive gente con stipendi di 1000-1500 e obbligarli a sborsare 50.000 per mettere il polistirolo alle pareti è una follia in ogni senso.
Scusa, ma obietto fortemente alla frase in grassetto. Non faccio altro che vedere gente che vive in case assolutamente scadenti e spende e spande per gli oggetti di cui ho scritto.
 
Io continuo a non vedere gli effetti esteriori di questo peggioramento comunque. Non faccio altro che vedere sempre più macchinoni, sempre più gente che va in ferie e per sempre più giorni all'anno.
Per quanto riguarda la colonia, purtroppo è quello che succede quando la maggior parte della cittadinanza (e della politica) ha il cervello in fuga dalla realtà.
Cioè intendi macchinoni per cui si stanno pagando rate pesanti ... E vacanze non più lunghe, ma più ostentate. Tra 10 anni gli italiani saranno salvati dalle eredità, tra 30 chi ora ha 40 anni andrà in pensione con importi inferiori del 30% rispetto alle equivalenti pensioni attuali.
 
Cioè intendi macchinoni per cui si stanno pagando rate pesanti
OK, ma rate pesanti = stipendio pesante, se no non ti danno neanche il finanziamento.

... E vacanze non più lunghe, ma più ostentate.
Insomma... a me pare che l'italiano medio vada in ferie almeno tre volte all'anno, e secondo me lo si vede dai prezzi fuori di testa di ogni tipo di sistemazione turistica. Io sarei molto curioso di sapere quanti sono i pernottamenti totali di vacanza dagli italiani. Sul lavoro il periodo di "vuoto" estivo (quello in cui devi stare attento a organizzare riunioni e cose simili perché qualcuno manca sempre) dura dai primi di giugno a metà settembre.

Quando dico che non ho molta voglia di andare in ferie d'estate la gente mi guarda come se gli avessi detto che gli animali me lo fanno venire duro. Gli italiani ormai sono attaccati alle ferie come i tossici sono attaccati all'eroina... non concepiscono neanche un anno intero senza viaggi da qualche parte.
 
OK, ma rate pesanti = stipendio pesante, se no non ti danno neanche il finanziamento.


Insomma... a me pare che l'italiano medio vada in ferie almeno tre volte all'anno, e secondo me lo si vede dai prezzi fuori di testa di ogni tipo di sistemazione turistica. Io sarei molto curioso di sapere quanti sono i pernottamenti totali di vacanza dagli italiani. Sul lavoro il periodo di "vuoto" estivo (quello in cui devi stare attento a organizzare riunioni e cose simili perché qualcuno manca sempre) dura dai primi di giugno a metà settembre.

Quando dico che non ho molta voglia di andare in ferie d'estate la gente mi guarda come se gli avessi detto che gli animali me lo fanno venire duro. Gli italiani ormai sono attaccati alle ferie come i tossici sono attaccati all'eroina... non concepiscono neanche un anno intero senza viaggi da qualche parte.
gli italiani ma soprattutto i ragazzi, i nuovi da noi si son già prenotati inghilterra, giappone d'autunno, grecia, egitto :) Certo sono i viaggi che puoi fare a 30anni senza figli ma non ci si limita piu uno all'anno
 
Caldaie a gas, stop alla vendita dal 2029: la bozza del regolamento Ue

Il divieto di vendita delle caldaie a gas​

Stop alla vendita in Ue delle caldaie a gas dal 1° gennaio 2029. A prevederlo è la bozza di revisione del regolamento Ecodesign che sarà discussa il 27 aprile durante un consultation forum della Commissione europea. Il testo definitivo, secondo quanto riporta il Sole 24 ore, dovrebbe arrivare entro quest’anno e venire pubblicato nel 2024. L’obiettivo era già stato anticipato nelle linee guida sul risparmio energetico del pacchetto RePower Eu. In quell’occasione l’esecutivo Ue aveva annunciato di voler arrivare all’abbandono delle caldaie a gas attraverso l’introduzione di «limiti di progettazione ecocompatibile più rigorosi per i sistemi di riscaldamento, che implicano il 2029 come data finale per l’immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili autonome».

I divieti della direttiva sulle case green​

Anche la direttiva Epbd, vale a dire quella sulle cosiddette case green, interviene sulle caldaie e i sistemi di riscaldamento alimentati a combustibili fossili vietandone l’utilizzo, a partire dalla sua entrata in vigore, sia per i nuovi edifici che in caso di ristrutturazione. I sistemi di riscaldamento ibridi e le caldaie certificate per funzionare con fonti rinnovabili non ricadono nel divieto. La direttiva prevede anche che dal 2024 siano vietate le agevolazioni per l’installazione di caldaie alimentate a combustibili fossili.

L’allarme delle imprese​

La prescrizione che la Commissione europea si appresta ad approvare prevede un indice di efficienza al 115% per le caldaie a gas «rappresenta di fatto un divieto di immissione sul mercato di tutte le caldaie e non risulta coerente con il parere espresso dal Parlamento europeo lo scorso 14 marzo sulla proposta di Direttiva sulle prestazioni energetiche dell’edilizia», dichiarano Proxigas (l’Associazione che riunisce le imprese della filiera del gas naturale), Assogasliquidi (l’Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto dei gas liquefatti), Assotermica (l’Associazione dei produttori apparecchi e componenti per impianti termici), Federcostruzioni (Federazione delle costruzioni), Ance (l’Associazione nazionale costruttori edili) e Applia Italia (l’Associazione dei produttori di apparecchi domestici e attrezzature professionali) in un comunicato congiunto del 18 aprile.

Un terremoto per l’industria​

Secondo Proxigas, Assogasliquidi, Assotermica, Federcostruzioni, Ance e Applia Italia i nuovi limiti sulle caldaie in corso di definizione con la revisione del regolamento Ecodesign avrebbero l’effetto di terremoto per l’industria del settore. «L’approccio è basato su divieti che non tengono conto delle prospettive di sviluppo delle tecnologie e dei vettori energetici e, soprattutto, non considerano le specificità dei singoli Stati membri», evidenziano i firmatari del comunicato. «Per il nostro Paese, dove il gas è centrale nel settore domestico - sottolineano le associazioni - si prospettano ricadute sulla competitività dell’industria, sulla sostenibilità economica e sociale per le famiglie, sulla stabilità e sulla resilienza del sistema energetico. Criticità che rischiano di compromettere anche l’attuazione concreta del percorso di decarbonizzazione e che richiedono una attenzione specifica delle nostre Istituzioni per modificare sostanzialmente l’approccio della nuova regolamentazione».

Solo pompe di calore e sistemi ibridi​

In particolare, secondo le associazioni che rappresentano le imprese del settore, la soglia minima di efficienza al 115% è un valore che nessuna caldaia, né a gas né a idrogeno o biometano è in grado di raggiungere. Con questi limiti quindi c’è il rischio che dal 2029 in poi sul mercato vengano ammesse solo le pompe di calore elettriche o ibride ovvero i sistemi di riscaldamento composti da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore elettrica.
 
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