Nuovo BTP autarchico, allo studio del governo

Comunque forse della "questione morale", se sia giusto o ingiusto, se conviene o non conviene allo Stato, snon dovrebbe importarci più di tanto.
Non è che il resto degli investitori si sta creando di questi problemi.
Se costasse 1miliardo in più del dovuto, i governanti tutti questi scrupoli a sprecare a destra e a manca non se ne sono mai fatti, tanto il fine (raccogliere investitori tra i cittadini) non è mica malvagio, anzi: magari tanti abbandonassero fondi esosi, certificati e derivati di tutti i generi che per lo più fanno ingrassare gli istituti bancari e non il risparmiatore.

Voglio dire, dal mio punto di vista: le tasse le ho sempre pagate fino all'ultimo centesimo, il debito pubblico l'ho sempre comprato anche quando rendeva il 2% (e non per vendere). Sinceramente di bonus, sgravi, aiuti pubblici non ne ho ricevuti mai (per fortuna). Quindi se con questa misura tra detrazioni, Cum, cedole, indici, ecc. ci vogliono dare al posto del 4%, il 5% a premio, per finanziare il Paese, a me va benissimo. Tanto quel debito delle spese pubbliche correnti che buttano con la corruzione sempre sulle mie spalle di cittadino sta.
Quindi in conclusione io mi limiterei a valutare "matematicamente" la sola convenienza effettiva di rendimento (tutto insieme) del titolo quando me avremo i dettagli, senza troppi patemi.
Se darà più dei btp "normali" si prende, altrimenti si lascia.



Osservazioni varie:

Ma certo che hai ragione!.


Perché abbiamo un debito/pil più alto di chiunque altro in Europa!

Il debito/pil è una questione seria, con 3000miliardi di debito, ne paghiamo 70miliardi solo di interessi annui (grazie alla BCE che per la sua quota non ne prende nulla, altrimenti sarebbero 100miliardi). E questi pesano sulle possibilità di riuscire a ripagarlo nel tempo. Se avessimo molto meno debito come la media europea, avremmo molti meno interessi da pagare.

Se pensi che quando chiedi un prestito (in banca) chi ti presta i soldi possa fare finta di non vedere che hai già dei debiti enormi da ripagare, e non ti diminuiscono mai, ma li accumuli sempre non so come tu stimi il rischio di investimento.


No, no è proprio il mercato che chiede tassi diversi, anzi, se la Banca Centrale non avesse coperto 750 miliardi (cifra enorme che non ci avrebbe probabilmente dato nessuno) cioè tutto il debito in più accumulato in questi ultimi 8 anni, stai sicura che stavamo al 7% di rendimento.

Veramente gli investitori stranieri hanno solo 1/4 del nostro debito ormai... quindi non è che già gli piace più di tanto. Sul resto gli speculatori li abbiamo tranquillamente in casa...

Per abbassare lo spread dovrebbero convincere gli italiani a comprare a rendimenti più bassi di quelli di mercato, allora funzionerebbe davvero.
Il problema è che adesso che i tassi sono al 4% potrebbe anche funzionare, ma se un giorno scenderemo al 2% quegli "italiani" dovranno anche rinnovare per non creare problemi di liquidità al Paese.
Almeno gli istituzionali (italiani e stranieri), unica cosa buona, il debito lo comprano quando sta al 4%, quando sta al 2% e quando sta allo 0,8% si rendimento. Con gli italiani è ancora da vedere se riusciranno ad essere "fedeli" anche allora rinnovando a tassi bassi e resistere alle sirene bancarie che consiglieranno loro altro.

Sono d'accordo, ma pagando il 5% agli italiani invece che il 4% al mercato non risolveremo il bilancio pubblico, potremmo risolverlo convincendo gli italiani a prendere il 2% e a fare concorrenza al mercato, questo sì. Ma non è così facile.

P.s.: l'interesse medio sul debito pagato dallo Stato l'anno scorso era l'1,7%, quindi "strozzini" (a meno che il significato non si cambiato) saremmo noi che pretendiamo il 5% per investire, non quelli che lo hanno comprato fino ad oggi e lo posseggono tutt'ora (stranieri compresi, quelli dalle cui mani lo dovremmo levare) che megli ultimi anni hanno accettato anche l'1,7%.
Sarebbe meglio che non ci auto-offendessimo.😅


A me pare che si stava parlando di favorire l'acquisto dei titoli di stato italiani agli italiani, ora se si vuole questo lo si deve favorire in qualche modo o si va avanti come solito. Mi pare pacifico che se viene fuori che così lo stato spende di più il discorso cade, da capire se spendendo di più con gli italiani lo stato risparmi da un'altra parte, ovvero sullo spread, il mercato se lo puoi aggirare dipendendo meno da lui, se possibile, perché non farlo?

Comunque non é solo mercato finanziario, certo che c'entra la morale, la politica e quel che ne consegue, se il bastone del comando l'ha in mano il mercato ciao ciao, andremo avanti con tasse sempre più alte e sempre più debito.
 
A me pare che si stava parlando di favorire l'acquisto dei titoli di stato italiani agli italiani, ora se si vuole questo lo si deve favorire in qualche modo o si va avanti come solito. Mi pare pacifico che se viene fuori che così lo stato spende di più il discorso cade, da capire se spendendo di più con gli italiani lo stato risparmi da un'altra parte, ovvero sullo spread, il mercato se lo puoi aggirare dipendendo meno da lui, se possibile, perché non farlo?

Comunque non é solo mercato finanziario, certo che c'entra la morale, la politica e quel che ne consegue, se il bastone del comando l'ha in mano il mercato ciao ciao, andremo avanti con tasse sempre più alte e sempre più debito.
Non si può fare perchè il mercato e la finanza è fatta di numeri non di "morale"

Se vuoi combattere gli "strozzini" compra BTP zerocoupon alla pari e convinci gli altri patrioti a farlo. In questo sì lo spread si abbasserà
 
Per me il CUM finale non avrebbe senso, molto meglio non averlo, se me lo danno dopo 10 anni mi importa sega, me lo devono dare anticipato, nel senso che se sottoscrivo il titolo maturo "subito" uno sconto fiscale da utilizzare alla prima dichiarazione dei redditi, sconto commerciabile a mercato per chi non ha capienza fiscale adeguata, poi potrebbe anche non generare cedole e funzionare come uno zero coupon, con o senza recupero finale dell'inflazione dipende dallo sconto iniziale, io preferirei uno sconto minore ma recupero totale dell'inflazione, tutto esentasse, in questo modo post emissione non dovrebbe interferire più di tanto con i titoli di stato circolanti.

Mi pare sbagliato dire che così lo stato spende di più, potrebbe anche essere che spenda di meno, la logica di tenere in casa il debito pubblico é quella di abbattere lo spreed e di conseguenza risparmiare sulle altre emissioni di debito, ciò rivaluterebbe anche il debito nostrano circolante.
Insomma se lo stato dovesse emettere 50 miliardi di debito e lo facesse con il nuovo titolo dedicato agli italiani, che effetto avrebbe ai fini dello spreed? Per me gli darebbe una belle botta in diminuzione.

Sarebbe anche utile anzi doveroso far risparmiare tasse agli impiccati fiscali, che l'aliquota massima al 43% + addizionali a 50.000 é un obbrobrio, una rapina, una bestialità fiscale socialista intollerabile.

Lo sai che mi piace questa idea e mi sembra molto sensata... chissà se qualcuno ai piani alti del MEF ci legge.
 
Trovo che prendere lo sfogo di Carpen e accusarlo aprioristicamente di stare facendo discorsi da bar o di complottismo, sia un processo di semplificazione almeno equivalente al suo.
Più difficile, forse, è mostrare un po' di empatia, o ammettere che in fin dei conti tutti vorremmo raggiungere lo stesso risultato, indipendentemente dalla strada che uno ritiene valida per farlo, cioè che il debito sia sempre in sicurezza e che il Paese possa crescere.
È il mercato, contano i numeri, ma gli stessi che lo sostengono, magari oggi non si spiegano perché il decennale greco renda meno di quello italiano; oppure perché il nostro outlook sia stato modificato da una delle grandi sorelle in negativo, senza peraltro che ci fosse bisogno di un presidente patriota, o missino, o di destra, a capo del Governo. È il mercato, bellezza... Ma ogni tanto, sotto sotto, forse non ci credete nemmeno voi del tutto.

Siamo lo stesso Paese in cui, in una stessa conversazione, da una parte ironizziamo sulle promesse elettorali non mantenute, il presunto taglio delle accise, la parziale rivalutazione delle pensioni che affama i nostri anziani; dall'altra critichiamo il Governo per la rivalutazione delle pensioni, o sulle altre misure, perché non ce le possiamo permettere.

Carpen ha citato il 110%, che secondo le parole di Giorgetti valeva cinque punti di taglio del cuneo fiscale. Magari è una delle misure che anche Gaglioffo, in risposta ad un mio commento, annovera tra quelle risorse che lo Stato, da quaranta anni a questa parte, non ha saputo spendere.

La colpa è sempre nostra, in una democrazia rappresentativa. E pure come si può biasimare una persona che, sempre prendendo l'esempio fatto da Carpen, si vede togliere più del 50% degli sforzi profusi in ambito lavorativo.
Forse sarà utopia, non lo so, ma provare a sforzarsi di immaginare una misura che possa fare gli interessi di tutti, per una volta, non la vedo un'idea malvagia, né mi sento di escludere la sua convenienza aprioristicamente come fanno Gaglioffo e altri.
Oppure ha ragione Gaglioffo, non conviene! Ma se il MEF già sapesse che il BTP che in primavera deve pagare x+y perché uno è retail, magari in autunno o a fine anno a causa del deteriorarmento delle condizioni di mercato, costerà probabilmente x+y+z? In questo caso, ci troveremmo di fronte a dei geni della finanza patriottica.

E non mi interessano le mance elettorali, io sarò stato uno dei pochi c******i in questo Paese a non aver attivato, per principio, il cashback di Stato nonostante pagassi già allora qualsiasi cosa per via elettronica. E pazienza se la finanza non è fatta di morale...
 
Trovo che prendere lo sfogo di Carpen e accusarlo aprioristicamente di stare facendo discorsi da bar o di complottismo, sia un processo di semplificazione almeno equivalente al suo.
Più difficile, forse, è mostrare un po' di empatia, o ammettere che in fin dei conti tutti vorremmo raggiungere lo stesso risultato, indipendentemente dalla strada che uno ritiene valida per farlo, cioè che il debito sia sempre in sicurezza e che il Paese possa crescere.
È il mercato, contano i numeri, ma gli stessi che lo sostengono, magari oggi non si spiegano perché il decennale greco renda meno di quello italiano; oppure perché il nostro outlook sia stato modificato da una delle grandi sorelle in negativo, senza peraltro che ci fosse bisogno di un presidente patriota, o missino, o di destra, a capo del Governo. È il mercato, bellezza... Ma ogni tanto, sotto sotto, forse non ci credete nemmeno voi del tutto.
è il mercato. Per quel che mi riguarda il nostro rating è fin troppo generoso e da anni

Siamo lo stesso Paese in cui, in una stessa conversazione, da una parte ironizziamo sulle promesse elettorali non mantenute, il presunto taglio delle accise, la parziale rivalutazione delle pensioni che affama i nostri anziani; dall'altra critichiamo il Governo per la rivalutazione delle pensioni, o sulle altre misure, perché non ce le possiamo permettere.
Nella gran maggioranza dei casi dobbiamo solo essere felici se non mantengono le promesse elettorali perchè se le avessero mantenute saremmo falliti già due o tre volte negli ultimi anni.
Comunque solo per rimanere all'esempio delle pensioni: non ce lo possiamo permettere punto. La rivalutazione non è "colpa" di nessuno e tantomeno di questo governo protempore ma è l'ennesimo provvedimento che massacra chi produce il reddito e premia chi lo consuma (spesso immeritatamente) . Con cose del genere ci abbiamo ammazzato un paese condannandolo a 40 anni di produttività al palo mentre il resto d'europa ci lasciava mangiare la polvere. Poi magari ci "chiediamo" come mai paghiamo tassi più alti sul debito.


Carpen ha citato il 110%, che secondo le parole di Giorgetti valeva cinque punti di taglio del cuneo fiscale. Magari è una delle misure che anche Gaglioffo, in risposta ad un mio commento, annovera tra quelle risorse che lo Stato, da quaranta anni a questa parte, non ha saputo spendere.
Al contrario... il problema è che lo stato da quaranta anni spende! E spende buttando nel cesso i soldi come appunto col 110% con la mitologica fantasia per cui "se spendiamo facciamo salire il PIL". Oh abbiamo avuto 40 anni per imparare che non funziona ma noi insistiamo.... il mondo ci vede affondare e ci guarda come pazzi giustamente.


La colpa è sempre nostra, in una democrazia rappresentativa. E pure come si può biasimare una persona che, sempre prendendo l'esempio fatto da Carpen, si vede togliere più del 50% degli sforzi profusi in ambito lavorativo.
Forse sarà utopia, non lo so, ma provare a sforzarsi di immaginare una misura che possa fare gli interessi di tutti, per una volta, non la vedo un'idea malvagia, né mi sento di escludere la sua convenienza aprioristicamente come fanno Gaglioffo e altri.
Oppure ha ragione Gaglioffo, non conviene! Ma se il MEF già sapesse che il BTP che in primavera deve pagare x+y perché uno è retail, magari in autunno o a fine anno a causa del deteriorarmento delle condizioni di mercato, costerà probabilmente x+y+z? In questo caso, ci troveremmo di fronte a dei geni della finanza patriottica.
Sì ma ci siamo chiesti perchè OGGI ci vediamo togliere il 50% degli sforzi profusi in ambito lavorativo?
Proprio perchè vediamo lo stato come una mammella da mungere da cui trarre guadagno. Noi paghiamo le scelte di chi 40 anni fa ragionava così e oggi con le nostre "scelte" condanniamo i prossimi che probabilmente non si vedranno sottratti il 50 ma il 60%
come fa a essere interesse di tutti una misura per cui volontariamente ci mettiamo a pagare X+Y quando potremmo pagare X?
non sono bastati 40 anni a insegnarci a noi italiani che NON siamo dei geni mondiali ma probabilmente visto come tutto il resto del mondo ci a sorpassato l'esatto contrario?

E non mi interessano le mance elettorali, io sarò stato uno dei pochi c******i in questo Paese a non aver attivato, per principio, il cashback di Stato nonostante pagassi già allora qualsiasi cosa per via elettronica. E pazienza se la finanza non è fatta di morale...
Meritorio eppure il problema è che la norma esiste.
Se una minoranza non la sfrutta stai sicuro che la maggioranza lo farà e non perchè "amorale" ma perchè l'uomo economico cerca di massimizzare il profitto personale anche a discapito del "bene comune".
Quindi ieri c'era il cashback che ci ha fatto gettare una marea di miliardi nel gabinetto (anche lì favoleggiando di miracolose ricadute positive sull'economia reale), l'altroieri erano le pensioni facili per tutti e domani sarà il BTP patriottico con la detrazione del 30%


Il tuo rifiutare la mancia elettorale ti fa onore ma il problema è che quella mancia esiste! Bisogna imparare a non produrle proprio perchè per uno che la "rifiuta" 10 la prendono con soddisfazione
 
è il mercato. Per quel che mi riguarda il nostro rating è fin troppo generoso e da anni
Sei sempre molto tranchant. Il punto è che il mercato non è perfetto, esattamente come il nostro rating... E non c'è bisogno di ricorrere a chissà quale astrusa teoria, è sufficiente constatare che è composto da essere umani, oltre che da capitali.

Nella gran maggioranza dei casi dobbiamo solo essere felici se non mantengono le promesse elettorali perchè se le avessero mantenute saremmo falliti già due o tre volte negli ultimi anni.
Comunque solo per rimanere all'esempio delle pensioni: non ce lo possiamo permettere punto. La rivalutazione non è "colpa" di nessuno e tantomeno di questo governo protempore ma è l'ennesimo provvedimento che massacra chi produce il reddito e premia chi lo consuma (spesso immeritatamente) . Con cose del genere ci abbiamo ammazzato un paese condannandolo a 40 anni di produttività al palo mentre il resto d'europa ci lasciava mangiare la polvere. Poi magari ci "chiediamo" come mai paghiamo tassi più alti sul debito.
Ho già avuto modo di dire che sono ampiamente d'accordo con te, serve oculatezza. Poi bisogna ammettere che il discorso delle pensioni è delicato, per tutta una serie di motivi che non sto qui a spiegare perché andiamo OT. Però, ad esempio, il mancato rinnovo del taglio sulle accise, ammesso che fosse nel programma elettorale come dicono, mi ha trovato ampiamente d'accordo.

Al contrario... il problema è che lo stato da quaranta anni spende! E spende buttando nel cesso i soldi come appunto col 110% con la mitologica fantasia per cui "se spendiamo facciamo salire il PIL". Oh abbiamo avuto 40 anni per imparare che non funziona ma noi insistiamo.... il mondo ci vede affondare e ci guarda come pazzi giustamente.
Hai ragione, però non è che la ricetta inversa si sia dimostrata salvifica. Obietterai, forse, che era necessario del tempo e soprattutto che il debito si riducesse sotto una certa soglia. Però delle due l'una: o questo si fa, rischiando di far esplodere la questione sociale; oppure si cerca di farlo gradualmente, cercando di mantenere quanto più è possibile una coesione sociale e un patto intergenerazionale.
Mi sembra, da quanto leggo in merito al nuovo patto di stabilità e crescita che si sta discutendo, che si vada verso questa seconda strada, e io ci spero. Poi è chiaro che se c'è qualche ramo secco da tagliare, sarebbe utile farlo fin da ora.

Sì ma ci siamo chiesti perchè OGGI ci vediamo togliere il 50% degli sforzi profusi in ambito lavorativo?
Proprio perchè vediamo lo stato come una mammella da mungere da cui trarre guadagno. Noi paghiamo le scelte di chi 40 anni fa ragionava così e oggi con le nostre "scelte" condanniamo i prossimi che probabilmente non si vedranno sottratti il 50 ma il 60%
come fa a essere interesse di tutti una misura per cui volontariamente ci mettiamo a pagare X+Y quando potremmo pagare X?
non sono bastati 40 anni a insegnarci a noi italiani che NON siamo dei geni mondiali ma probabilmente visto come tutto il resto del mondo ci a sorpassato l'esatto contrario?
La questione è complessa, e deriva secondo me dal fatto che siamo una società (e, quindi, una democrazia) frammentata, in cui al fine di giungere al compromesso ogni partito chiedeva misure di parte, senza una visione sistemica per il Paese. Con le tue tempistiche, però, potrebbe anche essere dipeso dall'istituzione del Servizio sanitario nazionale, siamo lì.
Ad ogni modo, e comunque uno la pensi, la differenza nel nostro pensiero è semplicemente che secondo me ci possano essere misure che hanno un costo, ma che potrebbero avere un effetto diretto o indiretto positivo, in termini economici e di risparmio. Tu neghi de plano tale possibilità, io no.
Restando nell'esempio fatto da Carpen, se li scaglioni IRPEF disincentivano a lavorare e guadagnare di più, chi ci perde secondo te?

Tornando più precisamente in topic, forse non hai capito quello che intendevo dire. Se quest'anno il Tesoro deve trovare trecento miliardi, li può spalmare equamente nell'arco dell'anno, oppure può richiederne di più quando reputa le condizioni di mercato favorevoli.
Ebbene, siamo sicuri che quel rendimento (Y) che oggi ti sembra uno sperpero, dopo pochi giorni non diventi un consistente guadagno alla luce del mutamento, in negativo, delle condizioni di mercato?

Dopodiché, come dici tu, atteniamoci ai fatti. Con il retail non c'è un'asta marginale, con mille euro compro mille euro nominali. Siamo certi che queste emissioni costino di più come qualcuno afferma?
Io ho un normale BTP quinquennale in portafoglio emesso a 99,62 il quale, al netto del disagio di emissione, dovrebbe restituire 33,25 euro ogni mille euro ad ogni suo sottoscrittore che lo ha acquistato in emissione; il nuovo BTP Italia quinquennale (tralasciamo il fatto che sia un indicizzato) restituirà 7 euro grazie al bonus CUM se portato a scedenza. Quindi, il bonus (sia CUM, detrazione, o altro) è sempre vero che ha un costo maggiore per lo Stato? Lo ritieni uno sperpero di denaro pubblico?

Prendiamo ora l'esempio di una famiglia che ha solo 20.000,00 euro sul conto corrente, attualmente paga 34,20 euro di bollo all'anno. Se ne investe 10.000,00, lo stato prenderebbe 34,20 euro, più il bollo dello 0,2% sul conto titoli. Mi chiedo di nuovo, è sempre vero che ha un costo maggiore per lo Stato?

Più o meno tutti siamo d'accordo sulla necessità di coinvolgere maggiormente le famiglie e gli investitori domestici nel debito pubblico (che non significa rimpiazzare l'investitore estero).
Ho già avuto modo dire che il successo del BTP Italia è dovuto all'alta inflazione che, purtroppo, stiamo vivendo. Se fosse solo questo, però, forse non sarei del tutto onesto: la verità è che si tratta di uno strumento unico, che non ha un equivalente per "non retail", il BTPEI funziona diversamente (oltre che basarsi sull'inflazione europea e non solo su quella italiana, chiaro).
Se si vuole aumentare, pertanto, la partecipazione del pubblico domestico, a parer mio, serve uno strumento altrettanto ambizioso (aldilà del rendimento).

Questione bonus fiscali. Ho letto sull'altro thread che sei particolarmente ferrato in merito alle deduzioni sulla previdenza complementare o integrativa. Ritieni anche quel bonus fiscale uno sperpero di denaro pubblico?
Qualora non fosse così, ritieni che abbia una certa meritevolezza economico-sociale?
Perché un BTP, con un forte disincentivo alla vendita (pena la perdita del bonus fiscale), più lungo rispetto a quello previsto nel disegno di legge che discutiamo, non potrebbe costituire uno strumento utile al risparmiatore per costituire il suo c.d. terzo pilastro pensionistico, integrando al contempo il suo reddito attuale? D'altronde i fondi pensioni in cosa investono?

Chiedo scusa a tutti per la lunghezza del post e prego chiunque di correggermi se ho detto inesattezze.
 
Assolutamente non condivo e anzi mi stupisco che tu faccia una domanda banale come chiederti perchè l'Italia non paga tassi come la media degli stati EU?

Ma siamo sicuri di stare su un forum di finanza? è per questo che ho scritto prima di baretto perchè se la tua risposta è "

siamo a livello baretto e non forum di finanza mi dispiace.

Baretto sudamericano peraltro perchè proporre di finanziarsi solo internamento con le famiglie con sconti fiscali è una cosa finanziariamente masochista

Gli "sconti fiscali" sono deficit fiscale ovvero maggior fabbisogno di debito. Quella è la strada perfetta per fallire
Son veramente basito a leggere certe cose.

Il governo attuale è un bel mix di populismo ma spero che almeno non prenda in considerazioni queste "soluzioni" perchè altrimenti comincio a temere per la solvibilità del mio btp Italia 2030
art 47 costituzione
 
L'argomento è interessante ma ormai mi sono reso conto siamo finiti veramente troppo OT e non è più argomento di questa sezione.
dico però una cosa la "ricetta inversa" ovvero di spendere meno non è che "non si è dimostrata salvifica" perchè in Italia non si è mai applicata. E non è tanto questione di quanto ma di come spendo. comunque sempre ot
 
Mentre va avanti la sottoscrizione del nuovo BTP Italia, nuove indiscrezioni sul prossimo BTP dedicato ai piccoli risparmiatori: Tutto sul BTP Italia. BTP autarchico? Manca poco

Faccio notare una leggera discrepanza in merito alla frequenza di queste emissioni secondo alcuni interpreti:

Btp Italia, possibile aumento frequenza emissioni dedicate a retail - DG Mts
03/03/2023 14:28 - RSF
di Sara Rossi
MILANO, 3 marzo (Reuters) - E' possibile che il Tesoro punti su un aumento della frequenza delle emissioni dedicate al retail, come il nuovo Btp Italia che offrirà la prossima settimana, per spingere i piccoli risparmiatori verso un maggior coinvolgimento negli investimenti diretti.

Lo ha detto Ciro Pietroluongo, direttore generale di Mts, in un'intervista a Reuters.

"Percepisco la volontà del Tesoro di aumentare il livello di queste emissioni, mano a mano che le condizioni di mercato lo consentiranno", spiega Pietroluongo aggiungendo che in futuro magari si potrebbe pensare di ancorarle ad altri parametri, diversi da Pil o inflazione.

Per Pietroluongo è già in atto dallo scorso anno una strategia "per far arrivare emissioni dirette al risparmio privato a un livello di frequenza più alto rispetto a prima".

Il Btp Italia è uno strumento indicizzato all'inflazione nazionale mentre l'altro strumento ideato per il retail, il Btp Futura, è agganciato all'andamento del Pil italiano.

Il DG di Mts crede che questo trend continuerà anche in futuro "per portare il risparmio privato verso gli investimenti diretti e non intermediati", aggiunge definendola "una svolta di natura anche culturale". [...]

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BTP ITALIA: RICHIESTE RETAIL A 2 MILIARDI
** Per il nuovo titolo indicizzato all'inflazione nazionale, con durata 5 anni, gli ordini hanno raggiunto quota due miliardi attorno alle 12,20.

** Secondo UniCredit, nel 2023 il Tesoro emetterà un altro bond dedicato al retail oltre a quello attualmente offerto, valutando se offrire un nuovo Btp Italia, un Btp Futura o un nuovo strumento dedicato agli investitori retail.

** L'operatore ritiene che questa edizione sia più che altro destinata al retail aggiungendo che se si concretizzerà un rally sul mercato, potrebbero arrivare anche gli istituzionali.

[Il grassetto e il sottolineato sono opera mia].
 
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