Francamente anche io non vedo tutto sto poter interpretare...mi viene il dubbio di essermi perso qualcosa...
il dubbio viene perché continuano a fare norme su norme su norme, con eccezioni, modifiche, cambiamenti...
e poi perché i giornalisti non sono in genere laureati in giurisprudenza.
il dubbio nasce dal fatto che col d.l. 158/2020 del 2 dicembre avevano scritto questo:
Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 e' vietato, nell'ambito
del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra
i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate
del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 e' vietato
altresi' ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati
da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero
per motivi di salute.
E' comunque consentito il rientro alla propria
residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti
verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma
e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021,
anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti
divieti.
Essendo venuto meno il "con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o provincia autonoma" allora ora si dice
che ci si può andare sempre.
In realtà comunque si parla di "RIENTRO", quindi di tornare in un posto dove eri già prima.
E poi se il concetto di "Abitazione" è uguale a quello di dimora abituale, non vedo come si potesse pensare, anche senza quell'inciso "con esclusione..."
che fosse legittimo andare in una seconda casa fuori regione (o fuori comune in zona arancio-rossa).
la seconda casa non è una dimora abituale, (in genere, salvo casi particolari di pensionati o lavoratori in smart working che ci passano anche diversi mesi di fila), quindi non è neanche una "abitazione" nel senso di cui alle FAQ (coincidente con quello legale di dimora), e quindi non ci si potrebbe mai andare fuori regione (con i confini regionali chiusi) o fuori comune (in regioni arancio o rosse).