FaGal
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5 giugno 2003
Consob stringe sull'insider
Varato un nuovo sistema di rilevamento dei movimenti «anomali»
MILANO - Insider trading e aggiotaggio nel mirino della Consob. La Commissione per il controllo della Borsa sta testando un nuovo sistema di monirotaggio, il Saivim (Sistema automatico integrato di vigilanza sui mercati a pronti), per rilevare le anomalie negli scambi che possono generare abusi di mercato. Una procedura tecnica - i dettagli saranno pubblicati lunedì sul sito della Commissione (www.Consob.it) - che consente in tempo reale di determinare per ogni titolo quei segnali anomali dai quali fare scaturire un'istruttoria interna fino all'intervento della magistratura. Il sistema è in corso di sperimentazione (la decisione sulla sua adozione sarà presa entro la fine dell'anno) e si inserisce nell'ambito del recepimento della direttiva comunitaria sul market abuse, i reati di mercato che comprendono l'aggiotaggio e l'insider trading, varata lo scorso anno dall'Unione europea. Questo non significa che ora il monitoraggio sulle anomalie del mercato non venga effettuato. Il nuovo sistema consente di eseguire un controllo più sofisticato, andando ad individuare non solo gli scostamenti nei prezzi e nei volumi, ma anche il ruolo degli intermediari. Attraverso un sofisticato monitoraggio, vengono segnalate le quote negoziate sul titolo da parte di ciascun operatore sia nell'ultima seduta sia in quelle passate. Si può così capire se l'origine della chiusura delle contrattazioni oltre i limiti (individuati in un range compreso tra -3% e +3%) sia dovuta a spostamenti casuali oppure se sia un fenomeno sistematico: su 26 titoli testati finora dal sistema di monitoraggio (tutti casi sui quali la Consob aveva già aperto un'istruttoria), il 53% dei warning è stato provocato da notizie circolate sui siti internet o sulle agenzie di stampa, il 10% da notizie di bilancio della società stessa e l'11 da notizie Consob. Il meccanismo, una complessa struttura algoritmica, opera però solo sui prezzi di chiusura e non sugli scambi intraday. A fine seduta sui titoli sospetti si accendono i fari della vigilanza e le autorità di controllo si mettono in moto per capire i motivi che hanno generato il "warning" e prendere le decisioni conseguenti. Più informazioni e un'analisi sofisticata porta, secondo i primi risultati dei test, a un'individuazione più dettagliata dei casi sospetti di circa il 4% rispetto alle 40 istruttorie aperte ogni anno dalla Commissione. MARA MONTI
http://www.assinews.it/rassegna/articoli/sole050603co.html
Consob stringe sull'insider
Varato un nuovo sistema di rilevamento dei movimenti «anomali»
MILANO - Insider trading e aggiotaggio nel mirino della Consob. La Commissione per il controllo della Borsa sta testando un nuovo sistema di monirotaggio, il Saivim (Sistema automatico integrato di vigilanza sui mercati a pronti), per rilevare le anomalie negli scambi che possono generare abusi di mercato. Una procedura tecnica - i dettagli saranno pubblicati lunedì sul sito della Commissione (www.Consob.it) - che consente in tempo reale di determinare per ogni titolo quei segnali anomali dai quali fare scaturire un'istruttoria interna fino all'intervento della magistratura. Il sistema è in corso di sperimentazione (la decisione sulla sua adozione sarà presa entro la fine dell'anno) e si inserisce nell'ambito del recepimento della direttiva comunitaria sul market abuse, i reati di mercato che comprendono l'aggiotaggio e l'insider trading, varata lo scorso anno dall'Unione europea. Questo non significa che ora il monitoraggio sulle anomalie del mercato non venga effettuato. Il nuovo sistema consente di eseguire un controllo più sofisticato, andando ad individuare non solo gli scostamenti nei prezzi e nei volumi, ma anche il ruolo degli intermediari. Attraverso un sofisticato monitoraggio, vengono segnalate le quote negoziate sul titolo da parte di ciascun operatore sia nell'ultima seduta sia in quelle passate. Si può così capire se l'origine della chiusura delle contrattazioni oltre i limiti (individuati in un range compreso tra -3% e +3%) sia dovuta a spostamenti casuali oppure se sia un fenomeno sistematico: su 26 titoli testati finora dal sistema di monitoraggio (tutti casi sui quali la Consob aveva già aperto un'istruttoria), il 53% dei warning è stato provocato da notizie circolate sui siti internet o sulle agenzie di stampa, il 10% da notizie di bilancio della società stessa e l'11 da notizie Consob. Il meccanismo, una complessa struttura algoritmica, opera però solo sui prezzi di chiusura e non sugli scambi intraday. A fine seduta sui titoli sospetti si accendono i fari della vigilanza e le autorità di controllo si mettono in moto per capire i motivi che hanno generato il "warning" e prendere le decisioni conseguenti. Più informazioni e un'analisi sofisticata porta, secondo i primi risultati dei test, a un'individuazione più dettagliata dei casi sospetti di circa il 4% rispetto alle 40 istruttorie aperte ogni anno dalla Commissione. MARA MONTI
http://www.assinews.it/rassegna/articoli/sole050603co.html