Balabiott78
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Terzo mese consecutivo con disoccupati in calo.
Tra poco la Spagna tornerà ad essere meglio dell'italia

italia sempre più fanalino di coda

In maggio la Spagna conta 98mila disoccupati in meno - Il Sole 24 ORE
Quello diffuso ieri dal governo di Madrid sul mercato del lavoro di maggio è un dato molto legato alla stagionalità, facile da prevedere guardando alle serie statistiche. Eppure sufficiente a dare speranza all'economia spagnola al secondo anno di recessione.
Il mese scorso sono stati registrati 98.265 disoccupati in meno rispetto ad aprile. È il terzo mese consecutivo di riduzione della disoccupazione registrata dal ministero del Lavoro che nelle sue analisi prende in considerazione gli iscritti al sistema di previdenza nazionale e agli uffici pubblici di collocamento. Numeri che si prestano a diverse letture e che in ogni caso non bastano a indicare una svolta nel contrastare la disoccupazione, l'emergenza nazionale del Paese iberico: nei giorni scorsi il premier spagnolo Mariano Rajoy aveva anticipato le rilevazioni parlando di «segnali di speranza per il Paese» mentre tutta l'opposizione e molti esperti sottolineano come il calo dei disoccupati arrivi «puntuale ogni anno a maggio» e che quest'anno il dato sia «particolarmente gonfiato dai lavori stagionali, a termine»: solo 7,49 contratti su 100 firmati a maggio sono a tempo indeterminato.
Per il ministero del Lavoro, che non fornisce un tasso di disoccupazione, i senza lavoro sono scesi il mese scorso a 4,714 milioni, con una tendenza positiva che ha riguardato tutte le diciassette regioni autonome (con esclusione delle isole Canarie) e tutti i settori di attività, anche le costruzioni. Una piccola speranza in un Paese che non ha mai conosciuto i livelli attuali di disoccupazione, che da tre anni continua a introdurre pesanti misure di austerity per risanare il bilancio pubblico, che ha dovuto chiedere aiuto all'Unione europea per risanare le banche e che anche quest'anno resterà in recessione con un calo del Pil stimato intorno al 2 per cento. «Questi risultati confermano la tendenza a una frenata del ritmo di crescita della disoccupazione registrata», spiega il segretario di Stato al Lavoro, Engracia Hidalgo. Anche se su base annuale, quindi rispetto al maggio del 2012, i disoccupati sono comunque aumentati del 3,8 per cento.
L'analisi più completa e attendibile del mercato del lavoro spagnolo, quella diffusa dall'Ine, l'Istituto nazionale di statistica spagnolo, ha segnalato che nel primo trimestre il tasso di disoccupazione è salito sopra il 27%, ai massimi della storia democratica del Paese con 6,2 milioni di persone che non riescono a trovare un posto di lavoro.
Tra poco la Spagna tornerà ad essere meglio dell'italia


italia sempre più fanalino di coda


In maggio la Spagna conta 98mila disoccupati in meno - Il Sole 24 ORE
Quello diffuso ieri dal governo di Madrid sul mercato del lavoro di maggio è un dato molto legato alla stagionalità, facile da prevedere guardando alle serie statistiche. Eppure sufficiente a dare speranza all'economia spagnola al secondo anno di recessione.
Il mese scorso sono stati registrati 98.265 disoccupati in meno rispetto ad aprile. È il terzo mese consecutivo di riduzione della disoccupazione registrata dal ministero del Lavoro che nelle sue analisi prende in considerazione gli iscritti al sistema di previdenza nazionale e agli uffici pubblici di collocamento. Numeri che si prestano a diverse letture e che in ogni caso non bastano a indicare una svolta nel contrastare la disoccupazione, l'emergenza nazionale del Paese iberico: nei giorni scorsi il premier spagnolo Mariano Rajoy aveva anticipato le rilevazioni parlando di «segnali di speranza per il Paese» mentre tutta l'opposizione e molti esperti sottolineano come il calo dei disoccupati arrivi «puntuale ogni anno a maggio» e che quest'anno il dato sia «particolarmente gonfiato dai lavori stagionali, a termine»: solo 7,49 contratti su 100 firmati a maggio sono a tempo indeterminato.
Per il ministero del Lavoro, che non fornisce un tasso di disoccupazione, i senza lavoro sono scesi il mese scorso a 4,714 milioni, con una tendenza positiva che ha riguardato tutte le diciassette regioni autonome (con esclusione delle isole Canarie) e tutti i settori di attività, anche le costruzioni. Una piccola speranza in un Paese che non ha mai conosciuto i livelli attuali di disoccupazione, che da tre anni continua a introdurre pesanti misure di austerity per risanare il bilancio pubblico, che ha dovuto chiedere aiuto all'Unione europea per risanare le banche e che anche quest'anno resterà in recessione con un calo del Pil stimato intorno al 2 per cento. «Questi risultati confermano la tendenza a una frenata del ritmo di crescita della disoccupazione registrata», spiega il segretario di Stato al Lavoro, Engracia Hidalgo. Anche se su base annuale, quindi rispetto al maggio del 2012, i disoccupati sono comunque aumentati del 3,8 per cento.
L'analisi più completa e attendibile del mercato del lavoro spagnolo, quella diffusa dall'Ine, l'Istituto nazionale di statistica spagnolo, ha segnalato che nel primo trimestre il tasso di disoccupazione è salito sopra il 27%, ai massimi della storia democratica del Paese con 6,2 milioni di persone che non riescono a trovare un posto di lavoro.