Oggi Calimero non potrebbe esistere, tra politically correct e razzisti esasperati

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stefm

Sturm und Drang
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Ve lo ricordate, no? Il pulcino nero della pubblicità, che si lamentava di essere discriminato perché era nero. Invece si scopriva che era solo sudicio, e una volta lavato diventava candido anche lui, e finalmente era felice.

Quarant'anni fa, da bambini, lo amavamo tutti. Oggi sarebbe uno scandalo.
I vari terzomondisti in cachemire ci farebbero due uallere sul fatto che promuove il concetto che bianco è bello e nero è brutto.
I razzistoni con la bava alla bocca ci stresserebbero col fatto che passerebbe il messaggio che in fondo siamo tutti uguali, e che bisogna voler bene a tutti.

Insomma, i tempi sono proprio cambiati.
 
Nemmeno la canzone dei vatussi, che diceva "altissimi neri", o il film di Verdone dove Mario Brega mentre lo riempiva di botte gli diceva "vai pure con le negre".
 
veramente di primissimo mattino lo mandano in onda:D
 
Colpa d'alfredo - vasco rossi. 😱😨😵
 
I vari terzomondisti in cachemire ci farebbero due uallere sul fatto che promuove il concetto che bianco è bello e nero è brutto.
I razzistoni con la bava alla bocca ci stresserebbero col fatto che passerebbe il messaggio che in fondo siamo tutti uguali, e che bisogna voler bene a tutti.

Nell' insieme vorrebbero farci passare tutti per ... jo-condor-dettaglio.jpg
 
ma qualcuno si cura delle idio.tie sinistrorse politicamente corrette ?
io , tranne che i servi nei media, non vedo proprio nessuno che dia retta a 'ste cose
 
Per qualche "esperto" in termini politicamente corretti: la parola mulatto/a si può usare?
 
direi proprio di no
gli stai dando del castrato:o


Castrato no, i muli sono sterili per questione genetica, non perché glieli tagliano :D
Piuttosto è che c'è un riferimento implicito a incroci tra animali, che non è tanto bello.
Resta il fatto che, se togliamo mulatto, non abbiamo in italiano una parola accettata e accettabile per definire un individuo di aspetto meticcio/misto tra più etnie.
Meticcio non si usa e in teoria sarebbe nato per misture europee-indoamericane.
 
la filmografia di Lino Banfi e Renzo Montagnani non esisterebbe :D
 
mulatto s. m. (f. -a) [dallo spagn. mulato, der. di mulo «mulo», in quanto ibrido]. – Chi è nato da un genitore di pelle bianca e uno di pelle nera.
 
Ve lo ricordate, no? Il pulcino nero della pubblicità, che si lamentava di essere discriminato perché era nero. Invece si scopriva che era solo sudicio, e una volta lavato diventava candido anche lui, e finalmente era felice.

Quarant'anni fa, da bambini, lo amavamo tutti. Oggi sarebbe uno scandalo.
I vari terzomondisti in cachemire ci farebbero due uallere sul fatto che promuove il concetto che bianco è bello e nero è brutto.
I razzistoni con la bava alla bocca ci stresserebbero col fatto che passerebbe il messaggio che in fondo siamo tutti uguali, e che bisogna voler bene a tutti.

Insomma, i tempi sono proprio cambiati.

Vero, però devi ammettere che allora non c'erano i vari Salvini, Le Pen e compagnia bella...
 
Vero, però devi ammettere che allora non c'erano i vari Salvini, Le Pen e compagnia bella...

Se è per questo non c'erano neanche i vari Boldrini, Manconi, Kyengé, eccetera.
Insomma si stava meglio quando si stava peggio, per tanti motivi :D
 
.........e per quale disgraziato motivo se un essere umano appartenente al pianeta terrestre dovesse indicarmi quale persona di razza bianca, mi dovrei ********* e offendere ?, e se indico un indiano d'America pellerossa costui mi dovrebbe scotennare ?, anzi credo al contrario che se gli dico pelle bianca mi fa la festa al cranio, le razze esistono oppure ?
 
.........e per quale disgraziato motivo se un essere umano appartenente al pianeta terrestre dovesse indicarmi quale persona di razza bianca, mi dovrei ********* e offendere ?, e se indico un indiano d'America pellerossa costui mi dovrebbe scotennare ?, anzi credo al contrario che se gli dico pelle bianca mi fa la festa al cranio, le razze esistono oppure ?

E' una domanda che ha risvolti più politici che biologici.

Guarda per esempio le due definizioni della parola di un vocabolario, apparentemente in contrasto:

razza
ràz·za/
sostantivo femminile
1. Gruppo d'individui di una specie contraddistinti da comuni caratteri esteriori ed ereditari: r. equine, bovine, canine; patate di r. olandese.
2. Ogni raggruppamento d'individui costituito in modo empirico sulla base di caratteri somatici esteriori comuni ( r. bianca, gialla, nera ; r. australiana, sudanese ); il concetto di ‘razza’, privo di fondamento sul piano dell'analisi genetica, è stato spesso utilizzato in senso politico per operare arbitrarie differenziazioni sul piano delle relazioni sociali e politiche ( lotte, conflitti di r. ; distinzioni, discriminazioni di r. ); il termine è oggi sempre più spesso sostituito con quello più appropriato di etnia.

In base alla definizione 1, nel caso della specie Homo Sapiens, un gruppo di individui accomunato da caratteri esteriori ereditari può essere definito come razza.
In base alla definizione 2, nel caso della specie Homo Sapiens, non si può usare lo stesso termine perché è arbitrario ed è stato strumentalizzato in senso politico, contraddicendo la definizione 1.
 
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