cricket72
a difesa del gregge
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Discussione precedente a questo link Oi / Pt La saga allucinante... ne verremo mai a capo?
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Il mio PaperottoVado a memoria : rating investment grade bbb- fino a febbraio/marzo 2016
declassata a spazzatura (default) a giugno 2016 con la richiesta di recovery judicial
alla data cui fai te riferimento ( marzo 2018) il concordato era già stato approvato dall'assemblea dei creditori ( dicembre 2017) ed il piano reso operativo ( la famosa individualizzazione del febbraio 2018)
Il rating restava selective default.
Vedi allegato scheda tlx e ratingDato che siamo al volume 2... ricopio il mio ultimo messaggio in risposta a @accident:
Il mio Paperotto
Lo sapevo che mi avresti risposto tu che sei sempre gentilissimo e super informato!
Sapresti per caso indicarmi anche un documento, una scheda o un link che punta a questi dati "vecchiotti"?
Chiedo a tutti:
Qualcuno ha tenuto qualche riferimento o documentazione che attesta il rating alla data di sospensione dal TLX?
GRAZIE !!!!!!!Vedi allegato scheda tlx e rating
Downgrade Moody's
Oi (OIBR3): proposta apresentada a credores pode reduzir dívida pela metade
SUNO NOTIZIE
[...].
Il trattamento offerto ai creditori dipenderà dall'offerta o meno di nuovo denaro. Coloro che parteciperanno ai nuovi conferimenti vedranno il proprio debito convertito in un nuovo titolo, fino al limite di R$ 10,75 miliardi, con il resto consegnato in azioni, fino al tetto dell'80% del capitale della società.
Il pagamento del debito di Oi sarà effettuato entro 4,5 anni dalla ratifica.
Gli esclusi riceveranno solo il 30% del valore a 10 anni dal closing, anche con previsione di pagamento di parte dei valori in azioni.
Il presidente di Oi ha affermato che l'accordo annunciato un giorno dopo la richiesta di recupero ha coinvolto titolari di titoli di debito (bondholders) e agenzie di credito (ECAs, nell'acronimo in inglese). Insieme, rappresentano qualcosa come i due terzi del debito finanziario.
Il restante terzo è nelle mani delle banche (Bradesco, Itaú, Caixa, Banco do Brasil e Banco do Nordeste) che nelle scorse settimane si sono recate preventivamente in tribunale per manifestare contro un nuovo recupero giudiziario di Oi. “In questa prima fase non hanno aderito all'accordo, ma sono già iniziate le discussioni con loro”, ha detto Abreu.
il 30% del 50% precedente, pure con una possibile parte in azioni e con scadenza a 10 anni (per altro molto dopo l'opzione A, quindi possono fare i furbi, pagare l'opzione A e poi defaultare sulla B)...è a tutti gli effetti un azzeramento totale di chi non ci mette soldi dentro.
al momento non siamo mai citati (Loan), credo che la nostra unica speranza è che si accordino stragiudizialmente anche con le banche e a quel punto coinvolgere anche il Loan gli allunghi inutilmente i tempi (per lo ZC possono fare pure da soli al 15%), ma quello che è certo che se verremo forzatamente coinvolti, e immagino finiremo tutti nell'opzione B (chi è che darebbe altri soldi a Oi?!), sarà de facto un azzeramento del nostro credito.
qualche utente sta provando ad approfondire, perchè siamo tutti col dubbio, diciamo che per ora sembra una proposta di "ristrutturazione volontaria", ma nessuno sa se ottenuto l'accordo con i grossi, questi poi non spingano per andare in RJ così da tirare dentro forzosamente tutti, 50ino compreso...possiamo solo aspettare e sperare.Scusate la mia ignoranza ma mi pare di capire che si tratti di una proposta transattiva rivolta a "creditori mirati" tra i quali
non mi sembre ci siamo noi del 50-ino.
O dico una fesseria?
Grazie a chi mi può rispondere
Quindi, se ho ben capito, anche agli obbligazionisti 2025 e 50ino 80% del credito sarà trasformato in "azioni" che in effetti non si sa neanche che valore effettivo avranno e se si riuscirà a venderle, mentre il restante 20% andrà perduto. Spero di no ma ho l'impressione che se alla fine recuperiamo il 20- 30% sarà solo "grasso che cola".Il dirigente ha spiegato nell'intervista che il focus adesso è sulla ristrutturazione con i creditori finanziari , senza intaccare gli accordi con i fornitori. Secondo Abreu, le condizioni in corso di negoziazione con parte dei creditori prevedono, in pratica, che la metà del debito attuale venga convertita in quote societarie (per chi apporta nuovi conferimenti). Per i creditori che non versano contributi, il 70% dell'importo del debito diventa azioni. Dopo questa conversione, l'80% del capitale sarà detenuto dagli ex creditori e il 20% dagli attuali detentori delle azioni della società, il che tende a portare a una diluizione degli attuali azionisti. Secondo Abreu, l'aspettativa è che Oi sarà un'azienda più forte, e quindi più apprezzata, alla fine del processo.
Per i bondholders 2025 è scritto nero su bianco nella proposta.Se
Quindi, se ho ben capito, anche agli obbligazionisti 2025 e 50ino 80% del credito sarà trasformato in "azioni" che in effetti non si sa neanche che valore effettivo avranno e se si riuscirà a venderle, mentre il restante 20% andrà perduto. Spero di no ma ho l'impressione che se alla fine recuperiamo il 20- 30% sarà solo "grasso che cola".
Per la prima:Loan e entitlement da conversione di bond emessi dalle sussidiarie olandesi sono ancora delle sussidiarie olandesi?
Se la risposta è si, non potremmo chiedere uno specifico canale relativo al continente europeo, quanto meno per le interlocuzioni, meglio ancora per eventuale assemblea creditori e voto?
Nel caso in cui loan e entitlements dovessero nuovamente essere convertiti nella seconda ristrutturazione, non potremmo chiedere questa volta di avere assegnati dei veri e propri titoli obbligazionari cartolarizzati e non queste forme generiche di prestiti e crediti da prima ristrutturazione, anche per un fatto di chiarezza e ordine nella struttura finanziaria societaria, che le dia efficienza, visibilità, agibilità e agilità economica?
Ottima risposta per contenuto dettagliato e chiarezza.Per la prima:
No, il creditore è Oi br. I vecchi titoli emessi dalle sussidiarie olandesi non esistono più.
Escludo l'apertura di una nuova fase concordataria ad Amsterdam , così quando invece si trattò di pronunciarsi sulla ristrutturazione delle vecchie PT.
Per la seconda:
Sembra di capire, da una prima lettura del " material fact" del 3 marzo che la proposta prevederebbe un concambio con titoli liquidi.
Certamente il 70% del claim convertito in equity sarà liquido e negoziabile.
Per quel 30% rollato a 10 anni occorrerà vedere cosa ci rifileranno. Sembrerebbero titoli , ma ( conoscendo il soggetto) è tutto da vedere.
Economicamente parlando tirare dentro nella partita anche il cinquantino, non so se sposta molto la faccenda a questi balordi.
Ripeto, per loro lo scoglio grosso è il credito bancario ed è quello che più interessa , visto che a termini di ristrutturazione saranno gli unici a poter e a voler apportare nuova liquidità.
Ho seri dubbi invece che i bondholders 2025 e i creditori Ecas abbiano intenzione di finanziare questo Zoombie telefinanziario.