Oi / Pt La saga allucinante... ne verremo mai a capo?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Questa vicenda rappresenta al meglio quello che di peggio può capitarti in finanza....
Peggio di così non si può...
 
Esiste la possibilità teorica che anatel, che è creditore di non so più quanti miliardi di reais entri nel capitale; nel tempo ha comminato una serie infinita di multe demenziali per gli “orelhao “ cioè i telefoni pubblici vandalizzati e mai riparati da oi visto che anche i faveladi hanno i telefonini. Sarebbe una soluzione per allungare il brodo.
 
Esiste la possibilità teorica che anatel, che è creditore di non so più quanti miliardi di reais entri nel capitale; nel tempo ha comminato una serie infinita di multe demenziali per gli “orelhao “ cioè i telefoni pubblici vandalizzati e mai riparati da oi visto che anche i faveladi hanno i telefonini. Sarebbe una soluzione per allungare il brodo.
Gli Attori della vicenda saranno:

1) Viana ( giudice della VII fallimentare)
2) I creditori ( bancari)
3) Lula ( la politica)
4) Anatel

Tutto il resto non conterà una cippa.
 
V.tal se diz tranquila em relação a nova RJ da Oi

o negócio está protegido pela RJ encerrada em dezembro passado.
Questo il punto chiave: le good companies impacchettate e spedite, dopo Portugal Telecom ad Altice, ora potrebbe essere la volta di V.tal . Perduto pure l'assett della fibra ai creditori da bond i debiti. Ma, come è scritto a pagina 96 istanza e procedimento di chiusura del recupero giudiziario sono ancora appellabili a norma di legge; per questo c'è ancora di mezzo il Tribunale e la chiusura non è considerata completa. Anche una sussidiaria olandese potrebbe opporsi alla chiusura; e i suoi creditori?
 
mentre la decisione che pone fine al riordino giudiziario non è diventata definitiva e inappellabile, la competenza del tribunale di riordino rimane per l'amministrazione dei beni del recuperante
 
STRUMENTI PER INVESTIRE
Plus24
04 febbraio 2023



LE CIFRE IN BALLO
Nuova tegola sulla testa dei bondholder italiani di Portugal Telecom
Stefano Elli


Già essere convinti di avere investito in un titolo (Portugal Telecom) di un Paese di area Ue e scoprire invece di detenere, di fatto, un bond brasiliano non è il massimo. Figuriamoci realizzare di essere rimasti impigliati in uno dei più devastanti default del continente sudmericano e affidati a una procedura concorsuale in grado di stabilizzare, almeno parzialmente, le perdite attraverso un lento rilascio di flussi cedolari. Ora si è giunti al colmo: Oi Sa, la società con cui Portugal Telecom si fuse nel 2015 e che nel 2016 finì in default (di fatto la garante delle emissioni di Pt) ha fatto sapere nei giorni scorsi di non essere più in grado di distribuire agli obbligazionisti la cedola in scadenza il 5 febbraio 2023. La società ha reso noto infatti di avere debiti per 29 miliardi di real (circa 5,3 miliardi di euro) di cui la metà denominati in dollari, con circa 600 milioni di real (110 milioni di euro) in scadenza, appunto, il 5 febbraio. La società ha dichiarato che: «Sfortunatamente fattori imponderabili e incontrollabili, conseguenze della situazione economica e finanziaria hanno reso assolutamente necessario il tentativo di un ricorso alla protezione giudiziaria che renda possibile implementare un nuovo piano di ristrutturazione del debito che possa garantire la sopravvivenza di una società che genera posti di lavoro e ricavi». La società ha anche annunciato il fallimento di ogni tentativo di negoziato per giungere a un accordo con i bondholder (quelli al dettaglio erano in larga parte brasiliani, italiani e tedeschi). Una nuova tegola per i numerosi obbligazionisti retail convinti a puntare sulle emissioni di quella società erroneamente (anche da consulenti, promotori e da sportellisti bancari) spacciata per una realtà Ue, finita nell’instabile calderone delle economie del Sudamerica.
 
qualche altra multa in arrivo......

:D
:rotfl: :rotfl: :rotfl:

comunque adesso dobbiamo aspettare che passi febbraio e sapere cosa vorranno fare i creditori grossi, noi possiamo solo accodarci...se quelli grossi cedono e gli danno qualche altro anno di respiro ristrutturando parte del loro credito, per noi potrebbe essere manna, perchè il Loan rimane in essere :sperem:
 
:rotfl: :rotfl: :rotfl:

comunque adesso dobbiamo aspettare che passi febbraio e sapere cosa vorranno fare i creditori grossi, noi possiamo solo accodarci...se quelli grossi cedono e gli danno qualche altro anno di respiro ristrutturando parte del loro credito, per noi potrebbe essere manna, perchè il Loan rimane in essere :sperem:
Domando ( giusto per ragionare ad alta voce) : ove mai decidessero di haircuttare il debito nuovamente, sarebbe lecito aspettarsi un taglio del credito oggetto di novazione ( originario) oppure di quello medio tempore maturato?
Almeno per il Loan sarebbe significativa la questione, dal momento che solo per interessi siamo ad un 30% del nominale maturato.
Se anche haircuttasero del 50% la tranciata ai cabassisi sarebbe meno dolorosa se riferita al credito complessivo maturato e non a quello originario novato.

Che ne pensate?
 
Domando ( giusto per ragionare ad alta voce) : ove mai decidessero di haircuttare il debito nuovamente, sarebbe lecito aspettarsi un taglio del credito oggetto di novazione ( originario) oppure di quello medio tempore maturato?
Almeno per il Loan sarebbe significativa la questione, dal momento che solo per interessi siamo ad un 30% del nominale maturato.
Se anche haircuttasero del 50% la tranciata ai cabassisi sarebbe meno dolorosa se riferita al credito complessivo maturato e non a quello originario novato.

Che ne pensate?
Se fanno cut lo fanno sul montante attualizzato imho
che e’ quello da bilancio
 
Domando ( giusto per ragionare ad alta voce) : ove mai decidessero di haircuttare il debito nuovamente, sarebbe lecito aspettarsi un taglio del credito oggetto di novazione ( originario) oppure di quello medio tempore maturato?
Almeno per il Loan sarebbe significativa la questione, dal momento che solo per interessi siamo ad un 30% del nominale maturato.
Se anche haircuttasero del 50% la tranciata ai cabassisi sarebbe meno dolorosa se riferita al credito complessivo maturato e non a quello originario novato.

Che ne pensate?
il valore del nostro credito è l'importo dell'ultimo foglio inviato da Lucid/Kroll, quindi il montante capitalizzato, su quello non ci sono dubbi...magari si può dubitare degli interessi maturati tra l'ultima capitalizzazione e la successiva (che comunque valgono 0,50% al mese, quindi mica poco)

PS ce lo tagliano del 50%, ci offrono un altro loan con interessi del 10% capitalizzati per i primi 6 anni e primo rimborso nel 2030...e poi nel 2029 altra ristrutturazione :o un enorme gioco dell'oca :mad:
 
Rodrigo Abreu: Oi ha risorse per rinegoziare un debito di 33 miliardi di reais



Il presidente di Oi, Rodrigo Abreu, ha dichiarato martedì 7/2 che la società ha ancora beni da mettere sul tavolo della rinegoziazione con i creditori finanziari. Il dirigente, insieme a parte del consiglio di amministrazione, è stato in Anatel per spiegare all'autorità di regolamentazione come la società intende superare questa nuova fase, oltre a segnalare con garanzie che l'erogazione dei servizi sarà minimamente impattata.

"Come è successo in altre occasioni, è stato un incontro di monitoraggio dello stato, rendiconti, mostrando il piano, i passi per guidare la futura sostenibilità dell'azienda", ha detto Abreu al termine dell'incontro, presso la sede dell'agenzia, a Brasilia.

Il presidente di Oi ha mantenuto una performance su tre fronti: continuare la costruzione della nuova società, rinegoziare i debiti finanziari e pareggiare la concessione. Ma ha riconosciuto che i debiti compromettono il futuro dell'azienda se non c'è accordo.

“Quello che siamo venuti a commentare oggi, per decreto ingiuntivo, è il blocco di strutturazione del debito finanziario. A nulla serve avere un'azienda vitale, sostenibile, che genera risultati, che ha una prospettiva strategica, se porta con sé un debito del passato, anche se molto inferiore rispetto a quando questo processo è iniziato nel 2016. Se il valore del debito per il 2016 fosse aggiornato, il debito sarebbe oggi intorno ai 90 miliardi di R$. Questo debito oggi, lordo, con tutto quello che è successo, con tutti gli eventi, con tutte le nostre attività, è un debito lordo, al valore nominale, circa 33 miliardi di R$, e al valore equo, circa 22 miliardi di R$”, ha spiegato Abreu .

L'incontro e' stato convocato dal presidente dell'Anatel, Carlos Baigorri, dopo che Oi e' andato in tribunale per chiedere la sospensione dei pagamenti ai creditori, fase propedeutica a quella che sara' una nuova richiesta di recupero giudiziale. “C'è un problema di debito passato che è stato parzialmente risolto. Abbiamo estinto completamente il debito con BNDES, ridotto il debito in importi aggiornati a circa un terzo del debito originario. Ora, è compatibile con la capacità dell'azienda di generare risultati futuri? Non è. Per questo è in atto un processo di ristrutturazione del debito con i creditori finanziari”, ha detto il presidente di Oi.

Abreu ha sostenuto che l'ingiunzione di sospendere le accuse è legittima e fa parte del processo negoziale. “Abbiamo fatto una richiesta che fa parte della Legge sul recupero. Non è un provvedimento esotico, non è un sotterfugio, non è un provvedimento giuridico che non esiste. Fa parte della Legge sul recupero, istituita nel 2020, e che è stata varata proprio perché siamo in un periodo di trattativa con i creditori. Questa discussione è in corso, su base riservata, e speriamo di risolverla il prima possibile. L'ordine si concentra principalmente sul recupero dei debiti finanziari e non intende incidere su altri obblighi della società.

Una soluzione del debito è fondamentale per il futuro di Oi. Ma è anche un accordo definitivo sulle concessioni di telefonia fissa. Ha anticipato ad Anatel che i debiti non includeranno i debiti con la stessa Anatel e il Sindacato, già oggetto di trattativa nel primo recupero giudiziario. “Sulla questione normativa, non abbiamo intenzione di rivedere alcun tipo di accordo e negoziazione di operazione di credito Anatel o qualsiasi altro tipo di obbligo già transato. Questo è stato chiarito sia nel pezzo sia nella discussione odierna con l'agenzia. L'obiettivo centrale e primario è quello di rinegoziare, ristrutturare debiti e oneri finanziari, con un impatto minimo sull'operazione, sui fornitori, sui clienti, sui partner o sull'agenzia stessa.
 
Sembrerebbe ipotizzare un cut del 30% ( circa).
Se è verosimile quanto afferma
 
Sembrerebbe ipotizzare un cut del 30% ( circa).
Se è verosimile quanto afferma
l'unica nostra speranza, non essendo al momento il nostro credito oggetto di trattativa, è che, se gli altri creditori concordano una ristrutturazione volontaria, il Loan potrebbe rimanere in piedi così com'è (anche perchè non dimentichiamo che non rimborsa tutto tra 1 anno, ma è già di fatto "ristrutturato" nel rimborso).

comunque in un mese si saprà tutto.
 
Ultima modifica:
Ti sei perso qualche passaggio ( ma sei scusato poichè è passato del tempo).
I possessori dei bond 2025 cedola 10% sono quelli frutto del concambio concordatario individualizzati per credito superiore ai 750.000 USD
( cd Qualified recovery).
Accordo c'è stato, concambio scelto ed accettato.

Il problema di pagare la cedola c'è ed ben evidente: debbono pagare circa 120 milioni di USD di cedola;
NON HANNO SOLDI IN CASSA.
Se salta la cedola, scatta AUTOMANTICAMENTE la clausola della richiesta di rimborso anticipato SU BUONA PARTE del DEBITO FINANZIARIO ( banche in primis).
Senza l'ombrello del Recovery judicial ci sarebbe una CARNEFICINA nelle richieste di PIGNORAMENTO dei BENI e escussioni pure sulle MUTANDE di ABREU, senza se e senza ma da parte di GRAN PARTE DEI CREDITORI che si getterebbero( SENZA ORDINE) a capofitto sulle misere spoglie di ciò che è rimasto delle OSSA.
Ciao Accident, grazie per le delucidazioni, ma dici la stessa cosa che scrivevo io. Non c'entra nulla la modalità di acquisizione. Anche io, purtroppo a mia insaputa acquistai i bond che rientravano in una tender offer (l'avessi saputo non sarei qui) ma mica voleva dire "se non mi pagherete le cedole non importa". Non hanno firmato alcun accordo su titoli ed interessi, altrimenti non ci sarebbe il problema di questa cedola. Se fosse stata in scadenza una cedola oggetto di accordo tipo 50ino, non avrebbero fatto una piega. Guarda che anche se non fosse saltata la cedola ci sarebbero stati creditori a sufficienza per far rientrare Oi in RJ. Vorrai mica dirmi che si erano distratti un attimo e non sapevano di avere piu' soldi da tirar fuori che cassa, quando hanno chiesto di uscire da RJ? Non guardiamo il dito di questi dettagli inutili. Guardiamo la luna di un'operazione dove si sapeva benissimo quel che sarebbe successo.
 
Reputo che per una società che ha emesso titoli obbligazionari in mezzo mondo, alcuni li ha pure rinegoziati con nuovi bond (vedi quello della sussidiaria olandese Oi Holding Cooperatief scadenza 2021) prima ancora che pagassero la cedola, per poi presentare la richiesta di protezione e ristrutturazione del debito un attimo prima della scadenza della cedola del nuovo titolo, che ha già compiuto il primo lungo percorso di ristrutturazione del debito e recupero giudiziario, del piano di vendita di tutti gli asset non core e di buona parte di quelli core, una nuova richiesta di protezione dai creditori per evitare il fallimento in caso di crisi di liquidità possa essere ammissibile, ma il passo immediatamente successivo dovrebbe essere la pretesa dell'aumento di capitale da comunicare al consiglio di amministrazione, sempre che la società voglia continuare a operare nel mercato delle telecomunicazioni federali.
Penso che, anche in un paese come il Brasile, ci possano essere delle norme finanziarie che possano indurre il Tribunale competente a pronunciarsi in casi del genere, bocciando una seconda ristrutturazione della porzione di debito già ristrutturata, promuovendo e approvando, invece, la sola protezione atta alla imposizione agli azionisti dei provvedimenti rivolti al ripristino della sostenibilità con la scelta tra le alternative aumento di capitale oppure conversione del debito in azioni. Sarebbe inoltre opportuno che si facesse chiarezza sul piano di pagamento dei debiti nel nuovo business plan, con cartolarizzazione di Loan e Entitlements in veri e propri titoli.
Bravissimo Benelli, sottoscrivo al 100%. Questa è "la luna" Da proprietari di Oi avremmo almeno la soddisfazione di licenziarli tutti, con azione di addebito :-) La mia assenza mi ha invece fatto perdere un dato importante che citi "alcuni li ha pure rinegoziati con nuovi bond (vedi quello della sussidiaria olandese Oi Holding Cooperatief scadenza 2021)". Per cortesia, a cosa ti riferisci? Alla tender offer 2015 di cui parlavo prima oppure a qualcosa di successivo. Grazie mille.
 
Chiamarli figli di buona donna è un complimento.
Erano riusciti a non pagare la cedola di Oi 2020 (credo) per poche ore facendo riferimento alla differenza di fuso orario tra l'Olanda e il Brasile.
Fortunatamente ero uscito a 37 con grande loss, vi auguro di recuperare il più possibile.
la prima cedola OI 2021.
 
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