OK boomer, Draghi ha detto di rivolgerti a R.i.t.a., comincia a farci un pensiero

Non ho ancora letto tutto il thread forse avete già menzionato questa strategia.

Con le leggi attuali dovrebbe funzionare, in futuro si vedrà se verrà modificata la normativa.

A 68 anni dovrei andare in pensione di vecchiaia secondo la recente simulazione inps.

A 58 anni chiedo Rita per ottenere la restituzione in 10 anni del montante accumulato nel fondo pensione A con tassazione separata del 9% in dichiarazione dei redditi. Il denaro netto incassato e non speso durante questo periodo lo investo in etf azionario con un pac.

Al compimento di 67 anni (almeno un anno prima del pensionamento) apro un nuovo fondo pensione aperto B scegliendo un comparto garantito, verso 5k/anno o comunque il massimo deducibile e sfrutto il beneficio fiscale in dichiarazione dei redditi.

A 69 anni incasserei la pensione inps sull’intero arco di 12 mesi e non per alcuni mesi come a 68 anni.

A 73 anni (passati i 5 anni obbligatori minimi di permanenza nel fondo pensione) chiudo il fondo pensione B per il sopravvenuto pensionamento e chiedo il rimborso del 100% del capitale con imposta sostitutiva del 15%.

C’è qualche errore nella strategia?
 
Non ho ancora letto tutto il thread forse avete già menzionato questa strategia.

Con le leggi attuali dovrebbe funzionare, in futuro si vedrà se verrà modificata la normativa.

A 68 anni dovrei andare in pensione di vecchiaia secondo la recente simulazione inps.

A 58 anni chiedo Rita per ottenere la restituzione in 10 anni del montante accumulato nel fondo pensione A con tassazione separata del 9% in dichiarazione dei redditi. Il denaro netto incassato e non speso durante questo periodo lo investo in etf azionario con un pac.

Al compimento di 67 anni (almeno un anno prima del pensionamento) apro un nuovo fondo pensione aperto B scegliendo un comparto garantito, verso 5k/anno o comunque il massimo deducibile e sfrutto il beneficio fiscale in dichiarazione dei redditi.

A 69 anni incasserei la pensione inps sull’intero arco di 12 mesi e non per alcuni mesi come a 68 anni.

A 73 anni (passati i 5 anni obbligatori minimi di permanenza nel fondo pensione) chiudo il fondo pensione B per il sopravvenuto pensionamento e chiedo il rimborso del 100% del capitale con imposta sostitutiva del 15%.

C’è qualche errore nella strategia?
Ciao :)
9% ovviamente solo se hai abbastanza anzianità nel FP se no da 15% a scalare.
Sul secondo FP a 67 anni non ci avevo pensato ma credo sia fattibile (almeno cosi su due piedi non trovo inghippi che lo vietino)

Quello che mi sfugge è il passaggio da quando incassi RITA a quando apri secondo FP e versi 5k/anno. In teoria se incassi RITA 10 anni prima di pensione vecchiaia è perchè hai smesso di lavorare anticipatamente quindi cosa andresti a versare deducendo 5k? (a quel punto credo staresti vivendo di RITA e investimenti tuoi se ho capito)

Altro dubbio: se gli ultimi 5 anni li versi in un comparto garantito e poi imposta sostitutiva al 15% non vale la pena investirli direttamente in un paniere di tds tassati al 12,5%?

P.S. sono domande/dubbi non critiche :) anche io so ragionando sull'utilizzo di RITA come uscita anticipata dal lavoro e non ho ancora certezze su come agire nel dettaglio (anche perchè ho ancora 39 anni e manca ancora tempo)
 
Ciao :)
9% ovviamente solo se hai abbastanza anzianità nel FP se no da 15% a scalare.
Sul secondo FP a 67 anni non ci avevo pensato ma credo sia fattibile (almeno cosi su due piedi non trovo inghippi che lo vietino)

Quello che mi sfugge è il passaggio da quando incassi RITA a quando apri secondo FP e versi 5k/anno. In teoria se incassi RITA 10 anni prima di pensione vecchiaia è perchè hai smesso di lavorare anticipatamente quindi cosa andresti a versare deducendo 5k? (a quel punto credo staresti vivendo di RITA e investimenti tuoi se ho capito)

Altro dubbio: se gli ultimi 5 anni li versi in un comparto garantito e poi imposta sostitutiva al 15% non vale la pena investirli direttamente in un paniere di tds tassati al 12,5%?

P.S. sono domande/dubbi non critiche :) anche io so ragionando sull'utilizzo di RITA come uscita anticipata dal lavoro e non ho ancora certezze su come agire nel dettaglio (anche perchè ho ancora 39 anni e manca ancora tempo)

Sono benvenute anche le critiche non solo le domande ;)
Ho il mio patrimonio personale da cui posso attingere per le spese non coperte da entrate.
Sì, il 9% è corretto per il fondo pensione A considerando la prima adesione al fondo pensione a 21 anni.
A 67 anni apro il fondo pensione B e verso molto poco.
A 68 anni incasso per qualche mese rita + qualche mese pensione inps.
A 69-70-71-72 incasso pensione inps di 30k lordi (calcolati al valore della moneta attuale da simulatore inps).
A 68-69-70-71-72 anni verso 5k e deduco con risparmio fiscale scaglione 38% 1,9k, perchè il montante contributivo inps si rivaluta con la media quinquennale del pil, da cui deriva che la pensione inps ai valori nominali futuri sarà molto più alta, per cui i 5k sarebbero tutti nello scaglione >28k
Supponendo il rendimento del comparto garantito a zero, in 5 anni verso 25k e incasso 1,9x5 = 9,5k di vantaggio fiscale, poi al disinvestimento pago il 15% del montante 25k cioè 3,75k, rimangono 5,75k, il 23% netto in 5 anni.
Non mi è ben chiaro se ai 68 anni conviene versare i 5k nel fondo pensione o molto poco visto che parte del reddito è con tassazione separata dai proventi della rita, non sono un esperto di tassazione e deduzioni.
Di nuovo correggetemi se scrivo cose inesatte, dovrei essere un fiscalista per sapermi barcamenare con sicurezza nei meandri fiscali OK!
 
Sono benvenute anche le critiche non solo le domande ;)
Ho il mio patrimonio personale da cui posso attingere per le spese non coperte da entrate.
Sì, il 9% è corretto per il fondo pensione A considerando la prima adesione al fondo pensione a 21 anni.
A 67 anni apro il fondo pensione B e verso molto poco.
A 68 anni incasso per qualche mese rita + qualche mese pensione inps.
A 69-70-71-72 incasso pensione inps di 30k lordi (calcolati al valore della moneta attuale da simulatore inps).
A 68-69-70-71-72 anni verso 5k e deduco con risparmio fiscale scaglione 38% 1,9k, perchè il montante contributivo inps si rivaluta con la media quinquennale del pil, da cui deriva che la pensione inps ai valori nominali futuri sarà molto più alta, per cui i 5k sarebbero tutti nello scaglione >28k
Supponendo il rendimento del comparto garantito a zero, in 5 anni verso 25k e incasso 1,9x5 = 9,5k di vantaggio fiscale, poi al disinvestimento pago il 15% del montante 25k cioè 3,75k, rimangono 5,75k, il 23% netto in 5 anni.
Non mi è ben chiaro se ai 68 anni conviene versare i 5k nel fondo pensione o molto poco visto che parte del reddito è con tassazione separata dai proventi della rita, non sono un esperto di tassazione e deduzioni.
Di nuovo correggetemi se scrivo cose inesatte, dovrei essere un fiscalista per sapermi barcamenare con sicurezza nei meandri fiscali OK!
Ah ok capito cosa intendevi :)
 
Non ho ancora letto tutto il thread forse avete già menzionato questa strategia.

Con le leggi attuali dovrebbe funzionare, in futuro si vedrà se verrà modificata la normativa.

A 68 anni dovrei andare in pensione di vecchiaia secondo la recente simulazione inps.

A 58 anni chiedo Rita per ottenere la restituzione in 10 anni del montante accumulato nel fondo pensione A con tassazione separata del 9% in dichiarazione dei redditi. Il denaro netto incassato e non speso durante questo periodo lo investo in etf azionario con un pac.

Al compimento di 67 anni (almeno un anno prima del pensionamento) apro un nuovo fondo pensione aperto B scegliendo un comparto garantito, verso 5k/anno o comunque il massimo deducibile e sfrutto il beneficio fiscale in dichiarazione dei redditi.

A 69 anni incasserei la pensione inps sull’intero arco di 12 mesi e non per alcuni mesi come a 68 anni.

A 73 anni (passati i 5 anni obbligatori minimi di permanenza nel fondo pensione) chiudo il fondo pensione B per il sopravvenuto pensionamento e chiedo il rimborso del 100% del capitale con imposta sostitutiva del 15%.

C’è qualche errore nella strategia?
se chiedi rita al 90%, il vecchio fondo resta in essere. Non sei costretto ad aprirne un secondo, puoi versare nel primo e quando decidi di chiuderlo (prima o dopo i 5 anni) hai conservato l'anzianità quindi hai tassazione minore

😉
 
Non ho ancora letto tutto il thread forse avete già menzionato questa strategia.

Con le leggi attuali dovrebbe funzionare, in futuro si vedrà se verrà modificata la normativa.

A 68 anni dovrei andare in pensione di vecchiaia secondo la recente simulazione inps.

A 58 anni chiedo Rita per ottenere la restituzione in 10 anni del montante accumulato nel fondo pensione A con tassazione separata del 9% in dichiarazione dei redditi. Il denaro netto incassato e non speso durante questo periodo lo investo in etf azionario con un pac.
Se l'importo annuale di Rita ti facesse cadere in no-tax area (e non avessi ulteriori redditi imponibili IRPEF), ti converrebbe optare per la tassazione IRPEF ordinaria (allo 0%)

Al compimento di 67 anni (almeno un anno prima del pensionamento) apro un nuovo fondo pensione aperto B scegliendo un comparto garantito, verso 5k/anno o comunque il massimo deducibile e sfrutto il beneficio fiscale in dichiarazione dei redditi.
Perché un fondo nuovo? Non ti basta tenere aperto il vecchio? [forse lo chiedo più a me stesso che a te: si può continuare ad accumulare nel fondo mentre il fondo sta erogando la Rita?]

A 69 anni incasserei la pensione inps sull’intero arco di 12 mesi e non per alcuni mesi come a 68 anni.

A 73 anni (passati i 5 anni obbligatori minimi di permanenza nel fondo pensione) chiudo il fondo pensione B per il sopravvenuto pensionamento e chiedo il rimborso del 100% del capitale con imposta sostitutiva del 15%.
Domanda sciocca: perché dopo 5 anni e non dopo 7 o 13?
C’è qualche errore nella strategia?
A parte le osservazioni mie e forse di qualcun altro, il principale rischio che vedo è il rischio legislatore.
Ad esempio che succede se nelle prossime 2/3/4 riforme delle pensioni che ci saranno da qui fino ai tuoi 68 anni il numero minimo di anni di contribuzione per accedere alla pensione di vecchiaia passasse da 20 a 30, obbligandoti ad attendere i 73/74/75 anni? (ci vuole poco a creare "esodati" - Fornero docet; in Cechia ci vogliono 35 anni di contribuzione)
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Il simulatore INPS "Pensami" mostra che per un nato nel 1975 l'età di uscita se non si hanno almeno 20 anni di contributi è di 73 anni e 2 mesi. Se i 20 anni diventassero 30 "dalla sera alla mattina" tra le lacrime di qualche ministro, come adatteresti la strategia?
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Perché un fondo nuovo? Non ti basta tenere aperto il vecchio? [forse lo chiedo più a me stesso che a te: si può continuare ad accumulare nel fondo mentre il fondo sta erogando la Rita?]


parole sagge, come sempre, nella tua risposta.


Sul punto sopra, ti confermo che è possibile, come avevo suggerito nel messaggio precedente. Chiedendo la Rita parziale in buona sostanza si hanno due montanti: quello a fini rita, da cui decumulano le quote trimestralmente, e quello col residuo. Su ognuno si può avere un comparto specifico (tipicamente il consiglio sarebbe: comparto prudente per il decumulo, aggressivo per il fondo se si intende mantenerlo più a lungo).

Fra l'altro: la rita può essere interrotta e in questo caso la posizione viene ripristinata con le quote non decumulate.

https://www.fondofonte.it/wp-content/uploads/2013/05/2018_04_documento-rita__.pdf
 
se chiedi rita al 90%, il vecchio fondo resta in essere. Non sei costretto ad aprirne un secondo, puoi versare nel primo e quando decidi di chiuderlo (prima o dopo i 5 anni) hai conservato l'anzianità quindi hai tassazione minore

😉

Corretta osservazione OK!

P.S. Però una precisazione, mentre sul secondo fondo hai il vincolo dei 5 anni per la chiusura della posizione, l'anzianità valida ai fini del calcolo 15>9% viene ereditata anche dal 2° fondo se quando lo apri dichiari la data in cui si è aperto il 1°, o sbaglio?
 
Ultima modifica di un moderatore:
Se l'importo annuale di Rita ti facesse cadere in no-tax area (e non avessi ulteriori redditi imponibili IRPEF), ti converrebbe optare per la tassazione IRPEF ordinaria (allo 0%)

Sarei border line con gli importi per ricadere nella no tax area con l'erogazione rita 10 anni e contemporaneamente per avere un capitale inferiore alla cifra massima per avere indietro il 100% del montante rimasto in forma di capitale. Dipende da come andranno i mercati nei prossimi anni.

Domanda sciocca: perché dopo 5 anni e non dopo 7 o 13?

Vero.
Un'altro fattore di rischio da mettere in conto è che la demenza senile è in agguato, questo può complicare la vita reale e la gestione finanziaria :5eek:
Quando si ammala il cervello

A parte le osservazioni mie e forse di qualcun altro, il principale rischio che vedo è il rischio legislatore.
Ad esempio che succede se nelle prossime 2/3/4 riforme delle pensioni che ci saranno da qui fino ai tuoi 68 anni il numero minimo di anni di contribuzione per accedere alla pensione di vecchiaia passasse da 20 a 30, obbligandoti ad attendere i 73/74/75 anni? (ci vuole poco a creare "esodati" - Fornero docet; in Cechia ci vogliono 35 anni di contribuzione)

[...]

Il simulatore INPS "Pensami" mostra che per un nato nel 1975 l'età di uscita se non si hanno almeno 20 anni di contributi è di 73 anni e 2 mesi. Se i 20 anni diventassero 30 "dalla sera alla mattina" tra le lacrime di qualche ministro, come adatteresti la strategia?

[...]

Difficile fare previsioni su scenari ipotetici, ma la mia opinione è che mentre ritengo possibile un passaggio da 20 a 25 anni minimi di contribuzione, un passaggio da 20 a 30 lo ritengo molto improbabile. Farebbero prima ad abbassare l'erogazione pensionistica riducendo le rivalutazioni annuali perchè è più realistico togliere subito poco a tanti che togliere domani l'altro tanto a pochi, oppure potrebbero convertire tutti dico tutti al contributivo.
 
parole sagge, come sempre, nella tua risposta.


Sul punto sopra, ti confermo che è possibile, come avevo suggerito nel messaggio precedente. Chiedendo la Rita parziale in buona sostanza si hanno due montanti: quello a fini rita, da cui decumulano le quote trimestralmente, e quello col residuo. Su ognuno si può avere un comparto specifico (tipicamente il consiglio sarebbe: comparto prudente per il decumulo, aggressivo per il fondo se si intende mantenerlo più a lungo).

Fra l'altro: la rita può essere interrotta e in questo caso la posizione viene ripristinata con le quote non decumulate.

https://www.fondofonte.it/wp-content/uploads/2013/05/2018_04_documento-rita__.pdf

Supponendo di fare rita 10 anni sul 90% del montante... nel mentre in cui si riceve l'erogazione rita in tassazione separata (e non ordinaria) irpef, si può beneficiare oppure no della deduzione fiscale se si fanno altre contibuzioni volontarie al fondo pensione?
In questo caso farebbe differenza avere un unico fondo pensione o due fondi pensione, uno con rita e il secondo fondo dove fare la contribuzione?
 
Corretta osservazione OK!

P.S. Però una precisazione, mentre sul secondo fondo hai il vincolo dei 5 anni per la chiusura della posizione, l'anzianità valida ai fini del calcolo 15>9% viene ereditata anche dal 2° fondo se quando lo apri dichiari la data in cui si è aperto il 1°, o sbaglio?
Con la rita 100% il primo viene chiuso prima del secondo, e non fai nessun trasferimento di posizione. In queste condizioni il secondo non riconosce l'anzianità del primo. Puoi aprire un secondo fondo, ma per l'anzianità dovrai effettuare un trasferimento.


Supponendo di fare rita 10 anni sul 90% del montante... nel mentre in cui si riceve l'erogazione rita in tassazione separata (e non ordinaria) irpef, si può beneficiare oppure no della deduzione fiscale se si fanno altre contibuzioni volontarie al fondo pensione?
Sì, avendo irpef ordinaria da scaricare...


In questo caso farebbe differenza avere un unico fondo pensione o due fondi pensione, uno con rita e il secondo fondo dove fare la contribuzione?

vedi sopra il tema dell'anzianità di adesione. Inoltre con un fondo solo non hai il vincolo di 5 anni per chiuderlo.
 
Ultima modifica:
Con la rita 100% il primo viene chiuso prima del secondo, e non fai nessun trasferimento di posizione. In queste condizioni il secondo non riconosce l'anzianità del primo. Puoi aprire un secondo fondo, ma per l'anzianità dovrai effettuare un trasferimento.

ok.

Sì, avendo irpef ordinaria da scaricare...

Ricapitolando scenario rita 10 anni con 90% montante.
Quindi nessuna deduzione fiscale se si facessero altri versamenti nel fondo pensione, per chi avesse optato per rita con aliquota separata al 9% e senza altre entrate irpef?
 
però la no tax area è intorno ai 8500, se a questa cifra si aggiungono i 5164 di deducibile, si potrebbero chiedere circa 13600 annui, versare 5164 annui al fondo e così pagare 0 tasse.

in questo modo si otterrebbe però che in 10 anni si verserebbero circa 50k di nuovo al fondo che se non è stato svuotato con il prelievo della rita rischia di essere nuovamente sopra la quota ritirabile in cash.

è qua che quindi entrerebbe in gioco l'eventuale convenienza di un secondo fondo: da uno prelevo con la rita, nell'altro verso e deduci per rientrare in no tax area.

possibilmente quello con la rita lo lascio aperto in modo da mantenere un montante post rita sotto la quota ritirabile e mantenere l'anzianità che potrà essere ereditata anche dal nuovo fondo.
a fine rita dovrei trovarmi con 2 fondi entrambi sotto quota 80k per poter ritirare tutto il residuo a tassazione agevolata.
 
però la no tax area è intorno ai 8500, se a questa cifra si aggiungono i 5164 di deducibile, si potrebbero chiedere circa 13600 annui, versare 5164 annui al fondo e così pagare 0 tasse.

in questo modo si otterrebbe però che in 10 anni si verserebbero circa 50k di nuovo al fondo che se non è stato svuotato con il prelievo della rita rischia di essere nuovamente sopra la quota ritirabile in cash.

è qua che quindi entrerebbe in gioco l'eventuale convenienza di un secondo fondo: da uno prelevo con la rita, nell'altro verso e deduci per rientrare in no tax area.

possibilmente quello con la rita lo lascio aperto in modo da mantenere un montante post rita sotto la quota ritirabile e mantenere l'anzianità che potrà essere ereditata anche dal nuovo fondo.
a fine rita dovrei trovarmi con 2 fondi entrambi sotto quota 80k per poter ritirare tutto il residuo a tassazione agevolata.

Utile conributo, ma il dubbio che mi resta è se si può sfruttare la deduzione fiscale, in assenza di altri redditi:
  • a) si deve optare per tassazione ordinaria per rita
  • b) si deve optare per tassazione separata per rita con aliquota agevolata al 9% per anzianità di adesione al fondo pensione
  • c) è indifferente
 
Utile conributo, ma il dubbio che mi resta è se si può sfruttare la deduzione fiscale, in assenza di altri redditi:
  • a) si deve optare per tassazione ordinaria per rita
  • b) si deve optare per tassazione separata per rita con aliquota agevolata al 9% per anzianità di adesione al fondo pensione
  • c) è indifferente
in assenza di redditi imponibili irpef non deduci nulla.
perciò in quel caso converrebbe optare per la tassazione ordinaria della rita, così da poter dedurre da quella
 
però la no tax area è intorno ai 8500, se a questa cifra si aggiungono i 5164 di deducibile, si potrebbero chiedere circa 13600 annui, versare 5164 annui al fondo e così pagare 0 tasse.

in questo modo si otterrebbe però che in 10 anni si verserebbero circa 50k di nuovo al fondo che se non è stato svuotato con il prelievo della rita rischia di essere nuovamente sopra la quota ritirabile in cash.

è qua che quindi entrerebbe in gioco l'eventuale convenienza di un secondo fondo: da uno prelevo con la rita, nell'altro verso e deduci per rientrare in no tax area.

possibilmente quello con la rita lo lascio aperto in modo da mantenere un montante post rita sotto la quota ritirabile e mantenere l'anzianità che potrà essere ereditata anche dal nuovo fondo.
a fine rita dovrei trovarmi con 2 fondi entrambi sotto quota 80k per poter ritirare tutto il residuo a tassazione agevolata.

ma uno dei 2 così è tassato al 15.

Vi do quindi una ulteriore opzione, (diabolica😜).

Il primo rita 90, lo tieni attivo col 10%.
Alimenti il secondo.
All'ottavo anno trasferisci il montante dal primo al secondo, che eredita l'anzianità.

Se sei sopra soglia, chiedi un seconda rita al secondo fondo (!) che durerà un anno (necessarie almeno 2 rate trimestrali, se non erro). A tassazione 9.

Facendo anche questa seconda rita parziale, si può successivamente versare, volendo, nel secondo fondo.
 
ma uno dei 2 così è tassato al 15.

Vi do quindi una ulteriore opzione, (diabolica😜).

Il primo rita 90, lo tieni attivo col 10%.
Alimenti il secondo.
All'ottavo anno trasferisci il montante dal primo al secondo, che eredita l'anzianità.

Se sei sopra soglia, chiedi un seconda rita al secondo fondo (!) che durerà un anno (necessarie almeno 2 rate trimestrali, se non erro). A tassazione 9.

Facendo anche questa seconda rita parziale, si può successivamente versare, volendo, nel secondo fondo.
in teoria il secondo fondo dovrebbe ereditare l'anzianità del primo anche se ho letto di incomprensioni ed interpretazioni variegate della questione.
 
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