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Lo spettro del credit crunch sta creando il panico a Wall Street.

Due hedge fund della Bear Stearns, esposti sui CDO relativi ai mutui subrime (totale 10 miliardi di $) sono sull'orlo del crack. La stessa Bearn Stearns sta cercando di salvarli con un esborso di $3,2 miliardi (1/4 del capitale).

Merril Lynch, una delle banche finanziatrici, ha cercato di vendere all'asta un controvalore di 800 milioni di CDO dati in garanzia da tali fondi, ma all'asta è stata cancellata per mancanza di acquirenti. Nessuno sa quanto valgano quei titoli, si parla di 30 cent sul dollaro: “Losses will be massive once these assets are correctly priced to market.”

Ci sono più di 700 miliardi di $ di CDO di dubbio valore in mano a banche il cui capitale è di poco superiore: "Banks' capital is about to be decimated, which will require calling in a swathe of loans. This is going to aggravate the US hard landing."

La situazione sta precipitando, il crollo dei prezzi immobiliare in USA trova paragoni soltanto nella crisi degli anni 30: "The median price fell for the 10th month in a row to $223,700, down almost 14pc from its peak in April 2006. This is the steepest drop since the 1930s."

Per non parlare dei mutui a tasso variabile: "The worst of the US property crisis has yet to hit since there is an overhang of $2,000bn of mortgages with adjustable rates which have yet to be reset."

http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?view=DETAILS&grid=&xml=/money/2007/06/26/cnusecon126.xml
 
overthecounter ha scritto:
Lo spettro del credit crunch sta creando il panico a Wall Street.

Due hedge fund della Bear Stearns, esposti sui CDO relativi ai mutui subrime (totale 10 miliardi di $) sono sull'orlo del crack. La stessa Bearn Stearns sta cercando di salvarli con un esborso di $3,2 miliardi (1/4 del capitale).

Merril Lynch, una delle banche finanziatrici, ha cercato di vendere all'asta un controvalore di 800 milioni di CDO dati in garanzia da tali fondi, ma all'asta è stata cancellata per mancanza di acquirenti. Nessuno sa quanto valgano quei titoli, si parla di 30 cent sul dollaro: “Losses will be massive once these assets are correctly priced to market.”

Ci sono più di 700 miliardi di $ di CDO di dubbio valore in mano a banche il cui capitale è di poco superiore: "Banks' capital is about to be decimated, which will require calling in a swathe of loans. This is going to aggravate the US hard landing."

La situazione sta precipitando, il crollo dei prezzi immobiliare in USA trova paragoni soltanto nella crisi degli anni 30: "The median price fell for the 10th month in a row to $223,700, down almost 14pc from its peak in April 2006. This is the steepest drop since the 1930s."

Per non parlare dei mutui a tasso variabile: "The worst of the US property crisis has yet to hit since there is an overhang of $2,000bn of mortgages with adjustable rates which have yet to be reset."

http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?view=DETAILS&grid=&xml=/money/2007/06/26/cnusecon126.xml

la situazione in effetti rischia di diventare pesante assai...e come sempre non +è tanto il calo immobiliare in corso (da loro soprattutto per ora) la molla, ma la finaziarizzazione di tutto il sistema, con questa vendita di titoli con sottostante mutui o altre cose dubbie...
vedremo, certo non è un bel vedere la crisi di questi fondi e teniamo conto che ,per ora, le cifre sono ridicole...in caso di contagio su altri auguri :rolleyes:
 
Immobiliare Usa: Scendono I Prezzi

Nell'ultimo anno il valore delle abitazioni nelle 20 maggiori citta’ americane ha registrato il piu’ elevato tasso di deprezzamento degli ultimi 16 anni. Cioe' dalla recessione del 1991. L'esperto: “non esistono regioni immuni da tale fenomeno”.


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27 Giugno 2007 0:35 NEW YORK (WSI)


Tra il 2006 e il 2007 i prezzi delle abitazioni nelle 20 maggiori citta’ americane hanno registrato il piu’ elevato tasso di deprezzamento degli ultimi 16 anni. Su base annuale il prezzo medio degli immobili e’ diminuito del 2.7%, segnando il maggiore calo dal settembre 1991.
E’ quanto riportato dallo Standard & Poor's Case-Shiller home price index, un indicatore che tiene conto del numero complessivo delle vendite della stessa proprieta’, a differenza di quanto avviene nel calcolo del prezzo medio monitorato dall’Associazione Nazionale degli Immobiliaristi.

L’indice e’ attivo dal 1987 ed inizialmente era limitato alle 10 piu’ grandi citta’ statunitensi; dal 2001 il numero complessivo di centri residenziali considerati nello studio e’ stato portato a 20.

Nell’ultimo anno si e’ assisitito ad un calo dei prezzi delle abitazioni in 14 delle 20 citta’ sotto osservazione. A guidare i ribassi e’ Detroit (-9.3%); seguono San Diego (-6.7%) e Washington (-5.7%). Seattle ha registrato il maggiore apprezzamento con +9.6%.

A Miami, dove lo scorso anno si e’ registrato un considerevole apprezzamento degli immobili pari a +25%, negli ultimi 12 mesi si e’ assistito ad un calo dell’1%, il primo dell’ultimo ciclo.

Per Robert Shiller, chief economist di MacroMarkets LLC e co-creatore dell’indice, “non esistono regioni immuni al fenomeno dell’indebolimento dei prezzi”. Con buona pace di quanti sperano nella stabilizzazione del comparto. E senza contare gli effetti potenziali sul mercato dei mutui immobiliari subprime (su questo tema, guarda l'ultimo video di Wall Street Italia).
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=477133
 
$gordon$ ha scritto:
Nell'ultimo anno il valore delle abitazioni nelle 20 maggiori citta’ americane ha registrato il piu’ elevato tasso di deprezzamento degli ultimi 16 anni. Cioe' dalla recessione del 1991. L'esperto: “non esistono regioni immuni da tale fenomeno”.


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27 Giugno 2007 0:35 NEW YORK (WSI)


Tra il 2006 e il 2007 i prezzi delle abitazioni nelle 20 maggiori citta’ americane hanno registrato il piu’ elevato tasso di deprezzamento degli ultimi 16 anni. Su base annuale il prezzo medio degli immobili e’ diminuito del 2.7%, segnando il maggiore calo dal settembre 1991.
E’ quanto riportato dallo Standard & Poor's Case-Shiller home price index, un indicatore che tiene conto del numero complessivo delle vendite della stessa proprieta’, a differenza di quanto avviene nel calcolo del prezzo medio monitorato dall’Associazione Nazionale degli Immobiliaristi.

L’indice e’ attivo dal 1987 ed inizialmente era limitato alle 10 piu’ grandi citta’ statunitensi; dal 2001 il numero complessivo di centri residenziali considerati nello studio e’ stato portato a 20.

Nell’ultimo anno si e’ assisitito ad un calo dei prezzi delle abitazioni in 14 delle 20 citta’ sotto osservazione. A guidare i ribassi e’ Detroit (-9.3%); seguono San Diego (-6.7%) e Washington (-5.7%). Seattle ha registrato il maggiore apprezzamento con +9.6%.

A Miami, dove lo scorso anno si e’ registrato un considerevole apprezzamento degli immobili pari a +25%, negli ultimi 12 mesi si e’ assistito ad un calo dell’1%, il primo dell’ultimo ciclo.

Per Robert Shiller, chief economist di MacroMarkets LLC e co-creatore dell’indice, “non esistono regioni immuni al fenomeno dell’indebolimento dei prezzi”. Con buona pace di quanti sperano nella stabilizzazione del comparto. E senza contare gli effetti potenziali sul mercato dei mutui immobiliari subprime (su questo tema, guarda l'ultimo video di Wall Street Italia).
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=477133

le discese sono ancora basse vista l'enorme salita precedente...va seguito attentamente il settore
 
Ed ecco i primi fondi europei ben avviati verso il crack:

Sub-prime woes in America and Britain have ravaged the London hedge fund Queen's Walk Investments, causing losses of £46m in the first quarter.

The elite fund run by Cheyne Capital Management has lost 38pc of its value this year, caught out by the sudden crash in the lower tranches of US mortgage-backed securities - known as "toxic waste" in the industry.


ed ancora:

Rising interest rates in the US have led to a big jump in defaults in the subprime mortgage sector, which lends money to those with poor credit ratings.

Caliber Global Investment, whose investors include large City institutions such as Deutsche Bank, Axa Framlington and Jupiter, said this morning that it will return all of its cash to shareholders over the next twelve months.


http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?xml=/money/2007/06/28/bcncaliber128.xml

http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?xml=/money/2007/06/26/cnqueens126.xml
 
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