Le condizioni di lavoro degli operai erano molto difficili, a volte drammatiche per diverse ragioni. Innanzitutto l’orario di lavoro poteva prolungarsi per 16-18 ore. Inoltre era sottoposto a rigidi regolamenti che rendevano la vita di fabbrica
Simile a quella del carcere. Nel regolamento di una fabbrica tessile del 1844 leggiamo:<< Ogni operaio che venga colto a parlare con un altro, a cantare o a fischiare, incorre nella multa di 6 pence>>.
Il lavoro degli operai era reso ancora più duro dalle condizioni in cui si svolgeva. Capannoni dai soffitti bassi, dalle finestre strette e quasi sempre chiuse. Nelle filande di cotone la borra aleggiava come una nube e penetrava nei polmoni causando col tempo gravi scompensi. Nelle filande di lino, dove si praticava la filatura ad umido, il vapore acqueo saturava l’atmosfera e inzuppava gli abiti. L’ammassarsi di numerose persone in ambienti chiusi provocava una febbre contagiosa.
Frequenti erano anche gli infortuni come l’asportazione di una falange del dito, a volte del dito intero, della metà della mano o della mano intera, stritolati dagli ingranaggi delle macchine.
Nelle fabbriche inglesi, erano assunti di preferenza donne e bambini che potevano essere pagati con salari inferiori e che possedevano quella manualità necessaria al lavoro nei telai meccanici.
Entravano dai cancelli delle filande alle cinque del mattino e ne uscivano verso le otto di sera, compreso il sabato. Tutto questo tempo stavano rinchiusi con una temperatura variante dai 26 ai 30 gradi.
I pasti venivano consumati nell’unica sosta di mezz’ora per la prima colazione e di un’ora per il pranzo. Ogni mancanza o ritardo veniva punita con feroci battiture.
Le denunce di questo brutale trattamento e le indagini condotte da alcune commissioni statali portarono all’approvazione di leggi che limitavano il lavoro infantile a solo 8 ore per i ragazzi di età inferiore a 13 anni e a dodici ore per i ragazzi al di sotto dei 18 anni. In particolare il Factory Act del 1833 vietò il lavoro notturno e ridusse le ore lavorative per consentire ai ragazzi dagli 8 ai 13 anni di frequentare la scuola.