Ora si vedrano i veri berlusconiani

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Zedemel

Che potenza!
Registrato
12/6/03
Messaggi
68.249
Punti reazioni
1.271
Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più? La riesumazione di Berlusconi e le elezioni anticipate sono alle porte. Non sembra che gli italiani siano sconvolti o sorpresi, molti al grido di "arridatece il puzzone" vogliono liberarsi il prima possibile di Monti rimettendo allo psiconano ogni peccato. Rigor Montis ci ha messo del suo, insieme a una stampa montiana compiacente fino al leccaculismo più esasperato. L'agenda Monti, sottoscritta con voluttà dal pdmenoelle, prevedeva un solo punto: lo spread, ma lo spread non si mangia e soprattutto non dipende da Monti, ma dalle agenzie di rating internazionali. Lo spread che è salito alle stelle in estate (colpa dei mercati?) e sotto i 300 punti a dicembre (merito di Monti?) è una variabile indipendente dal governo. E' un guinzaglio per tenere sotto controllo la politica italiana, una corda che si stringe a piacere in mano alla finanza internazionale. Non si vive di solo spread, e di spread, con la politica di Rigor Montis, si può solo morire.
Con il trio Monti, Passera, Fornero è scoppiata la disoccupazione, decine di migliaia di aziende hanno chiuso i battenti, la piccola distribuzione è alla canna del gas, il debito pubblico è aumentato come ai tempi di Tremorti, circa 100 miliardi all'anno. Macelleria sociale nella sanità e nella scuola, diminuzione dei diritti dei lavoratori, milioni di nuovi poveri e nessun taglio alle decine di miliardi di costi inutili, dai cacciabombardieri, alla Tav, alle pensioni d'oro. Nessun recupero della Grande Evasione, come per i 98 miliardi del gioco d'azzardo o il recupero almeno parziale sui 100 miliardi dello Scudo Fiscale tassati al 5%. Nessun esempio dall'alto mentre si colpevolizzavano gli agriturismi e i tassisti. L'unico successo del Governo è aver ricomprato i nostri marci titoli di Stato dalle banche tedesche e francesi e aver finanziato banche sull'orlo del fallimento come MPS. L'italiano è letteralmente terrorizzato da altri cinque anni di montismo, le aziende se possono scappano all'estero. Molti proprietari semplicemente le chiudono e portano i loro capitali altrove. Lo psiconano lo sa e lo sanno meglio di lui i suoi sondaggisti. Monti, i suoi aedi, la distruzione di una nazione in nome dello spread, non li sopporta più nessuno. Non si vive di solo spread. L'Italia è una pentola a pressione sul punto di esplodere. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
 
perché rovinare un ragionamento per certi versi condivisibile dicendo una capzata sullo spread...non si vive di solo spread ma di troppo spread si muore
 
Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più? La riesumazione di Berlusconi e le elezioni anticipate sono alle porte. Non sembra che gli italiani siano sconvolti o sorpresi, molti al grido di "arridatece il puzzone" vogliono liberarsi il prima possibile di Monti rimettendo allo psiconano ogni peccato. Rigor Montis ci ha messo del suo, insieme a una stampa montiana compiacente fino al leccaculismo più esasperato. L'agenda Monti, sottoscritta con voluttà dal pdmenoelle, prevedeva un solo punto: lo spread, ma lo spread non si mangia e soprattutto non dipende da Monti, ma dalle agenzie di rating internazionali. Lo spread che è salito alle stelle in estate (colpa dei mercati?) e sotto i 300 punti a dicembre (merito di Monti?) è una variabile indipendente dal governo. E' un guinzaglio per tenere sotto controllo la politica italiana, una corda che si stringe a piacere in mano alla finanza internazionale. Non si vive di solo spread, e di spread, con la politica di Rigor Montis, si può solo morire.
Con il trio Monti, Passera, Fornero è scoppiata la disoccupazione, decine di migliaia di aziende hanno chiuso i battenti, la piccola distribuzione è alla canna del gas, il debito pubblico è aumentato come ai tempi di Tremorti, circa 100 miliardi all'anno. Macelleria sociale nella sanità e nella scuola, diminuzione dei diritti dei lavoratori, milioni di nuovi poveri e nessun taglio alle decine di miliardi di costi inutili, dai cacciabombardieri, alla Tav, alle pensioni d'oro. Nessun recupero della Grande Evasione, come per i 98 miliardi del gioco d'azzardo o il recupero almeno parziale sui 100 miliardi dello Scudo Fiscale tassati al 5%. Nessun esempio dall'alto mentre si colpevolizzavano gli agriturismi e i tassisti. L'unico successo del Governo è aver ricomprato i nostri marci titoli di Stato dalle banche tedesche e francesi e aver finanziato banche sull'orlo del fallimento come MPS. L'italiano è letteralmente terrorizzato da altri cinque anni di montismo, le aziende se possono scappano all'estero. Molti proprietari semplicemente le chiudono e portano i loro capitali altrove. Lo psiconano lo sa e lo sanno meglio di lui i suoi sondaggisti. Monti, i suoi aedi, la distruzione di una nazione in nome dello spread, non li sopporta più nessuno. Non si vive di solo spread. L'Italia è una pentola a pressione sul punto di esplodere. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.

Atene aspettaci che stiamo arrivando:cool::cool::cool:
 
perché rovinare un ragionamento per certi versi condivisibile dicendo una capzata sullo spread...non si vive di solo spread ma di troppo spread si muore

appunto, mi pare un po' un ricatto, finchè mettiamo i soldi in mani estere, il giappone non ha questi problemi.
 
Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più? La riesumazione di Berlusconi e le elezioni anticipate sono alle porte. Non sembra che gli italiani siano sconvolti o sorpresi, molti al grido di "arridatece il puzzone" vogliono liberarsi il prima possibile di Monti rimettendo allo psiconano ogni peccato. Rigor Montis ci ha messo del suo, insieme a una stampa montiana compiacente fino al leccaculismo più esasperato. L'agenda Monti, sottoscritta con voluttà dal pdmenoelle, prevedeva un solo punto: lo spread, ma lo spread non si mangia e soprattutto non dipende da Monti, ma dalle agenzie di rating internazionali. Lo spread che è salito alle stelle in estate (colpa dei mercati?) e sotto i 300 punti a dicembre (merito di Monti?) è una variabile indipendente dal governo. E' un guinzaglio per tenere sotto controllo la politica italiana, una corda che si stringe a piacere in mano alla finanza internazionale. Non si vive di solo spread, e di spread, con la politica di Rigor Montis, si può solo morire.
Con il trio Monti, Passera, Fornero è scoppiata la disoccupazione, decine di migliaia di aziende hanno chiuso i battenti, la piccola distribuzione è alla canna del gas, il debito pubblico è aumentato come ai tempi di Tremorti, circa 100 miliardi all'anno. Macelleria sociale nella sanità e nella scuola, diminuzione dei diritti dei lavoratori, milioni di nuovi poveri e nessun taglio alle decine di miliardi di costi inutili, dai cacciabombardieri, alla Tav, alle pensioni d'oro. Nessun recupero della Grande Evasione, come per i 98 miliardi del gioco d'azzardo o il recupero almeno parziale sui 100 miliardi dello Scudo Fiscale tassati al 5%. Nessun esempio dall'alto mentre si colpevolizzavano gli agriturismi e i tassisti. L'unico successo del Governo è aver ricomprato i nostri marci titoli di Stato dalle banche tedesche e francesi e aver finanziato banche sull'orlo del fallimento come MPS. L'italiano è letteralmente terrorizzato da altri cinque anni di montismo, le aziende se possono scappano all'estero. Molti proprietari semplicemente le chiudono e portano i loro capitali altrove. Lo psiconano lo sa e lo sanno meglio di lui i suoi sondaggisti. Monti, i suoi aedi, la distruzione di una nazione in nome dello spread, non li sopporta più nessuno. Non si vive di solo spread. L'Italia è una pentola a pressione sul punto di esplodere. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.

Qui sta il tutto.....la "crisi" economica è mondiale e strutturale (saturazione mercati,sovraproduzione) se, non si cambia la distribuzione delle risorse,se non si diminuisce l'ampiezza della forbice retributiva e sociale, redistribuendo la capacità di consumare...non riusciremo neppure a produrre..!!!
La mancanza dell'equità....è la dimostrazione dell'arroccamento delle famiglie ricche nei confronti del resto della popolazione e dei lavoratori ai quali è stato somministrato TERRORE al grido di GRECIA GRECIA non attuando alcuna Riforma strutturale nella redistribuzione del reddito....anche se a parole a partire dalla Marcegaglia e via via ad imitazione hanno "parlato" di giustezza di una patrimoniale....contentino mediatico immediato che come sempre si infrange negli scogli tecnici dell'applicazione fino a svanire nel dimenticatoio....mentre nella realtà si applicano misure che continuano a prendere dai più numerosi (poveri) per dare ai meno(ricchi),
In questo il Monti è stato in perfetta continuità con il precedente ******** che aveva solo oltrepassato il limite di ogni indecenza (morale e materiale..) e che ormai faceva schifo anche agli ...schifosi....il Monti ha ripulito un po' la forma, redistrbuito un po' di oneri sulla classe medio-piccola...ma sostanzialmente lasciato immutatto il quadro (e la cornice..)...adesso aspettano...se per qualche ragione (QE americano, nuovi fronti di guerra..aumento consumi cinesi...) la situazione economica mondiale dovesse respirare (riprendere a girare..) l'avranno( famiglie ricche-classe burocratico politica e codazzi vari) ancora per un po' scampata...e questo gli basta....ma non so se così sarà..!!
 
IL PENSIERO MOBILE DEGLI ULTRÀ DI B.
HANNO CAMBIATO IDEA IN POCHE SETTIMANE: LO VOLEVANO PADRE NOBILE, MA VA BENE ANCHE IN CAMPO

di Antonello Caporale

Èla reginetta dell’idea pendula, del pensiero dondolante. Dipende solo dal vento. Era libeccio il 24 ottobre scorso, e lei, la compitissima Mariastella Gelmini, indimenticata ministra dell’Istruzione, anche particolarmente ispirata. “È ancora una volta un gesto generoso e carico di futuro”. Illustrava l’ultimo regalo di Berlusconi: “Con questa decisione ci insegna la virtù della rinuncia”. Si era fatto da parte e Mariastella, sua intima, aveva tributato l’addio con quell’enfasi che resta scritta. Infatti il 7 novembre, giorno di grecale, iniziò a interrogarsi sul da farsi. Lei la vedeva così: “Uno schema con Angelino Alfano segretario e Luca di Montezemolo premier. Con le primarie e con un bagno di democrazia si realizzano le condizioni del rinnovamento. Anche Monti non mi dispiacerebbe, ha portato avanti un’opera di risanamento con grande onestà intellettuale. Ora si dovrebbe candidare”.

TERSA GIORNATA d’autunno, mente schiarita. Non ridete adesso, perché Gelmini, per talento innato, costruisce pensieri paralleli. Infatti ieri (tramontana): “Il tempo della decisione è arrivato. Per non consegnare l’Italia a Bersani e a Grillo serve il coraggio di Berlusconi”.
Serve la rosa dei venti per classificare questo magnifico battaglione di politici-lego: metto una parola, la sposto, la alzo, la smonto. Nel gioco dei concetti falsi, della convenienza che segna il tempo e il sorriso, persino Patrizia D’Addario, nota ritrattista dei bagni di casa Berlusconi, conquista un posto in Paradiso: “Con Silvio si stava sicuramente meglio”. Più che carta che canta è carta che piange, sono prove inguardabili di giravolte, esibizionismo di un’incoscienza da talk show.
Ci vuole talento e un lato a che bisticci senza pudore col lato b del proprio pensiero, una stupenda faccia di bronzo che riesca a contenere, tra le labbra, il vero e il falso.
Mara Carfagna: “Sosterrò le primarie di Alfano, e Berlusconi potrà fare il padre nobile del partito” (12 novembre 2012). E “con le primarie, che sono un percorso irrevocabile, ci sarà un consolidamento della leadership di Angelino, che dunque è il nostro candidato”. Di irrevocabile Mara sapeva che non c’è nulla su questa terra, e nemmeno la sua intelligenza poteva essere a prova di furto. Ieri si è come librata in volo quando Silvio ha raccolto le forze ed è divenuto di nuovo padre padrone: “Ha garantito la pace sociale, ha governato fino a un anno fa, per noi è tutto più facile”.

Più facile per Mara e più facile persino per Stefania Prestigiacomo, una ultras della commedia, cero tragico alla servitù imperitura. A settembre (per la precisione il 29, notevole scirocco) era “disgustata” dalla politica, dal partito, dal mondo intero: “Questa nomenklatura ha fallito, è solo lotta tra bande che a tutto pensano tranne che ai problemi della gente. Io lascio”. Capito? A tutto pensano Verdini, Dell’Utri, Alfano e compagnia bella, tranne che ai problemi della gente. Quello era il partito di Berlusconi. E questo resta. Infatti Stefania oggi: “Berlusconi non può più tirarsi indietro, deve ridiscendere in campo anche per giocare questa partita, condurre il Pdl alle elezioni politiche”. Anche Deborah Bergamini voleva aiutare Alfano. “Bisogna aiutarlo a costruire un partito nuovo”. Sono effetti ottici, purtroppo. Persino il destinatario di tanto amore, caricato di tanta responsabilità, ha cambiato idea su sé stesso. Alfano ha annullato le primarie, chiuso a chiave il suo corpo e si è autoretrocesso a vice leader annunciando la ridiscesa in campo (sesta volta) di B. e – senza sorridere - ha convocato la guerra santa “contro i comunisti”.

RESTA UN SENSO di vuoto e quella frase, attribuita al trio disperato Fitto-Quagliariello-Lupi che ora sembrano (ancora per quanto?) gli unici sorpresi del cambio di umore così repentino: “Non solo è maggiordomo, ma è anche traditore!”. Che sia falsa o vera questa accusa poco conta. La politica non ha più parole, non avverte il minimo senso di rispetto verso la verità e in fin dei conti verso sé stessa. Dice e smentisce. E sembra una farsa sia quando piange che quando ride.
Altro che istituzioni. Ci vorrebbe un corso di rieducazione civica, e l'invito, ogni volta che qualcuno di loro apre bocca, a ripetere il concetto. Lei, onorevole, ha compreso quel che sta dicendo? Ne è convinto veramente? Ecco, per via del pensiero pendulo noi adesso ci interroghiamo se la bravissima Beatrice Lorenzin, sfrenata rinnovatrice, e donna capace, ieri stesse esultando per davvero alle parole di Alfano che invitava Monti a sloggiare e Berlusconi ad intervenire. Beatrice ha alzato le mani in segno di giubilo. Se non lo sa glielo riveliamo noi.
 
appunto, mi pare un po' un ricatto, finchè mettiamo i soldi in mani estere, il giappone non ha questi problemi.

Defiscaliziamo totalmente l'investimento in tds e compriam il nostro debito, un Po di patriottismo e ci liberiamo del ricatto dei mercati.
 
appunto, mi pare un po' un ricatto, finchè mettiamo i soldi in mani estere, il giappone non ha questi problemi.

passata la bufera
bisogna trovare la maniera di pagare gli interessi poco sopra la Germania
ad ogni costo usare tutte le armi.altrimenti si minaccia di uscire dall'euro.
che ha come praticamente unico vantaggio propio quello.
si deve arrivare a pagare massimo 40-50 miliardi di interesse
si libererebbero risorse di decine di miliardi all'anno
 
IL PENSIERO MOBILE DEGLI ULTRÀ DI B.
HANNO CAMBIATO IDEA IN POCHE SETTIMANE: LO VOLEVANO PADRE NOBILE, MA VA BENE ANCHE IN CAMPO

di Antonello Caporale

Èla reginetta dell’idea pendula, del pensiero dondolante. Dipende solo dal vento. Era libeccio il 24 ottobre scorso, e lei, la compitissima Mariastella Gelmini, indimenticata ministra dell’Istruzione, anche particolarmente ispirata. “È ancora una volta un gesto generoso e carico di futuro”. Illustrava l’ultimo regalo di Berlusconi: “Con questa decisione ci insegna la virtù della rinuncia”. Si era fatto da parte e Mariastella, sua intima, aveva tributato l’addio con quell’enfasi che resta scritta. Infatti il 7 novembre, giorno di grecale, iniziò a interrogarsi sul da farsi. Lei la vedeva così: “Uno schema con Angelino Alfano segretario e Luca di Montezemolo premier. Con le primarie e con un bagno di democrazia si realizzano le condizioni del rinnovamento. Anche Monti non mi dispiacerebbe, ha portato avanti un’opera di risanamento con grande onestà intellettuale. Ora si dovrebbe candidare”.

TERSA GIORNATA d’autunno, mente schiarita. Non ridete adesso, perché Gelmini, per talento innato, costruisce pensieri paralleli. Infatti ieri (tramontana): “Il tempo della decisione è arrivato. Per non consegnare l’Italia a Bersani e a Grillo serve il coraggio di Berlusconi”.
Serve la rosa dei venti per classificare questo magnifico battaglione di politici-lego: metto una parola, la sposto, la alzo, la smonto. Nel gioco dei concetti falsi, della convenienza che segna il tempo e il sorriso, persino Patrizia D’Addario, nota ritrattista dei bagni di casa Berlusconi, conquista un posto in Paradiso: “Con Silvio si stava sicuramente meglio”. Più che carta che canta è carta che piange, sono prove inguardabili di giravolte, esibizionismo di un’incoscienza da talk show.
Ci vuole talento e un lato a che bisticci senza pudore col lato b del proprio pensiero, una stupenda faccia di bronzo che riesca a contenere, tra le labbra, il vero e il falso.
Mara Carfagna: “Sosterrò le primarie di Alfano, e Berlusconi potrà fare il padre nobile del partito” (12 novembre 2012). E “con le primarie, che sono un percorso irrevocabile, ci sarà un consolidamento della leadership di Angelino, che dunque è il nostro candidato”. Di irrevocabile Mara sapeva che non c’è nulla su questa terra, e nemmeno la sua intelligenza poteva essere a prova di furto. Ieri si è come librata in volo quando Silvio ha raccolto le forze ed è divenuto di nuovo padre padrone: “Ha garantito la pace sociale, ha governato fino a un anno fa, per noi è tutto più facile”.

Più facile per Mara e più facile persino per Stefania Prestigiacomo, una ultras della commedia, cero tragico alla servitù imperitura. A settembre (per la precisione il 29, notevole scirocco) era “disgustata” dalla politica, dal partito, dal mondo intero: “Questa nomenklatura ha fallito, è solo lotta tra bande che a tutto pensano tranne che ai problemi della gente. Io lascio”. Capito? A tutto pensano Verdini, Dell’Utri, Alfano e compagnia bella, tranne che ai problemi della gente. Quello era il partito di Berlusconi. E questo resta. Infatti Stefania oggi: “Berlusconi non può più tirarsi indietro, deve ridiscendere in campo anche per giocare questa partita, condurre il Pdl alle elezioni politiche”. Anche Deborah Bergamini voleva aiutare Alfano. “Bisogna aiutarlo a costruire un partito nuovo”. Sono effetti ottici, purtroppo. Persino il destinatario di tanto amore, caricato di tanta responsabilità, ha cambiato idea su sé stesso. Alfano ha annullato le primarie, chiuso a chiave il suo corpo e si è autoretrocesso a vice leader annunciando la ridiscesa in campo (sesta volta) di B. e – senza sorridere - ha convocato la guerra santa “contro i comunisti”.

RESTA UN SENSO di vuoto e quella frase, attribuita al trio disperato Fitto-Quagliariello-Lupi che ora sembrano (ancora per quanto?) gli unici sorpresi del cambio di umore così repentino: “Non solo è maggiordomo, ma è anche traditore!”. Che sia falsa o vera questa accusa poco conta. La politica non ha più parole, non avverte il minimo senso di rispetto verso la verità e in fin dei conti verso sé stessa. Dice e smentisce. E sembra una farsa sia quando piange che quando ride.
Altro che istituzioni. Ci vorrebbe un corso di rieducazione civica, e l'invito, ogni volta che qualcuno di loro apre bocca, a ripetere il concetto. Lei, onorevole, ha compreso quel che sta dicendo? Ne è convinto veramente? Ecco, per via del pensiero pendulo noi adesso ci interroghiamo se la bravissima Beatrice Lorenzin, sfrenata rinnovatrice, e donna capace, ieri stesse esultando per davvero alle parole di Alfano che invitava Monti a sloggiare e Berlusconi ad intervenire. Beatrice ha alzato le mani in segno di giubilo. Se non lo sa glielo riveliamo noi.
:clap::clap::clap:
Unico problema è che ancora cerchiamo di sentire,capire,interpretare quello che dicono secondo schemi logici ed onesti....
A QUESTI NON GLIENE FREGA UN ....
Come diceva il Bracardi:"Checcefrega,chettefrega?"
P.S Poi arriva Natale e le depu.ttane avranno il ciondolino d'oro e i demignotti il fermacravatte in platino...con i soldi di B.....Perché è lui che paga,no?Tutto di tasca sua!!!!!
 
hai colto il punto:bow:

lo faccio tranquillamente a patto che:

si esca dall'euro o europa fate voi, l'importante e' uscire dal primo.
che si eliminino i privilegi della casta.
che si eliminino tutti gli enti ritenuti inutili, anche con referendum, cosi da non sovraccaricare chi governa di questa responsabilita'.
e due tre altre cosette, tipo programma M5S.
fatto questo sono disposto a fare anche piu' sacrifici di quelli che sto' facendo ora.
 
Indietro