Comunque ora che stanno scavando amici e figli di amici, bambini morti nel fango a causa del crollo del costone di un monte a 700 metri in zona inaccessibile ed impraticabile oltreché inedificata i commenti del tipo: chi è causa del suo mal pianga se stesso, empatia come chi fa i selfie mentre guida ecc mi generano un odio ed uno schifo tale che non aspetto altro che una vostra prossima calamità naturale per esprimervi gli stessi sentimenti.
E non voglio sentire moderazioni di nessun tipo.
Da italiano, prima ancora che da tuo corregionale, hai tutta la mia comprensione e solidarietà.
In questo treadh, purtroppo, sono comparsi non pochi interventi intrisi di grettezza e pregiudizio, che non fanno onore alla gente del nord (e neppure ne rappresentano, per fortuna, la parte maggioritaria).
Fa male constatare di non aver mai letto sciocchezze del genere in occasione di disgrazie similari avvenute in altre zone d'Italia (come nella civilissima Liguria, o comunque in ogni altro posto dove l'orografia costringa da sempre la gente a contendere sottili lingue di territorio a montagne a strapiombo).
Fa ancor più male non aver letto, in quei post, nemmeno una parola di "compassione", intesa nel significato etimologico del termine.
Mi ero trattenuto dal commentare, ma adesso lo scrivo, che da "orrore ad Ischia" la discussione stava rapidamente degenerando in una sorta di "orrore sul FOL".
Sono tuttavia certo, conoscendoti, che quando la tua rabbia si stempererà verranno meno anche quei tuoi impulsivi auspici.
Nel merito della questione, non me ne volere, va in ogni caso riconosciuto che l'abusivismo ed il disordine edilizio, pur non avendo inciso per nulla sull'accadimento franoso, ne hanno in qualche misura ampliato gli effetti.
Senza un maggior rispetto delle regole e della legalità in genere, il sud non si risolleverà mai; necessita capirlo da soli e farlo pure in fretta.