Ottimo intervento di Cesare Pozzi su Euro e Crisi

  • Callable Equity Protection 100 di Societe Generale – capitale protetto a scadenza e premio lordo di richiamo dell’1% mensile (12% su base annua)

    Da Société Générale un tris di Callable Equity Protection 100 con premio di richiamo dell’1% mensile e protezione del 100% a scadenza. Per questa emissione SG ha deciso di puntare su un meccanismo detto “Callable”, innovativo per il mondo dei certificati, che prevede che il possibile richiamo anticipato non sia legato ad una determinata barriera, ma possa avvenire in un qualsiasi mese a discrezione dell’emittente. I possibili sottostanti sono Enel (ISIN certificato XS2395029114), ENI (ISIN certificato XS2395029205) e Intesa Sanpaolo (ISIN certificato XS2395029387)
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nerocicuta

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dalla metà dell'intervento le cose si fanno molto interessanti OK!
 
Sulla crisi "strutturale" :

Questo è il punto che i politici non capiscono, e passano il loro tempo a spiegare che questa volta è diverso, siamo in mezzo a un crisi strutturale. Per fortuna non è vero, ma per sfortuna chi ha il potere di prendere le decisioni non lo capisce, o non lo vuole capire".


Krugman-praying-
La storia del futuro europeo, poi, ha due versioni. Una è quella dello storico Niall Ferguson, convinto che l'Eurozona sia costretta ad andare verso un destino federalista forse malignamente programmato sin dall'inizio, un superstato con una politica economica condivisa e scritta sostanzialmente in tedesco; l'altra versione è il "divorzio di velluto", un break-up controllato della zona euro, tratteggiato da Gideon Rachman sul Financial Times.

"Se potessi - dice l'adepto della fantascienza Krugman - prenderei la macchina del tempo, andrei a Maastricht nel 1992, entrerei nella sala dove firmano il Trattato e griderei: stop! Un esito più credibile sarebbe quello federalista, ma ci vorrebbe un Hamilton europeo, e il problema è che non c'è.

La visione di Ferguson di un'Europa più simile agli Stati Uniti, con una Bce che fa da garante della moneta, è auspicabile, ma non succederà. Una Eurodämmerung è la soluzione più probabile e anche la più dolorosa, in termini economici e politici, ma non vedo alternative". Monti e Hollande, con l'appoggio esterno di Obama, non hanno gli strumenti per piegare l'austerità merkeliana?

BERLINO BARBARA - PARLA IL NOBEL PAUL KRUGMAN: “I TEDESCHI DICONO IN MODO SINCERO
 


dalla metà dell'intervento le cose si fanno molto interessanti OK!

Sono d'accordo su tutto col Professore a parte l'inizio quando accosta la crisi strutturale all'Euro. Tralasciando se la crisi sia o meno strutturale a livello mondiale, nel caso particolare dell'Euro la lascerei proprio da parte e sottolineerei l'errore tecnico, è ovvio che se crei una struttura economica antitetica a tutti i testi di economia vigenti e riconosciuti a livello mondiale di errore tecnico si tratta.
 
Sono d'accordo su tutto col Professore a parte l'inizio quando accosta la crisi strutturale all'Euro. Tralasciando se la crisi sia o meno strutturale a livello mondiale, nel caso particolare dell'Euro la lascerei proprio da parte e sottolineerei l'errore tecnico, è ovvio che se crei una struttura economica antitetica a tutti i testi di economia vigenti e riconosciuti a livello mondiale di errore tecnico si tratta.

o come un incendio... doloso :cool:
 
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