P/E - azioni americane care?

Grazie Roundmidnight, ottimo lavoro!
 
Grande roundmidnight,

sei una miniera di informazioni!

Interessante la analisi comparata indici/GDP, anche se permane in me qualche dubbio legato proprio a quanto faceva osservare vanni13.
Il GDP rappresenta il prodotto della nazione, l'indice il quotato in borsa. Non tutto quello che è prodotto è presente in borsa e potrebbe esserlo in modo differente in tempi diversi.
Potrebbe esserci stata nel tempo una variazione nella quantità di "produzione rappresentata in borsa" o delle caratteristiche delle società quotate capace di giustificare l'abbassamento dell'indice.

quest'effetto può essere considerato trascurabile?


Saluti Storm
 
Scritto da harley-law
Dimenticavo...senza neanche andare a vedere affermo che E' IMPOSSIBILE AL 100% CHE PRIMA INDUSTRIE ABBIA P/E = 7...

SCORDATEVELO!!!

Cercate i dati corretti sul sito della societa' Prima industrie

Saluti :)
infatti ho detto che è di 7,60 e non di 7
 
mitic vai a leggere i dati di Prima industria sul sito aziendale, ti puoi scordare p/e = 7,6

L'avrai letto su qualche giornale...

Ciao :)
 
Scritto da harley-law
mitic vai a leggere i dati di Prima industria sul sito aziendale, ti puoi scordare p/e = 7,6

L'avrai letto su qualche giornale...

Ciao :)
ho sempre preso come buoni quelli di yahoo finanza, ora vado a vedere sul sito aziendale.
 
Per Vanni ed altri sul GDP...

E' noto che gli strumenti di misurazione della "ricchezza" quali il GDP e, nel nostro caso, il PIL, sono appossimativi e fuorvianti.

Il GDP, a differenza del GNP, prende in considerazione le transazioni monetarie avvenute nei confini nazionali, sia che esse si riferiscano a residenti (persone fisiche o giuridiche) americani sia che si riferiscano a stranieri che siano proprietari di beni, aziende ecc.

Nel conto totale vengono inseriti proventi di crimini, calamità naturali (l'uragano Andrew ha contribuito per 15 miliardi di dollari), distruzione di risorse energetiche ed ambientali.

Tutto fa reddito, insomma, ad eccezione delle attività non misurabili economicamente (lavoro domestico, volontariato ecc.)

I dividendi delle società rappresentano il 2,5% del GDP e si è calcolato che la capitalizzazione complessiva delle aziende quotate ha avuto una media storica del 46% del GDP, con punte minime del 35% e massime del 105%.

Però, pur con tutti i limiti dello strumento, deve dirsi che una certa correlazione non può che esistere tra utili, quotazioni azionarie e GDP.

Il GDP è costituito principalmente da 4 componenti: consumi, investimenti, investimenti pubblici e saldo netto della bilancia commerciale.

I consumi rappresentano circa il 65% del totale. E' difficile pensare che una forte contrazione del GDP, a cui non può che essere correlata una forte contrazione della domanda, possa accompagnarsi ad un rialzo duraturo dei corsi azionari.

Allego un grafico del GDP. La linea rossa, che mostra per ogni rilevazione il cambiamento rispetto all'anno precedente, consente di individuare meglio la correlazione.
 

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Per quanto riguarda le rilevazioni Cot...

I grafici in seconda pagina evidenziano che tutte le rilevazioni sono in miglioramento. Nel Nasdaq100 la differenza negativa è di sole 1000 unità (migliora anche il miniNasdaq ma il saldo è ancora decisamente negativo). Migliora anche la situazione dello S&P dove, però, il saldo negativo è ancora di ca. 70.000 contratti.

Mi sembra, quindi, che i Commercials si stiano posizionando per un rimbalzo. Non vi è però coincidenza assoluta di indicatori (di altri indicatori) e quindi può essere che non si sia ancora raggiunti una buona base di accumulazione.

Sono convinto, inoltre, che il rimbalzo non si tramuterà in rialzo duraturo. Nell'attesa si potrà sfruttare il trading range.
 
e i tassi?

E' innegabile che il Gdp a parità di altri elementi sia in grado di influenzare le borse. Altro discorso però è quello di individuare un legame ed un rapporto ideale fra indici di borsa e Gdp.
Ci possono essere altri elementi come la variazione della quantità e della composizione del quotato in borsa e una diversa struttura dei tassi che possono spiegare un diverso rapporto fra indici e Gdp.

Ipotizziamo (come esempio) un livello uguale di Gdp a distanza di 10 anni con tassi molto più bassi. Dove dovrebbero (almeno teoricamente) stare gli indici?

Saluti, Storm
 
mi permetto di riportare su il thread che considero uno dei più interessanti degli ultimi mesi..... sarebbe una bella cosa continuare la discussione.........
 
Aggiornando il tutto con esclusivo riferimento al mercato italiano:

- agli ultimi prezzi di venerdi il p/e del Mib30 rapportato agli utili previsti per il 2002 è 19,43; rapportato agli utili previsti per il 2003 è 16,63 (stima personale, s'intende...)

- yeld 2002, quindi, 5,14, yeld 2003 6,00.
 
questa e' una formula proposta da Renato di Lorenzo per il calcolo del p/e equo :

p/e = 16 +0,97*roe -1,7*rendimento obbligazioni a lungo termine

considerando un rendimento delle obbligazioni a 10 anni al 5%
e un roe netto prudenziale per il mib30 del 10%
si otterrebbe per il mib30 :

p/e equo = 17

per il Dj

considerando rendimento a 10 anni al 4,5%
e un roe medio del 12-13% circa

p/e equo : 20

ciao :)
 
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