Vediamo un po' ; una banconota da 20 euro prima di essere sostituita viene usata parecchie volte, facciamo un esempio , 100 transazioni e poi va al macero e fino all'ultima operazione vale 20 €; con 100 transazioni elettronice le banche incamerano tutti i 20 euro.
Le banche sono gli azionisti della Banca d'Italia.
La Banca d'Italia dice che sono preferibili le transazioni elettroniche.
Leggo sempre questa teoria, ma è solo un cherry picking dei costi per dimostrare qualcosa che non ha senso.
Se paghi sempre elettronico c'è la commissione, vero.
Se paghi sempre contante la differenza è che non vedi gli altri costi: andare a prendere i contanti periodicamente, depositarli e la quota maggiore di esternalità (smarrimento, furto) sono costi assolutamente comparabili.
Il principio corretto deve essere la libertà di pagare a piacere, non esiste nessun motivo sulla base dei costi.
Fosse per me metterei le commissioni sul cliente, ma in quel caso vorrei l'obbligo di accettare pagamenti elettronici ovunque. Ovviamente le commissioni le stipulerebbe il cliente con la banca, mica ci si prende quel negoziante.