Non sono i 10 o 30 cent della singola corsa, ma il totale che fa la differenza. Io non capisco quelli che si ostinano a sostenere che se uno deve chiudere perché non riesce a pagare le commissioni del bancomat allora era una attività già morta: certo che era un'attività già fallita, non possono qualche centinaio di euro essere la dirimente tra restare aperti o chiudere. Però a me che sono l'ultima ruota del carro dell'economia italiana (di quella mondiale non sono nemmeno la ***** di cane pestata dalla ruota) quel centinaio di euro stanno bene in tasca mia e non in quella delle banche. E già devo stare a guardare chi mi fa la tariffa più bassa per il gas, per la corrente, per i vari materiali, devo star dietro anche a chi mi gestisce il pos per evitare che mi facciano spendere di più. E allora facciamo che la commissione la giriamo a chi vuole utilizzare il servizio, io lo metto a disposizione per chi lo vuole, poi se la vedrà il cliente con la sua banca per cercare quella che gli fa spendere meno. Ma una situazione del genere non avrebbe mai permesso un diffondersi così ampio delle carte, perché "sono comode, non porto mai contanti, sono più igieniche, ormai carico anche la macchinetta del caffè con la carta, ecc..." tutto vero, tutto bello, ma alla base di tutto c'è che per chi la utilizza è gratis, altrimenti "w il cash".
Per anticipare certe obiezioni, il pos ce l'ho da ben prima che divenisse un obbligo e a me la gestione del contante costa praticamente zero visto che lo uso per le normali spese e quello che avanza lo deposito quando sono di passaggio per la banca