Pannelli solari

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MrBadGuy1981

Freddie Mercury l'ultimo immortale
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Visto che si parla anche di impianti,
chiedo a chi ne sa qualcosa in termini di $$$ convenienza.

Ho da tempo un dubbio amletico.

Cosa conviene fare (in termini di rapporto tra spesa iniziale e ritorno nel corso degli anni e costi eventuali maggiori di manutenzione):

1) Pannelli solari per solo riscaldamento acqua sanitaria;
2) Pannelli solari per riscaldamento acqua sanitaria + coadiuvante x riscaldamento a pavimento;

Quanto è la differenza di spesa nel caso 2) ? ?? Conviene??
La mia indole ecologica punterebbe senza indugi alla 2 ma non ho idea di quanto costi in +!

grazie a chi saprà dirmi qualcosa e/o ha avuto esperienze in merito
 
Visto che si parla anche di impianti,
chiedo a chi ne sa qualcosa in termini di $$$ convenienza.

Ho da tempo un dubbio amletico.

Cosa conviene fare (in termini di rapporto tra spesa iniziale e ritorno nel corso degli anni e costi eventuali maggiori di manutenzione):

1) Pannelli solari per solo riscaldamento acqua sanitaria;
2) Pannelli solari per riscaldamento acqua sanitaria + coadiuvante x riscaldamento a pavimento;


la 1) senza dubbio alcuno;)

Quanto è la differenza di spesa nel caso 2) ? ??

notevole

Conviene??

ovviamente no
La mia indole ecologica punterebbe senza indugi alla 2 ma non ho idea di quanto costi in +!

errata percezione (ci sono gli antipatici , ma cogenti vincoli dell'economia(leggi break even point))

grazie a chi saprà dirmi qualcosa e/o ha avuto esperienze in merito


prezzi precisi non te ne faccio, ma ti assicuro che la differenza è incolmabile a meno che uno non lo faccia per passione , divertimento e i soldi non siano un problema




se vuoi sapere i motivi precisi e i problemi, chiedi che te li elenco:)
 
Avevo netta impressione che fosse come dici tu, e infatti me lo confermi!
Ovviamente immaginavo che il punto di pareggio (o break even point) fosse moooolto lontano nel secondo caso, ma ero curioso di avere dati più precisi.

Quindi seti va e hai tempo sono curiosissimo di sapere tutti i dettagli che puoi fornirmi, più per cultura personale ! L'argomento mi piace molto quindi più cose imparo meglio è.

Grazie mille fin da ora ;)
 
Avevo netta impressione che fosse come dici tu, e infatti me lo confermi!
Ovviamente immaginavo che il punto di pareggio (o break even point) fosse moooolto lontano nel secondo caso, ma ero curioso di avere dati più precisi.

Quindi seti va e hai tempo sono curiosissimo di sapere tutti i dettagli che puoi fornirmi, più per cultura personale ! L'argomento mi piace molto quindi più cose imparo meglio è.

Grazie mille fin da ora ;)

intanto devi installare più pannelli solari credo che per i canonici 100 metriquadri di casa con riscaldamento a pavimento (quindi a bassa temperatura, perchè con l'AT non ha senso parlare di integrazione...non integri nulla)
ci vogliano minimo 3 pannelli da 2mq (più probabilmente 4...ma queste sono poi questioni di preciso dimensionamento che lasciamo ai termotecnici e idraulici , qui facciamo solo esempi e parliamo di ordini di grandezza...euro da tirar fuori e spazio da avere


per l'integrazione al riscaldamento bisogna ottimizzare la resa invernale (o perlomeno delle mezze stagioni) dei pannelli, quindi essi non possono essere a filo di falda , ma inclinati molto di più (dai 45 ai 60gradi sul piano orizzontale)..e questi sono problemi di estetica e , in certi comuni di autorizzazioni

l'accumulo necessario per l'integrazione richiede una dimensione importante (credo non abbia senso avere meno di 500 litri) e una tipologia più sofisticata per il collegamento impiantistico (ad esempio il "tank in tank" o altre tipologie) : valvole specifiche per il collegamento alla caldaia e quant'altro...tutto questo complica impiantisticamente e incrementa economicamente l'esborso di denaro e la necessità di controli e manutenzione


arriva l'estate e il riscaldamento non serve più: peccato che l'impianto è super sovradimensionato per produrre solo ACS quindi ci si troverà una sovraproduzione e sovratemperatura da smaltire (anche se i pannelli sono inclinati a60° e quindi si limita l'irradiazione solare che comunque da maggio a settembre è spaventosa su 3-4 pannelli solari). per gestire questo grosso problema( che potrebbe portare alla stagnazione o comunque ad usura e danneggiamenti) ci sono vari modi, più o meno eleganti ad esempio:

1) coprire uno o più pannelli (si stabilisce empiricamente facendo delle prove) con un telo casereccio. bisogna andare sul tetto 2 volte l'anno (e rischiare l'osso del collo)...se si torna sulla terra tutti interi il costo è zero (il tel e un po di tempo per fare un lavoro fatto bene)

2) intallare le tende telecomandate (su uno o più pannelli):bellissimo sistema , ma costo spaventoso ulteriore


3) riscaldare una piscina

a) se la sia ha già , direi che è il metodo migliore, ma anche qui c'è tutta un'impiantistica da strutturaree dei notevoli costi da sostenere (ma notoriamente chi ha una piscina non è proprio un morto di fame:D)

b) si costruisce appositamente una piscina...vabbè lasciamo perdere: era solo per ridere


(ci sono altri sistemi , ma sono per amatori e smanettoni e un po' fini a se stessi...sostanzialmente si mira a sfogare riscaldando qualcosa di altro : radiatori, colture idroponiche, serre..... fonti per motori stirling:p)
 
grazie delle info!
Ma quindi per sola ACS, diciamo appartamento 100mq con 2 bagni + cucina + eventuale bagnetto in taverna... quanti pannelli basterebbero? 2 da 2mq?o addirittura 1??

E l'accumulo? quanti litri?

Anche in questo scenario c'è il problema dello sfogo del calore o il serbatoio di accumulo è sempre sufficiente?

Troppe domande :D però l'argomento mi piace molto
 
grazie delle info!
Ma quindi per sola ACS, diciamo appartamento 100mq con 2 bagni + cucina + eventuale bagnetto in taverna... quanti pannelli basterebbero? 2 da 2mq?o addirittura 1??

E l'accumulo? quanti litri?

Anche in questo scenario c'è il problema dello sfogo del calore o il serbatoio di accumulo è sempre sufficiente?

Troppe domande :D però l'argomento mi piace molto

per due persone(secondo me anche 3) basta (e avanza) un pannello (2mq) e un accumulo da 200 litri...se vuoi spendere pochissimo ti prendi un all in one a circolazione naturale e se vuoi sfruttarlo ancora di più (accorci il break even a 2-3 anni) attacchi la lavatrice e la lavastoviglie al rubinetto dell'acqua calda...più semplice di così


mi raccomando , i miei sono consigli di massima, non oro colato: prima di comprare ci si informa , si fanno fare più preventivi si contatta un tecnico di fiducia che darà il dimensionamento preciso:)
 
Ultima modifica:
il problema sfogo estivo nel caso di singolo pannello (o due , ovviamente con due pannelli prenderemo un accumulo da almeno 300 litri o più) si presenterà quando si decide di andare in vacanza per 2 settimane tra luglio e agosto e nessuno utilizzerà l'ACS per quel periodo)


1) lasci uno spisciolo d'acqua aperto: metodo sporco , ma efficace
2) fai venire qualcuno un giorno si e uno no ad aprire in maniera più decisa l'acqua calda per qualche minuto
3) esistono delle centraline che gestiscono in maniera intelligente l'evoluzione della temperatura nel sistema accumulo-pannelli
3) copri i pannelli


comunque è un problema minore per 1-2 pannelli e un adeguato accumulo e i materiali (guarnizion, valvole et cetera) oggi resistono bene per quei brevi periodi alle alte temperature
 
Approfitto ancora della tua disponibilità e competenza, riportando qui alcune info per chiederti se sono corrette e nella speranza che possano essere utili a altri.
Tratto da : Il Portale del Sole - Pannelli solari e fotovoltaici

Gli impianti a pannelli solari possono essere essenzialmente di 2 tipi:

Impianti a circolazione naturale

Gli impianti solari termici a circolazione naturale sono sistemi monoblocco a circuito chiuso, che funzionano senza necessità di pompe né di componenti elettrici.
Sono costituiti da un collettore solare (piano o a tubi sottovuoto) esposto alle radiazioni solari, all'interno del quale l'acqua si scalda e sale per convezione (effetto termosifone) verso il serbatoio, confluendo quindi nel circuito domestico.

Impianti a circolazione forzata
Negli impianti solari termici a circolazione forzata il serbatoio è montato separatamente (nel sottotetto o nel locale caldaia) ed il liquido del circuito primario è spinto da una pompa.
La pompa di circolazione viene messa in moto da una centralina elettronica che confronta le temperature dei collettori e dell'acqua nel serbatoio di accumulo rilevata da apposite sonde.

I componenti principali di un sistema a pannelli solari termici sono:
- il pannello solare vero e proprio, che trasferisce il calore assorbito dal sole all'acqua del serbatoio e permette di produrre quindi acqua calda
- il serbatoio di accumulo dell'acqua calda
- (nei sistemi a a circolazione forzata) una pompa per la circolazione dell'acqua e una centralina elettronica
- i collegamenti idraulici ed elettrici.


I pannelli solari termici possono essere raggruppati in 2 tipi principali: con tubi sottovuoto, oppure vetrati.

Pannelli solari sottovuoto
I pannelli solari sottovuoto di ultima generazione hanno un ottimo rendimento in tutti i mesi dell'anno e sono adatti ad essere installati anche in condizioni climatiche molto rigide: sono quindi particolarmente indicati nel nord Italia, così come naturalmente al Sud. Si presentano come tubi di vetro, al cui interno viene praticata una pressione dell'aria ridottissima (vuoto), per impedire la cessione del calore (effetto Thermos)
All'interno viene posto un elemento assorbitore di calore, per lo più un tubo di rame, ed in tal caso vengono denominati "tubi heat-pipe".
In alcune versioni a circolazione naturale all'interno del tubo può circolare direttamente l'acqua da riscaldare.

Pannelli solari vetrati
I pannelli solari vetrati sono storicamente i primi apparsi sul mercato. Sono composti da un vetro trasparente alla luce del sole, ma opaco ai raggi infrarossi, che sono così trattenuti all'interno. I raggi del sole, che raggiungono la parte interna del pannello, lo scaldano e il calore viene trattenuto all'interno.
La superficie di questi pannelli può essere, o meno, trattata con prodotti che ne migliorano il rendimento (ossia la capacità di "trattenere" i raggi). Allo stesso modo, può essere presente un serbatoio di accumulo integrato, oppure un accumulo separato, più indicato per le località particolarmente rigide



Detto ciò, mi viene da chiedermi se la tipologia più innovativa (tubi sottovuoto) che promette prestazioni migliori anche nei mesi freddi, sia ugualmente affidabile o se può dare (soprattutto nel corso degli anni) maggiori problemi della tipologia vetrata.
Inoltre mi domandavo se la tipologia a circolazione forzata (che suppongo avere costo maggiore, ma non so di quanto) sia conveniente in termini economici rispetto a quella a circolazione naturale. E la manutenzione?

Un mio conoscente un paio di anni fa ha montato pannelli a tubi sottovuoto , credo a circolazione forzata, messi a terra (nel retro della villa) con una angolazione decisamente marcata. E' la scelta migliore? Come zona climatica stiamo parlando dell'anconetano.
 
grazie delle info!
Ma quindi per sola ACS, diciamo appartamento 100mq con 2 bagni + cucina + eventuale bagnetto in taverna... quanti pannelli basterebbero? 2 da 2mq?o addirittura 1??

E l'accumulo? quanti litri?

Anche in questo scenario c'è il problema dello sfogo del calore o il serbatoio di accumulo è sempre sufficiente?

Troppe domande :D però l'argomento mi piace molto

In questo esempio quanti euro risparmieremmo all'anno? Io pensavo di metterli, ma non riesco a fare questa stima per capire l'effettiva convenienza...
 
In questo esempio quanti euro risparmieremmo all'anno? Io pensavo di metterli, ma non riesco a fare questa stima per capire l'effettiva convenienza...

Mmmh mi sa che per una risposta precisa bisogna affidarsi a un progettista che con tutti i dati (esposizione, angolazione dei pannelli, irraggiamento medio annuo etc..) può fare una stima precisa.
Molto dipende (credo) da quanto è il consumo annuo medio di acqua calda, e da quanto in base ai dati del tuo caso specifico si prevede di poter produrre e per quanti mesi all'anno. non so se sia possibile dare una risposta così "a spanne".

Un mio collega di lavoro mi ha detto che grazie ai pannelli lui non accende + la caldaia da aprile a settembre (visto che in quei mesi la utilizzerebbe solo per ACS e la produzione da pannelli soddisfa al 100% il suo fabbisogno). Ma il risparmio in euro non so quanto sia stimabile con precisione, molto dipende dalla zona in cui si trova l'immobile e da come è esposto credo.
 
Mmmh mi sa che per una risposta precisa bisogna affidarsi a un progettista che con tutti i dati (esposizione, angolazione dei pannelli, irraggiamento medio annuo etc..) può fare una stima precisa.
Molto dipende (credo) da quanto è il consumo annuo medio di acqua calda, e da quanto in base ai dati del tuo caso specifico si prevede di poter produrre e per quanti mesi all'anno. non so se sia possibile dare una risposta così "a spanne".

Un mio collega di lavoro mi ha detto che grazie ai pannelli lui non accende + la caldaia da aprile a settembre (visto che in quei mesi la utilizzerebbe solo per ACS e la produzione da pannelli soddisfa al 100% il suo fabbisogno). Ma il risparmio in euro non so quanto sia stimabile con precisione, molto dipende dalla zona in cui si trova l'immobile e da come è esposto credo.

hai detto cose giustissime e con questo , replico anche ad Alcala (per poi rispondere alla tua nuova gragnuola di questioni:))


Alcala, molto a spanne con il solare (se ben installato ed esposto) puoi risparmiare un 200 euro l'anno (parliamo di ACS che la caldaia praticamente non deve più produrre o comunque viene aiutata dal preriscaldamente , ma l'accumulo deve essere montato in serie alla caldaia e non in parallelo)...se colleghi anche lavatrice e lavastoviglie all'acqua calda , potresti anche superare i 300 euro l'anno

come dice Mrbadguy, tutto però dipende dalla quantità di ACS che consumi e come (ad esempio appuinto collegando lavatrice e lavastoviglie)
 
Approfitto ancora della tua disponibilità e competenza, riportando qui alcune info per chiederti se sono corrette e nella speranza che possano essere utili a altri.
Tratto da : Il Portale del Sole - Pannelli solari e fotovoltaici

Gli impianti a pannelli solari possono essere essenzialmente di 2 tipi:

Impianti a circolazione naturale

Gli impianti solari termici a circolazione naturale sono sistemi monoblocco a circuito chiuso, che funzionano senza necessità di pompe né di componenti elettrici.
Sono costituiti da un collettore solare (piano o a tubi sottovuoto) esposto alle radiazioni solari, all'interno del quale l'acqua si scalda e sale per convezione (effetto termosifone) verso il serbatoio, confluendo quindi nel circuito domestico.

Impianti a circolazione forzata
Negli impianti solari termici a circolazione forzata il serbatoio è montato separatamente (nel sottotetto o nel locale caldaia) ed il liquido del circuito primario è spinto da una pompa.
La pompa di circolazione viene messa in moto da una centralina elettronica che confronta le temperature dei collettori e dell'acqua nel serbatoio di accumulo rilevata da apposite sonde.

I componenti principali di un sistema a pannelli solari termici sono:
- il pannello solare vero e proprio, che trasferisce il calore assorbito dal sole all'acqua del serbatoio e permette di produrre quindi acqua calda
- il serbatoio di accumulo dell'acqua calda
- (nei sistemi a a circolazione forzata) una pompa per la circolazione dell'acqua e una centralina elettronica
- i collegamenti idraulici ed elettrici.


I pannelli solari termici possono essere raggruppati in 2 tipi principali: con tubi sottovuoto, oppure vetrati.

Pannelli solari sottovuoto
I pannelli solari sottovuoto di ultima generazione hanno un ottimo rendimento in tutti i mesi dell'anno e sono adatti ad essere installati anche in condizioni climatiche molto rigide: sono quindi particolarmente indicati nel nord Italia, così come naturalmente al Sud. Si presentano come tubi di vetro, al cui interno viene praticata una pressione dell'aria ridottissima (vuoto), per impedire la cessione del calore (effetto Thermos)
All'interno viene posto un elemento assorbitore di calore, per lo più un tubo di rame, ed in tal caso vengono denominati "tubi heat-pipe".
In alcune versioni a circolazione naturale all'interno del tubo può circolare direttamente l'acqua da riscaldare.

Pannelli solari vetrati
I pannelli solari vetrati sono storicamente i primi apparsi sul mercato. Sono composti da un vetro trasparente alla luce del sole, ma opaco ai raggi infrarossi, che sono così trattenuti all'interno. I raggi del sole, che raggiungono la parte interna del pannello, lo scaldano e il calore viene trattenuto all'interno.
La superficie di questi pannelli può essere, o meno, trattata con prodotti che ne migliorano il rendimento (ossia la capacità di "trattenere" i raggi). Allo stesso modo, può essere presente un serbatoio di accumulo integrato, oppure un accumulo separato, più indicato per le località particolarmente rigide



Detto ciò, mi viene da chiedermi se la tipologia più innovativa (tubi sottovuoto) che promette prestazioni migliori anche nei mesi freddi, sia ugualmente affidabile o se può dare (soprattutto nel corso degli anni) maggiori problemi della tipologia vetrata.


i tubi sottovuoto hanno prestazioni eccezionali (e latre caratteristiche positive che non elenco per ora), ma , a mio parere sono un po' più delicati dei pannelli piani:

-la parte della giunzione rame-vetro è un punto debole obiettivo
-secondo me sono un po' più vulnerabili alla granadine

consiglio: se si decide per questa tipologia , rivolgersi solo a quelli di miglior qualità 7quindi un po' più costosi)



Inoltre mi domandavo se la tipologia a circolazione forzata (che suppongo avere costo maggiore, ma non so di quanto)

la circolazione forzata è ovviamente più costosa , ma non eccesivamente



sia conveniente in termini economici rispetto a quella a circolazione naturale.

sì, lo è , ci sono dei vantaggi rispetto alla naturale (e ovviamente degli svantaggi): dipende dalle esigenze



E la manutenzione?

per la circolazione forzata non è molto diversa: c'è da controllare periodicamente (una volta ogni due anni) l'anodo sacrificale che difficilmente si consuma in meno di 5 anni (dipende da tante cose) , controllare la quantità di calcare nell'accumulo (anche qui , l'ordine di grandezza sono gli anni e dipende anche qui da varie cose)....tutto ciò è comune a CF e CN.
in caso di pannelli piani a CF il controllo della densità del glicole (ogni due anni, ma se il pannello non va mai in stagnazione e rimane entro i parametri, con tutta probabilità il glicole può mantenere le sue caratteristiche per anni (5-10) e quindi non occorre cambiarlo)....poi , certo, il circolatore , per quanto robusto e collaudato, si può sempre rompere


Un mio conoscente un paio di anni fa ha montato pannelli a tubi sottovuoto , credo a circolazione forzata, messi a terra (nel retro della villa) con una angolazione decisamente marcata. E' la scelta migliore? Come zona climatica stiamo parlando dell'anconetano.


se hai lo spazio a terra, non hai in nessun momento della giornata ombreggiamenti di nessun tipo, è l'ideale: facilità di gestione, inclinazione ottimale (puoi fare tutte le prove che vuoi), in caso di interventi manutentivi, nessun problema di sicurezza...è perfetto:yes:
 
Ultima modifica:
se hai lo spazio a terra, non hai in nessun momento della giornata ombreggiamenti di nessun tipo, è l'ideale: facilità di gestione, inclinazione ottimale (puoi fare tutte le prove che vuoi), in caso di interventi manutentivi, nessun problema di sicurezza...è perfetto:yes:

Non posso ri-bollinarti! :D Ti devo un bollo verde!!
 
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