Parabellum: aggiornamenti e altre discussioni.

Mi sembri piuttosto confuso. Perchè vendere alla cina quando può vendere all europa a prezzo triplo?
Duh perchè l'europa non ha capacità di consumo per tutto quel petrolio e gas. Esiste quel che viene chiamato "mercato"
 
Duh perchè l'europa non ha capacità di consumo per tutto quel petrolio e gas. Esiste quel che viene chiamato "mercato"
Sei piuttosto confuso su come funziona la legge di domanda e offerta. Strano perchè siamo in un forum di finanza.
 
Exclusive - Roseneath Man Returns Home After Six Months Fighting Russians on The Front Lines in Ukraine - Today's Northumberland - Your Source For What's Happening Locally and Beyond

Intervista citata nell'ultima live da Campochiari ad un ex soldato canadese
che s'e' fatto 6 mesi in ucraina.
Ovviamente e' difficile estrapolare dalla sua esperienza quale sia la situazione generale,
comunque, racconta come ha visto le cose dove e' stato lui.

Asking point blank if Ukraine is winning or losing, Challice pauses, and says, “when it comes to bodies, we are definitely losing a lot more.”
“I can be honest about that. We’re losing usually 5-1. We’ve been sent on to many missions, I’ve dragged out to many bodies compared to what the Russians are losing.”
But the Russians are also using propaganda stating there are body counts of 80,000 Russians.
“Well that’s not true at all.”
“Most of the Russian casualties are conscripts, Syrians, Chechens, and even young kids they are sending up after three months of training.”
“They (Russians) are not using their professional soldiers yet. They are holding back for NATO. Same as their jets and their new equipment.”
People have said that Russia is going to run out of artillery, but Challice said they’ve been making it since the 1950’s and have been selling to other countries since then.
“They have two things in this war over Ukraine. They have time and artillery. And unfortunately Ukraine doesn’t have time, or enough artillery to defend or push forward.”
 
Ultima modifica:

Momento di sincerita' ... e' per questo che lo seguo a Campochiari. Lui e' chiaramente
pro-ucraina, ma almeno ha il coraggio di dire cosa e' successo veramente. Poi possiamo
discutere chi e' legittimato e chi no o se la reazione e' stata esagerata o meno .... ma i fatti storici
non si possono negare.

Campochiari tira fuori dei documenti degli anni 90 dove si studiava sostanzialmente gia'
di inglobare l'ucraina nella nato in funzione di contenimento antirusso.

Stirpe prova l'arrampicata sugli specchi dicendo che Clinton non voleva la contrapposizione
con la russia, ma la vedeva come partner .... e campochiari lo smonta in mezzo secondo ridendo
e sottolineando che non e' quello che dice il documento.

Questa e' l'essanza della questione. Dite che sono filorusso? Ma perche' a me dovrebbe fregare qualcosa
della russia? A me frega solo che gli USA per oltre 20 anni han cag*** il ca*** ai russi in tutti i modi,
ed ora che si sono incazzati e han fatti i russi (con 500k morti tra militari e civili) diciamo che sono brutti,
sporchi e cattivi. No, questa guerra e' responsabilita' degli americani, punto. L'hanno cercata e l'hanno voluta
in tutti i modi. Sono 30 anni che gli rompono le balle ... altro che apertura alla russia .... non c'e' mai stata
un'apertura alla russia. Ed ora l'abbiamo regalata ai cinesi.

Del resto sono delle capre ignoranti che han combinato casini ovunque dove sono andati,
e che ragionano a brevissimo termine, figuriamoci se potevano fare qualcosa di intelligente.
 
Ultima modifica:
Vista l'aggressività in politica estera della Russia, dichiarata peraltro dalla UE sponsor del terrorismo, finanziatrice o sostenitrice da decenni ormai delle peggiori canaglie mondiali, visto quanto accaduto in Ucraina e Georgia, visti gli omicidi politici di chi in Russia sosteneva comunque la linea occidentale, direi che l'atteggiamento americano sia stato saggio e prudente, fin dagli anni 90.

L'espansionismo e il militarismo russo, esportatore di tirannia, è un problema secolare a danno di tutti i confinanti e non solo, che merita di essere risolto ed è da secoli destabilizzante per il mondo intero.
 
Ultima modifica:

Momento di sincerita' ... e' per questo che lo seguo a Campochiari. Lui e' chiaramente
pro-ucraina, ma almeno ha il coraggio di dire cosa e' successo veramente. Poi possiamo
discutere chi e' legittimato e chi no o se la reazione e' stata esagerata o meno .... ma i fatti storici
non si possono negare.

Campochiari tira fuori dei documenti degli anni 90 dove si studiava sostanzialmente gia'
di inglobare l'ucraina nella nato in funzione di contenimento antirusso.

Stirpe prova l'arrampicata sugli specchi dicendo che Clinton non voleva la contrapposizione
con la russia, ma la vedeva come partner .... e campochiari lo smonta in mezzo secondo ridendo
e sottolineando che non e' quello che dice il documento.
:no::no::no:


Certo che se si dimentica il caos che vi era negli anni 90 (in particolare la prima metà) nella Federazione Russa si arriva a quelle conclusioni lì.


Gli Americani avevano interesse ad un'Europa stabilizzata?

I paesi ex Blocco Varsavia avevano interesse a svincolarsi e mettersi al sicuro
a) dall'espansionismo secolare russo,
b) dal caos che travagliava la Russia?


Qual era lo strumento di cui disponevano gli USA in Europa?
 
Ho letto che gli usa stanno per annunciare di fornire i patriot.
Siamo quindi quasi alla fine della guerra, la russia creerà qualche incidente per usare il nucleare.

Comunque per finere la guerra basterebbe proporre un referendum con supervisione internazionale, anche su questa cosa iniziano le prime proposte. Se il donbass vota russia diventa russia e stop, idem crimea. Se votano ucraina stessa cosa.. non vedo altra soluzione o questo o si finirà con le atomiche, se gli americani forniscono i patriot significa che hanno finito gli altri armamenti e si punta a colpire direttamente la russia.
bravissimo. concordo in pieno. un referendum delle popolazioni locali sarebbe la soluzione a quasi tutte le problematiche. ma non fa comodo alla coalizione occidentale. sanno bene che il dombass, Crimea e altre zone sarebbero legalizzate come territori russi e non potrebbero più negare il riconoscimento ufficiale. L'ONU sarebbe l'organizzazione più accreditata per fare una simile proposta, ma figurariamoci se l'occidente lo permette.
 
:no::no::no:


Certo che se si dimentica il caos che vi era negli anni 90 (in particolare la prima metà) nella Federazione Russa si arriva a quelle conclusioni lì.


Gli Americani avevano interesse ad un'Europa stabilizzata?

I paesi ex Blocco Varsavia avevano interesse a svincolarsi e mettersi al sicuro
a) dall'espansionismo secolare russo,
b) dal caos che travagliava la Russia?


Qual era lo strumento di cui disponevano gli USA in Europa?
Riporto ancora quanto ho scritto ieri nel 3d di Travaglio.Quando Campochiari invita Stirpe i live non li apro nemmeno.

C'era un impegno americano a non fare entrare ex paesi del patto di Varsavia

Jack Matlock
, ambasciatore americano a Mosca dal 1987 al 1991 in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera del 15 luglio 2007 e citata nel libro dell’ex ambasciatore Sergio Romano Atlante delle crisi mondiali (Rizzoli, 2018). “Quando ebbe luogo la riunificazione tedesca, noi promettemmo al leader sovietico Gorbačëv – io ero presente – che se la nuova Germania fosse entrata nella Nato non avremmo allargato l’Alleanza agli ex Stati satelliti dell’Urss nell’Europa dell’Est. Non mantenemmo la parola. Peggio: promettemmo anche che la Nato sarebbe intervenuta solo in difesa di uno Stato membro, e invece bombardammo la Serbia per liberare il Kosovo che non faceva parte dell’Alleanza”.



La storia dell'espansione a est della Nato, spiegata

Tutto confermato da Sergio Romano ns ex ambasciatore a Mosca.

"Occorre fare un passio indietro. Una volta caduto il muro di Berlino, gli americani, per un certo periodo, non seppero che cosa fare della Nato. Per qualche anno hanno temporeggiato e si sono tenuti il dossier sul tavolo. A un certo punto, tuttavia, alcuni consiglieri del presidente Clinton gli hanno prospettato una soluzione: conservare la Nato e allargarla ai paesi ex satelliti dell'Unione Sovietica che avessero fatto domanda di adesione; quelli del Patto di Varsavia, per intenderci. Fu una scelta che la Russia considerò subito con molto sospetto".

E sull'allargamento ad est della Nato in chiara violazione di quanto assicurato al Cremlino dopo l'unificazione della Germania, Romano accusa anche le lobby militari.

“Se un Paese entra nella Nato deve adeguarsi agli standard dell’Alleanza. Chi gli fornirà armi e infrastrutture?
L'industria militare americana ha un primato industriale, ma anche un forte potere politico. Il primo che se ne accorse fu Eisenhower, che nel suo discorso d'addio del 16 gennaio 1961, alla fine del secondo mandato presidenziale, denunciò l'esistenza di un complesso militare-industriale che cercava di orientare le politiche americane"



Sergio Romano: "Sulla Nato bisogna fare un passo indietro"... (si quel Sergio Romano)
 
Vista l'aggressività in politica estera della Russia, dichiarata peraltro dalla UE sponsor del terrorismo, finanziatrice o sostenitrice da decenni ormai delle peggiori canaglie mondiali, visto quanto accaduto in Ucraina e Georgia, visti gli omicidi politici di chi in Russia sosteneva comunque la linea occidentale, direi che l'atteggiamento americano sia stato saggio e prudente, fin dagli anni 90.

L'espansionismo e il militarismo russo, esportatore di tirannia, è un problema secolare a danno di tutti i confinanti e non solo, che merita di essere risolto ed è da secoli destabilizzante per il mondo intero.

LOL. Una pappardella ridicola che non ha niente a che fare con quanto postato.
Emblema di mancanza totale di argomenti.

Come ho sempre detto, la gente non e' disposta a cambiare la propria idea di una virgola
neanche se posti una prova incontrovertibile come questa. E' un documento della casa bianca
firmato da clinton nel 93. Ma invece che prenderne atto, visto che demolisce completamente
la fiaba dell'apertura alla russia mettendo in evidenza che i piani per portare la nato in ucraina
in funzione antirussa vengono dal lontano, si preferisce la supercazzola di cui sopra che non
c'entra niente con quanto postato.
 
LOL. Una pappardella ridicola che non ha niente a che fare con quanto postato.
Emblema di mancanza totale di argomenti.

Come ho sempre detto, la gente non e' disposta a cambiare la propria idea di una virgola
neanche se posti una prova incontrovertibile come questa. E' un documento della casa bianca
firmato da clinton nel 93. Ma invece che prenderne atto, visto che demolisce completamente
la fiaba dell'apertura alla russia mettendo in evidenza che i piani per portare la nato in ucraina
in funzione antirussa vengono dal lontano, si preferisce la supercazzola di cui sopra che non
c'entra niente con quanto postato.
erano le 4,50' , non so se dopo una notte brava o dopo manutenzione arnesi elettrici ,cq presto :D:D
 
bravissimo. concordo in pieno. un referendum delle popolazioni locali sarebbe la soluzione a quasi tutte le problematiche. ma non fa comodo alla coalizione occidentale. sanno bene che il dombass, Crimea e altre zone sarebbero legalizzate come territori russi e non potrebbero più negare il riconoscimento ufficiale. L'ONU sarebbe l'organizzazione più accreditata per fare una simile proposta, ma figurariamoci se l'occidente lo permette.
Ma guarda, quest'idea che si è diffusa, tra l'altro solo in Italia..., è frutto della propaganda russa.

Non ci sono mai stati movimenti indipendentisti in Ucraina, l'unico partito indipendentista stava in Crimea e alle ultime elezioni libere, prima dell'occupazione militare russa del 2014, prese il 4% alle elezioni.

Il Donbass invece neanche esiste, è un'invenzione della propaganda russa, è solamente un'area geografica, fatta poi passare per entità politica e culturale distinta dal resto del paese, un po' come i leghisti con la Padania. Non è mai esistita un'identità nazionale del Donbass.

E che sia così, lo dimostra il risultato del referendum del 1991 dove più del 90% della popolazione degli oblast di Donetsk e Lugansk votò per l'indipendenza, e il censimento del 2001, dove sempre più del 90% della popolazione di quei territori dichiarò di sentirsi di nazionalità ucraina, confermando quindi i risultati del 1991.

Finché quelle popolazioni hanno potuto esprimere il proprio voto liberamente, non hanno mai manifestato una maggioranza secessionista, poi all'improvviso, con elezioni tenutesi sotto occupazione militare russa si è passati da un 90% della popolazione che si sentiva ucraina, a un 90% della popolazione che magicamente voleva l'indipendenza.

Questi sono i fatti, uno può essere schierato, io lo sono per esempio perché amo il mio paese e la sua Costituzione, però l'importante è fare analisi oneste basate su dati reali e oggettivi.
 
Ma guarda, quest'idea che si è diffusa, tra l'altro solo in Italia..., è frutto della propaganda russa.

Non ci sono mai stati movimenti indipendentisti in Ucraina, l'unico partito indipendentista stava in Crimea e alle ultime elezioni libere, prima dell'occupazione militare russa del 2014, prese il 4% alle elezioni.

Il Donbass invece neanche esiste, è un'invenzione della propaganda russa, è solamente un'area geografica, fatta poi passare per entità politica e culturale distinta dal resto del paese, un po' come i leghisti con la Padania. Non è mai esistita un'identità nazionale del Donbass.

E che sia così, lo dimostra il risultato del referendum del 1991 dove più del 90% della popolazione degli oblast di Donetsk e Lugansk votò per l'indipendenza, e il censimento del 2001, dove sempre più del 90% della popolazione di quei territori dichiarò di sentirsi di nazionalità ucraina, confermando quindi i risultati del 1991.

Finché quelle popolazioni hanno potuto esprimere il proprio voto liberamente, non hanno mai manifestato una maggioranza secessionista, poi all'improvviso, con elezioni tenutesi sotto occupazione militare russa si è passati da un 90% della popolazione che si sentiva ucraina, a un 90% della popolazione che magicamente voleva l'indipendenza.

Questi sono i fatti, uno può essere schierato, io lo sono per esempio perché amo il mio paese e la sua Costituzione, però l'importante è fare analisi oneste basate su dati reali e oggettivi.
bene, allora quale sarebbe il problema di fare dei referendum controllati dall'ONU ed accettato dalle parti? se i residenti dicono A, sarà A, se dicono B sarà B. Il rispetto del volere delle popolazioni residenti dovrebbe avere la priorità. di che propaganda stai parlando? qua si tratta di trovare una soluzione al di sopra delle parti per fermare il massacro. e un refendum per stabilire con chi vuole stare la popolazione delle zone contese sarebbe al di sopra delle parti in conflitto.
 
bene, allora quale sarebbe il problema di fare dei referendum controllati dall'ONU ed accettato dalle parti? se i residenti dicono A, sarà A, se dicono B sarà B. Il rispetto del volere delle popolazioni residenti dovrebbe avere la priorità. di che propaganda stai parlando? qua si tratta di trovare una soluzione al di sopra delle parti per fermare il massacro. e un refendum per stabilire con chi vuole stare la popolazione delle zone contese sarebbe al di sopra delle parti in conflitto.

Non è così semplice.

Il problema non sono i referenda ma l'espansione della Nato verso Est.

Così come gli Usa GIUSTAMENTE pretesero che l'URSS non installasse missili a Cuba, ritengo altrettanto giusta la pretesa della Federazione Russa di non avere basi militari nemiche sull'uscio di casa.

Basi che non esistono in nessun Paese baltico che faceva parte dell'URSS
 
Non è così semplice.

Il problema non sono i referenda ma l'espansione della Nato verso Est.

Così come gli Usa GIUSTAMENTE pretesero che l'URSS non installasse missili a Cuba, ritengo altrettanto giusta la pretesa della Federazione Russa di non avere basi militari nemiche sull'uscio di casa.

Basi che non esistono in nessun Paese baltico che faceva parte dell'URSS
Giusta il tuo appunto. Una proposta di pace seria dovrebbe tenere conto della neutralità dell'Ucraina, accontentando le richieste russe, e i referendum per decidere se restituire le terre occupate o meno secondo il voto popolare dei residenti. Niente nato e basi militari straniere. Ricostruzione con la partecipazione della Russia. Il problema a mio avviso sono gli USA. C'è da riconoscere che la Russia non sta arrivando al confine sud degli USA con basi in Messico. Se fosse per l'Ucraina e la Russia, avrebbero raggiunto un compromesso un anno fa a mio avviso. Quante migliaia di morti e distruzioni in meno.
 
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