negusneg
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Sono stato a Milano sabato, alla meritoria iniziativa organizzata da Roberto Portinari con l'assistenza e la partecipazione di altre persone (fra l'altro erano presenti gli Avv.ti Cianci e Adami oltre ad un avvocato americano in rappresentanza dello studio Milberg Weiss etc. etc.).
Volevo chiarirmi un po' le idee sul da farsi e devo dire che alcuni interventi, in particolare quello dell'Avv. Cianci sulle prospettive del processo penale e di Pietro Adami sulla class action a New York, mi sono stati molto utili e come prima cosa vorrei ringraziarli per il loro contributo.
Data la complessità della situazione, però, devo ammettere che non ho risolto tutte le mie perplessità ed anche se ho capito che, a parte alcuni adempimenti urgenti nei prossimi mesi tipo l'insinuazione al passivo, c'è tempo per decidere quali inziative intraprendere e in quale sede, vorrei confrontarmi con voi per delineare una sorta di stato dell'arte della vicenda giudiziaria.
Oltre a tutto sono rimasto letteralmente sconvolto nell'osservare e scambiare due parole con alcune persone sedute vicine a me: gente dall'aria semplice che sicuramente si trovavano per la prima volta a dover affrontare questioni di procedura legale e fallimentare e manifestavano chiaramente il disagio (se non l'angoscia) di dover prendere decisioni su una materia di cui sono probabilmente totalmente all'oscuro, raccogliendo personalmente in mezzo a mille difficoltà informazioni ed indicazioni che possano essere in qualche modo utili a recuperare almeno una parte dei loro risparmi, nel totale disinteresse (o ignoranza o, peggio, disinformazione) dei loro intermediari, dei politici, della stampa, etc.
Vado a mangiare un boccone e proverò a delineare, dal mio punto di vista, questo stato dell'arte, e una proposta concreta.
Volevo chiarirmi un po' le idee sul da farsi e devo dire che alcuni interventi, in particolare quello dell'Avv. Cianci sulle prospettive del processo penale e di Pietro Adami sulla class action a New York, mi sono stati molto utili e come prima cosa vorrei ringraziarli per il loro contributo.
Data la complessità della situazione, però, devo ammettere che non ho risolto tutte le mie perplessità ed anche se ho capito che, a parte alcuni adempimenti urgenti nei prossimi mesi tipo l'insinuazione al passivo, c'è tempo per decidere quali inziative intraprendere e in quale sede, vorrei confrontarmi con voi per delineare una sorta di stato dell'arte della vicenda giudiziaria.
Oltre a tutto sono rimasto letteralmente sconvolto nell'osservare e scambiare due parole con alcune persone sedute vicine a me: gente dall'aria semplice che sicuramente si trovavano per la prima volta a dover affrontare questioni di procedura legale e fallimentare e manifestavano chiaramente il disagio (se non l'angoscia) di dover prendere decisioni su una materia di cui sono probabilmente totalmente all'oscuro, raccogliendo personalmente in mezzo a mille difficoltà informazioni ed indicazioni che possano essere in qualche modo utili a recuperare almeno una parte dei loro risparmi, nel totale disinteresse (o ignoranza o, peggio, disinformazione) dei loro intermediari, dei politici, della stampa, etc.
Vado a mangiare un boccone e proverò a delineare, dal mio punto di vista, questo stato dell'arte, e una proposta concreta.
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