ciao Elminster82
rispondo (con un po in ritardo...) al tuo post cosi da spiegare brevemente il perchè di certe scelte da parte di Prestiamoci.
Tasso unico: abbiamo cercato di fare una scelta radicale su questo tema. L'idea di differenziare classi di rischio con differenziali di spread non ci ha mai convinto (e la riprova e' in quello che dici anche tu su alti rating che si rivelano cattivi pagatori). Abbiamo cosi scelto di andare verso un modello più vicino ad una vera community: se i soldi te li meriti (capitolo rischiosità creditizia, da affrontare in altra sede) a quel punto non faccio distinzioni, ed il tasso dev'essere lo stesso. Abbiamo anche deciso che, per ogni progetto da finanziare, Prestiamoci comparisse sempre tra i finanziatori, con una quota variabile tra l'uno ed il dieci percento, cosi da avere un maggiore allineamento di interessi con gli atri finanziatori.
Questo spiega anche i 1.500 euro come soglia iniziale: su 30 progetti si tratta di una quota minima di 50 euro a progetto.
Tasso:volevamo trovare un punto di equilibrio in un mondo che viaggia con spread raccolta-impieghi nell'ordine di dieci punti percentuali (se non di più). Abbiamo ritenuto che il 7% rappresentasse quel punto. Anche noi sappiamo che il ritorno netto da parte dell'investitore viene di molto ridotto: l'idea alla base e' che questo tipo di investimento - all'interno di un portafoglio diversificato - possa rappresentare una possibile alternativa rischio-ritorno , dove il ritorno non è solo economico ma è anche "personale" (coinvolgimento, maggiore controllo sui propri investimenti, divertimento, magari anche un aiuto,...)
Gio
rispondo (con un po in ritardo...) al tuo post cosi da spiegare brevemente il perchè di certe scelte da parte di Prestiamoci.
Tasso unico: abbiamo cercato di fare una scelta radicale su questo tema. L'idea di differenziare classi di rischio con differenziali di spread non ci ha mai convinto (e la riprova e' in quello che dici anche tu su alti rating che si rivelano cattivi pagatori). Abbiamo cosi scelto di andare verso un modello più vicino ad una vera community: se i soldi te li meriti (capitolo rischiosità creditizia, da affrontare in altra sede) a quel punto non faccio distinzioni, ed il tasso dev'essere lo stesso. Abbiamo anche deciso che, per ogni progetto da finanziare, Prestiamoci comparisse sempre tra i finanziatori, con una quota variabile tra l'uno ed il dieci percento, cosi da avere un maggiore allineamento di interessi con gli atri finanziatori.
Questo spiega anche i 1.500 euro come soglia iniziale: su 30 progetti si tratta di una quota minima di 50 euro a progetto.
Tasso:volevamo trovare un punto di equilibrio in un mondo che viaggia con spread raccolta-impieghi nell'ordine di dieci punti percentuali (se non di più). Abbiamo ritenuto che il 7% rappresentasse quel punto. Anche noi sappiamo che il ritorno netto da parte dell'investitore viene di molto ridotto: l'idea alla base e' che questo tipo di investimento - all'interno di un portafoglio diversificato - possa rappresentare una possibile alternativa rischio-ritorno , dove il ritorno non è solo economico ma è anche "personale" (coinvolgimento, maggiore controllo sui propri investimenti, divertimento, magari anche un aiuto,...)
Gio