Pensione assicurativa: le tavole di conversione rendita sono diverse ?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

P.A.T.

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Terminato il piano di accumulo previdenziale stabilito (polizza vita, Fondo pensione, etc.) il risparmiatore si trova di fronte all'eterno dilemma, ovvero (i) se incassare il montante o (ii) percepire la rendita (tassata).

Nel prospetto in calce faccio un tipico esempio di prospetto di conversione capitale--> rendita allegando una tavola, che illustra la rendita annuale in Euro per ogni 100.000 Euro di capitale reso disponibile alla compagnia assicurativa per una persona sana in condizioni di normale salute fisica.

Cosi' ognuno puo' vedere il meccanismo di calcolo e farsi un'idea di massima della sua pensione assicurativa, come dall'esempio in basso.

Ora non mi pare il caso di discutere in questa sede il minor vantaggio della rendita (tassata) rispetto all'incasso del capitale, quanto di sciogliere alcuni dubbi sul prospetto in calce (realmente predisposto da una compagnia di assicurazione di piccole dimensioni alla quale avevo fatto la richiesta).

La domanda alla quale avrei il piacere di un riscontro da parte degli esperti in materia e':
A) le tavole di conversione capitale---> rendita sono
A1) standardizzate per tutte le compagnie in base a disposizioni di legge oppure
A2) ogni compagnia ne appronta di proprie, tenendo conto delle piu' aggiornate tavole demografiche a disposizione ?


In caso di A2,
sapete se ulteriori informazioni (magari su Internet) sono reperibili oppure l'entita' della pensione e' un dato riservato e discrezionale, che l'assicuratore puo' solo comunicare a voce?
Esistono delle compagnie piu' convenienti nella conversione del capitale immediato in rendita?
Se si', le differenze di pensione/rendita sono molto elevate ?

Qualsiasi contributo per la discussione e' gradito.

Grazie anticipate
 

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Scritto da Piedi a Terra
La domanda alla quale avrei il piacere di un riscontro da parte degli esperti in materia e':
A) le tavole di conversione capitale---> rendita sono
A1) standardizzate per tutte le compagnie in base a disposizioni di legge oppure
A2) ogni compagnia ne appronta di proprie, tenendo conto delle piu' aggiornate tavole demografiche a disposizione ?


In caso di A2,
sapete se ulteriori informazioni (magari su Internet) sono reperibili oppure l'entita' della pensione e' un dato riservato e discrezionale, che l'assicuratore puo' solo comunicare a voce?
Esistono delle compagnie piu' convenienti nella conversione del capitale immediato in rendita?
Se si', le differenze di pensione/rendita sono molto elevate ?

Qualsiasi contributo per la discussione e' gradito.

Grazie anticipate

Ogni compagnia predispone le sue tabelle di conversione in rendita e le aggiorna in funzione dei dati demografici più recenti (normalmente in occasione del censimento che viene effettuato ogni dieci anni, l'ultimo è del 2001) sotto il controllo dell'ISVAP che vigila sulla stabilità del sistema affinchè le compagnie siano in grado di garantire le prestazioni assicurate nel lungo termine.
Le tabelle con i coefficienti di conversione possono differire da una compagnia all'altra per i caricamenti che vengono applicati al premio (di norma i caricamenti su una polizza di rendita immediata sono nell'ordine del 2-2,5%). Se lo richiedi esplicitamente la misura del caricamento deve essere indicata sulla proposta di polizza, cioè PRIMA della conclusione del contratto.
Le tabelle non sono un dato nè discrezionale nè riservato ma dovrebbero fare parte integrante del contratto quindi DEVI chiedere che ti siano mostrate anche per poterle confrontare con quelle di altre compagnie.
Attenzione che se la polizza invece è una "rendita differita" (cioè una rendita che matura dopo x anni che tu paghi il premio) alcune compagnie si riservano il diritto di applicare le tabelle in vigore al momento della conversione del capitale in rendita sulla base dei nuovi dati demografici eventualmente disponibili. In questo caso le tabelle che ti mostrano sono puramente indicative. Altre compagnie invece prevedono esplicitamente che ad ogni singolo premio vengano applicate (a scadenza) le tabelle in vigore al momento del pagamento: in questo caso sei già in grado di calcolare il coefficiente di conversione (e quindi l'ammontare di rendita che corrisponde ad ogni versamento, ovviamente al netto delle rivalutazioni successive) che ti verrà effettivamente applicato all'età stabilita.
Altre differenze possono essere dovute alle clausole di rivalutazione dei premi (l'aliquota di retrocessione del rendimento lordo può variare fra l'80% ed il 100%) ed alla presenza o meno di un tasso tecnico. Il tasso tecnico è quella parte del rendimento che può essere già incorporato nel calcolo della rendita. In questo caso la rendita iniziale sarà più alta perchè incorpora già una parte della rivalutazione futura (il tasso tecnico può essere del 2-3%) ma crescerà di meno nel tempo proprio perchè dal rendimento effettivo della gestione verrà scontato il tasso tecnico che è già compreso nella rendita inziale.
Supponi ad esempio che la compagnia retroceda l'80% del rendimento della gestione e che il rendimento sia il 5% ogni anno.
Se la rendita ha tasso tecnico uguale a 0 avrai una rendita iniziale più bassa che però si rivaluterà ogni anno del 3,5% netto (5% x 0,8 = 4% - imposta 12,5% = 3,5% netto).
Se invece la rendita ha tasso tecnico uguale a 3, la rendita iniziale sarà più alta ma si rivaluterà in misura inferiore scontando il tasso tecnico dal rendimento in base a questa formula:
5% x 0,8 = 4% (tasso retrocesso)
(4-3)/1,03=0,97 (tasso retrocesso al netto del tasso tecnico)
0,97-12,5%=0,85% (tasso di rivalutazione effettivo, al netto degli oneri fiscali).
In generale la formula è (x-y)/1,0y, dove x è il rendimento retrocesso e y il tasso tecnico.
Perciò per poter confrontare diverse proposte devi farti dire se la tabella è calcolata con il tasso tecnico e se sì a quanto ammonta.
 
Ultima modifica:
aggiungo dicendo che contrariamente a quanto detto i contratti stipulati dopo il 2001 e dunque anche i futuri genereranno una rendita esentasse visto la detrazione che è stata tolta.

:yes:
 
Scritto da duoplex
aggiungo dicendo che contrariamente a quanto detto i contratti stipulati dopo il 2001 e dunque anche i futuri genereranno una rendita esentasse visto la detrazione che è stata tolta.

:yes:
Attenzione, dipende da che forma di assicurazione vita. Le classiche polizze assicurative e quelle a contenuto prevalentemente finanziario non verranno tassate mentre fip e fondi pensione sì, usufruendo adesso della deduzione. Tecnicamente sono tutte polizze assicurative.
 
Visto che siete preparati, ho due domande da farvi:

1. contratto del 1998 (compagnia Mediolanum - Polizza Completa): la tabella di conversione capitale-rendita (mi pare facente parte integrante del contratto) varrà anche a scadenza (2038) ???

2. la rendita nel 2038 è tassata ?

Vi ringrazio!
 
Scritto da FasTrader
Visto che siete preparati, ho due domande da farvi:

1. contratto del 1998 (compagnia Mediolanum - Polizza Completa): la tabella di conversione capitale-rendita (mi pare facente parte integrante del contratto) varrà anche a scadenza (2038) ???

2. la rendita nel 2038 è tassata ?

Vi ringrazio!
Non conosco il prodotto ma se è una classica polizza assicurativa "mista" la tabella di conversione dovrebbe essere bloccata alla stipula del contratto e la rendita tassata per il 60% a IRPEF.
Ma un promotore Mediolanum potrà essere più preciso.
 
Scritto da FasTrader
Visto che siete preparati, ho due domande da farvi:

1. contratto del 1998 (compagnia Mediolanum - Polizza Completa): la tabella di conversione capitale-rendita (mi pare facente parte integrante del contratto) varrà anche a scadenza (2038) ???

2. la rendita nel 2038 è tassata ?

Vi ringrazio!

1) Controlla nelle condizioni di polizza che non ci sia una clausola tipo "la rendita verrà calcolata con la tabella di conversione in vigore alla scadenza della polizza";
2) il 60% della rendita è soggetto a IRPEF.
 
Ringrazio entrambi !

Devo effettivamente leggere molto bene il contratto, anche perchè è "datato" e devo anzitutto trovarlo....

.... Il consulente (donna) quando le ho chiesto informazioni non mi ha mai saputo dire niente di preciso... d'altronde non è con lei che l'ho aperta...

Comunque quella polizza dovrebbe avere tra le sue ragioni di esistere anche la famosa tabella: salvo clausole-capestro la tabella in questione non era stata aggiornata per una decina di anni...

In sostanza a 62 anni dovrei avere una pensione come se morissi a 70 (fammi toccare!!:D)...

... Se poi la vita continua ad allungarsi....

Pagano i nipotini di Ennio.... :D:D:D

MF parlava mi sembra nel 1999 di una maggiore convenienza del 20% delle vecchie polizze rispetto alle nuove, ossia con le tabelle nuove per avere la stessa rendita bisognava versare il 20% in più rispetto a quanto previsto dalle tabelle vecchie (come la mia).
 
Re: Ringrazio entrambi !

Scritto da FasTrader
Devo effettivamente leggere molto bene il contratto....

.... Il consulente (donna) quando le ho chiesto informazioni non mi ha mai saputo dire niente di preciso... d'altronde non è con lei che l'ho aperta...

Comunque quella polizza dovrebbe avere tra le sue ragioni di esistere anche la famosa tabella: salvo clausole-capestro la tabella in questione non era stata aggiornata per una decina di anni...

... Se poi la vita continua ad allungarsi....

Pagano i nipotini di Ennio.... :D:D:D

Solo alcune ultime considerazioni:

-bisogna sempre leggere attentamente il contratto, soprattutto PRIMA di firmarlo;

-normale che il/la consulente non sappia niente di preciso, normalmente ha fatto ore di "formazione" sulla VENDITA del prodotto, durante le quali gli/le sono stati illustrati i VANTAGGI dello stesso. Se spiegassero altrettanto bene gli svantaggi non riuscirebbero a venderne delle carrettate :(

-come ho scritto prima la tabella viene NORMALMENTE aggiornata ogni dieci anni, MA MICA TE LO VENGONO A DIRE. Sono le polizze che ti garantivano la tabella in vigore al momento della sottoscrizione della polizza che lo strombazzavano a caratteri cubitali, ma queste sono una minoranza del totale;

-se poi la vita continua ad allungarsi, ammesso che la tua polizza applichi la vecchia tabella, non farai altro che recuperare dai nipotini di Ennio una MINIMA parte dei soldi che gli hai regalato, rispetto ad altre forme di riparmio decisamente più efficienti e meno costose. Ma non ti illudere di poter fare un affare: le assicurazioni fanno molto bene i loro conti, sprattutto sul medio-lungo termine, è il loro mestiere. Se c'è la minima possibilità che una tariffa diventi minimamente vantaggiosa per te, vuol dire che a monte hanno già applicato caricamenti sufficientemente alti da poterselo permettere. Prova a dare un'occhiata qui: caricamenti ramo vita

Sinceramente al posto tuo leggerei bene le condizioni di polizza e farei due conti per valutare se conviene:

1) interrompere i pagamenti e "ridurre" la polizza;

2) chiedere il riscatto per non aggiungere danno al danno.

Mi assumo la responsabilità di quello che ho detto, ma purtroppo credo che, conti alla mano, tertium non datur...
 
Sì, il contratto andava letto prima di firmarlo, però l'avrei fatto lo stesso.

All'epoca infatti Mediolanum legava le condizioni di trading all'avere dei loro prodotti (fondi o polizze): io con la polizza ero al TOP delle condizioni. Tanto per dirti Directa, da sempre molto economica (specie allora che c'era praticamente solo lei !) mi faceva le stesse condizioni, MA non aveva call center gratuito e dovevo avere un PC per immettere gli ordini con connessione telefonica urbana (non c'erano flat!). Con Mediolanum facevo tutto al telefono... compreso prima e dopo la piscina delle 14-15... molto comodo!

Insomma il versamento iniziale in toto l'ho recuperato già allora molto velocemente (già tradavo pesantuccio).

Il trade off tra mantenere la polizza attuale e farne una nuova credo sia a vantaggio del mantenimento della attuale:

1. i caricamenti più pesanti sono sul primo versamento (già ammortizzato e con una nuova ne avrei altri);

2. ha un tasso tecnico garantito del 3%: non male! Tanto se mi arricchisco lo faccio con il trading... e se non mi arricchisco meglio avere qualcosa di sicuro; le nuove polizze se non erro non lo hanno;

3. le tabelle di conversione DOVREBBERO essere fissate per contratto (mi ricordo perfettamente la loro presenza e poi l'articolo di MF dava per scontato che la prassi fosse quella all'epoca), le nuove polizze o hanno tabelle più sfavorevoli del 20% oppure hanno tabelle variabili: preferisco la sicurezza;

4. ha tutto i vantaggi della impignorabilità, insequestrabilità, etc. che altri strumenti (fondi, ETF) non hanno (e faccio attenzione a non fare la "confusione di patrimoni" che potrebbe inficiarla);

5. a me serve effettivamente come rendita: non ho altra copertura previdenziale oltre a questa polizza e non ne intravvedo a breve;

6. mi diversifica il portafoglio (sono uno scalper quindi... da 0 a 100% azioni e queste percentuali dureranno ancora per qualche anno);

7. qualche anno fa Mediolanum mi propose di cambiarla a vantaggio di un PIP... li ho mandati a stendere: non voglio correre rischi ma avere un capitale che cresce nel tempo (anche se poco);

8. dalle tabelle che mi mandano in caso morte danno ai miei eredi più delle somma che ho versato (poco di più, ma siamo insomma oltre il break even point);

9. non vedo altre soluzioni per farmi una rendita sicura, non esposta ai mercati: tieni presente che non posso scaricare nulla dalle tasse e questo rende senz'altro meno conveniente altri prodotti.

Ti ringrazio molto per la delucidazione tecnica: era molto tempo che avevo in testa di farla e spero - magari anche oggi - di avere tempo (e riuscire a trovare) il contratto per togliermi ogni dubbio!

Grazie ancora!
 
Ultima modifica:
Scritto da FasTrader

Il trade off tra mantenere la polizza attuale e farne una nuova credo sia a vantaggio del mantenimento della attuale...

7. qualche anno fa Mediolanum mi propose di cambiarla a vantaggio di un PIP... li ho mandati a stendere: non voglio correre rischi ma avere un capitale che cresce nel tempo (anche se poco);


Ovviamente quando parlavo di forme più economiche ed efficaci non mi riferivo a fare una nuova polizza: SONO ANCHE PEGGIO DELLE VECCHIE e hai fatto bene a mandarli a stendere :)

Buon.... FasTrading! :cool:
 
Scusate se mi inserisco.
Questa polizza Mediolanum "Completa " a suo tempo l'hanno affibbiata anche a me.
Naturalmente hanno proposto anche a me di passare a prodotti piu moderni....ma non li ho creduti,comunque il dilemma per me è identico, e cioè continuare o interrompere.
Nel mio caso il rendimento minimo garantito è del 4%, e visto che i costi piu' alti li ho gia pagati..primo versamento 80% poi (da una loro risposta sul sole a un simile quesito) 4%,penserei di tenerla visto che la rendita in un modo o un altro mi serve.
Comunque è una tariffa a rendita differita, per i coefficenti controllo.
Se avete qualche consiglio,vi ringrazio già da ora
 
Scritto da aqmik
Scusate se mi inserisco.
Questa polizza Mediolanum "Completa " a suo tempo l'hanno affibbiata anche a me.
Naturalmente hanno proposto anche a me di passare a prodotti piu moderni....ma non li ho creduti,comunque il dilemma per me è identico, e cioè continuare o interrompere.
Nel mio caso il rendimento minimo garantito è del 4%, e visto che i costi piu' alti li ho gia pagati..primo versamento 80% poi (da una loro risposta sul sole a un simile quesito) 4%,penserei di tenerla visto che la rendita in un modo o un altro mi serve.
Comunque è una tariffa a rendita differita, per i coefficenti controllo.
Se avete qualche consiglio,vi ringrazio già da ora

Come ho già detto su un altro 3D (lo trovi qui ) le variabili da prendere in considerazione per decidere sono parecchie e solo leggendo attentamente le condizioni di polizza si può valutare quale sia la migliore cosa da fare.

Tieni presente che:

1) quanto più è lunga la durata, minore è il beneficio fiscale (come impatto sul tasso interno di rendimento);

2) al 4% di caricamenti sui premi successivi (ammesso che abbiano dichiarato il vero, cioè comprendendo eventuali costi di controassicurazione e/o altre eventuali prestazioni accessorie) va aggiunto il 2,5% di imposta sulle assicurazioni (se la polizza è stata stipulata entro il 31/12/2000);

3) come anche accennato da FasTrader verifica l'esistenza del tasso tecnico (lui parlava del 3%): LUNGI DALL'ESSERE UN VANTAGGIO PER IL CLIENTE IL TASSO TECNICO E' QUELLA PARTE DEL RENDIMENTO CHE VIENE GIA' APPLICATA PER DETERMINARE LA PRESTAZIONE INIZIALE, MA CHE VIENE POI SCORPORATA DAL RENDIMENTO PER DETERMINARE LA RIVALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE STESSA.
In altre parole se per semplicità ipotizziamo un rendimento della gestione separata pari al minimo garantito (4%) ed un tasso tecnico pari a 3%, la tua prestazione (in questo caso la rendita) si rivaluterà ad un tasso pari a (4-3)/1,03 = 0,97%, ben al di sotto per esempio all'attuale tasso di inflazione!

4) La rendita finale (sempre che la polizza sia stata stipulata entro il 31/12/2000) al 60% sarà tassata con l'imposta sul reddito (IRPEF).


Se proprio proprio hai la necessità di una rendita (considerato che esistono mezzi più efficaci e meno costosi di una polizza vita per raggiungere l'obiettivo) considera che ci sono polizze a cosiddetti premi unici ricorrenti che oltre ad avere caricamenti decisamente più bassi (parliamo di un 2% circa su TUTTI i versamenti) fissano PER CONTRATTO al momento di ogni singolo versamento la tabella di conversione che verrà applicata a scadenza. Ovviamente però, essendo molto meno remunerative, il 99% degli operatori (assicuratori, banche, promotori) si guarda bene dal dire che esiste questa alternativa.

Oltre a tutto queste polizze, se sottoscritte adesso e quindi dopo il 31/12/2000, non pagano il 2,5% di imposta sulle assicurazioni e la rendita che ne deriverà non è soggetta ad IRPEF, bensì ad una normale tassazione del 12,50% per la sola parte riveniente da interessi finanziari (quindi la parte che hai pagato è esente da imposta).

Inutile dire che avendo caricamenti così contenuti (e soprattutto non prevedendo alcuna forma di anticipo provvigionale all'operatore) non ci sono penalizzazioni in caso di riscatto anticipato.

Curioso che in tutta Italia ne abbiano vendute si e no qualche migliaio, a fronte di qualche milione di polizze a premi costanti o rivalutabili, PIP, FIP, etc., no?! :D
 
Scritto da FasTrader
3. le tabelle di conversione DOVREBBERO essere fissate per contratto (mi ricordo perfettamente la loro presenza e poi l'articolo di MF dava per scontato che la prassi fosse quella all'epoca), le nuove polizze o hanno tabelle più sfavorevoli del 20% oppure hanno tabelle variabili: preferisco la sicurezza;

Che sappiate, esiste la possibilita' di fare in linea teorica il seguente piano previdenziale :

- rendita vitalizia differita mista con controassicurazione (la piu' penalizzante per invogliare la compagnia) per 20-30 anni
- versamento flessibile

In tale modo l'accettazione di queste clausole contrattuali dovrebbe teoricamente aver potuto bloccare le tabella di conversione al tempo t0, cioe' al tempo della stipula.

Ipotizzo poi che pago ogni anno il minimo, supponiamo 1000 Euro e all'ultimo anno grazie alla flessibilita' della polizza concessa dal fatto che ho garantito con la mista i piu' ampi margini provvigionali alla rete e alla compagnia) almeno 1 milione di Euro, capitale imponente che mi garantisce la conversione del capitale alle condizioni piu' favorevoli al sottoscrittore, cioe' le tavole demografiche di 20 anni prima.

Sapete mica le contromisure che adottano usalmente le compagnie in caso di clienti cosi' astuti dal punto di vista delle conoscenze statistico-attuariali ?

A leggere voi sembra che questo escamotage sia possibile, io pero' sono all'antico e credo che il dottor Cucchiani oppure il dottor Greco non siano proprio degli sprovveduti, per cui non credo che nelle polizze assicurative le tabelle di conversione siano bloccate alla stipula del contratto ....
 
Scritto da Piedi a Terra
Che sappiate, esiste la possibilita' di fare in linea teorica il seguente piano previdenziale :

- rendita vitalizia differita mista con controassicurazione (la piu' penalizzante per invogliare la compagnia) per 20-30 anni
- versamento flessibile

In tale modo l'accettazione di queste clausole contrattuali dovrebbe teoricamente aver potuto bloccare le tabella di conversione al tempo t0, cioe' al tempo della stipula.

Ipotizzo poi che pago ogni anno il minimo, supponiamo 1000 Euro e all'ultimo anno grazie alla flessibilita' della polizza concessa dal fatto che ho garantito con la mista i piu' ampi margini provvigionali alla rete e alla compagnia) almeno 1 milione di Euro, capitale imponente che mi garantisce la conversione del capitale alle condizioni piu' favorevoli al sottoscrittore, cioe' le tavole demografiche di 20 anni prima.

Sapete mica le contromisure che adottano usalmente le compagnie in caso di clienti cosi' astuti dal punto di vista delle conoscenze statistico-attuariali ?

A leggere voi sembra che questo escamotage sia possibile, io pero' sono all'antico e credo che il dottor Cucchiani oppure il dottor Greco non siano proprio degli sprovveduti, per cui non credo che nelle polizze assicurative le tabelle di conversione siano bloccate alla stipula del contratto ....

Per quanto ne so, non sono proprio degli sprovveduti...infatti, se è vero che con una polizza di rendita vitalizia differita ti garantisci le tabelle di conversione esistenti alla stipula del contratto (ed infatti devono essere parte integrante del contratto), è vero anche che normalmente si possono fare versamenti liberi aggiuntivi, peccato che questi prenderanno le condizioni che ci saranno in quel momento, comprese quindi le tabelle di conversione in rendita aggiornate...;)
 
Scritto da FasTrader
Sì, il contratto andava letto prima di firmarlo, però l'avrei fatto lo stesso.

All'epoca infatti Mediolanum legava le condizioni di trading all'avere dei loro prodotti (fondi o polizze): io con la polizza ero al TOP delle condizioni. Tanto per dirti Directa, da sempre molto economica (specie allora che c'era praticamente solo lei !) mi faceva le stesse condizioni, MA non aveva call center gratuito e dovevo avere un PC per immettere gli ordini con connessione telefonica urbana (non c'erano flat!). Con Mediolanum facevo tutto al telefono... compreso prima e dopo la piscina delle 14-15... molto comodo!

Insomma il versamento iniziale in toto l'ho recuperato già allora molto velocemente (già tradavo pesantuccio).

Il trade off tra mantenere la polizza attuale e farne una nuova credo sia a vantaggio del mantenimento della attuale:

1. i caricamenti più pesanti sono sul primo versamento (già ammortizzato e con una nuova ne avrei altri);

2. ha un tasso tecnico garantito del 3%: non male! Tanto se mi arricchisco lo faccio con il trading... e se non mi arricchisco meglio avere qualcosa di sicuro; le nuove polizze se non erro non lo hanno;

3. le tabelle di conversione DOVREBBERO essere fissate per contratto (mi ricordo perfettamente la loro presenza e poi l'articolo di MF dava per scontato che la prassi fosse quella all'epoca), le nuove polizze o hanno tabelle più sfavorevoli del 20% oppure hanno tabelle variabili: preferisco la sicurezza;

4. ha tutto i vantaggi della impignorabilità, insequestrabilità, etc. che altri strumenti (fondi, ETF) non hanno (e faccio attenzione a non fare la "confusione di patrimoni" che potrebbe inficiarla);

5. a me serve effettivamente come rendita: non ho altra copertura previdenziale oltre a questa polizza e non ne intravvedo a breve;

6. mi diversifica il portafoglio (sono uno scalper quindi... da 0 a 100% azioni e queste percentuali dureranno ancora per qualche anno);

7. qualche anno fa Mediolanum mi propose di cambiarla a vantaggio di un PIP... li ho mandati a stendere: non voglio correre rischi ma avere un capitale che cresce nel tempo (anche se poco);

8. dalle tabelle che mi mandano in caso morte danno ai miei eredi più delle somma che ho versato (poco di più, ma siamo insomma oltre il break even point);

9. non vedo altre soluzioni per farmi una rendita sicura, non esposta ai mercati: tieni presente che non posso scaricare nulla dalle tasse e questo rende senz'altro meno conveniente altri prodotti.

Ti ringrazio molto per la delucidazione tecnica: era molto tempo che avevo in testa di farla e spero - magari anche oggi - di avere tempo (e riuscire a trovare) il contratto per togliermi ogni dubbio!

Grazie ancora!

Nei punti 3-5-9 sono perfettamente sintetizzati i motivi per cui dovresti portare a termine la polizza...
questi tipi di polizze presentano indubbiamente aspetti negativi...ma presentano al contempo degli aspetti positivi non rintracciabili in nessun altro prodotto o strategia finanziaria...;) :)
 
Scritto da Piedi a Terra
Che sappiate, esiste la possibilita' di fare in linea teorica il seguente piano previdenziale :

- rendita vitalizia differita mista con controassicurazione (la piu' penalizzante per invogliare la compagnia) per 20-30 anni
- versamento flessibile

In tale modo l'accettazione di queste clausole contrattuali dovrebbe teoricamente aver potuto bloccare le tabella di conversione al tempo t0, cioe' al tempo della stipula.

Ipotizzo poi che pago ogni anno il minimo, supponiamo 1000 Euro e all'ultimo anno grazie alla flessibilita' della polizza concessa dal fatto che ho garantito con la mista i piu' ampi margini provvigionali alla rete e alla compagnia) almeno 1 milione di Euro, capitale imponente che mi garantisce la conversione del capitale alle condizioni piu' favorevoli al sottoscrittore, cioe' le tavole demografiche di 20 anni prima.

Sapete mica le contromisure che adottano usalmente le compagnie in caso di clienti cosi' astuti dal punto di vista delle conoscenze statistico-attuariali ?

A leggere voi sembra che questo escamotage sia possibile, io pero' sono all'antico e credo che il dottor Cucchiani oppure il dottor Greco non siano proprio degli sprovveduti, per cui non credo che nelle polizze assicurative le tabelle di conversione siano bloccate alla stipula del contratto ....

1) La polizza può essere di rendita o mista: la prima prevede a scadenza la corresponsione di una rendita vitalizia (o in alternativa di un capitale), la seconda prevede la corresponsione a scadenza di un capitale (o in alternativa di una rendita) più una copertura per il caso di morte, che garantisce un capitale pari all'importo totale che ci si è impegnati a versare, fin dall'inizio del piano. Perciò non esistono "polizze di rendita vitalizia differita mista".

2)Le polizze sono a premio costante (=lo stesso importo per tutta la durata del piano), rivalutabile (il premio viene rivalutato annualmente in base al rendimento della gestione separata, con facoltà per il contraente di bloccarlo e da lì in poi pagare un premio costante), unico (il contratto non prevede la possibilità di versare altri premi) o unico ricorrente (il contratto prevede la possibilità, ma non l'obbligo, di effettuare altri versamenti).

L'unico tipo di polizza che ha la flessibilità che tu dici (che cioè ti permette di aumentare gli importi versati a piacere) è quella a premi unici ricorrenti. Questa però prevede che ogni versamento faccia storia a se stante; in altre parole le compagnie si cautelano applicando al versamento in corso (qualora questa clausola sia esplicitamente prevista dal contratto) le tabelle in vigore al momento di ogni singolo versamento. Nel tuo esempio, se un anno prima della scadenza versi un milione, a quel milione corrisponderà una rendita che verrà calcolata sulla base delle ultime tabelle aggiornate e non in base alle tabelle in vigore oggi.

Paradossalmente la soluzione potrebbe essere l'opposto, cioè versare oggi (anche con un premio unico) un milione, ma non ti preoccupare che le compagnie non corrono in ogni caso nessun rischio: nel calcolo delle tabelle viene inserito un margine che, oltre a garantire lauti profitti, tiene anche conto delle possibili evoluzioni future (non a caso viene chiamato calcolo attuariale)...
 
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