Pensione giovani lavoratori

Io accetterei di andare quando decido io con una pensione =montante versato/anni che statisticamente mi restano da campare.
Ma pare che dire questa cosa sia una bestemmia.
Che me ne faccio di andare in pensione a 70 anni con XXXK€ al mese? Voglio andarci a 60 con XXX/2, cosa c'è di sbagliato in questo?
Ma infatti...chi ha cominciato prima va prima...e se vado con i miei soldi poi...
 
Io accetterei di andare quando decido io con una pensione =montante versato/anni che statisticamente mi restano da campare.
Ma pare che dire questa cosa sia una bestemmia.
Che me ne faccio di andare in pensione a 70 anni con XXXK€ al mese? Voglio andarci a 60 con XXX/2, cosa c'è di sbagliato in questo?
Ha perfettamente senso quello che dici e dovrebbe essere permesso.
Certo se tutti facessero così però verrebbe giù lo schema ponzi.
 
Soluzione:
Chiudere INPS, ogni lavoratore è obbligato a versare un terzo dello stipendio (parte a carico del datore di lavoro) in un fondo di titoli di stato (tasso variabile con rivalutazione del capitale) non cedibili fino al giorno in cui decide di andare in pensione; da quel giorno vive del reddito dei titoli del suo fondo (se vuole se li vende anche) e se non gli bastano non va poi a piangere miseria dallo stato.
In questo modo può andare in pensione quando vuole .
 
Soluzione:
Chiudere INPS, ogni lavoratore è obbligato a versare un terzo dello stipendio (parte a carico del datore di lavoro) in un fondo di titoli di stato (tasso variabile con rivalutazione del capitale) non cedibili fino al giorno in cui decide di andare in pensione; da quel giorno vive del reddito dei titoli del suo fondo (se vuole se li vende anche) e se non gli bastano non va poi a piangere miseria dallo stato.
In questo modo può andare in pensione quando vuole .
E i retributivi? :o
 
Soluzione:
Chiudere INPS, ogni lavoratore è obbligato a versare un terzo dello stipendio (parte a carico del datore di lavoro) in un fondo di titoli di stato (tasso variabile con rivalutazione del capitale) non cedibili fino al giorno in cui decide di andare in pensione; da quel giorno vive del reddito dei titoli del suo fondo (se vuole se li vende anche) e se non gli bastano non va poi a piangere miseria dallo stato.
In questo modo può andare in pensione quando vuole .
Titoli di stato spero non tutti Italia altrimenti prenderebbe non pochi rimproveri sulla sezione del forum per la diversificazione :asd:
 
Ha perfettamente senso quello che dici e dovrebbe essere permesso.
Certo se tutti facessero così però verrebbe giù lo schema ponzi.
Ma perché?
Se XXX fossero valutati con il contributivo, quelli sono i soldi che hai messo da parte.
Anzi, in realtà se mollo il lavoro prima lascio il posto a qualcuno che con i suoi contributi paga la mia pensione.

Poi ovvio che la soluzione migliore è quella di karl1
Soluzione:
Chiudere INPS, ogni lavoratore è obbligato a versare un terzo dello stipendio (parte a carico del datore di lavoro) in un fondo di titoli di stato (tasso variabile con rivalutazione del capitale) non cedibili fino al giorno in cui decide di andare in pensione; da quel giorno vive del reddito dei titoli del suo fondo (se vuole se li vende anche) e se non gli bastano non va poi a piangere miseria dallo stato.
In questo modo può andare in pensione quando vuole .

Sistema a capitalizzazione e non più a ripartizione. Hai versato X e questo X ti viene restituito quando decidi di andare in pensione.
In questo modo i lavoratori sono svincolati anche dalle future dinamiche occupazionali che con i chiari di luna che stiamo vedendo, leggasi automazione, si prevedono tempi foschi per i sistemi a ripartizione
 
Ma perché?
Se XXX fossero valutati con il contributivo, quelli sono i soldi che hai messo da parte.
Anzi, in realtà se mollo il lavoro prima lascio il posto a qualcuno che con i suoi contributi paga la mia pensione.

Poi ovvio che la soluzione migliore è quella di karl1
Concordo con te sia sul concetto che sulla realizzazione, il problema è che lo scherma ponzi ormai è avviato.
Quello sui cui concordiamo potrebbe essere fatto partenza ex novo.

Non credo il problema siano solo i retributivi ma anche molti contributi i cui contributi sono già stati bruciati e stanno attingendo a quelli di chi è venuto dopo di loro.
 
Soluzione:
Chiudere INPS, ogni lavoratore è obbligato a versare un terzo dello stipendio (parte a carico del datore di lavoro) in un fondo di titoli di stato (tasso variabile con rivalutazione del capitale) non cedibili fino al giorno in cui decide di andare in pensione; da quel giorno vive del reddito dei titoli del suo fondo (se vuole se li vende anche) e se non gli bastano non va poi a piangere miseria dallo stato.
In questo modo può andare in pensione quando vuole .
Sì ma questo funziona per i lavoratori in essere, da cosa vengono finanziati quelli già in pensione? Sono tanti
 
Concordo con te sia sul concetto che sulla realizzazione, il problema è che lo scherma ponzi ormai è avviato.
Quello sui cui concordiamo potrebbe essere fatto partenza ex novo.

Non credo il problema siano solo i retributivi ma anche molti contributi i cui contributi sono già stati bruciati e stanno attingendo a quelli di chi è venuto dopo di loro.
Con la difficoltà aggiuntiva che:
- I nuovi lavoratori sono numericamente meno di quelli in pensione (calo demografico, deindustrializzazione, efficientamento dei processi,...)
- I nuovi lavoratori hanno salari da fame e di conseguenza pagano pochi contributi
 
Con la difficoltà aggiuntiva che:
- I nuovi lavoratori sono numericamente meno di quelli in pensione (calo demografico, deindustrializzazione, efficientamento dei processi,...)
- I nuovi lavoratori hanno salari da fame e di conseguenza pagano pochi contributi
Stavo seguendo un podcast di un analista finanziario che esaminava la Cina (mercato nel quale volevo investire ma poi ho desistito e aprirò un thread per spiegare perchè).

Le tre forme demografiche ovvero a piramide, a colonna e a piramide inversa che generalmente portano a diversi esiti economici.

Ecco la piramide inversa italiana aggiunta ad instabilità economico-sociale e alto debito praticamente portano la già pessima situazione di cui parli a peggiorare ulteriormente in una spirale negativa.

Paradossalmente il danno non lo fa tanto il rapporto fra pensionati e lavoratori ma le conseguenze di questo rapporto sui secondi nelle prospettive di questi ultimi.
 
Ma forse perchè daresti fastidio a certi pseudo-laureatelli che cominciano lavorare e versare contributi a 30 anni e a 50 sono gia stanchi?:P:D
:Dcattivo e malpensante:P
ora dovrai vedertela con cicì cocò e cachimi u caxxu:D:Pforneristi di prima chiamata
 
Io accetterei di andare quando decido io con una pensione =montante versato/anni che statisticamente mi restano da campare.
Ma pare che dire questa cosa sia una bestemmia.
Che me ne faccio di andare in pensione a 70 anni con XXXK€ al mese? Voglio andarci a 60 con XXX/2, cosa c'è di sbagliato in questo?
niente :D :P ;)OK!
 
Soluzione:
Chiudere INPS,
In quel carrozzone sgangherato tutti i partiti hanno accomodato i loro tirapiedi trombati o incapaci che fossero.
Ora si appresta a farlo il nuovo governo.
Col cavolo che lo chiudono.
 
Sì ma questo funziona per i lavoratori in essere, da cosa vengono finanziati quelli già in pensione? Sono tanti
Purtroppo lo schema Ponzi dell'inps non lo smonti dalla sera alla mattina.
Quello che si potrebbe fare secondo me è tagliare le pensioni di 50 miliardi, con questi 50 miliardi che non diventano un risparmio per lo stato, ma che vanno a costituire un fondo pensione per chi sta lavorando in questo momento.
Lo stato spenderà sempre 300 miliardi, solo che solo 250 andranno in pensioni erogate, gli altri 50 saranno accantonati in un fondo pensione al posto di finire nello schema Ponzi dell'inps.
Solo così chi sta versando una montagna di contributi non lo farà a fondo perduto. Certo perderà gran parte del capitale, ma qualcosa salverà.
 
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