Pensione Opzione Uomo

  • Arrivederci caro Giova10!

    Con grande rammarico vi comunichiamo che l'utente Giova10 ci ha lasciati. Lo ricorderemo sempre come un utente pieno di energia, vivace, diretto, onesto e brillante. Per chi volesse fargli l'ultimo saluto, qui è stato aperto un thread a lui dedicato: "In ricordo di Giova10". Vicini nel dolore, FinanzaOnline porge le più sentite sincere condoglianze alla famiglia e i suoi amici più cari che oggi scrivono qui nel forum.

    Staff | FinanzaOnline
In effetti è veramente difficile seguirti Mander...
In generale io sono d'accordo a separare assistenza (assist-inps) da previdenza (pension-inps)destinando una parte (piccola) del nostro 33% di contributi alla cassa dell'assistenza
Dopodichè, chi riesce a risparmiare e pensa di dover integrare la sua pensione, che versasse pure quello che vuole a un fondo privato, con tutte le agevolazioni fiscali possibili.
Non sono d'accordo né a renderlo obbligatorio né a dirottare parte dei contributi inps su fondi privati.
Deve rimanere un plus facoltativo.
Parallelamente però l'inps deve diventare meno rigido e vincolante e consentire alla gente di andare in pensione dopo i 60 anni (cioè anche a 60), ovviamente modulando coefficienti e pensioni in maniera opportuna e conseguente: prima ci vai meno prendi... ma è una scelta tua.
E inoltre bisognerebbe trovare il modo di poter usare i soldi accumulati, in caso di necessità: è assurdo pensare che magari uno a 59 anni perde il lavoro e, nonostante un montante accumulato di centinaia di migliaia di euro, deve fare la fame per altri 8 anni prima di prendere qualcosa.
Non è ne' facile e nemmeno difficile , unica condizione è avere la pazienza e la voglia di capire. Nessuno è stato mai contrario alla separazione fra PREVIDENZA e ASSISTENZA ,purchè si comprenda che previdenza e assistenza sono sorelle.

La stessa dicotomia vale per contributi e fiscalità generale. Nel bilancio di assestamento inps 22 i valori di queste 2 grandezze sono :

Gettito contributi 251
Fiscalita' Generale 161.

In termini di spesa rispetto al PIL valgono il 17,4 % in aumento tendenziale . Una cifra enorme che nessuno spende e nessuno si permette di spender nell'ambito del pianeta terra. Abbiamo la contribuzione più onerosa , i trasferimenti dallo stato al top e il debito pubblico fuori controllo.

Noi italiani per non farci mancare niente abbiamo il tfr e la tassazione . Una corrente di pensiero dice se leviamo dal computo il tfr e la tassazione guadagniamo posizione nella classifica dei paesi spendaccioni e Bruxelles non romperà.

Te sei romano ma Totò diceva è la somma che fa il totale. La somma deve necessariamente diminuire ma mi volete spiegare tu ,l'espertone, o tutti i benaltristi uniti del fol...come

Io le soluzioni li ho , sentiamo le vostre , tenendo conto che il costo del lavoro proibitivo rende difficile trovare soluzioni .
 
A me sembra che il costo del lavoro sia ben più alto che da noi, in tutta l'Europa ricca. Infatti ci chiamano i cinesi d'europa...
Se un mio analogo tedesco guadagna "netto" quanto il mio lordo (tipo 5000 euro al mese) al suo datore di lavoro costerà certamente di più che non al mio (non dico 10000 euro al mese, ma poco ci manca...)
 
Mandy quando attacchi con la predica morale vuol dire che non sai più dove sei e dove vai. Sei perso.

Ti indirizzo sui i veri problemi non quelli di topolino sull’INPS.

Il ceto medio, che prima o poi scomparirà a furia di bastonarlo , quello cioè con un reddito superiore a 35K conta 5 miloni di contribuenti e paga il 60 % di tutta l’Irpef ma rappresenta solo il 13 % dei contribuenti.

L’87% della popolazione contribuente paga il 40% dell’IRPEF e te ti alambicchi a inventar i problemi buoni per i fumetti.
 
Ultima modifica:
Sono molto onorato di contribuire al 40% dell'irpef.
Del resto solo nella mia famiglia ce ne sono 3 che non contribuiscono affatto... :o
2 vanno a scuola e una fa la casalinga
 
Big sei un simpaticone, ma i famigliari a carico non è popolazione contribuente . Quando agguanterai la pensione sarai tra i privilegiati a cui rivalutare appieno l'assegno dell' INPS.
 
A me sembra che il costo del lavoro sia ben più alto che da noi, in tutta l'Europa ricca. Infatti ci chiamano i cinesi d'europa...
Se un mio analogo tedesco guadagna "netto" quanto il mio lordo (tipo 5000 euro al mese) al suo datore di lavoro costerà certamente di più che non al mio (non dico 10000 euro al mese, ma poco ci manca...)
Chiedilo all'espertone vediamo che dice?
 
Mandy quando attacchi con la predica morale vuol dire che non sai più dove sei e dove vai. Sei perso.

Ti indirizzo sui i veri problemi non quelli di topolino sull’INPS.

Il ceto medio, che prima o poi scomparirà a furia di bastonarlo , quello cioè con un reddito superiore a 35K conta 5 miloni di contribuenti e paga il 60 % di tutta l’Irpef ma rappresenta solo il 13 % dei contribuenti.

L’87% della popolazione contribuente paga il 40% dell’IRPEF e te ti alambicchi a inventar i problemi buoni per i fumetti.
Ma non dire stupidate,
Mandy quando attacchi con la predica morale vuol dire che non sai più dove sei e dove vai. Sei perso.

Ti indirizzo sui i veri problemi non quelli di topolino sull’INPS.

Il ceto medio, che prima o poi scomparirà a furia di bastonarlo , quello cioè con un reddito superiore a 35K conta 5 miloni di contribuenti e paga il 60 % di tutta l’Irpef ma rappresenta solo il 13 % dei contribuenti.

L’87% della popolazione contribuente paga il 40% dell’IRPEF e te ti alambicchi a inventar i problemi buoni per i fumetti.

Divaghi e mi annoi, ti lascio i numerini come promemoria , a big l'ambo 27 e 42.

Gettito contributi 251
Fiscalita' Generale 161.

Le gestioni sono in disavanzo solo la gestione dip ha un leggere attivo . Nel 21 si è salvata per le nuove assunzioni post Covid .
 
Ma te sei di coccio

Tu devi riportare i numeri dei trasferimenti, dalla fiscalità all’INPS per le coperture delle prestazioni previdenziali e non invece quelli per le coperture assistenziali perché quei 161 mld sono a copertura quasi esclusivamente assistenziale.

Per il 2022 i trasferimenti dalla fiscalità all’INPS previsti sono 131 mld (minori rispetto al 2021)
Di cui:
.-107 MLD per coperture NON previdenziali e GIAS
- 19 MLD Invalidi civili
- 4,6 MLD prestazioni previdenziali di gestioni in disavanzo: doganieri , ferrovie dello stato, addetti alle imposte di consumo .

Quindi per il 2022 solo 4,6 MLD sono nelle previsioni i trasferimenti a copertura previdenziale ... per altro tutte gestioni statali !

https://www.inps.it/docallegatiNP/M...azione/Relazione_bilancio_preventivo_2022.pdf
 
Tu devi leggere la nota di assestamento dell' 8 nov 22.

Sono 161 presi dalla fiscalita' generale per fini di previdenza sociale.

Previdenza sociale significa:

La previdenza sociale contempla le diverse forme di tutela ed assistenza dei lavoratori che si traducono nell'erogazione di prestazioni di somme di denaro o altre utilità, e predisposte in relazione a situazioni di bisogno in cui i lavoratori stessi o i loro famigliari possono venire a trovarsi in seguito al
 
Chiedevo avete proposte da fare...o restiamo cosi in attesa di miglioramenti che Sant'Ambrogio non è disposto a concedere?
 
L'aumento dei trasferimenti da 131 di preventivo a 161 di assestamento è dovuto esclusivamente all'assegno unico universale .
Assegno unico che con maternita, cig , ciag ciug.. ectt fanno parte dell' assistenziale , niente a che vedere con il 33% dell'IVS dei contributi pervidenziali.
Meni il torrone e non distingui l'assistenza dalla previdenza. Mha!!
 
Ultima modifica:
A me sembra che il costo del lavoro sia ben più alto che da noi, in tutta l'Europa ricca. Infatti ci chiamano i cinesi d'europa...
Se un mio analogo tedesco guadagna "netto" quanto il mio lordo (tipo 5000 euro al mese) al suo datore di lavoro costerà certamente di più che non al mio (non dico 10000 euro al mese, ma poco ci manca...)
Te non hai le idee chiare su : costo del lavoro, potere d'acquisto, pil procapite ppp , svalutazione interna , competitività cuneo fiscale e dintorni..

Da cioccolataio ho tentato di spiegare, ma se per te 2742 è un numerino , come faccio non mi capisci .

Se prendiamo 161 mrd dalla fiscalità generale per la previdenza sociale è tutto va bene, meglio rivolgersi all'espertone,

Tu ci devi dire come mai lo svizzero e il suo datore spendobono 12 per l'ivs , lui ti dice perchè li il metaleccanico prende il triplo, In alternativa prova con il tedesco,
 
L'aumento dei trasferimenti da 131 di preventivo a 161 di assestamento è dovuto esclusivamente all'assegno unico universale .
Assegno unico che con maternita, cig , ciag ciug.. ectt fanno parte dell' assistenziale , niente a che vedere con il 33% dell'IVS dei contributi pervidenziali.
Meni il torrone e non distingui l'assistenza dalla previdenza. Mha!!
1. se siamo all'assestamento , che c'entra il preventivo
2. sono spese previdenziali a tutti gli effetti
3. tutte le gestioni chiudono in perdita, in un anno di rilancio
4. leggo e ... distinguo e dopo che facciamo...
...diciamo che l'inps è sostenibile, continuiamo con la PC regalando detassazioni , diciamo a eurostat che i loro protocolli non ci stanno bene.

Anziché baloccarti con annotazioni inutili e contorti, cosa suggerisci. Che facciamo, rottamiamo la Fornero , o tagliamo la testa al Re???
 
Tu dovresti auto-bannarti per sempre da fol perché è da tempo che procuri allarme senza sapere quel che scrivi.

Hai scritto che i padri tolgono il pane ai figli per le pensioni che ricevono e quindi occorre tagliare l’aliquota del 33% . Patto generazionale a senso unico e mille altre dicerie che mi propongo di elencarle per il futuro.

Ora se lo Stato trasferisce 161 MLD all’INPS e servono per pagare x 30 MLD per l’assegno unico quanti pensionati (che hanno ormai i figli maritati) beneficiano di questi 30 MLD trasferiti dalla fiscalità generale ?

Se lo Stato trasferisce miliardi dalla fiscalità generale per la cassa integrazione guadagni o quella ordinaria , quanti di questi miliardi vanno a beneficiare i pensionati ?

Se lo stato trasferisce miliardi dalla fiscalità generale per la maternità quanti di questi miliardi ne beneficiano i pensionati?

Se lo stato trasferisce miliardi per l’indennità di malattia dalla fiscalità generale quanti di questi miliardi ne benficiano i pensionati

L’elenco non è finito!!

Quindi 161 MLD di trasferimenti e solo una minima parte (13 MLD) vanno a copertura dei trattamenti previdenziali inerente tre o quattro gestioni, ex STATALI , perché in disavanzo.

C’entrano i pensionati se oltre 9/10 dei trasferimenti dalla fiscalità non vanno a loro?

Che c’entra tagliare il 33% ?
 
Inps vuol dire:

Istituto Nazionale Previdenza Sociale.
Ripetilo 3 volte al giorno .

Nel frattempo vorrei da te una risposta scritta.

Ritiene come espertone debbano essere apportate modifiche sostanziali al sistema previdenziale italiano.

Sempre come espertone ritiene che l' elevata spesa previdenziale debba essere nel suo insieme abbassata per ridurre il finanziamento netto da chiedere al mercato.
 
rispondo per me:
si alla prima e no alla seconda.
Intanto noto banalmente che i fondi privati non impiegano i soldi dei loro assicurati per pagare malattie, casse integrazioni, assegni famigliari, redditi di cittadinanza ecc.
Sottolineo anche che queste spese sociali, assolutamente necessarie, sono "a perdere", cioè sono da finanziare con una "colletta solidale" generale di tutti (perché a ognuno di noi può capitare di andare in cig) e dunque lo strumento più equo è attraverso la fiscalità generale.
Perché mai dovremmo sottrarre fondi all'INPS quando deleghiamo all'INPS medesimo delle spese che per loro natura devono essere fatte in deficit?
Che si faccia l'INPS 1 finanziato dalla fiscalità generale che assolve a tutte le spese assistenziali e l'inps 2 che eroga le pensioni coperte dai contributi. Vedrai poi che l'INPS 2 sarà in equilibrio, come i fondi privati che tanto ti piacciono.
 
Bell'articolo sulla situazione delle pensioni di vecchiaia in Europa

Le pensioni, una voce di spesa in crescita - Openpolis

pensioni-europa.jpg

 
Vediamo di mettere ordine dando per buone le considerazioni di :

La spesa per pensioni in Italia: un confronto internazionale | Università Cattolica del Sacro Cuore.

Metto questo o un altro la sostanza non cambia, cambia però la percezione su mander affama popolo!!!

Dice:

.Nel 2018 l’Italia aveva il secondo più alto livello di spesa pensionistica rispetto al PIL, preceduta solo dalla Grecia (Tav. 1)
. Essendo i dati relativi al 2018, i prepensionamenti ottenuti con Quota 100 e l’estensione di misure come l’APE sociale e Opzione donna non sono inclusi in queste statistiche: la spesa per pensioni nel 2019 ha sicuramente registrato cifre più alte.
.
L’elevato livello di spesa per pensioni riflette due caratteristiche del sistema pensionistico italiano. Primo il fatto che l’età effettiva di pensionamento è ancora relativamente bassa nonostante l’aumento dell’età di pensionamento statutaria[2]. Secondo, il tasso di sostituzione (rapporto tra pensione e ultimo stipendio) è relativamente alto: secondo le più recenti stime OCSE, il tasso di sostituzione lordo è pari al 79,5 per cento, mentre le medie per i paesi OCSE e UE si fermano rispettivamente a 49 e 52 percento. La differenza tra Italia e gli altri paesi dell’Unione Europea risulta consistente anche prendendo in considerazione il tasso di sostituzione netto, cioè calcolato sulle pensioni e redditi disponibili al netto della tassazione: in Italia raggiunge il 91 per cento, mentre la media europea si ferma al 63 per cento.[3]

Il più elevato livello di spesa per pensioni in Italia rispetto agli altri paesi viene talvolta giustificato sostenendo che i calcoli ISTAT includono anche le componenti di natura assistenziale, che invece sarebbero escluse dalla spesa pensionistica negli altri paesi. Tale posizione è stata recentemente ribadita in una nota congiunta delle tre maggiori sigle sindacali (CGIL, CISL e UIL).[5]

La classificazione usata da Eurostat per la spesa per pensioni include - per tutti i paesi - le pensioni di vecchiaia e reversibilità, le pensioni di invalidità, i pensionamenti anticipati a seguito della riduzione della capacità lavorativa e per motivi legati al mercato del lavoro. Sono quindi comprese, all’interno della classificazione Eurostat della spesa pensionistica, voci di tipo assistenzialistico.[6]

La spesa previdenziale in Italia – anche per quanto riguarda la parte contributiva – si basa su formule che non corrispondono al valore attuariale dei contributi versati, creando quindi un potenziale divario tra contributi versati e pensione percepita proprio come nella parte assistenziale.

Dati sulle pensioni nette sono pubblicate dall’OCSE nel rapporto Pensions at a glance (2019).[9] Questi dati mostrano che, effettivamente, l’Italia è il paese OCSE con la maggior differenza tra spesa per pensioni lorda e netta. Tuttavia, anche considerando solamente la spesa netta, l’Italia ha un livello di spesa per pensioni secondo solo a quello greco.

Conclusioni

Il confronto internazionale dei livelli di spesa pensionistica permette di trarre alcune considerazioni:

  1. La spesa pensionistica in Italia è superiore alla media sia europea che dei paesi OCSE, sia al lordo che al netto delle tasse.
  2. Le definizioni europee sono omogenee e comprendono la spesa strettamente previdenziale più una parte di quella assistenziale. La distinzione tra assistenza e previdenza è peraltro non particolarmente significativa per i sistemi a ripartizione, in cui possono esistere differenze tra prestazioni erogate e contributi ricevuti.
  3. Ai fini dei confronti internazionali, non è corretto sottrarre al totale della spesa pensionistica le voci assistenziali: infatti parte dei fondi destinati per le spese assistenziali vengono utilizzati per l’erogazione di pensioni ordinarie. In ogni caso, se si considerassero solo le spese per pensioni “Old Age” e “Survivors” (tav. 1), la spesa italiana rimarrebbe tra le più alte.
 
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Insomma qui , o l'espertone dice furfanterie o Cottarelli non capisce una mazza .
 
Debito Pubblico e Pensioni:

Per le pensioni sono previsti aumenti: in totale, tra il 2022 e il 2025, gli assegni Inps peseranno sulle casse dello Stato per oltre 161 miliardi in più: se nel 2021, le erogazioni previdenziali hanno raggiunto quota 286 miliardi, nel 2025 si arriverà a quasi 350 miliardi.

Complessivamente, nell'arco dei cinque anni in esame, la spesa per interessi su titoli di Stato si attesterà a quota 377,1 miliardi, ben 58,3 miliardi in più rispetto a quanto sarebbe uscito dalle casse del Tesoro se l'inflazione non avesse spinto la crescita degli interessi lasciando stabile il costo del servizio del debito.

L'inflazione gonfia le spesa dello Stato per gli interessi: + 58 miliardi nei prossimi quattro anni.
 
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