bigmad
juvenes dum sumus
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Questa frase di Mander, non mi trova d'accordo né nei fatti, ne "ideologicamente":
"Non è per caso che il lavoro manca perchè costa troppo. Quale paese per l'ivs spende il 40 e quale paese ha un tasso di sostituzione come il nostro. Quale paese a l lordo o al netto spende in previdenza quanto noi."
Fatico veramente a pensare che un paese che paga i neolaureati (e pure i non più "neo", ma laureati da parecchio) meno di quello che in Germania pagano gli spazzini, dove gli stipendi netti sono ampiamente sotto la media UE e, unico caso in Europa, il paese in cui gli stipendi sono DIMINUITI rispetto al 1990... sia un paese dove il "lavoro costa troppo".
Se nelle tasche dei lavoratori italiani entrasse da domani esattamente il doppio di quello che mediamente prendono oggi (altro che taglio del cuneo fiscale... qui ci sarebbe da imporre un salario minimo di 1500 euro netti al mese!), saremmo ancora sotto la maggior parte dei paesi più sviluppati.
Dire che il costo del lavoro dipenda dal 33% dei contributi pagati all'inps mi sembra fuori dal mondo, visto che comunque circa 1/3 di quel 33% lo paga il lavoratore e il 22% rimanente è calcolato su un lordo nettamente più basso di un lordo "europeo".
Ideologicamente poi secondo me dire che in Italia il costo del lavoro è troppo alto significa "tifare" perchè gli stipendi già bassi vengano ulteriormente abbassati: tu, caro lavoratore mi costi 4000 euro al mese (anche se poi a te ne arrivano in tasca 1800)... è troppo! Da domani ne voglio spendere 3000! (così in tasca te ne arriveranno 1200... oppure magari sempre 1800, ma alla fine della carriera lavorativa non avrai un euro di pensione!)
Del resto poi, se al datore di lavoro lo stipendio lordo costa circa il doppio del netto in tasca al lavoratore, mentre da altre parti in Europa, costa di meno (anche se in valore assoluto il costo è nettamente più alto che da noi)... da qualche parte andranno pure a finire quei soldi, no? Vanno all'inps? Vuol dire che noi avremo prestazioni pensionistiche migliori che altrove! Meglio così, no? Del resto al lavoratore interessa il netto in busta paga... se il datore poi ne spende 3 volte tanto, tutto sommato chissene: vorrà dire che mi paga anche un sacco di contributi inps che mi torneranno quando sarò in pensione!
Già noi italiani prendiamo meno di tutti, vuoi toglierci anche la prestazione pensionistica pubblica che almeno in teoria dovrebbe essere migliore?
Io proprio non ci arrivo!
"Non è per caso che il lavoro manca perchè costa troppo. Quale paese per l'ivs spende il 40 e quale paese ha un tasso di sostituzione come il nostro. Quale paese a l lordo o al netto spende in previdenza quanto noi."
Fatico veramente a pensare che un paese che paga i neolaureati (e pure i non più "neo", ma laureati da parecchio) meno di quello che in Germania pagano gli spazzini, dove gli stipendi netti sono ampiamente sotto la media UE e, unico caso in Europa, il paese in cui gli stipendi sono DIMINUITI rispetto al 1990... sia un paese dove il "lavoro costa troppo".
Se nelle tasche dei lavoratori italiani entrasse da domani esattamente il doppio di quello che mediamente prendono oggi (altro che taglio del cuneo fiscale... qui ci sarebbe da imporre un salario minimo di 1500 euro netti al mese!), saremmo ancora sotto la maggior parte dei paesi più sviluppati.
Dire che il costo del lavoro dipenda dal 33% dei contributi pagati all'inps mi sembra fuori dal mondo, visto che comunque circa 1/3 di quel 33% lo paga il lavoratore e il 22% rimanente è calcolato su un lordo nettamente più basso di un lordo "europeo".
Ideologicamente poi secondo me dire che in Italia il costo del lavoro è troppo alto significa "tifare" perchè gli stipendi già bassi vengano ulteriormente abbassati: tu, caro lavoratore mi costi 4000 euro al mese (anche se poi a te ne arrivano in tasca 1800)... è troppo! Da domani ne voglio spendere 3000! (così in tasca te ne arriveranno 1200... oppure magari sempre 1800, ma alla fine della carriera lavorativa non avrai un euro di pensione!)
Del resto poi, se al datore di lavoro lo stipendio lordo costa circa il doppio del netto in tasca al lavoratore, mentre da altre parti in Europa, costa di meno (anche se in valore assoluto il costo è nettamente più alto che da noi)... da qualche parte andranno pure a finire quei soldi, no? Vanno all'inps? Vuol dire che noi avremo prestazioni pensionistiche migliori che altrove! Meglio così, no? Del resto al lavoratore interessa il netto in busta paga... se il datore poi ne spende 3 volte tanto, tutto sommato chissene: vorrà dire che mi paga anche un sacco di contributi inps che mi torneranno quando sarò in pensione!
Già noi italiani prendiamo meno di tutti, vuoi toglierci anche la prestazione pensionistica pubblica che almeno in teoria dovrebbe essere migliore?
Io proprio non ci arrivo!