Pensione Opzione Uomo

  • Societe Generale quota sul segmento EuroMOT di Borsa Italiana un’obbligazione a tasso fisso di durata 18 mesi.

    Questa obbligazione prevede il pagamento di tre cedole fisse, corrisposte su base semestrale, ad un tasso annuo lordo del 3,25% e il rimborso del 100% del Valore Nominale a scadenza. Durante la sua vita, il valore di mercato dell’obbligazione può essere diverso dal Valore Nominale. L’investitore potrà quindi acquistare l’obbligazione a prezzi inferiori o superiori al Valore Nominale; il rimborso del Valore Nominale è garantito esclusivamente a scadenza.
    Per continuare a leggere visita il link

laradio

Nuovo Utente
Registrato
4/2/14
Messaggi
3.531
Punti reazioni
185
Flat tax, l’elettricista dipendente paga 6.500 euro di tasse in più rispetto alla partita Iva

Siamo un Paese di poveri, scrive Itinerari Previdenziali, «se solo 30,327 milioni di cittadini su 59,641 milioni di abitanti presentano per il 2020 una dichiarazione dei redditi positiva, significa che il 49,15% degli italiani non ha redditi e quindi vive a carico di qualcuno: percentuale sempre rilevante anche se in lieve diminuzione (-0,98%) rispetto al 2019 e atipica per un Paese del G7.

Il risultato è che su 16 milioni di pensionati quasi il 46% sono totalmente o parzialmente a carico della collettività non essendo in 67 anni di vita, riusciti a versare per almeno 15 anni i contributi e quindi neppure le imposte; gli invalidi sono circa 4 milioni, i Neet e i lavoratori in nero sommati fanno oltre 6 milioni (in parti quasi uguali). La fotografia del Paese sta tutta in queste scarne cifre: il 12,99% della popolazione paga il 59,95%; mentre il restante 87% paga il 40%; oppure potremmo dire che il 41,95% paga il 91,81% mentre il 44,53% dei contribuenti paga solo l’1,92% dell’intera Irpef».

Mandy quando attacchi con la predica morale vuol dire che non sai più dove sei e dove vai. Sei perso.

Ti indirizzo sui i veri problemi non quelli di topolino sull’INPS.

Il ceto medio, che prima o poi scomparirà a furia di bastonarlo , quello cioè con un reddito superiore a 35K conta 5 miloni di contribuenti e paga il 60 % di tutta l’Irpef ma rappresenta solo il 13 % dei contribuenti.

L’87% della popolazione contribuente paga il 40% dell’IRPEF e te ti alambicchi a inventar i problemi buoni per i fumetti.

Questo sopra è il post nr. 807 che riporta gli stessi dati , ma te confuso come sei , arrivi sempre tardi a riportare quello che è già stato scritto.
 

mander

Nuovo Utente
Registrato
4/2/15
Messaggi
21.386
Punti reazioni
512
Mi fai pena , questo è un pezzo di F. Savelli del 26.12. 22.
 

mander

Nuovo Utente
Registrato
4/2/15
Messaggi
21.386
Punti reazioni
512
La riforma delle pensioni in Italia e nell’UE: facciamo il punto

In Francia è previsto l’aumento delle pensioni minime a 1.200 euro lordi al mese e l’inserimento di condizioni penalizzanti per chi decide di lasciare il lavoro prima: soltanto con 65 anni di età e 40 anni di contributi si potrà andare in pensione senza tagli all’assegno mensile.

Il sistema francese, in parte simile a quello italiano, è a ripartizione: mentre in Inghilterra le pensioni sono finanziate con i contributi versati per sé da ciascun lavoratore, in Francia e in Italia la copertura del sistema previdenziale avviene con i contributi della generalità dei datori di lavoro e dei lavoratori attivi, cioè occupati.

La sostenibilità del sistema previdenziale è messa perciò in serio rischio a causa della disoccupazione e di carriere oggi sempre più discontinue.
 
Ultima modifica: