Pensione Opzione Uomo

Flat tax, l’elettricista dipendente paga 6.500 euro di tasse in più rispetto alla partita Iva

Siamo un Paese di poveri, scrive Itinerari Previdenziali, «se solo 30,327 milioni di cittadini su 59,641 milioni di abitanti presentano per il 2020 una dichiarazione dei redditi positiva, significa che il 49,15% degli italiani non ha redditi e quindi vive a carico di qualcuno: percentuale sempre rilevante anche se in lieve diminuzione (-0,98%) rispetto al 2019 e atipica per un Paese del G7.

Il risultato è che su 16 milioni di pensionati quasi il 46% sono totalmente o parzialmente a carico della collettività non essendo in 67 anni di vita, riusciti a versare per almeno 15 anni i contributi e quindi neppure le imposte; gli invalidi sono circa 4 milioni, i Neet e i lavoratori in nero sommati fanno oltre 6 milioni (in parti quasi uguali). La fotografia del Paese sta tutta in queste scarne cifre: il 12,99% della popolazione paga il 59,95%; mentre il restante 87% paga il 40%; oppure potremmo dire che il 41,95% paga il 91,81% mentre il 44,53% dei contribuenti paga solo l’1,92% dell’intera Irpef».

Mandy quando attacchi con la predica morale vuol dire che non sai più dove sei e dove vai. Sei perso.

Ti indirizzo sui i veri problemi non quelli di topolino sull’INPS.

Il ceto medio, che prima o poi scomparirà a furia di bastonarlo , quello cioè con un reddito superiore a 35K conta 5 miloni di contribuenti e paga il 60 % di tutta l’Irpef ma rappresenta solo il 13 % dei contribuenti.

L’87% della popolazione contribuente paga il 40% dell’IRPEF e te ti alambicchi a inventar i problemi buoni per i fumetti.

Questo sopra è il post nr. 807 che riporta gli stessi dati , ma te confuso come sei , arrivi sempre tardi a riportare quello che è già stato scritto.
 
Mi fai pena , questo è un pezzo di F. Savelli del 26.12. 22.
 
La riforma delle pensioni in Italia e nell’UE: facciamo il punto

In Francia è previsto l’aumento delle pensioni minime a 1.200 euro lordi al mese e l’inserimento di condizioni penalizzanti per chi decide di lasciare il lavoro prima: soltanto con 65 anni di età e 40 anni di contributi si potrà andare in pensione senza tagli all’assegno mensile.

Il sistema francese, in parte simile a quello italiano, è a ripartizione: mentre in Inghilterra le pensioni sono finanziate con i contributi versati per sé da ciascun lavoratore, in Francia e in Italia la copertura del sistema previdenziale avviene con i contributi della generalità dei datori di lavoro e dei lavoratori attivi, cioè occupati.

La sostenibilità del sistema previdenziale è messa perciò in serio rischio a causa della disoccupazione e di carriere oggi sempre più discontinue.
 
Ultima modifica:
Mi riaffaccio solo per dire che magari gli italiani fossero come i francesi:
a noi possono aumentare l'età pensionabile aumentando con meccanismo automatico (solo a salire e mai a scendere) l'aspettativa di vita
Possono fare tutti gli scaloni possibili e immaginabili
Possono togliere il reddito di cittadinanza
possono togliere lo sconto in fattura e i superbonus in corsa
e noi zitti e buoni...
Ai nostri cugini d'oltralpe gli alzano la pensione di 2 anni, da 60 a 62... e loro mettono a ferro e fuoco il paese!
Ma mica solo i poveri vecchietti ultracinquantenni... TUTTI!!!
A me i francesi stanno tutti un po' sulle scatole, ma in questo vorrei tanto che noi Italiani gli assomigliassimo!
 
Mi riaffaccio solo per dire che magari gli italiani fossero come i francesi:
a noi possono aumentare l'età pensionabile aumentando con meccanismo automatico (solo a salire e mai a scendere) l'aspettativa di vita
Possono fare tutti gli scaloni possibili e immaginabili
Possono togliere il reddito di cittadinanza
possono togliere lo sconto in fattura e i superbonus in corsa
e noi zitti e buoni...
Ai nostri cugini d'oltralpe gli alzano la pensione di 2 anni, da 60 a 62... e loro mettono a ferro e fuoco il paese!
Ma mica solo i poveri vecchietti ultracinquantenni... TUTTI!!!
A me i francesi stanno tutti un po' sulle scatole, ma in questo vorrei tanto che noi Italiani gli assomigliassimo!
Quelli sono abituati ad assaltare la Bastiglia anche se oggi ci trovi una piazza , ma i sanculotti non vinsero al tempo della rivoluzione e non vinceranno nemmeno stavolta.

Li e qui'. Devi sapere che il sistema contributivo italiano non prevede la perequazione!!!
 
... però prevede la perculazione!!!
:D
 
... però prevede la perculazione!!!
:D
Inevitabilmente !!!

Il metodo è il cosidetto NDC :

A differenza del sistema pensionistico PAYG, non vi è alcuna garanzia che il lavoratore possa aspettarsi una pensione dignitosa in pensione, poiché si basa esclusivamente sui suoi contributi e sul tasso di rendimento teorico. Per questo motivo molti paesi hanno introdotto nei loro sistemi la pensione minima garantita
 
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Mi riaffaccio solo per dire che magari gli italiani fossero come i francesi:
a noi possono aumentare l'età pensionabile aumentando con meccanismo automatico (solo a salire e mai a scendere) l'aspettativa di vita
Possono fare tutti gli scaloni possibili e immaginabili
Possono togliere il reddito di cittadinanza
possono togliere lo sconto in fattura e i superbonus in corsa
e noi zitti e buoni...
Ai nostri cugini d'oltralpe gli alzano la pensione di 2 anni, da 60 a 62... e loro mettono a ferro e fuoco il paese!
Ma mica solo i poveri vecchietti ultracinquantenni... TUTTI!!!
A me i francesi stanno tutti un po' sulle scatole, ma in questo vorrei tanto che noi Italiani gli assomigliassimo!
Dal tono del posto non so se hai presente che le regole per il pensionamento sono piu' favorevoli in Italia che in Francia (e del resto l'eta' media del pensionamento in Italia e' fra le piu' basse in Europa).
In Francia non hanno aumentato da 60 a 62 (che poi e' da 62 a 64) l'eta' pensionabile. L'eta' pensionabile in Francia e' e resta a 67 anni come in Italia. Hanno cambiato le regole per il pensionamento anticipato, aumentando da 62 a 64 anni l'eta' minima di pensionamento, che e' piu' alta che in Italia. In Francia si puo' andare in pensione a 62 (in futuro 64) anni invece che a 67 anni se si hanno 42 (in futuro 43) anni di contributi. In Italia con 42 anni di contributi si puo' andare in pensione anche a 57 anni.
 
Dal tono del posto non so se hai presente che le regole per il pensionamento sono piu' favorevoli in Italia che in Francia (e del resto l'eta' media del pensionamento in Italia e' fra le piu' basse in Europa).
In Francia non hanno aumentato da 60 a 62 (che poi e' da 62 a 64) l'eta' pensionabile. L'eta' pensionabile in Francia e' e resta a 67 anni come in Italia. Hanno cambiato le regole per il pensionamento anticipato, aumentando da 62 a 64 anni l'eta' minima di pensionamento, che e' piu' alta che in Italia. In Francia si puo' andare in pensione a 62 (in futuro 64) anni invece che a 67 anni se si hanno 42 (in futuro 43) anni di contributi. In Italia con 42 anni di contributi si puo' andare in pensione anche a 57 anni.
Ci sono 3 requisiti da rispettare :

Pensione anticipata contributiva a 64 anni, nuovi requisiti: guida aggiornata al 2023.

1. 64 anni di età. Questo requisito viene adeguato ogni due anni alla variazione - se positiva - delle speranze di vita. Nel 2023, nonostante fosse in programma l’adeguamento, il requisito anagrafico resta invariato in quanto le speranze di vita a causa del Covid sono crollate;

2. un’anzianità contributiva pari a 20 anni.

3. l'importo mensile deve essere superiore a 2,8 l’importo mensile dell’assegno sociale. ( (circa 1.190 euro netti al mese).

Oggi, per chi smette di lavorare a 64 anni, il montante contributivo si trasforma in pensione applicando un coefficiente del 5,18%. Ne risulta che per arrivare a una pensione annua di 18.319,02 euro, minimo richiesto per l’accesso alla pensione anticipata a 64 anni, bisognerà aver maturato un montante contributivo vicino ai 353.650 euro.

Considerando come si accumula il montante contributivo, ne risulta che in 20 anni di lavoro si può arrivare a una tale cifra con uno stipendio medio annuo di circa 53.500 euro, circa 2.500 euro (o poco meno) netti al mese.
 
Ci sono 3 requisiti da rispettare :

Pensione anticipata contributiva a 64 anni, nuovi requisiti: guida aggiornata al 2023.

1. 64 anni di età. Questo requisito viene adeguato ogni due anni alla variazione - se positiva - delle speranze di vita. Nel 2023, nonostante fosse in programma l’adeguamento, il requisito anagrafico resta invariato in quanto le speranze di vita a causa del Covid sono crollate;

2. un’anzianità contributiva pari a 20 anni.

3. l'importo mensile deve essere superiore a 2,8 l’importo mensile dell’assegno sociale. ( (circa 1.190 euro netti al mese).

Oggi, per chi smette di lavorare a 64 anni, il montante contributivo si trasforma in pensione applicando un coefficiente del 5,18%. Ne risulta che per arrivare a una pensione annua di 18.319,02 euro, minimo richiesto per l’accesso alla pensione anticipata a 64 anni, bisognerà aver maturato un montante contributivo vicino ai 353.650 euro.

Considerando come si accumula il montante contributivo, ne risulta che in 20 anni di lavoro si può arrivare a una tale cifra con uno stipendio medio annuo di circa 53.500 euro, circa 2.500 euro (o poco meno) netti al mese.
credo che mediamente uno ha iniziato il lavoro prima dei 44 anni, inoltre ogni anno il montante accumulato si dovrebbe rivalutare, innalzando il montante finale, quindi uno che ha iniziato a lavorare nel 1996, per coloro che hanno solo il sistema contributivo applicato, ha già un anzianitò contributiva di 27 anni e forse quel montante riesce a raggiungerlo...forse:D
 
credo che mediamente uno ha iniziato il lavoro prima dei 44 anni, inoltre ogni anno il montante accumulato si dovrebbe rivalutare, innalzando il montante finale, quindi uno che ha iniziato a lavorare nel 1996, per coloro che hanno solo il sistema contributivo applicato, ha già un anzianitò contributiva di 27 anni e forse quel montante riesce a raggiungerlo...forse:D
La questione oltre i requisiti previsti riguarda :
1. Il tasso di sostituzione
2. L' assenza della perequazione automatica.
 
Ci sono 3 requisiti da rispettare :

Pensione anticipata contributiva a 64 anni, nuovi requisiti: guida aggiornata al 2023.

1. 64 anni di età. Questo requisito viene adeguato ogni due anni alla variazione - se positiva - delle speranze di vita. Nel 2023, nonostante fosse in programma l’adeguamento, il requisito anagrafico resta invariato in quanto le speranze di vita a causa del Covid sono crollate;

2. un’anzianità contributiva pari a 20 anni.

3. l'importo mensile deve essere superiore a 2,8 l’importo mensile dell’assegno sociale. ( (circa 1.190 euro netti al mese).

Oggi, per chi smette di lavorare a 64 anni, il montante contributivo si trasforma in pensione applicando un coefficiente del 5,18%. Ne risulta che per arrivare a una pensione annua di 18.319,02 euro, minimo richiesto per l’accesso alla pensione anticipata a 64 anni, bisognerà aver maturato un montante contributivo vicino ai 353.650 euro.

Considerando come si accumula il montante contributivo, ne risulta che in 20 anni di lavoro si può arrivare a una tale cifra con uno stipendio medio annuo di circa 53.500 euro, circa 2.500 euro (o poco meno) netti al mese.
Per i contributivi si', per retributivi e misti non c'e' il minimo anagrafico di 64 anni se si raggiungono i 42 anni di contributi.
 
Ci sono 3 requisiti da rispettare :

Pensione anticipata contributiva a 64 anni, nuovi requisiti: guida aggiornata al 2023.

1. 64 anni di età. Questo requisito viene adeguato ogni due anni alla variazione - se positiva - delle speranze di vita. Nel 2023, nonostante fosse in programma l’adeguamento, il requisito anagrafico resta invariato in quanto le speranze di vita a causa del Covid sono crollate;

2. un’anzianità contributiva pari a 20 anni.

3. l'importo mensile deve essere superiore a 2,8 l’importo mensile dell’assegno sociale. ( (circa 1.190 euro netti al mese).

Oggi, per chi smette di lavorare a 64 anni, il montante contributivo si trasforma in pensione applicando un coefficiente del 5,18%. Ne risulta che per arrivare a una pensione annua di 18.319,02 euro, minimo richiesto per l’accesso alla pensione anticipata a 64 anni, bisognerà aver maturato un montante contributivo vicino ai 353.650 euro.

Considerando come si accumula il montante contributivo, ne risulta che in 20 anni di lavoro si può arrivare a una tale cifra con uno stipendio medio annuo di circa 53.500 euro, circa 2.500 euro (o poco meno) netti al mese.
Esiste anche la pensione puramente legata ai contributi versati che prevede 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini senza limite di età.

I tuoi calcoli sui 20 anni sono poi errati perché non tengono conto della rivalutazione del montante (e di quello che uno fa in età lavorativa negli anni in cui non lavora).
 
Per i contributivi si', per retributivi e misti non c'e' il minimo anagrafico di 64 anni se si raggiungono i 42 anni di contributi.
In tema di riforme dei sistemi pensionistici occorre guardare avanti .

I MISTI sono in diminuzione i puri sono in aumento . Chi nel 95 aveva 17 anni di contributi oggi ne vanta , in continuità 40 . Se ha cominciato a 24 anni oggi ne ha 64 e deve ...aspettare

A regime quel che conta è: quando ti tocca e quanto ti tocca . Nell'es. citato abbiamo 2 dati uno stipendio netto di 2500 euro un assegno di 1190 euro .

In conclusione chi vuole anticipare con il contributivo puro è obbligato a pensare , a cespiti propri o alla previdenza integrativa . Anche perchè se è vero che la Svezia è l'unico paese a tenere fermo i 62 anni è il paese che ha adottato il metodo ndc , senza perequazione come del resto ha fatto l'Italia.

Il messaggio è forte e chiaro sia per i francesi che per gli italiani , ma i francesi avranno la pensione minima a 1200 euro.
 
In tema di riforme dei sistemi pensionistici occorre guardare avanti .

I MISTI sono in diminuzione i puri sono in aumento . Chi nel 95 aveva 17 anni di contributi oggi ne vanta , in continuità 40 . Se ha cominciato a 24 anni oggi ne ha 64 e deve ...aspettare

A regime quel che conta è: quando ti tocca e quanto ti tocca . Nell'es. citato abbiamo 2 dati uno stipendio netto di 2500 euro un assegno di 1190 euro .

In conclusione chi vuole anticipare con il contributivo puro è obbligato a pensare , a cespiti propri o alla previdenza integrativa . Anche perchè se è vero che la Svezia è l'unico paese a tenere fermo i 62 anni è il paese che ha adottato il metodo ndc , senza perequazione come del resto ha fatto l'Italia.

Il messaggio è forte e chiaro sia per i francesi che per gli italiani , ma i francesi avranno la pensione minima a 1200 euro.
Abbimi pazienza Mander ma chi nel 95 vantava 17 anni di contributi, oggi, cioè 28 anni dopo, ne dovrebbe vantare 45 e non 40!!!
E quindi da mo' che è andato in pensione!
Del resto se nel 95 aveva 24+17= 41 anni oggi ne ha 69 e non 64 :o ... ma che usi per fare i calcoli... il pallottoliere senza palline??? :D
 
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In tema di riforme dei sistemi pensionistici occorre guardare avanti .

I MISTI sono in diminuzione i puri sono in aumento . Chi nel 95 aveva 17 anni di contributi oggi ne vanta , in continuità 40 . Se ha cominciato a 24 anni oggi ne ha 64 e deve ...aspettare

A regime quel che conta è: quando ti tocca e quanto ti tocca . Nell'es. citato abbiamo 2 dati uno stipendio netto di 2500 euro un assegno di 1190 euro .

In conclusione chi vuole anticipare con il contributivo puro è obbligato a pensare , a cespiti propri o alla previdenza integrativa . Anche perchè se è vero che la Svezia è l'unico paese a tenere fermo i 62 anni è il paese che ha adottato il metodo ndc , senza perequazione come del resto ha fatto l'Italia.

Il messaggio è forte e chiaro sia per i francesi che per gli italiani , ma i francesi avranno la pensione minima a 1200 euro.
... e ancora:
"... In conclusione chi vuole anticipare con il contributivo puro è obbligato a pensare"
Ma cosa devi pensare? L'anticipo per i contributivi puri, oggi è al massimo di 3 anni, a 64 anzichè a 67.
Chi ha iniziato a lavorare a 24 anni il primo gennaio 1996 arriverà a 64 anni il primo gennaio 2036 e avrà a quel momento 40 anni di contributi... che deve pensare? che se lavora 3 anni di più prende 20 euro al mese di più di pensione? Mastiquazzi!!! :D :D :D
 
Abbimi pazienza Mander ma chi nel 95 vantava 17 anni di contributi, oggi, cioè 28 anni dopo, ne dovrebbe vantare 45 e non 40!!!
E quindi da mo' che è andato in pensione!
Del resto se nel 95 aveva 24+17= 41 anni oggi ne ha 69 e non 64 :o ... ma che usi per fare i calcoli... il pallottoliere senza palline??? :D
17 anni è un dato aleatorio che puoi spostare avanti o indietro , quel che conta sono i vincoli ed il tasso di sostituzione , che porta a 50 il tasso di sostituzione dei puri,

Il tutto senza la garanzia della perequazione.

Da qui la considerazione : finora si è pensato alla flessibilità in uscita che di fatto ha favorito chi un lavoro l'ha sempre avuto , vedi quota 100 , 101, 102 , 103 .

Non si è mai pensato invece chi per sua sventura non ha la contribuzione minima per accedere. pur avendo superato i 64 anni

Robin hood il rottamatore e quelli come te dovreste riconoscerlo . Da un lato si distribuiscono pensioni maggiorate rispetto all'equilibrio attuariale come evidenzia l'inps con i suoi coefficienti, dall'altro si penalizza chi comunque avrà pensioni integrate alla minima,

Minimo che quel cattivone di Macron ha alzato a 1200 euroni.
 
Non si è mai pensato invece chi per sua sventura non ha la contribuzione minima per accedere. pur avendo superato i 64 anni
una ghigliottina.

quanto è vero.
figli e figliastri.
 
17 anni è un dato aleatorio che puoi spostare avanti o indietro , quel che conta sono i vincoli ed il tasso di sostituzione , che porta a 50 il tasso di sostituzione dei puri,

Il tutto senza la garanzia della perequazione.

Da qui la considerazione : finora si è pensato alla flessibilità in uscita che di fatto ha favorito chi un lavoro l'ha sempre avuto , vedi quota 100 , 101, 102 , 103 .

Non si è mai pensato invece chi per sua sventura non ha la contribuzione minima per accedere. pur avendo superato i 64 anni

Robin hood il rottamatore e quelli come te dovreste riconoscerlo . Da un lato si distribuiscono pensioni maggiorate rispetto all'equilibrio attuariale come evidenzia l'inps con i suoi coefficienti, dall'altro si penalizza chi comunque avrà pensioni integrate alla minima,

Minimo che quel cattivone di Macron ha alzato a 1200 euroni.
E' inutile che la butti in caciara... hai contato male e hai fatto un esempio del piffero. :D :D :D
Segno evidentissimo che a una certa età bisogna proprio andarsene in pensione! :D :D :D
(PS: e per me l'età sono già i 60 anni, anche se il pallottoliere lo so ancora usare... :D)
 
... e ancora:
"... In conclusione chi vuole anticipare con il contributivo puro è obbligato a pensare"
Ma cosa devi pensare? L'anticipo per i contributivi puri, oggi è al massimo di 3 anni, a 64 anzichè a 67.
Chi ha iniziato a lavorare a 24 anni il primo gennaio 1996 arriverà a 64 anni il primo gennaio 2036 e avrà a quel momento 40 anni di contributi... che deve pensare? che se lavora 3 anni di più prende 20 euro al mese di più di pensione? Mastiquazzi!!! :D :D :D
40 è il doppio di 20 , oggetto della discussione era il miraggio della anticipata dei puri, e tu sei impuro
 
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