Per proteggermi dall' inflazione compro la sesta casa e svuoto il conto corrente

Scusami per il palazzo in centro storico può esser ma l altro è in carignano ,li come in castelletto e in albaro abitano professionisti e ricca borghesia ,in quelle zone la criminalità è come a nervi,non mi è mai capitato di essere aggredito, mia figlia e i miei familiari girano di giorno e di notte senza problemi, poi trovi il pazzo e lo trovi pure a nervi. In centro c è pieno di negozi dagli alimentari allo shopping, una scaletta e sei ovunque. La macchina lontana sempre per chi abita in centro storico ma a carignano o castelleto no.
E comunque anche volessimo prendere nervi come esempio di quartiere sul mare,molto in e richiesto,a parte qualche bomboniera( ma c è in ogni quartiere) i prezzi per 100 mq raramente superano i 3 mila a mq direi considerando la zona niente rispetto a Milano...considerando che a santa margherita( più o meno 20km dopo) si va come minimo a 10 a mq
Non sarò Genovese, ma la conosco piuttosto bene e ripeto che le zone VIP di Genova sono Nervi, Quinto e Sant'Ilario, dove abita la gente benestante, tra cui Gino Paoli, Beppe Grillo ecc, ci sono anche alcune case nel centro storico molto belle, ma quelli con i soldi vogliono la vista mare e nessuna rottura di balls vicino. Ovvio che Nervi ha prezzi da 1000 euro a 10 mila al mq, ma in ogni posto ci sono catapecchie che fanno media, ma non puoi paragonare Santa Margherita Ligure che fa 9200 abitanti ad un quartiere che ne fa più di 10500. Se poi vuoi dire che albaro, oppure carignano o peggio castelletto sono zone belle e poco pericolose, vuol dire che non le vivi oppure ci vivi e neghi l'evidenza. Il nocciolo della questione è che Genova è sempre stata una città di portuali, quindi di gentaglia, e anche di gente molto abbiente che ha fatto fortuna con il commercio, e si nota in tutta la città, dove spesso a fianco a case popolari trovi ville liberty o addirittura un castello, è una città caotica, con un traffico da paura, con un centro fatto di piccole viuzze dove in ogni angolo rischi. Per quanto negli anni hanno cercato di migliorarla resta comunque quella che è perchè il comune non ha ancora la facoltà di abbattere edifici privati.
 
Non sarò Genovese, ma la conosco piuttosto bene e ripeto che le zone VIP di Genova sono Nervi, Quinto e Sant'Ilario, dove abita la gente benestante, tra cui Gino Paoli, Beppe Grillo ecc, ci sono anche alcune case nel centro storico molto belle, ma quelli con i soldi vogliono la vista mare e nessuna rottura di balls vicino. Ovvio che Nervi ha prezzi da 1000 euro a 10 mila al mq, ma in ogni posto ci sono catapecchie che fanno media, ma non puoi paragonare Santa Margherita Ligure che fa 9200 abitanti ad un quartiere che ne fa più di 10500. Se poi vuoi dire che albaro, oppure carignano o peggio castelletto sono zone belle e poco pericolose, vuol dire che non le vivi oppure ci vivi e neghi l'evidenza. Il nocciolo della questione è che Genova è sempre stata una città di portuali, quindi di gentaglia, e anche di gente molto abbiente che ha fatto fortuna con il commercio, e si nota in tutta la città, dove spesso a fianco a case popolari trovi ville liberty o addirittura un castello, è una città caotica, con un traffico da paura, con un centro fatto di piccole viuzze dove in ogni angolo rischi. Per quanto negli anni hanno cercato di migliorarla resta comunque quella che è perchè il comune non ha ancora la facoltà di abbattere edifici privati.
Scusa io vivo in centro,la gente benestante vive tra albaro e castelletto, professionisti medici ,avvocati notai professori universitari vivono in questi quartieri. Io ho amici primari ospedalieri ,che hanno case ad albaro o castelletto e nessuno pensa di essere in zone caotiche o pericolose. Che Gino Paolo e Grillo abitino a sant Ilario dove per altro non ci sono negozi e neppure una stazione,non è prova che il genovese di un certo lignaggio segua loro, chi lavora non si fa 30 minuti di macchina ogni giorno come i milanesi che abitano in brianza, quando può vivere con tutte le comodità sotto casa
. Il sindaco vive in carignano quello precedente in castelletto e quello prima in villetta in albaro. Il centro fatto di viuzze dove rischi al limite è il centro storico non certo quelle zone della città. Faccio l avvocato penalista da tanti anni e di episodi di delinquenza in quei quartieri posso ricordarne tanti quanti in quartieri simili di altre città.
Io Vivo tra il centro e castelletto da 50 anni mai avuto problemi, mia figlia ha 21 anni esce con gli amici a piedi o con la macchina, mai avuto timore e già noi abitiamo in una strada di poco passaggio. Le uniche preoccupazioni sono state legate agli anni di piombo perché mio padre usciva con 2 pistole in tasca perché non sapeva chi avrebbe incontrato, ma quello con la delinquenza conta poco. Probabilmente a parte un giro in auto non hai mai camminato in quelle zone e non ti sei reso conto della assenza di delinquenza comune e del fatto che i palazzi signorili superino quelli popolari. E comunque sentire dire che i portuali sono gentaglia o che ad ogni vicolo si rischi credo che siano pregiudizi non corrispondenti alla realtà
È curioso vedere che l ultima statistica del ministero di grazia e giustizia riporta che la procura di Genova ha aperto circa 45000 fascicoli ,quando a firenze 82000, bologna 90000 ,tanto per dare qualche numero
 
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E comunque anche volessimo prendere nervi come esempio di quartiere sul mare,molto in e richiesto,a parte qualche bomboniera( ma c è in ogni quartiere) i prezzi per 100 mq raramente superano i 3 mila a mq direi considerando la zona niente rispetto a Milano...considerando che a santa margherita( più o meno 20km dopo) si va come minimo a 10 a mq

Beh pure a 20 km da Porta Romana (Milano) i prezzi passano da 7k a 1,3k.
 
Di Milano ce n’è solo una.
Milano troppo cara, Milano troppo chic e altera, Milano disumana, Milano indifferente e chi più ne ha più ne metta.
Sparare a zero su Milano deve essere diventata una specie di moda. Un irresistibile gara social a chi punta il dito e alza il sopracciglio con più vigore ed entusiasmo contro la città di gran lunga più internazionale, vitale, competitiva e moderna del nostro Paese.
Un compendio di immagini stereotipate inanellate da presunti opinion maker e da inchieste giornalistiche tutte uguali.
È abbastanza evidente che Milano generi - oltre a un bel pezzo di Pil e credibilità dell’Italia nel mondo - anche un’invidia con pochi eguali.
Se si ha voglia di uscire dal più scontato luogocomunismo, non sarà difficile spiegare perché Milano sia così più cara della media nazionale e alle prese con una vera e pericolosa bolla immobiliare: la città rappresenta un potentissimo polo attrattivo sui migliori talenti, risorse e potenzialità dell’intero Paese. Praticamente l’unico - se non parliamo di turismo, ovvio - capace di recitare un ruolo di rilievo a livello internazionale sul piano professionale e degli studi.
Tutto questo ha un prezzo o se preferite un costo, esattamente come nel caso di Londra, Berlino o Parigi. Per non parlare dei grandi o anche piccoli centri che negli Stati Uniti attraggono come delle irresistibili calamite i cervelli più ambiti al mondo. Da Seattle a San Francisco, per esempio, lungo la costa ovest si sono generate storture del mercato immobiliare e più in generale del costo della vita che fanno apparire la realtà milanese low cost.
Invece di narrare - rigorosamente a distanza e per sentito dire - una Milano invivibile, in preda ad orde di clandestini armati di coltello o di caricaturali imitazioni dei Ferragnez, converrebbe interrogarsi perché quasi nessun’altra realtà in Italia riesca a essere così volitiva, fantasiosa, inclusiva, competitiva come questa città dell’antico culto del lavoro e dal profondo rispetto per l’impegno.
Il problema è che di Milano in Italia ce n’è solo una, non che Milano sia troppo diversa e cara rispetto al resto del Paese. Ha nel Dna una caratteristica di straordinario valore, che i critici superficiali non colgono mai: al netto di difetti e problemi non dissimili da decine di altre metropoli medie o grandi, in questa città non conta tanto chi sei. Conta tantissimo cosa fai e come lo fai.
Escludendo i pirla (citazione) che non mancano mai, che tu sia nero, bianco, terrone, nordico o cinese puoi trovare spazio e realizzazione. Se vuoi e sei disposto a sudarteli.
Puoi fare, sbagliare e riprovare più che altrove, un vantaggio gigantesco per donne e uomini dalla più tenera età".
 
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Non sarò Genovese, ma la conosco piuttosto bene e ripeto che le zone VIP di Genova sono Nervi, Quinto e Sant'Ilario, dove abita la gente benestante, tra cui Gino Paoli, Beppe Grillo ecc, ci sono anche alcune case nel centro storico molto belle, ma quelli con i soldi vogliono la vista mare e nessuna rottura di balls vicino. Ovvio che Nervi ha prezzi da 1000 euro a 10 mila al mq, ma in ogni posto ci sono catapecchie che fanno media, ma non puoi paragonare Santa Margherita Ligure che fa 9200 abitanti ad un quartiere che ne fa più di 10500. Se poi vuoi dire che albaro, oppure carignano o peggio castelletto sono zone belle e poco pericolose, vuol dire che non le vivi oppure ci vivi e neghi l'evidenza. Il nocciolo della questione è che Genova è sempre stata una città di portuali, quindi di gentaglia, e anche di gente molto abbiente che ha fatto fortuna con il commercio, e si nota in tutta la città, dove spesso a fianco a case popolari trovi ville liberty o addirittura un castello, è una città caotica, con un traffico da paura, con un centro fatto di piccole viuzze dove in ogni angolo rischi. Per quanto negli anni hanno cercato di migliorarla resta comunque quella che è perchè il comune non ha ancora la facoltà di abbattere edifici privati.

È evidente che non la conosci affatto. Io che invece ci sono cresciuto so per certo che la gente con i soldi sta ad albaro e carignano. E in parte a castelletto, quarto, quinto e nervi. Ma poi albaro e carignano pericolose dove? Ricordo al massimo risse tra figli di papà nella prima e qualche prostituta trans che non ha mai dato noia a nessuno nella seconda.
 
È evidente che non la conosci affatto. Io che invece ci sono cresciuto so per certo che la gente con i soldi sta ad albaro e carignano. E in parte a castelletto, quarto, quinto e nervi. Ma poi albaro e carignano pericolose dove? Ricordo al massimo risse tra figli di papà nella prima e qualche prostituta trans che non ha mai dato noia a nessuno nella seconda.
anzi...per molti riccastri avere Trans a portata di "mano" è un plus non da poco.
 
È evidente che non la conosci affatto. Io che invece ci sono cresciuto so per certo che la gente con i soldi sta ad albaro e carignano. E in parte a castelletto, quarto, quinto e nervi. Ma poi albaro e carignano pericolose dove? Ricordo al massimo risse tra figli di papà nella prima e qualche prostituta trans che non ha mai dato noia a nessuno nella seconda.
La penso esattamente come te e poi perché stare a nervi e farsi da 30 a 45 minuti di coda per venire a lavorare in centro? Nervi pur essendo l ultima zona del comune é sempre già stata ritenuta quasi riviera. I ricchi stanno nelle altre zone e Io delinquenza in quelle zone non ne ho mai vista
 
Di Milano ce n’è solo una.
Milano troppo cara, Milano troppo chic e altera, Milano disumana, Milano indifferente e chi più ne ha più ne metta.
Sparare a zero su Milano deve essere diventata una specie di moda. Un irresistibile gara social a chi punta il dito e alza il sopracciglio con più vigore ed entusiasmo contro la città di gran lunga più internazionale, vitale, competitiva e moderna del nostro Paese.
Un compendio di immagini stereotipate inanellate da presunti opinion maker e da inchieste giornalistiche tutte uguali.
È abbastanza evidente che Milano generi - oltre a un bel pezzo di Pil e credibilità dell’Italia nel mondo - anche un’invidia con pochi eguali.
Se si ha voglia di uscire dal più scontato luogocomunismo, non sarà difficile spiegare perché Milano sia così più cara della media nazionale e alle prese con una vera e pericolosa bolla immobiliare: la città rappresenta un potentissimo polo attrattivo sui migliori talenti, risorse e potenzialità dell’intero Paese. Praticamente l’unico - se non parliamo di turismo, ovvio - capace di recitare un ruolo di rilievo a livello internazionale sul piano professionale e degli studi.
Tutto questo ha un prezzo o se preferite un costo, esattamente come nel caso di Londra, Berlino o Parigi. Per non parlare dei grandi o anche piccoli centri che negli Stati Uniti attraggono come delle irresistibili calamite i cervelli più ambiti al mondo. Da Seattle a San Francisco, per esempio, lungo la costa ovest si sono generate storture del mercato immobiliare e più in generale del costo della vita che fanno apparire la realtà milanese low cost.
Invece di narrare - rigorosamente a distanza e per sentito dire - una Milano invivibile, in preda ad orde di clandestini armati di coltello o di caricaturali imitazioni dei Ferragnez, converrebbe interrogarsi perché quasi nessun’altra realtà in Italia riesca a essere così volitiva, fantasiosa, inclusiva, competitiva come questa città dell’antico culto del lavoro e dal profondo rispetto per l’impegno.
Il problema è che di Milano in Italia ce n’è solo una, non che Milano sia troppo diversa e cara rispetto al resto del Paese. Ha nel Dna una caratteristica di straordinario valore, che i critici superficiali non colgono mai: al netto di difetti e problemi non dissimili da decine di altre metropoli medie o grandi, in questa città non conta tanto chi sei. Conta tantissimo cosa fai e come lo fai.
Escludendo i pirla (citazione) che non mancano mai, che tu sia nero, bianco, terrone, nordico o cinese puoi trovare spazio e realizzazione. Se vuoi e sei disposto a sudarteli.
Puoi fare, sbagliare e riprovare più che altrove, un vantaggio gigantesco per donne e uomini dalla più tenera età".
Sproloquio idealista.
"Idealista", Ecco svelata la genesi della denominazione di un noto sito immobiliare.
Credere così profondamente in Milano è contro la teoria di Darwin.
Non sopravvive il più forte, sopravvive quello che si adatta meglio.
La demografia non è una opinione ne una teoria e neppure il RAL (Retribuzione Media Annua) lo è.
Oltre ai dinosauri che hanno fatto insindacabilmente una brutta fine ci sono esempi contemporanei che possiamo analizzare con maggiori dati per vedere applicata e valutarne lo sviluppo della teoria did Darwin?
Secondo me Si.
Musica e Cinema ad esempio.
La musica era "forte" quanto Milano, eppure lungo la sua vita evolutiva sulla faccia della terra ad un certo punto incontro' l MP3 e la rete.
Milano Se la dovrà vedere con la Demografia, il RAL, la Provincia, le tassazione, la vivibilità, la delinquenza, il traffico, lo Smog ...
Per il Cinema è andata diversamente per fortuna.
Mentre per lMp3 fù immediatamente letale essendo quasi indistinguibile qualitativamente al disco in commercio,
Il DVIX per un limite tecnico per la tecnologia dell'epoca (compressione qualitativa scadende) feri il cinema e constatiamo attualmente una lunga malattia con esito incerto per la "specie" ... quanto durerà ancora ?
Non si sa inquanto il Virus Netflix a sua volta non se la passa bene.

Pertanto Milano è forte, ma non basta per crederci cosi profondamente... No?
 
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La penso esattamente come te e poi perché stare a nervi e farsi da 30 a 45 minuti di coda per venire a lavorare in centro? Nervi pur essendo l ultima zona del comune é sempre già stata ritenuta quasi riviera. I ricchi stanno nelle altre zone e Io delinquenza in quelle zone non ne ho mai vista
beh i genovesi che abitano a levante nei pressi delle stazioni usano il treno come "metro". in 15 minuti da nervi sei in pieno centro, senza auto né code. per il resto va un po' a gusti: se dovessi vivere a genova, preferirei nervi a carignano.
 
Credere così profondamente in Milano è contro la teoria di Darwin.
Non sopravvive il più forte, sopravvive quello che si adatta meglio.
La demografia non è una opinione ne una teoria e neppure il RAL (Retribuzione Media Annua) lo è.

La demografia è importante, ma va pure contestualizzata. Non è che se l'Italia perde abitanti allora dobbiamo attenderci un destino comune a tutta la nazione, anche perché il nostro orizzonte d'investimento è più corto.

Oltre ai dinosauri che hanno fatto insindacabilmente una brutta fine ci sono esempi contemporanei che possiamo analizzare con maggiori dati per vedere applicata e valutarne lo sviluppo della teoria did Darwin?
Secondo me Si.
Musica e Cinema ad esempio.
La musica era "forte" quanto Milano, eppure lungo la sua vita evolutiva sulla faccia della terra ad un certo punto incontro' l MP3 e la rete.

Per il Cinema è andata diversamente per fortuna.
Mentre per lMp3 fù immediatamente letale essendo quasi indistinguibile qualitativamente al disco in commercio,
Il DVIX per un limite tecnico per la tecnologia dell'epoca (compressione qualitativa scadende) feri il cinema e constatiamo attualmente una lunga malattia con esito incerto per la "specie" ... quanto durerà ancora ?
Non si sa inquanto il Virus Netflix a sua volta non se la passa bene.



Ma che esempio è? xD xD


Milano Se la dovrà vedere con la Demografia, il RAL, la Provincia, le tassazione, la vivibilità, la delinquenza, il traffico, lo Smog ...


Pertanto Milano è forte, ma non basta per crederci cosi profondamente... No?

Quanto sopra è corretto nei principi, ma fallace nell'applicazione.
Parlare di demografia o RAL (vivibilità e tutto il resto sono estremamente soggettive data la necessità di sussistere in una determinata area..) non permette di avere valutazioni utili a chi si approccia al mercato.


Detto ciò, non investirei nell'immobiliare milanese.
 
Ho rogitato l' appartamento acquistato a Trieste, son molto contento, e' perfetto, ammobiliato e in un contesto verde e tranquillo, confinante con un famoso parco verde con una linea di bus che in un quarto d'ora mi porta in pieno centro,

Il mercato immobiliare a Trieste e' in continua ascesa dato che e' diventata citta' turistica e scelta da molti austriaci che...ritornano a casa.

Comunque i prezzi sono ancora bassi e raramente superano i 3.000 euro al mq, nelle zone meno pregiate e case da ristrutturare, si possono trovare ancora a 1.000 euro al mq,

Io ho pagato 1800 al mq ma la casa e' perfetta, coi lavori del superbonus 110% in corso e gia' pagati dal venditore per la sua quota
 
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Ma certo con oltre 20 appartamenti lo é, in parte, ma quanto tempo mi porta via? Online rinnovo i contratti,quando arriva l amministrazione ,pago subito tutte le rate e mando una foto all inquilino con l acqua o quello che c è da pagare,non partecipo mai ad assemblee, le imposte e l imu me le manda il commercialista e pago f24. A fine mese controllo gli imcassi e vedo se ci fosse qualcuno in ritardo e mando messaggio.
Come gestisci il riepilogo degli affitti al commercialista? Mandi un file excel?
Questo è possibile in effetti.
Qui in Toscana nel 2019 riuscivo a trovare immobili sui 15-35K che nessuno voleva in comuni abbastanza collegati alle aree più ricche (la piana Fi-Po-Pt).
Come mai non comprasti nel 2019?
Gli immigrati stranieri ma anche campani stanno spazzando via tutti gli immobili di fascia bassa per poi ristrutturarli.
C'è una rinnovata fiducia, perché a livello di economia non è cambiato granché.
Come mai i campani vengono in toscana? Pensavo più nel Triveneto...
 
La demografia è importante, ma va pure contestualizzata. Non è che se l'Italia perde abitanti allora dobbiamo attenderci un destino comune a tutta la nazione, anche perché il nostro orizzonte d'investimento è più corto.







Ma che esempio è? xD xD




Quanto sopra è corretto nei principi, ma fallace nell'applicazione.
Parlare di demografia o RAL (vivibilità e tutto il resto sono estremamente soggettive data la necessità di sussistere in una determinata area..) non permette di avere valutazioni utili a chi si approccia al mercato.


Detto ciò, non investirei nell'immobiliare milanese.
Milano e' carissima nell' immobiliare ma meno di Parigi ,Londra, Monaco e Berlino.
E' una questione di domanda: a Milano convergono uomini d' affari, visitatori di infinite fiere, il mondo della moda,

studenti di tante universita' e dall' Expo anche tanti turisti che l' han resa la terza o quarta citta' piu' visitata.

Infine e' strapiena di extracomunitari che arrivano al sud ed il giorno dopo sono a Milano,

Non credo che Milano avra' mai scarsita' di popolazione, e' un polo di attrazione troppo grande
 
Come gestisci il riepilogo degli affitti al commercialista? Mandi un file excel?Come mai non comprasti nel 2019?

Come mai i campani vengono in toscana? Pensavo più nel Triveneto...
Ho un file excel con riepilogo di tutti gli affitti sia per la cedolare secca che per l imu ,prima di giugno e prima di dicembre gli mando eventuali modifiche avute dursnte l anno. Ovviamente ricontralla gli importi ma con il foglio di calcolo sono già giusti.
 
Di Milano ce n’è solo una.
Milano troppo cara, Milano troppo chic e altera, Milano disumana, Milano indifferente e chi più ne ha più ne metta.
Sparare a zero su Milano deve essere diventata una specie di moda. Un irresistibile gara social a chi punta il dito e alza il sopracciglio con più vigore ed entusiasmo contro la città di gran lunga più internazionale, vitale, competitiva e moderna del nostro Paese.
Un compendio di immagini stereotipate inanellate da presunti opinion maker e da inchieste giornalistiche tutte uguali.
È abbastanza evidente che Milano generi - oltre a un bel pezzo di Pil e credibilità dell’Italia nel mondo - anche un’invidia con pochi eguali.
Se si ha voglia di uscire dal più scontato luogocomunismo, non sarà difficile spiegare perché Milano sia così più cara della media nazionale e alle prese con una vera e pericolosa bolla immobiliare: la città rappresenta un potentissimo polo attrattivo sui migliori talenti, risorse e potenzialità dell’intero Paese. Praticamente l’unico - se non parliamo di turismo, ovvio - capace di recitare un ruolo di rilievo a livello internazionale sul piano professionale e degli studi.
Tutto questo ha un prezzo o se preferite un costo, esattamente come nel caso di Londra, Berlino o Parigi. Per non parlare dei grandi o anche piccoli centri che negli Stati Uniti attraggono come delle irresistibili calamite i cervelli più ambiti al mondo. Da Seattle a San Francisco, per esempio, lungo la costa ovest si sono generate storture del mercato immobiliare e più in generale del costo della vita che fanno apparire la realtà milanese low cost.
Invece di narrare - rigorosamente a distanza e per sentito dire - una Milano invivibile, in preda ad orde di clandestini armati di coltello o di caricaturali imitazioni dei Ferragnez, converrebbe interrogarsi perché quasi nessun’altra realtà in Italia riesca a essere così volitiva, fantasiosa, inclusiva, competitiva come questa città dell’antico culto del lavoro e dal profondo rispetto per l’impegno.
Il problema è che di Milano in Italia ce n’è solo una, non che Milano sia troppo diversa e cara rispetto al resto del Paese. Ha nel Dna una caratteristica di straordinario valore, che i critici superficiali non colgono mai: al netto di difetti e problemi non dissimili da decine di altre metropoli medie o grandi, in questa città non conta tanto chi sei. Conta tantissimo cosa fai e come lo fai.
Escludendo i pirla (citazione) che non mancano mai, che tu sia nero, bianco, terrone, nordico o cinese puoi trovare spazio e realizzazione. Se vuoi e sei disposto a sudarteli.
Puoi fare, sbagliare e riprovare più che altrove, un vantaggio gigantesco per donne e uomini dalla più tenera età".
Hai dato una rappresentazione di Milano piuttosto veritiera, in un certo senso Milano e' un concentrato multietnico ed efficiente come gli USA, importante la dominazione del 700 e 800 austriaca che ha dato alla citta' una buona organizzazione e serieta' che poche altre citta' italiane hanno, forse Trieste che però non ha iniziativa e vige la regola del NOSEPOL, non si puo' che blocca tutto,

Milano aldila' della sua importanza economica e' anche una bella citta' con grandi attrattive come il Duomo,la Galleria, il Castello Sforzesco, la Scala, l'Ultima Cena, S.Ambrogio, i Navigli,la pinacoteca Brera ecc

per un secolo fu capitale dell'impero romano e se si scavasse, verrebbe fuori di tutto come a Roma



Ricca di cortili e giardini spettacolari e nascosti fra i palazzi, immaginate che poteva essere come Amsterdam se non avessero coperto i tanti canali sottostanti per facilitare il traffico
 
Hai dato una rappresentazione di Milano piuttosto veritiera, in un certo senso Milano e' un concentrato multietnico ed efficiente come gli USA, importante la dominazione del 700 e 800 austriaca che ha dato alla citta' una buona organizzazione e serieta' che poche altre citta' italiane hanno, forse Trieste che però non ha iniziativa e vige la regola del NOSEPOL, non si puo' che blocca tutto,

Milano aldila' della sua importanza economica e' anche una bella citta' con grandi attrattive come il Duomo,la Galleria, il Castello Sforzesco, la Scala, l'Ultima Cena, S.Ambrogio, i Navigli,la pinacoteca Brera ecc

per un secolo fu capitale dell'impero romano e se si scavasse, verrebbe fuori di tutto come a Roma



Ricca di cortili e giardini spettacolari e nascosti fra i palazzi, immaginate che poteva essere come Amsterdam se non avessero coperto i tanti canali sottostanti per facilitare il traffico
Adesso non esageriamo, Milano ha la sua fortuna perché c è la borsa italiana e qui hanno trovato sede diverse multinazionali Italiane e non. Di bello non ha niente in confronto a Roma, a Venezia, Bologna e anche Torino che è molto più bella. Climaticamente pure è messa male, e basta chiedere a qualsiasi milanese che ne scapperebbe subito se potesse. Anche la produttività a Milano è inferiore al più laborioso Veneto ed all'Emilia. Grigia ed in molti posti mal curata con poco verde sinceramente non vedo nulla di bello, anche se ultimamente è in fase di riqualificazione ma c'è ne vuole ancora molta.
 
Ragazzi, una domanda, quanto spendereste massimo per l'acquisto di un bilocale in una zona dove lo stesso, lo si affitta a 500,00 al mese?
Ovviamente parlo di un blocale non da ristrutturare, ma prenderlo per affittarlo subito.
 
Ricca di cortili e giardini spettacolari e nascosti fra i palazzi, immaginate che poteva essere come Amsterdam se non avessero coperto i tanti canali sottostanti per facilitare il traffico
Dove la luce del sole non arriva neanche sotto tortura.
Parchi pieni di extra che post le 18:00 è meglio non frequentare.

Milano ha sicuramente dei posti di rilievo, ma molto inferiori rispetto ad altre città.
Oggi Milano è una citta estremamente sopravalutata, pieno di smog, di stress e senza verde.

Fortuna sua è il centro economico italiano.
 
Dove la luce del sole non arriva neanche sotto tortura.
Parchi pieni di extra che post le 18:00 è meglio non frequentare.

Milano ha sicuramente dei posti di rilievo, ma molto inferiori rispetto ad altre città.
Oggi Milano è una citta estremamente sopravalutata, pieno di smog, di stress e senza verde.

Fortuna sua è il centro economico italiano.
se cerchi qualità di vita, le metropoli non esistono. tanto per dire...new York è piena zeppa di topi grossi come nutrie.
 
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