Perchè andiamo in Niger?

Partiamo da un presupposto: la vera soluzione al problema dell'immigrazione selvaggia è questa, impedire che arrivino in Libia, perchè a quel punto è troppo tardi.

Ma davvero, e perchè mai? Il confine italiano è a sud del Sahara? Non lo sapevo. :rolleyes:
 
Partiamo da un presupposto: la vera soluzione al problema dell'immigrazione selvaggia è questa, impedire che arrivino in Libia, perchè a quel punto è troppo tardi.

Quindi non si può essere contrari a prescindere: se poi ci sono altri scopi ed interessi, o se l'intervento non sarà efficace, perchè comunque andare a combattere quella gente nel deserto non dev'essere una passeggiata, lo si vedrà.

L'intervento militare di questo tipo non è configurabile di per sè come atto di guerra, perchè una guerra si dichiara ad un paese ed un esercito stranieri: questa sarebbe un'azione di supporto agli eserciti regolari ufficiali contro trafficanti di uomini e loro fiancheggiatori, terroristi o meno

Hai dimenticato i trafficanti di droga e di bambini. Comunque stai già mettendo avanti le mani riconoscendo anche tu le scarse probabilità di riuscita dell' operazione. Si va in Niger per ca zz eggiar? Probabilmente l' obiettivo è un' altro ma non dichiarato. Mi chiedo perché la Francia e la Germania non abbiano chiesto aiuto all' Olanda dato che quando c'era da prendersi l' agenzia del farmaco sembravano tutti così in sintonia.
 
Partiamo da un presupposto: la vera soluzione al problema dell'immigrazione selvaggia è questa, impedire che arrivino in Libia, perchè a quel punto è troppo tardi.

Quindi non si può essere contrari a prescindere: se poi ci sono altri scopi ed interessi, o se l'intervento non sarà efficace, perchè comunque andare a combattere quella gente nel deserto non dev'essere una passeggiata, lo si vedrà.

L'intervento militare di questo tipo non è configurabile di per sè come atto di guerra, perchè una guerra si dichiara ad un paese ed un esercito stranieri: questa sarebbe un'azione di supporto agli eserciti regolari ufficiali contro trafficanti di uomini e loro fiancheggiatori, terroristi o meno
Con questi presupposti tanto vale dare la cittadinanza a tutta l'Africa...
 
Hai dimenticato i trafficanti di droga e di bambini. Comunque stai già mettendo avanti le mani riconoscendo anche tu le scarse probabilità di riuscita dell' operazione. Si va in Niger per ca zz eggiar? Probabilmente l' obiettivo è un' altro ma non dichiarato. Mi chiedo perché la Francia e la Germania non abbiano chiesto aiuto all' Olanda dato che quando c'era da prendersi l' agenzia del farmaco sembravano tutti così in sintonia.

Se non ricordo male, Olanda e Germania già aiutano i francesi in Mali.

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EDIT

Gli olandesi sono sì in Mali, ma con una missione ONU.

Dutch contributions in Mali | Mali | Defensie.nl

The Netherlands to extend involvement in Mali, Iraq and Afghanistan missions | News item | Government.nl
 
Hai dimenticato i trafficanti di droga e di bambini. Comunque stai già mettendo avanti le mani riconoscendo anche tu le scarse probabilità di riuscita dell' operazione. Si va in Niger per ca zz eggiar? Probabilmente l' obiettivo è un' altro ma non dichiarato. Mi chiedo perché la Francia e la Germania non abbiano chiesto aiuto all' Olanda dato che quando c'era da prendersi l' agenzia del farmaco sembravano tutti così in sintonia.

Per agenzia del farmaco ed EBA Francia e Germania non erano in sintonia. Per l'EBA Parigi e Francoforte erano concorrenti e per l'EMA pare che la Francia avesse votato per Milano nel ballottaggio invece Germania e Spagna avevano votato per Amsterdam

I retroscena sull'Ema, Italia tradita da Spagna e Germania | Gli sms di Gentiloni alla Merkel: "Angela..." - Tgcom24

Per il Niger di sono accordati Francia, Germania e Italia che sono gli stati più importanti della UE dopo l' uscita del Regno Unito.
E l'Italia è interessata a bloccare flussi di migranti che dal Niger cercano di andare in Libia per cercare poi di dirigersi verso l'Europa

Andrea Carli 28 dicembre 2017
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Niger area nevralgica per il flusso di migranti
La partita che si gioca, e che oltre a Roma vede in campo altri player - a cominciare dalla Francia, ma anche Stati Uniti e Germania - è quella che punta a ridurre il flusso di migranti diretti verso il Vecchio Continente. Considerata la collocazione geografica dell’Italia, in prima linea nella gestione dei flussi, è facile intuire l’importanza che questa operazione di stabilizzazione riveste nell’agenda di politica estera del paese. La missione partirà col nuovo anno, dopo il via libera del Parlamento. Inizialmente gli italiani - potrebbero essere i parà della Folgore i primi a partire - lavoreranno a Niamey, capitale del paese africano, insieme ai francesi, presenti nell’area del Sahel con gli oltre 3mila militari dell’operazione “Barkhane”.

La minaccia terroristica e il G5 Sahel
Connessa alla gestione dei flussi di migranti che da Agadez risalgono verso la Libia attraverso i territori desertici ad oggi poco controllati è l’altra faccia della medaglia: la minaccia terroristica globale, costituita dalla presenza in Niger di terroristi legati ad al-Qā‘ida ea Boko Haram. Il G5 Sahel, il team speciale antiterrorismo composto da militari di Mauritania, Mali, Niger, Burkina Faso e Ciad, nonostante sia stato istituito nel 2014 stenta a decollare per mancanza di fondi adeguati.


Ottobre 2016: il Cdm decide di aprire una ambasciata a Niamey
L’interesse dell’Italia per il Niger risale, almeno, all’ottobre del 2016, quando il Consiglio dei ministri allora presieduto da Matteo Renzi (Paolo Gentiloni era ministro degli Esteri) decise di aprire una ambasciata a Niamey (la rappresentanza diplomatica è stata poi aperta nel febbraio di quest’anno). Una nota della Farnesina di quei giorni spiegava che «l’apertura di un’ambasciata in Niger assicura all’Italia un rilevante vantaggio operativo, alla luce delle dinamiche che interessano il Sahel, con ripercussioni sotto il profilo della sicurezza in Italia e in Europa». Un anno dopo, a ottobre 2017, a seguito di un accordo di cooperazione tra Italia e Niger sottoscritto a Roma, fonti militari hanno annunciato l’invio di una decina di addestratori e di alcuni soldati.

Gentiloni: intervento richiesto dal Niger a inizio dicembre
Negli ultimi giorni il processo che condurrà i militari italiani in questo paese di transito dei migranti ha registrato un’accelerazione. Durante la conferenza stampa di fine anno, Gentiloni ha spiegato che «andiamo in Niger in seguito a una richiesta del governo locale pervenuta a inizio dicembre per un contributo italiano a fare le cose che normalmente facciamo in questi paesi, come ad esempio in Libia: consolidare gli assetti di controllo del territorio e delle frontiere e rafforzare le forze di polizia locali».
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Via libera alla missione in Niger, un percorso iniziato almeno un anno fa - Il Sole 24 ORE


L'Italia in Niger e gli accordi di Plombieres - Formiche.net
 
Hai dimenticato i trafficanti di droga e di bambini. Comunque stai già mettendo avanti le mani riconoscendo anche tu le scarse probabilità di riuscita dell' operazione. Si va in Niger per ca zz eggiar? Probabilmente l' obiettivo è un' altro ma non dichiarato. Mi chiedo perché la Francia e la Germania non abbiano chiesto aiuto all' Olanda dato che quando c'era da prendersi l' agenzia del farmaco sembravano tutti così in sintonia.

Ma l'interesse prioritario di fermare i flussi è nostro, mica dell'Olanda
 
Ma l'interesse prioritario di fermare i flussi è nostro, mica dell'Olanda

Mi sa che qualche problemi o di riflesso lo hanno anche Germania, Francia Svezia Belgio Polonia Ungheria Austria ecc... altrimenti mi dovresti spiegare perché i francesi chiudono Ventimiglia e perché l' Austria schiera le forze armate alla dogana. I oltre ad oggi gli attentati terroristici sono avvenuti un po' ovunque tranne che da noi. Un caso? Non credo. E comunque che c'entrano i flussi migratori, noi in Niger siamo andati per l' uranio altrimenti la Francia ci stacca il contatore.
 
Pubblicato il 18/01/2018
AMEDEO LA MATTINA
ROMA
Un contingente delle nostre forze armate partirà per il Niger. Una missione non da combattimento ma di addestramento delle forze di sicurezza locali per combattere il terrorismo e controllare le frontiere dove passano i migranti.
È stato l’ultimo voto della legislatura prima delle elezioni del 4 marzo. Dopo i senatori, ieri anche i deputati hanno votato la risoluzione presentata dalla maggioranza che autorizza diverse missioni all’estero, tra cui quelle nuove in Niger, Tunisia, Sahara occidentale e Repubblica Centrafricana.

Il centrodestra ha votato in ordine sparso.
Forza Italia e Fratelli d’Italia a favore. La Lega si è astenuta perchè ha ritenuto la risoluzione poco chiara e incisiva nel contrasto ai migranti. Una contraddizione se si pensa che il 10 gennaio Matteo Salvini aveva detto che «ogni intervento teso a contrastare l’immigrazione clandestina avrà il mio sostegno, ovunque, anche in Islanda».
Il Carroccio invece ha fatto un passo indietro forse per poter dire di non avere votato insieme a questa maggioranza di governo. Tenuto conto che i 5 Stelle hanno votato contro, come Liberi e Uguali. La campagna elettorale produce anche questi effetti.

Fi e Fratelli d’Italia hanno ritenuto necessarie queste missioni. «Abbiamo votato a favore per mettere un freno ai flussi di immigrati che, attraverso la Libia, giungono sulle nostre coste. Vigileremo affinché sia questo il compito dei nostri soldati, non quello di difendere gli interessi della Francia in Niger», ha spiegato Meloni. Il punto è verificare se una futura eventuale maggioranza di centrodestra si troverà d’accordo in politica estera sull’Europa, i rapporti con gli Stati Uniti e le missioni militari da finanziare in continuità con l’attuale governo. Solo sui rapporti con la Russia c’è una visione comune, mentre l’asse Francia-Germania è visto con sospetto.
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Via libera alla missione in Niger, centrodestra spaccato sul voto - La Stampa



Niger, ok della Camera alle missioni: Forza Italia vota a favore - Il Sole 24 ORE
 
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