Perché l'azionario globale è più "piccolo" dei mercati singoli/settoriali?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Ciao a tutti. Guardavo le dimensioni dei fondi su justETF.
In pratica gli ETF IUSQ e VWCE (azionari globali di Ishares e Vanguard) hanno 5-6.000 milioni in gestione, mentre SWDA ne ha 42.000, CSSPX ne ha 48.000, un altro sul Regno Unito ne ha 28.000, EIMI ne ha 15.000.

Non capisco come un azionario globale, e quindi completo di tutto secondo i pesi di mercato, possa essere meno richiesto di ETF parziali.
Ma poi di così tanto? È meno di 1/3 dell'ETF sui mercati emergenti e 1/8 dell'SWDA.
Come si spiega?
 
Sono diverse le date in cui sono stati costituiti, es. SWDA 25/09/2009 mentre VWCE 23/07/2019 e 10 anni di differenza non sono pochi. Poi ci sono altri fattori.
 
Sono diverse le date in cui sono stati costituiti, es. SWDA 25/09/2009 mentre VWCE 23/07/2019 e 10 anni di differenza non sono pochi. Poi ci sono altri fattori.
Sì ma lo IUSQ è stato istituito tipo nel 2012 mi pare. Eppure è grande 1/8 di SWDA e 1/3 degli emergenti. Non capisco come sia possibile 😅
 
Ciao a tutti. Guardavo le dimensioni dei fondi su justETF.
In pratica gli ETF IUSQ e VWCE (azionari globali di Ishares e Vanguard) hanno 5-6.000 milioni in gestione, mentre SWDA ne ha 42.000, CSSPX ne ha 48.000, un altro sul Regno Unito ne ha 28.000, EIMI ne ha 15.000.

Non capisco come un azionario globale, e quindi completo di tutto secondo i pesi di mercato, possa essere meno richiesto di ETF parziali.
Ma poi di così tanto? È meno di 1/3 dell'ETF sui mercati emergenti e 1/8 dell'SWDA.
Come si spiega?

Vabbeh, ma è "marketing" in un certo senso.
Inteso che a tutti piace provare a battere il mercato scegliendo i singoli ingredienti piuttosto che dei grossi "aggregatori".

Sarò ancora più drastico: ma come fai se sei un private banker a giustificare le tue commissioni ai clienti se non gli crei portafogli "complicati" quando il 99% di questi può essere sovraperformanto da una combinazione di un azionario globale (vwce va benissimo) un obbligazionario aggregato e un po' di liquidità?
 
i miei ts con timeframe mensili funzionano con quasi tutti gli indici,
bene e molto bene con spx ed ndx,
male con indici world,
quindi evito tutti i prodotti world
 
Vabbeh, ma è "marketing" in un certo senso.
Inteso che a tutti piace provare a battere il mercato scegliendo i singoli ingredienti piuttosto che dei grossi "aggregatori".

Sarò ancora più drastico: ma come fai se sei un private banker a giustificare le tue commissioni ai clienti se non gli crei portafogli "complicati" quando il 99% di questi può essere sovraperformanto da una combinazione di un azionario globale (vwce va benissimo) un obbligazionario aggregato e un po' di liquidità?
I private banker sarebbero i consulenti finanziari delle banche? Perché dubito fortemente che questi ultimi facciano comprare SWDA, EIMI e CSSPX ai propri clienti 😅. O altrimenti ti riferisci ad altri :)

Comunque ho capito il senso del tuo discorso, e in effetti questo spiegherebbe tutto. Io sono uno invece che odia scommettere e quindi amo l'aggregatone 😁
 
I private banker sarebbero i consulenti finanziari delle banche? Perché dubito fortemente che questi ultimi facciano comprare SWDA, EIMI e CSSPX ai propri clienti 😅. O altrimenti ti riferisci ad altri :)

Comunque ho capito il senso del tuo discorso, e in effetti questo spiegherebbe tutto. Io sono uno invece che odia scommettere e quindi amo l'aggregatone 😁
Esatto.
Loro magari lo fanno con fondi attivi, ma in generale il principo è quello.
Poi secondo me (ma è davvero un parere personale) c'e' la via di mezzo: un conto è avere 30 fondi diversi che creano solo confusione (a volte voluta proprio per dare l'idea di lavorare, quando non serve) un'altro conto è avere un singolo prodotto che ha magari grossi limiti.

Ad esempio i vangaurd life strategy sono sicuramente meglio di una qualsiasi gesitone di fondi "attiva", ma ad esempio ti costringevano ad avere una quota di obbligazionario quando era palese che l'obbligazionario era iper valutato (decennale tedesco con rendimenti nominali negativi, che a quel punto tanto meglio stare liquidi, almeno fai "solo" 0).

Per quello un azionario globale come l'swda può essere indicato per alcuni (chi con quello vuole farci tutto l'azionario) ma ad esempio ha il limite di non poter "spezzare" fuori la parte di emergenti, che buona parte di utenti vuole sovrapesre o sottopesare.
 
Esatto.
Loro magari lo fanno con fondi attivi, ma in generale il principo è quello.
Poi secondo me (ma è davvero un parere personale) c'e' la via di mezzo: un conto è avere 30 fondi diversi che creano solo confusione (a volte voluta proprio per dare l'idea di lavorare, quando non serve) un'altro conto è avere un singolo prodotto che ha magari grossi limiti.

Ad esempio i vangaurd life strategy sono sicuramente meglio di una qualsiasi gesitone di fondi "attiva", ma ad esempio ti costringevano ad avere una quota di obbligazionario quando era palese che l'obbligazionario era iper valutato (decennale tedesco con rendimenti nominali negativi, che a quel punto tanto meglio stare liquidi, almeno fai "solo" 0).

Per quello un azionario globale come l'swda può essere indicato per alcuni (chi con quello vuole farci tutto l'azionario) ma ad esempio ha il limite di non poter "spezzare" fuori la parte di emergenti, che buona parte di utenti vuole sovrapesre o sottopesare.
Chiaro, capito.
Io onestamente ho preso lo IUSQ perché non ho idea se dovrei sovrapesare o sottopesare gli emergenti. Gli emergenti hanno un p/e molto più basso dell'sp500, però magari è giustificato questo p/e così più basso? Boh... non saprei fare una valutazione e quindi ho preso il globale...
 
Chiaro, capito.
Io onestamente ho preso lo IUSQ perché non ho idea se dovrei sovrapesare o sottopesare gli emergenti. Gli emergenti hanno un p/e molto più basso dell'sp500, però magari è giustificato questo p/e così più basso? Boh... non saprei fare una valutazione e quindi ho preso il globale...
Sugli emergenti c'è da fare anche un discorso legato al dollaro, Michael Gayed nella sua analisi era arrivato alla conclusione che un dollaro che si indebolisce porta quasi sicuramente a benefici per gli emergenti.
Io non saprei nel breve termine però a lungo andare penso ci abbia preso.
 
Possibili risposte:
1) alcuni ETF sono stati costituiti in date più recenti
2) alcuni ETF azionari mondiali sono costruiti replicando indici che potrebbero piacere meno agli istituzionali
3) i volumi sugli ETF li fanno gli istituzionali non certo i privati (retail)
4) un ETF azionario mondiale va bene per coloro che ritengono che vada bene ma non è l'opinione di tutti; io nei consigli ai clienti ne utilizzo ben pochi soprattutto da un anno a questa parte; la mia motivazione è che un azionario globale era ed è tuttora sbilanciato verso le big tech stocks USA ottime aziende ma "care" in un contesto di tassi crescenti e possibile recessione (più avanti si vedrà); di ETF ne utilizzo parecchio nei consigli ai clienti (rispetto ai private banker) ma di azionario globale ben poco
5) gli istituzionali, che fanno i volumi maggiori sugli ETF, tendono a non usare gli azionari globali, anche perchè li mettono dentro ai fondi, alle gestioni, alle polizze e ci sono i limiti di concentrazione su singolo strumento
P.S esistono ottimi ETF anche su scala globale con focus particolari, che finiscono per essere delistati perchè gli investitori in media non li conoscono a sufficienza e non li apprezzano; purtroppo si sono diffuse molto idee che trovo abbastanza discutibili ad es. di investire solo su ETF con almeno 100 milioni di masse o che esiste solo l'azionario globale a capitalizzazione, queste idee se anche potevano avere in origine un senso (nel contesto in cui era state considerate la prima volta) col tempo sono state ripetute a pappagallo e hanno preso piede anche se restano a mio parere discutibili per molti aspetti
 
Ultima modifica:
Possibili risposte:
1) alcuni ETF sono stati costituiti in date più recenti
2) alcuni ETF azionari mondiali sono costruiti replicando indici che potrebbero piacere meno agli istituzionali
3) i volumi sugli ETF li fanno gli istituzionali non certo i privati (retail)
4) un ETF azionario mondiale va bene per coloro che ritengono che vada bene ma non è l'opinione di tutti; io nei consigli ai clienti ne utilizzo ben pochi soprattutto da un anno a questa parte; la mia motivazione è che un azionario globale era ed è tuttora sbilanciato verso le big tech stocks USA ottime aziende ma "care" in un contesto di tassi crescenti e possibile recessione (più avanti si vedrà); di ETF ne utilizzo parecchio nei consigli ai clienti (rispetto ai private banker) ma di azionario globale ben poco
5) gli istituzionali, che fanno i volumi maggiori sugli ETF, tendono a non usare gli azionari globali, anche perchè li mettono dentro ai fondi, alle gestioni, alle polizze e ci sono i limiti di concentrazione su singolo strumento
P.S esistono ottimi ETF anche su scala globale con focus particolari, che finiscono per essere delistati perchè gli investitori in media non li conoscono a sufficienza e non li apprezzano; purtroppo si sono diffuse molto idee che trovo abbastanza discutibili ad es. di investire solo su ETF con almeno 100 milioni di masse o che esiste solo l'azionario globale a capitalizzazione, queste idee se anche potevano avere in origine un senso (nel contesto in cui era state considerate la prima volta) col tempo sono state ripetute a pappagallo e hanno preso piede anche se restano a mio parere discutibili per molti aspetti
Grazie mille per la disamina.
Se posso chiedere, perché ritieni che "non esiste solo l'azionario a capitalizzazione"?
Secondo te ci sono altri metodi validi per pesare le azioni di un ETF che non sia la capitalizzazione di mercato?
 
La dimensione (patrimonio raccolto) da un etf, dipende da alcune motivazioni, in parte spiegate da @consindip in parte
da ricercarsi nella "psiche" degli investitori.
Il tuo ragionamento avrebbe maggior senso se si raggruppassero le macrocategorie degli etf, se per esempio sommassimo
tutti gli etf globali, tutti gli etf emergenti e via di questo passo.
Molti etf, potenzialmente interessanti, scontano il fatto di essere arrivati sul mercato quando loro concorrenti avevano raggiunto
masse considerevoli, in questo contesto, fare raccolta sufficiente per avere scambi elevati e con spread minimi, diventa difficile oppure
ci vogliono anni. In conclusione direi che guardare alla raccolta complessiva di un etf, è solo uno dei parametri da valutare, ve ne
sono altri che possono aiutare maggiormente nella scelta.
 
Grazie mille per la disamina.
Se posso chiedere, perché ritieni che "non esiste solo l'azionario a capitalizzazione"?
Secondo te ci sono altri metodi validi per pesare le azioni di un ETF che non sia la capitalizzazione di mercato?
ci sono molti altri metodi per costruire l'indice che l'ETF deve replicare:
1) equal weight
2) value
3) momentum
4) dividend
5) p/e di Shiller
6) moat
7) varie modalità di filtri ESG
8) tematici
e altri ancora .....
 
La discussione è interessante, aggiungo un elemento di valutazione: io da tanti anni ho un pac su MSCI ACWI che ha raggiunto ormai una cifra considerevole. La mia logica di investimento rimane invariata (non mi interessa fare market timing nè sovrappesare alcune aree), ma sto cominciando a chiedermi se non abbia senso replicare la stessa identica esposizione ma con più strumenti, principalmente per diversificare rischio emittente o altri possibili rischi che al momento non vedo (per non tenere tutte le uova nello stesso paniere insomma, benchè sia il più diversificato)
 
Non esiste rischio emittente per un etf. A meno che non sia a replica sintetica.
Il motivo per continuare così è la maggior efficienza fiscale, eventualmente vedrei bene, in aggiunta e per piccoli importi, azionari tematici, per esempio sull’ intelligenza artificiale o sull’ idrogeno.
 
La discussione è interessante, aggiungo un elemento di valutazione: io da tanti anni ho un pac su MSCI ACWI che ha raggiunto ormai una cifra considerevole. La mia logica di investimento rimane invariata (non mi interessa fare market timing nè sovrappesare alcune aree), ma sto cominciando a chiedermi se non abbia senso replicare la stessa identica esposizione ma con più strumenti, principalmente per diversificare rischio emittente o altri possibili rischi che al momento non vedo (per non tenere tutte le uova nello stesso paniere insomma, benchè sia il più diversificato)
non ha senso comprare lo stesso indice con ETF differenti (sempre che si tratti di ETF) io piuttosto avrei dei dubbi sulla validità di investire solo in un indice a capitalizzazione, la possibilità di lateralizzare per diversi anni (decenni) resta elevata e sopratutto se l'obiettivo primario è di investire a lungo termine diversificando emittenti, paesi e settori allora non sta funzionando perchè :
- si resta esposti a IT per il 20% del totale, al settore generi di largo consumo al 6,98%, al settore energia al 4,9, materie prime ancora meno ecc.
- si resta esposti a USA al 60%, Cina 3,2, Germania 2,75, Corea del sud 1,34 ecc.
- Apple pesa 3,84, Finecobank 0,02, Diasorin 0,01, è giusto un esempio
- questa la situazione dopo 14 mesi di forte calo delle big tech USA

In realtà chi ha investito su MSCI ACWI dovrebbe rendersi conto che sta comprando le big tech USA e in generale il mercato USA e quindi NON sta diversificando come pensa di fare
 
Capisco quello che dici ma non concordo. Comprare l'MSCI world significa comprare il mercato (con tutte le sue distorsioni e esagerazioni), diversificare su altri ETF significa voler battere il mercato e quindi auguri... Qui si apre la buona vecchia diatriba tra gestione attiva e gestione passiva, e tutte le statistiche ormai dimostrano con certezza che sul lungo periodo con la gestione attiva batti il mercato 3/4 volte su 100, ecco io non voglio prendere il rischio di non riuscirci.
Detto questo qualche piccola scommessa su singole stock, o sulla Cina per esempio che è sottocapitalizzata e quindi sottorapresentata nell'indice, la faccio anche io, ma di questo si tratta, di una scommessa.
 
Aggiungo un elemento ai tuoi esempi: se andiamo incontro ad un world changing order come suggeriscono Ray Dalio&co e il mercato Cinese si sviluppasse con trasparenza nei prossimi decenni capitallizzando tanto quanto o più degli USA, nell'MSCI world la Cina avrà un peso differente di quello che ha ora... Se così non fosse beh l'indice semplicemente rispecchierà la capitalizzazione di mercato
 
a mio parere discutibili per molti aspetti
quali sono gli aspetti discutibili, a parte la "falsa" diversificazione dove in realta' si sovrappesa USA e big tech e il rischio di lateralizzazione per decenni ?
 
Aggiungo un elemento ai tuoi esempi: se andiamo incontro ad un world changing order come suggeriscono Ray Dalio&co e il mercato Cinese si sviluppasse con trasparenza nei prossimi decenni capitallizzando tanto quanto o più degli USA, nell'MSCI world la Cina avrà un peso differente di quello che ha ora... Se così non fosse beh l'indice semplicemente rispecchierà la capitalizzazione di mercato
il peso dell'azionario cinese in MSCI non è automatico, dipende dalla volontà dei creatori dell'indice MSCI
 
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