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Vorrei rivolgere al forum una domanda per cercare di approfondire un argomento che in vari modi è stato ultimamente già toccato in qualche 3d.
E' poi così "conveniente" utilizzare sicav di diritto estero anzichè fondi comuni di diritto italiano?
A parte quando si vuole investire in determinati settori/paesi per i quali effettivamente non esistono fondi italiani, negli altri casi non è più conveniente dal punto di vista fiscale utilizzare i fondi, scegliendo ovviamente i prodotti meglio gestiti?
Ultimamente mi ritrovo a studiare portafogli di potenziali clienti ai quali le banche hanno rifilato sicav anche solo per investire nelle macroaree, non dico specializzati cina. Questi investimenti sono in rosso pesante e spesso sono prodotti di qualità mediocre. Volendo migliorare i prodotti in portafoglio ci si trova davanti al problema di un consistente credito d'imposta che non può essere compensato nemmeno investendo in altre sicav, ma solo con plusvalenze da azioni e affini (strumenti in cui molti clienti non investono).
Se poi addirittura uno deve realizzare l'investimento per un qualsiasi motivo e in seguito non effettua altri investimenti, del credito d'imposta se ne può proprio scordare.
Concludendo secondo me questo è un aspetto non secondario quando si deve scegliere uno strumento, spesso però sottovalutato da banche che per fare bella figura oltre ai fondi della loro sgr (gli unici che collocano) piazzano le solite 4 sicav nel portafoglio dei clienti.
Attendo vostri commenti.

E' poi così "conveniente" utilizzare sicav di diritto estero anzichè fondi comuni di diritto italiano?
A parte quando si vuole investire in determinati settori/paesi per i quali effettivamente non esistono fondi italiani, negli altri casi non è più conveniente dal punto di vista fiscale utilizzare i fondi, scegliendo ovviamente i prodotti meglio gestiti?
Ultimamente mi ritrovo a studiare portafogli di potenziali clienti ai quali le banche hanno rifilato sicav anche solo per investire nelle macroaree, non dico specializzati cina. Questi investimenti sono in rosso pesante e spesso sono prodotti di qualità mediocre. Volendo migliorare i prodotti in portafoglio ci si trova davanti al problema di un consistente credito d'imposta che non può essere compensato nemmeno investendo in altre sicav, ma solo con plusvalenze da azioni e affini (strumenti in cui molti clienti non investono).
Se poi addirittura uno deve realizzare l'investimento per un qualsiasi motivo e in seguito non effettua altri investimenti, del credito d'imposta se ne può proprio scordare.
Concludendo secondo me questo è un aspetto non secondario quando si deve scegliere uno strumento, spesso però sottovalutato da banche che per fare bella figura oltre ai fondi della loro sgr (gli unici che collocano) piazzano le solite 4 sicav nel portafoglio dei clienti.
Attendo vostri commenti.