nickilista
Siento el Sur...
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Inutile ribadirlo: ci sono alcune operazioni di cura della propria persona che risultano fastidiose. Nel mio caso, la più noiosa è la barba.
Premetto che sono un vero e proprio artista, che utilizzo il rasoio da barbiere (quello protetto però, perché quello a lama aperta bisognerebbe molarlo e sicuramente mi scoccerei di fare l'operazione), e che il risultato è - come diciamo qui a Napoli - "comm 'na zizza 'e pacchiana" (liscia come ciò che si intravede del turgido seno di una bella e giovane ragazza popolana) però lo grido chiaro e tondo, "urbi et orbi": la barba è una condanna! Perché bisogna radersi? Perché "ci piaciamo" di più metendo in rilievo i nostri lineamenti (con il caldo è, questa, una necessità)? Rispondiamo ad un'esigenza - per così dire - sociale, o ad una più propria (non dico "personale" perché il termimne rimanda ad una certa idea di socialità)?
Che operazioni detestate, voi?
Premetto che sono un vero e proprio artista, che utilizzo il rasoio da barbiere (quello protetto però, perché quello a lama aperta bisognerebbe molarlo e sicuramente mi scoccerei di fare l'operazione), e che il risultato è - come diciamo qui a Napoli - "comm 'na zizza 'e pacchiana" (liscia come ciò che si intravede del turgido seno di una bella e giovane ragazza popolana) però lo grido chiaro e tondo, "urbi et orbi": la barba è una condanna! Perché bisogna radersi? Perché "ci piaciamo" di più metendo in rilievo i nostri lineamenti (con il caldo è, questa, una necessità)? Rispondiamo ad un'esigenza - per così dire - sociale, o ad una più propria (non dico "personale" perché il termimne rimanda ad una certa idea di socialità)?
Che operazioni detestate, voi?
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