Philip Morris International & Tobacco Companies

Subito montagne russe sulla simulazione!! :)
 

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Philip Morris International: La più interessante, ritmi di crescità nettamente superiori alla concorrenza grazie all'esposizione dei mercati emergenti.
Brand dominante e managment capace (Ex gruppo di Altria), la sede legale in svizzera è una mossa intelligente. Dividendo 5,54% ma payout di del 67%, segno che il managment non è bendato al breve termine. E' stata finalizzata la recente acquisizione di Rothmans (canadese), la mia società preferita del gruppo. Il titolo è a premio rispetto alle concorrenti e considerando anche l'impatto di un possibile dollaro forte sui conti non posso escludere che continui a calare. Da monitorare con buon prezzo a 35$.
Non ho studiato la situazione (in borsa bisogna valutare non solo se una società fa utili, ma anche se è sovraprezzata o meno) ma quando mi è venuto in mente di investire nel settore ho notato che le società quotavano piuttosto in alto, con P/E elevati e non ho visto i bilanci, insomma, ho lasciato perdere. Se non posso dare giudizio sulla borsa, posso dire che commercialmente Imperial Tobacco è la società che si sta muovendo meglio, almeno qui in Italia. Fino a pochi anni fa operava solo in mercati ad alto rendimento dove le sigarette non sono sottoposte a monopolio, come quello inglese ed Usa, adesso con Galoises e Fortuna si è lanciata anche in Italia ed è sicuramente diventata top seller in Francia e Spagna. Però noto adesso che il P/E è un improponibile 31.
Segnalo anche la possibilità di entrare in BAT tramite il gruppo Richemont che produce anche oggetti di lusso (orologi, penne) ed è uno dei principali azionisti di BAT. L'investimento sarebbe quindi maggiormente diversificato. Su Philip Morris non mi esprimo, di certo è quello che vende di più...
 
Non ho studiato la situazione (in borsa bisogna valutare non solo se una società fa utili, ma anche se è sovraprezzata o meno) ma quando mi è venuto in mente di investire nel settore ho notato che le società quotavano piuttosto in alto, con P/E elevati e non ho visto i bilanci, insomma, ho lasciato perdere. Se non posso dare giudizio sulla borsa, posso dire che commercialmente Imperial Tobacco è la società che si sta muovendo meglio, almeno qui in Italia. Fino a pochi anni fa operava solo in mercati ad alto rendimento dove le sigarette non sono sottoposte a monopolio, come quello inglese ed Usa, adesso con Galoises e Fortuna si è lanciata anche in Italia ed è sicuramente diventata top seller in Francia e Spagna. Però noto adesso che il P/E è un improponibile 31.
Segnalo anche la possibilità di entrare in BAT tramite il gruppo Richemont che produce anche oggetti di lusso (orologi, penne) ed è uno dei principali azionisti di BAT. L'investimento sarebbe quindi maggiormente diversificato. Su Philip Morris non mi esprimo, di certo è quello che vende di più...

Ciao Lupak:), se sei interessato ti invito ad appronfondire anche lo studio del settore, ogni nuovo stimolo alla discussione è positivo. Il P/E alto è relativo solo a Imperial Tobacco per la sua fase di trasizione dopo l'acquisto della spagnola Altadis, non è fra le mie preferite ma sta facendo sforzi per potenziarsi. http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=conewsstory&refer=conews&tkr=IMT:LN&sid=ag_QwXQ1Ci7c
Oltre a Francia e Spagna è presente anche il Germania con marchio "West", in Italia la leadership di PM non sembra per ora attaccabile.
BAT invece è fra le mie preferite e si è confermata come uno dei titoli migliori del FTSE 100 nella tempesta finanziaria, anche se per ragioni che ho scritto nel thread la mia attenzione si è rivolta in particolare alle società americane. http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=conewsstory&refer=conews&tkr=BATS:LN&sid=aYUzl09ViliQ
Come hai detto tu non basta che una società faccia utili ma bisogna prenderla anche al prezzo giusto, per questo sto aspettando PM sotto 35$.
Il P/B è inutile per analizzare il settore, io mi affido al P/E e al P/FCF anche se non bisogna dimenticare che ogni società pur rimanendo nello stesso settore è in condizioni differenti non solo per le acquisizioni ma anche per prospettive future di crescita. Esempio MO è naturale che abbia una valutazione inferiore a PM.:yes:
 
Ciao Lupak:), se sei interessato ti invito ad appronfondire anche lo studio del settore, ogni nuovo stimolo alla discussione è positivo.
Mi ero interessato in quanto lavoratore del settore :D
Con questo post spero, più che darti consigli in borsa, di aiutarti o darti indicazioni utili.
Il P/E alto è relativo solo a Imperial Tobacco per la sua fase di trasizione dopo l'acquisto della spagnola Altadis, non è fra le mie preferite ma sta facendo sforzi per potenziarsi. http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=conewsstory&refer=conews&tkr=IMT:LN&sid=ag_QwXQ1Ci7c
Oltre a Francia e Spagna è presente anche il Germania con marchio "West", in Italia la leadership di PM non sembra per ora attaccabile.
Ma una società cresce anche quando si espande. Una società già grande che ha un fatturato di miliardi ed occupa uno spazio di mercato ampio che margine di crescita ha? Può ancora sperare di sottrarre spazi ai concorrenti? Non che sia male comprare società "grandi" sottovalutate, ci si può anche guadagnare bene, però storicamente i veri soldi, cioè grosse crescite del capitale, si fanno con le società che crescono rispetto a quelle che mantengono la posizione dominante. A me piaceva molto Imperial Tobacco proprio perchè era più piccola (ossia aveva più possibilità di espandersi) operava principalmente nel mercato Uk, che è un mercato libero da monopolio statate ed in cui si guadagna di più e poi produce sigarette di qualità come Davidoff o John Player, anche se non fumando parlo per sentito dire :D
Inoltre ha potuto anche espandersi all'estero tramite acquisizioni.
BAT è un titolo come Imperial Tobacco ed ha avuto in borsa risultati ancora migliori di IT. In Italia ha comprato Etinera e poteva contare su una maggiore penetrazione anche nel mercato Usa. Altro bel titolo e con speranze di crescita, andrebbe studiato.
Infine c'è Philip Morris, su cui commercialmente non si discute, visto che in Italia è incontrastata regina ed ha brands riconosciuti ovunque nel mondo, in Italia avrà il 60% del mercato o forse più, ha ancora margini di crescita qui o nel mondo? Tieni presente che il consumo di tabacco è in diminuzione ovunque e che i governi legiferano sempre contro.
Poi vedo che ormai il mercato ha quote prestabilite e stabili, a parte lo scossone che anni fa pose fine all'egemonia/dominio dei Monopoli di Stato in Italia e delle loro sigarette (principalmente MS) al fumatore non piace cambiare e provare cose nuove, ognuno si sente confortato dalla sua sigaretta, dal brand e non la cambia mai, anche se saltuariamente prova altre cose e al massimo cambia per "farsi fesso da solo", per illudersi di avere la sigarette più leggera, rimane nel brand (i tipici passaggi sono Marlboro --> Marlboro Light, Merit --> Merit Blu, Winston Rosse --> Winston Blu, Pall Mall Rosse --> Pall Mall Blu/White etc etc) le quote di mercato non sono molto cambiate e ti posso dire che qui (e credo sia così altrove) anche i grossi gruppi come Philip Morris faticano a pubblicizzare ed imporre nuovi prodotti, anche perchè almeno in Italia e nei paesi in cui c'è il monopolio il mercato è chiuso e non si possono pubbilcizzare le sigarette in tivù o al cinema o in radio.
Ho visto diversi tentativi fatti dai produttori di sottrarre agli altri degli spazi, tutti andati a vuoto. Le Blend 29 o le Compact fatte per aggredire la fascia di mercato sono stati dei mezzi flop, in passato sono stati flop per gli stessi motivi le Merit Uno, le Merit Evolution, Reynolds ha floppato con la Camel One e sono sicuro che prossimamente Imperial Tobacco flopperà con le Davidoff slim. Anzi, rischiano di sottrarre delle quote di mercato a se stessi :D
Ciò nonostante, con il settore delle sigarette ci può essere un vero e proprio boom (stile telefonici nel 99) se solo ovunque venisse meno il monopolio, ma questo nessuno lo può prevedere o dire con certezza, così come nel lungo periodo, se si continuano le attuali politiche di innalzare l'età legale per l'acquisto o si disincentiva il consumo perchè ci si rende conto che i fumatori pesano troppo sulla sanità (come negli Usa, il numero dei fumatori è passato dal 40% della popolazione adulta al 20 attuale...) oppure si continua a tassare diminuendo i consumi e favorendo il contrabbando allora è la fine. È un settore che bisogna studiare bene. Io nel lungo periodo preferirei certamente un titolo farmaceutico ad uno del tabacco, però non si può mai dire
 
Mi ero interessato in quanto lavoratore del settore :D

Ciò nonostante, con il settore delle sigarette ci può essere un vero e proprio boom (stile telefonici nel 99) se solo ovunque venisse meno il monopolio, ma questo nessuno lo può prevedere o dire con certezza, così come nel lungo periodo, se si continuano le attuali politiche di innalzare l'età legale per l'acquisto o si disincentiva il consumo perchè ci si rende conto che i fumatori pesano troppo sulla sanità (come negli Usa, il numero dei fumatori è passato dal 40% della popolazione adulta al 20 attuale...) oppure si continua a tassare diminuendo i consumi e favorendo il contrabbando allora è la fine. È un settore che bisogna studiare bene. Io nel lungo periodo preferirei certamente un titolo farmaceutico ad uno del tabacco, però non si può mai dire

Cavolo è un onore avere un lavoratore del settore su questo thread!:bow:

Hai toccato dei punti dolenti, in consumo di sigarette è in diminuzione nei paesi sviluppati. Per questo non comprerei per il lungo periodo Reynolds o Altria che operano solo negli USA (anche se stanno cercando di espandersi in altri sotto settori). Le società del settore molto internazionalizzate riescono ancora a fare crescere i volumi, anche se con difficoltà.
Mi sono interessato al settore perchè è anti-ciclico, ha grossi margini operativi, non ha grossi problemi di elasticità di produzione e ha grossi flussi di cassa che permettono di remunerare l'azionista anche in periodi di grossa difficoltà. Mi sono interessato anche del settore farmaceutico in particolare di Eli Lilly e Pfizer e non è che se la passino benissimo con la FDA che si è fatta sempre più restrittiva e con i generici che pressano con forza.
Mi aspetto un'altra ondata di ribassi per questo nella simulazione sono rimasto cash. Mi piace PM per molti motivi (l'aspetto più bassa), ma penso sia importante nel lungo periodo coprirla con UUP che segue il dollar index, PM infatti è quotata al NYSE ma tutte le sue operazioni sono Ex-Usa e un apprezzamento del dollaro può deteriorare i suoi risultati con una certa forza.
Per questo ho inventato il PM-C, però è tutto in via sperimentale, Don't Try This At Home! :D
 
Cavolo è un onore avere un lavoratore del settore su questo thread!:bow:

Hai toccato dei punti dolenti, in consumo di sigarette è in diminuzione nei paesi sviluppati. Per questo non comprerei per il lungo periodo Reynolds o Altria che operano solo negli USA (anche se stanno cercando di espandersi in altri sotto settori). Le società del settore molto internazionalizzate riescono ancora a fare crescere i volumi, anche se con difficoltà.
Mi sono interessato al settore perchè è anti-ciclico, ha grossi margini operativi, non ha grossi problemi di elasticità di produzione e ha grossi flussi di cassa che permettono di remunerare l'azionista anche in periodi di grossa difficoltà. Mi sono interessato anche del settore farmaceutico in particolare di Eli Lilly e Pfizer e non è che se la passino benissimo con la FDA che si è fatta sempre più restrittiva e con i generici che pressano con forza.
Mi aspetto un'altra ondata di ribassi per questo nella simulazione sono rimasto cash. Mi piace PM per molti motivi (l'aspetto più bassa), ma penso sia importante nel lungo periodo coprirla con UUP che segue il dollar index, PM infatti è quotata al NYSE ma tutte le sue operazioni sono Ex-Usa e un apprezzamento del dollaro può deteriorare i suoi risultati con una certa forza.
Per questo ho inventato il PM-C, però è tutto in via sperimentale, Don't Try This At Home! :D
Ciao, anche io mi ero interessato ai produttori di tabacco per questo motivo: margini da produttori del lusso (:D) cash flow elevato e resistenza ciclica alle crisi. Un altro vantaggio è che in questo settore, specie nei paesi sottoposti a monopolio, non c'è il rischio del credito. Le sigarette infatti si pagano alla consegna o alla successiva consegna, ma in quest'ultimo caso è necessaria una particolare fideiussione. I soldi vengono raccolti dalla società che gestisce i pagamenti e le consegne (in Italia è Logista Italia S.p.A.) e quindi girati allo stato ed ai produttori secondo aggi prestabiliti per legge. Ai produttori ad esempio spetta il 14,5% sul prezzo di vendita delle sigarette in Italia.
Come ho già detto, la cosa che mi lascia perplessa nel settore è dovuta alla staticità delle quote del mercato. Questo fa sì che una società che vuole espandersi (ad es. se Reynolds volessere vendere qui in Italia al di là delle Camel) trova molte difficoltà a farsi conoscere (del resto...pubblicità vietata perfino all'interno delle tabaccherie) e che una società già grande possa un po' dormire sugli allora, ma sempre col rischio che la diminuzione del consumo del tabacco porti ad una diminuzione del suo fatturato, a parità di quote di mercato. Per il resto posso dire che se tutto si mantiene così com'è, sarebbe l'investimento ideale nel lungo periodo anche perchè sono tutte "mucche da dividendo", ma bisogna avere l'occhio lungo e saper scegliere. L'unica cosa che prò bloccare un produttore dal fare utili è il debito, quindi scegli la società che ha un Debt/Equity basso.
 

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4° Settimana, brusco rallentamento per il dollaro, PM continua a stare sopra tutti, anche alla faccia del sottoscritto che ha preferito rimanere cash.
 

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5° Settimana, il dollaro cala ancora, questo sostiene ancora le azioni di PM. Sarà interessante la prossima settimana con lo stacco dei dividendi che credo accrediterò subito all'ex date nella simulazione, ovviamente con la doppia tassazione. :)
 

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verso ipervenduto

x seven
 

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Eccoci arrivati alla 6° settimana, prezzati dentro i cedolini staccati e ovviamente tassati accuratamente. Bene PM, PM-C e Nonna Pina per ora; Buffett un po' a sorpresa si ritrova ultimo, ovviamente gli auguriamo un pronto recupero. :)
 

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7° Settimana, Zio Giorgio e Buffett rispondono alla grande, col sennò del poi investire in PM avrebbe dato grosse soddisfazioni in breve tempo. Il prodotto PM-C riesce finora a battere l'indice, sono curioso di vedere a fine mese i risultati. :)
 

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8° Settimana, l'indice è sopra lo "0" solo per i cedolini del 4° trimestre, questo per dire che a meno di azzeccare il giorno del bottom, entrare nell'azionariato dopo il crollo di ottobre non avrebbe portato ai risultati sperati, almeno fino a ora.
Dalla prossima settimana cominciano le trimestrali, anche se quelle del Tabacco arriveranno a fine mese. :yes:
 

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9° Settimana, ho corretto il mio rischio a 0 visto che sono rimasto fermo, lo incrementerò quando entrerò nel mercato. Settimana ricca di sconvolgimenti nella classifica, MO ha fatto un balzo pauroso e vedremo se riuscirà a mantenerlo. Tutti i prodotti corretti per il rischio stanno facendo meglio del mercato (e non è che sia cosa facile), Buffett è sotto. Avevo in mente di prendere qualche altro titolo, ma non vorrei complicare troppo la simulazione dedicata al tabacco.
 

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10° settimana, il Tabacco si mantiene solido, niente scampo per l'indice e per Buffett che devono vedersela con il crollo dei finanziari nei rispettivi pancioni.
MO consolida il grande rimbalzo della scorsa settimana, credo che dietro la sua corsa ci sia un fattore valutario. MO opera solo negli Usa, se il dollaro imbocca la strada giusta il titolo attira gli investimenti esteri come una calamita. Da notare la correlazione inversa, negli ultimi 3 rilevamenti, di PM (con tutti i ricavi in moneta estera) e l'UUP; il PM-C copre il rischio ma non del tutto visto che è stato calibrato con il 60% di PM e 40% di UUP.
 

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Altria ha riportato i risultati ieri in linea con le attese, momento di transizione per la società con l'acquisto di UST. I volumi scendono ma la società riesce a mantenere un potere di pricing ottimo in confronto ad altri settori. Dovuto ovviamente al tipo di prodotto venduto. Qui un paio di articoli:

Altria Profit Meets Estimates; Buybacks Suspended

Altria posted a quarterly profit in line with Wall Street estimates on Thursday and suspended its share repurchase program as it tries to refinance loans that funded its UST acquisition.
The parent of Marlboro cigarette maker Philip Morris USA also forecast earnings at or slightly below analysts' estimates in 2009, when the shrinking U.S. cigarette industry is expected to be hit further by a large increase in federal tax.
Earlier this month, Altria completed the acquisition of smokeless tobacco maker UST for $10.4 billion to expand in the smokeless tobacco market, which is growing even while demand for cigarettes shrinks.
The deal will add to earnings in 2010 and possibly in 2009, depending on the timing of cost savings, the consumer response to increased marketing spending on UST brands and the interest rate for refinancing the bridge loan Altria took to complete the deal, the company said.
Altria had $2.8 billion left on its $4 billion share repurchase program before suspending it. The company said it was trying to maintain flexibility while completing financing for the UST deal.
For the fourth quarter, profit fell to $679 million, or 33 cents a share, from year-earlier earnings of $2.19 billion, or $1.03 cents a share, that included the Philip Morris International
Excluding one-time items, earnings were 37 cents a share, matching the average forecast compiled by Reuters Estimates.
Revenue rose 2.8 percent to $4.65 billion.
The company's Philip Morris USA unit shipped 40.8 billion cigarettes in the fourth quarter, down 2.1 percent from a year earlier.
The unit's market share slipped to 50.4 percent from 50.7 percent, although Marlboro's share rose to 41.6 percent from 41.2 percent.
For 2009, Altria forecast earnings of $1.70 to $1.75, excluding one-time items, up 3 percent to 6 percent from 2008. Analysts on average forecast $1.75 a share, according to Reuters Estimates.
Altria shares were unchanged in early morning trading on Thursday morning from Wednesday's close of $16.80.



Altria Earnings Climb on Higher Marlboro Prices

Jan. 29-- Altria Group Inc., the largest U.S. cigarette maker, said fourth-quarter profit rose on higher prices for cigarettes including the top-selling Marlboro brand.
Earnings per share from continuing operations increased to 37 cents from 35 cents a year earlier, the Richmond, Virginia-based maker of Parliament and Virginia Slims cigarettes said today in a statement. That matched the average estimate of 11 analysts surveyed by Bloomberg.
Altria raised cigarette prices twice since May to counter falling demand by smokers. As shipments dropped 3.2 percent in 2008, Chief Executive Officer Michael Szymanczyk engineered last month’s $10.4 billion acquisition of UST Inc. to add top-selling U.S. snuff brands Copenhagen and Skoal.
“They’ve got good control of pricing,” Thomas Russo, who oversees $3 billion in assets at Gardner Russo & Gardner, said yesterday in a telephone interview. The Lancaster, Pennsylvania-based firm owned 7.4 million Altria shares through September. With snuff, the company is “more hedged across the tobacco category.”
Sales rose 2.8 percent to $4.65 billion in the quarter. Altria said it expects to earn $1.70 to $1.75 a share in 2009, compared with $1.65 last year. Twelve analysts in the Bloomberg survey projected, on average, $1.73.
The forecast is “prudent and appropriately cautious,” reflecting falling consumer confidence and the possibility of higher U.S. and state tobacco excise taxes, Szymanczyk told analysts today on a conference call.

Domestic Reliance

Altria, which makes one of every two cigarettes sold in the U.S., now depends on the domestic market after last March’s spinoff of its international division sent two- thirds of profit overseas.
Marlboro increased its share of smokers to 41.6 percent in the quarter, rising 0.4 percentage point. Total market share slipped 0.3 point to 50.4 percent on declines by Parliament, Virginia Slims and Basic. Marlboro shipments dropped to 34.1 billion cigarettes from 34.3 billion.
Operating profit for Philip Morris USA, Altria’s cigarette unit, advanced 3.5 percent to $1.12 billion, helped by higher prices and lower selling, general and administrative expenses.
Altria increased cigar shipments 3.4 percent to 311 million in the quarter. Its Middleton division, which makes Black & Mild cigars, generated profit of $36 million, up from $7 million in 2007. Altria acquired Middleton in December 2007.
Altria plans to report UST’s 2008 results tomorrow.
Year-earlier results exclude the overseas unit, which was spun off in March. That unit, New York-based Philip Morris International Inc., is to report fourth-quarter results Feb. 4.

Five-Cent Rise

Altria raised Marlboro and other cigarette prices by 5 cents a pack on Dec. 15, after increasing them in May.
Altria rose 4 cents to $16.84 at 4:06 p.m. in New York Stock Exchange composite trading. The shares have advanced 12 percent this year, after sinking 35 percent in 2008, their sharpest decline in nine years.
The company said it was suspending its $4 billion share buyback plan through 2010 because of economic conditions. About $1.2 billion of repurchases were completed in 2008.
“It is in the best interest of shareholders to preserve financial flexibility while it completes the financing of the UST transaction,” Altria said in the statement.
The company plans to sell debt this year to refinance the $4.3 billion bridge loan it took out to buy UST.
 
11° Settimana, grossi sconvolgimenti in classifica! Pesanti prese di profitto su PM prima della trimestrale che passa dal 1° al 5° posto in una sola settimana!
Ho cambiato il rischio dei titoli singoli perchè non mi pareva giusto assegnargli il rischio di un'insieme di titoli. Berkshire fa eccezione perchè ha un'insieme di società dentro e ha l'asset Buffett, va alla pari con l'indice.
Si dovrebbe avvicinare il mio ingresso su PM-C. C'è una novità, lancierò dalla prossima settimana anche il SON Index, i prezzi saranno all'ultima chiusura e i componenti saranno comunicati entro il week-end.
 

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