Piero Gilardi

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Salve ,oggi da Bolaffi Gilardi non mi sembra abbia raggiunto risultati ben oltre la stima....stessa cosa altre due opere alcuni giorni fa ,però non ricordo la Casa d'aste.
 
Ambrosiana casa d'aste
 
Salve ,oggi da Bolaffi Gilardi non mi sembra abbia raggiunto risultati ben oltre la stima....stessa cosa altre due opere alcuni giorni fa ,però non ricordo la Casa d'aste.

Nonostante la grancassa della mostra newyorkese, lo stand di Biasutti, l'eco su stampa e TV, non sembra che il collezionismo stia dando segnali diversi rispetto a prima.
A me Gilardi non piace e non mi ha mai convinto, ma al di là del gusto e della considerzione personale, mi viene da interrogarmi sul mancato coinvolgimento collezionistico dei suoi appassionati o di eventuali nuovi acquirenti.
Se chi è appassionato di Gilardi non lo compera adesso, a queste cifre e con questa visibilità, boh!
 
Nonostante la grancassa della mostra newyorkese, lo stand di Biasutti, l'eco su stampa e TV, non sembra che il collezionismo stia dando segnali diversi rispetto a prima.
A me Gilardi non piace e non mi ha mai convinto, ma al di là del gusto e della considerzione personale, mi viene da interrogarmi sul mancato coinvolgimento collezionistico dei suoi appassionati o di eventuali nuovi acquirenti.
Se chi è appassionato di Gilardi non lo compera adesso, a queste cifre e con questa visibilità, boh!

Anche a me Gilardi non piace.....però mi faccio un po'trascinare dalle mode.....sto puntando su Stefanoni,Salvo prezzi ragionevoli però e su Germanà che ho acquistato il mese scorso.
 
Anche a me Gilardi non piace.....però mi faccio un po'trascinare dalle mode.....sto puntando su Stefanoni,Salvo prezzi ragionevoli però e su Germanà che ho acquistato il mese scorso.

Andare dietro alle mode è sempre una tentazione, e può essere rischioso. A me negli anni è successo tante volte, direi troppe... cerco di comperare solo opere e artisti che veramente mi piacciono, poi ogni tanto mi capita ancora di farmi trascinare, e tendenzialmente dopo me ne pento.

Chiaramente in nessun momento è facile distinguere cosa sia esattamente "una moda" / un'attenzione collezionistica temporanea rispetto ad una crescita destinata a durare nel tempo.
Per questo bisognerebbe cercare - per quanto non sempre facile - comperare solo opere realmente nelle nostre corde.
 
Le onde, vanno evitate, vanno comprate le opere che hanno un valore storico ed artistico.
Gilardi è sicuramente da comprare.
Però devi trovare l'opera giusta.
 
Andare dietro alle mode è sempre una tentazione, e può essere rischioso. A me negli anni è successo tante volte, direi troppe... cerco di comperare solo opere e artisti che veramente mi piacciono, poi ogni tanto mi capita ancora di farmi trascinare, e tendenzialmente dopo me ne pento.

Chiaramente in nessun momento è facile distinguere cosa sia esattamente "una moda" / un'attenzione collezionistica temporanea rispetto ad una crescita destinata a durare nel tempo.
Per questo bisognerebbe cercare - per quanto non sempre facile - comperare solo opere realmente nelle nostre corde.

Grazie,sempre risposte giuste e sensate.
 
Grazie per il suggerimento....e le opere in vendita da Area Casa d'aste cosa ne pensa?
 
Grazie,sempre risposte giuste e sensate.

Non sempre dai! :D

L'Asta di Area l'ho appena condivisa sul 3d delle aste, e ho approfittato per vedere il catalogo (non è un'asta che seguo, ma sempre utile invece vederla!).

Immagino tu ti riferisca a queste due opere di Gilardi. Premesso che come detto, non è un artista che colleziono, tra le due opere personalmente preferisco la "spiaggetta", ma sicuramente ci sono forumisti che magari possono avere opinini anche diverse.

Screenshot 2022-11-10 at 19-19-16 Asta 5 AREA Casa d'Aste.png

Screenshot 2022-11-10 at 19-19-29 Asta 5 AREA Casa d'Aste.png
 
Ciao a tutti.

Desideravo tornare sui temi con i quali ho praticamente esordito sul forum. Lo spunto è, in particolare, un’opera di Gilardi presente ad Artissima nella personale proposta da Biasutti & Biasutti. Sono stato preso da altre discussioni e non ero ancora riuscito a condividere alcune considerazioni personali. Ho già documentato l’opera, ma riporto qui la foto:


20221105_150907.jpg


Da un lato -mi perdoneranno l’artista e i suoi galleristi- personalmente non vorrei mai in casa mia un’opera del genere. Dall’altro lato, secondo me, siamo veramente di fronte al non plus ultra dell’opera di Gilardi. La “contraffazione” della natura spinta al massimo grado del kitsch, ai confini del ridicolo, tentando di riprodurre un elemento che ha caratteristiche ancora più difficili da imitare rispetto a un fungo, a una conchiglia o a un sasso: il fuoco è imprevedibile, dinamico, rapisce in modo ipnotico lo sguardo, fornisce luce e calore, produce fumo, ecc. In più, dovrebbe essere alimentato dalla legna sottostante. Mai si ha l’impressione di essere di fronte a una vera reazione chimica: il “fuoco” è solo appoggiato sulla “legna” e la finzione del mancato scambio di alcunché tra i due elementi della composizione è ben più esplicita rispetto al finto fungo che non trae vero nutrimento dal finto terreno.

Mi spingerei ancora più oltre. Dato l’ingombro dell’opera, che non può più fare da tavolino se appoggiata per terra, né da quadro se appesa a parete (come invece accadeva per i tappeti-natura), mi sembra addirittura una sfida di Gilardi ai collezionisti borghesi. Per vedere se riescono a mettersi in casa perfino opere così. Se così fosse, almeno nel mio caso, il Maestro avrebbe decisamente vinto la sfida.

So che molti consigliano opere più eleganti, tipo quelle con i sassi, nonché ben rifinite; penso sia un buon consiglio, perché il mercato chiederà quello e i lavori con tali caratteristiche saranno i tappeti-natura più pagati. Ho però l’impressione che sia paragonabile all’atteggiamento di chi vuole comprare un orologio a cucù della Foresta Nera, ma lo vuole semplice e poco vistoso, perché ha una casa con l’arredamento minimal.
IMHO le opere più significative di Gilardi sono spesso quelle che a prima vista possono sembrare quasi pacchiane.
 
Ho appena appreso da un amico che è venuto a mancare Piero Gilardi.
 
Ovviamente che riposi in pace; ma già da alcuni mesi si sapeva che stava male.....tanto è vero che è da un po' che vi è questa sorta di "corsa al Gilardi".
Sinceramente per le opere furbescamente fatte senza data ho qualche dubbio circa la loro rivalutazione economica. In ogni caso il rischio "cerino in mano" è dietro l'angolo.....Del resto se la Biasutti non viene sostenuta da qualcuno più in alto non sarà certamente in grado da sola di far rivalutare un artista comunque importante!!!! staremo a vedere, nel mentre io di certo non partecipo alla suddetta corsa ;) ed in ogni caso RIP
 
Segnalo una bella mostra di Gilardi a Vasto presso il Palazzo d’Avalos, “Rigenerare la natura”, a cura di Lorenzo Canova per la Sangallo Arte.
 
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