Piero Manzoni

[fred perry]

L'ho visitata anche io qualche giorno fa. Gli Achrome sono spettacolari.
Sono rimasto sorpreso dalla scarsa affluenza. Credevo di trovare una folla di visitatori entusiasti come me , ma ero praticamente da solo

ovviamente gli ITALIANI dimostrano sempre la loro ignoranza....
però oggi c'era abbastanza gente. la lunga fila all'entrata era per KANDINSKY...

 

[Alessandro Celli]

Sono rimasto sorpreso dalla scarsa affluenza. Credevo di trovare una folla di visitatori entusiasti come me , ma ero praticamente da solo

... come spesso accade alle inaugurazioni
ci vanno in tanti
anche solo per vedere "chi c'è"
o per poter dire
"c'ero anche io"

poi dopo pochi giorni regna la calma piatta

 

[arcange]

L'ho visitata anche io qualche giorno fa. Gli Achrome sono spettacolari.
Sono rimasto sorpreso dalla scarsa affluenza. Credevo di trovare una folla di visitatori entusiasti come me , ma ero praticamente da solo

Pensa che io cerco di andare sempre negli orari e giorni tattici per trovare meno folla e godermi le mostre al meglio.

Sto leggendo in questi giorni di Manzoni il libro di Electa "Diario", molto interessante !
E' il diario che lui teneva poco piu' che ventenne e che e' stato integralmente riportato nel libro (1954-1955)
Volevo andare a questo punto una volta finito il libro, cosi' da capire un po di piu' perche' Manzoni era cio' che era e la genialita' trasmessa nelle sue opere.

 

[frank_p]

Io l'ho vista domenica scorsa. Ci sono andato nel pomeriggio prestissimo, prima delle 14, perché per esperienza so che solo così di domenica si possono evitare le code più lunghe, altrimenti cerco sempre di andare in settimana.
Bene, per Klimt e Kandinsky la fila di persone in attesa era già di una cinquantina di metri, per Manzoni alla biglietteria non avevo davanti nessuno e nelle sale della mostra avrò incrociato si e no una ventina di persone.
Questo per Piero Manzoni nella mostra antologica dedicatagli dalla sua città natale, ma anche per Fontana, nelle varie mostre che ho visto negli anni scorsi, non ho mai dovuto farmi largo a gomiti.
Ciò ci deve spingere a una riflessione sulla popolarità dell'arte contemporanea (che poi contemporanea non è mica tanto: Manzoni è morto 50 anni fa, Fontana quasi), al di là dei record di mercato.
Certo, il pubblico dell'arte contemporanea fa ressa alle varie Fiere, ma sono sempre gli stessi 50mila che si ritrovano in quei tre giorni ad Artissima come ad Artefiera o al Miart. Il grosso pubblico si mantiene ancora lontano, perlomeno in Italia.
Comunque, per tornare a Manzoni, spettacolari gli Achrome al caolino, su tela grinzata.

 

[fred perry]

Io l'ho vista domenica scorsa. Ci sono andato nel pomeriggio prestissimo, prima delle 14, perché per esperienza so che solo così di domenica si possono evitare le code più lunghe, altrimenti cerco sempre di andare in settimana.
Bene, per Klimt e Kandinsky la fila di persone in attesa era già di una cinquantina di metri, per Manzoni alla biglietteria non avevo davanti nessuno e nelle sale della mostra avrò incrociato si e no una ventina di persone.
Questo per Piero Manzoni nella mostra antologica dedicatagli dalla sua città natale, ma anche per Fontana, nelle varie mostre che ho visto negli anni scorsi, non ho mai dovuto farmi largo a gomiti.
Ciò ci deve spingere a una riflessione sulla popolarità dell'arte contemporanea (che poi contemporanea non è mica tanto: Manzoni è morto 50 anni fa, Fontana quasi), al di là dei record di mercato.
Certo, il pubblico dell'arte contemporanea fa ressa alle varie Fiere, ma sono sempre gli stessi 50mila che si ritrovano in quei tre giorni ad Artissima come ad Artefiera o al Miart. Il grosso pubblico si mantiene ancora lontano, perlomeno in Italia.
Comunque, per tornare a Manzoni, spettacolari gli Achrome al caolino, su tela grinzata.

gli italiani sono provinciali ed esterofili...
se chiedi alle persone, quasi tutti conoscono PICASSO, KANDINSKY, MODIGLIANI.... molti non sanno neanche chi sia FONTANA oppure MANZONI. questo è il VERO scandalo di questo "povero" paese....

 

[baleng ginogost]

gli italiani sono provinciali ed esterofili...
se chiedi alle persone, quasi tutti conoscono PICASSO, KANDINSKY, MODIGLIANI.... molti non sanno neanche chi sia FONTANA oppure MANZONI. questo è il VERO scandalo di questo "povero" paese....

Un momento ...
A parte che Modigliani era di Livorno ...
non è che stiamo (state ) facendo un discorso tipo: "l'elettorato non ha capito"?

 

[fred perry]

Un momento ...
A parte che Modigliani era di Livorno ...
non è che stiamo (state ) facendo un discorso tipo: "l'elettorato non ha capito"?

si MODIGLIANI era di LIVORNO, infatti quasi tutti lo conoscono....

 

[Ostenda]

ovviamente gli ITALIANI dimostrano sempre la loro ignoranza....
però oggi c'era abbastanza gente. la lunga fila all'entrata era per KANDINSKY...

confermo, ho osservato bene le file dall'alto sotto il lampadario di Fontana

 

[RedArrow]

gli italiani sono provinciali ed esterofili...
se chiedi alle persone, quasi tutti conoscono PICASSO, KANDINSKY, MODIGLIANI.... molti non sanno neanche chi sia FONTANA oppure MANZONI. questo è il VERO scandalo di questo "povero" paese....

Eh si proprio provinciali ed esterofili sono gli italiani, lo scandalo di questo povero paese: fanno ore di fila per vedere Kandisky, Picasso e l'italianissimo Modigliani ...
Io personalmente mi iscrivo al girone dei provinciali: per vedere Kandisky ho fatto la fila due volte, in due giorni diversi, perché la prima volta non sono riuscito ad entrare.

 

[fred perry]

Eh si proprio provinciali ed esterofili sono gli italiani, lo scandalo di questo povero paese: fanno ore di fila per vedere Kandisky, Picasso e l'italianissimo Modigliani ...
Io personalmente mi iscrivo al girone dei provinciali: per vedere Kandisky ho fatto la fila due volte, in due giorni diversi, perché la prima volta non sono riuscito ad entrare.

auguri per la terza fila....

 

[frank_p]

Un momento ...
A parte che Modigliani era di Livorno ...
non è che stiamo (state ) facendo un discorso tipo: "l'elettorato non ha capito"?

Un momento...
Io non parlavo di esterofilia, né sto lanciando colpe sull' "elettorato", chiamiamolo così, semmai sui "politici", intendendo il sistema dell'arte. Invitavo semplicemente a riflettere sulla scarsa popolarità dell'arte contemporanea (diciamo quella del secondo dopoguerra visto che Fontana e Manzoni sono morti negli anni '60) che mi sembra ancora più che altro un fenomeno di mercato.
Forse l'unico nome in grado di attirare le folle è quello di Andy Warhol.

 

[baleng ginogost]

Un momento...
Io non parlavo di esterofilia, né sto lanciando colpe sull' "elettorato", chiamiamolo così, semmai sui "politici", intendendo il sistema dell'arte. Invitavo semplicemente a riflettere sulla scarsa popolarità dell'arte contemporanea (diciamo quella del secondo dopoguerra visto che Fontana e Manzoni sono morti negli anni '60) che mi sembra ancora più che altro un fenomeno di mercato.
Forse l'unico nome in grado di attirare le folle è quello di Andy Warhol.

Io intendevo dire che forse, se l'arte contemporanea è poco nota e ancor meno apprezzata (mentre per Kandinskij e Modigliani ci sono le file), un po' di colpa ce la deve avere pure quest'arte stessa.
Cambiamo tavolo: certamente (?) solo una minoranza esigua di chi legge ha ascoltato, nell'ultimo anno, diciamo, musiche di Sciarrino o Donatoni, di Stockhausen o Berio. Intendiamoci, non vanno giù, in genere, anche a me (ma amo Penderecki https://www.youtube.com/watch?v=tOTQ9TVkG98 ), e credo che la colpa non sia certo del tutto mia.
Sono discipline artistiche che oggi si sono fatte estremamente difficili, cerebrali, certo spesso aride. Adesso che conosco i volumi della Dadamaino, dico che stavo bene anche senza.
Altrove ho detto la mia opinione: in sintesi, si è portato avanti solo il dettame dell'intelligenza, del pensiero, a detrimento di quello del cuore, che invece andava coltivato e metamorfosato per cogliere gli elementi base dell'epoca.
Non diamo la colpa di un fallimento al solo pubblico (l'elettorato ).

PS per gli interessati aggiungo un interessante pezzo di Penderecki
https://www.youtube.com/watch?v=2-Bjp9jptbM

 

[Macho678]

io continuo invece a sostenere la mia tesi del problema di conoscenza e cultura artistica...la mia domanda è sempre la stessa..dove stavano i grandi collezionisti o anche i medi (dato a quella cifre si portavano a casa) quando fontana bonalumi e castellani costavano pochi spicci??
dove stavano? ora tutti li vogliono, ma quando si potevano prendere dove erano i collezionisti?
e non parlo di cento anni fa ma di dieci...
Chi mi sa dare una risposta a questo?? E parlo di collezionisti italiani, visto che gli autori sono italiani, e quindi presumo più preparati sulla propria storia dell'arte!
Non è polemica ma voglio capire.

 

[studioaltinate]

Buongiorno a tutti,
qualcuno sa dirmi che tiratura ha la "***** D'artista" in vendita a Palazzo Reale per la mostra di Manzoni?

 

[Macho678]

Buongiorno a tutti,
qualcuno sa dirmi che tiratura ha la "***** D'artista" in vendita a Palazzo Reale per la mostra di Manzoni?

90000, 1000 per numero.

 

[studioaltinate]

Grazie!!

 

[baleng ginogost]

90000, 1000 per numero.

Macho, questa è grande!
Ha cominciato a produrle a tre anni

 

[frank_p]

Nel 1961 Piero Manzoni realizza a Herning, in Danimarca, la sua famosa Base del Mondo nr.3 (Socle du Monde), un parallelepido di acciaio di 80x100x100 cm. capovolto al suolo come per sostenere il mondo eleggendolo ad opera d'arte (l'anno prima aveva iniziato a produrre le Basi magiche, piedistalli firmati da lui stesso che trasformavano in opera d'arte ogni persona disposta a salirvici sopra).
Questa foto montata su light box ritrae una performance del 2007 dell'artista brasiliano Cildo Meireles. Mettendosi a testa in giù sul piedistallo Meireles inverte in maniera ironica il significato dell'opera originale.
L'opera, che si intitola Atlas, è esposta alla mostra in corso all'Hangar Bicocca di Milano fino al 20 luglio e non è l'unica in cui Meireles rende omaggio o fa comunque riferimento a Piero Manzoni. Ad esempio, america è un'installazione che consiste di un pavimento di 22.000 uova di legno dipinte con resina poliuretanica, su cui il visitatore è invitato a camminare togliendosi le scarpe, sovrastato da un minaccioso soffitto di 55.000 proiettili svuotati.

 

[arteok]

Io intendevo dire che forse, se l'arte contemporanea è poco nota e ancor meno apprezzata (mentre per Kandinskij e Modigliani ci sono le file), un po' di colpa ce la deve avere pure quest'arte stessa.
Cambiamo tavolo: certamente (?) solo una minoranza esigua di chi legge ha ascoltato, nell'ultimo anno, diciamo, musiche di Sciarrino o Donatoni, di Stockhausen o Berio. Intendiamoci, non vanno giù, in genere, anche a me (ma amo Penderecki https://www.youtube.com/watch?v=tOTQ9TVkG98 ), e credo che la colpa non sia certo del tutto mia.
Sono discipline artistiche che oggi si sono fatte estremamente difficili, cerebrali, certo spesso aride. Adesso che conosco i volumi della Dadamaino, dico che stavo bene anche senza.
Altrove ho detto la mia opinione: in sintesi, si è portato avanti solo il dettame dell'intelligenza, del pensiero, a detrimento di quello del cuore, che invece andava coltivato e metamorfosato per cogliere gli elementi base dell'epoca.
Non diamo la colpa di un fallimento al solo pubblico (l'elettorato ).

PS per gli interessati aggiungo un interessante pezzo di Penderecki
https://www.youtube.com/watch?v=2-Bjp9jptbM

All'epoca di Manzoni si usciva da un periodo storico particolare (la guerra ed il dopo guerra) e gli anni 40 e 50 erano stati dominati dal neorealismo e dall'espressionismo in pittura, ambedue movimenti pieni di richiami solo ai sentimenti e con poco spazio dato al pensiero puro, cerebrale; quindi Manzoni & c. operano una specie di rivolta ad anni pieni di sentimenti e cuore dipinti e rappresentati in tutti i modi...un cambio drastico che non ha lasciato spazio nemmeno a compromessi...tornando a Manzoni mi piacerebbe molto approfondire il ruolo e l'influenza avuta su di lui da Enea Ferrari, perché forse in tale artista si nascondono l'origine dell'operare di Manzoni

 

[_Andre_]

Faccio seguito a Macho e posto qualche foto dalla mostra di Manzoni di Palazzo Reale, avrei voluto farne molte di più ma mi hanno cazziato alla seconda sala vietandomi di farle

Bellissima retrospettiva, in mostra anche l'ultima tela (non completata) di Manzoni prima di morire.. Molte opere commentate via audio da Flaminio Gualdoni

Consiglio vivamente a chi può di andare a vederla