Piero Manzoni

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Un altro che si divertiva rielaborando quello "girava" attorno a lui...
:):p Ciao!!

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Grande Roue de Paris - Wikipedia
 

Che fosse irriverente non c'è dubbio.
Nemmeno sul fatto che abbia fatto (meglio pensato) tanto, sia pure in pochi anni nemmeno.
Sul fatto che fosse poi veramente quello che si è divertito tanto personalmente ne ho più di uno :)
 
Mi fa piacere ,leggere i vostri approfondimenti sull'opera più stravolgente della storia dell'arte tutta...lo zoccolo del mondo. Con questo prodigio, Piero Manzoni si colloca su di un piano di colloquio-competizione con il creatore...con il cosiddetto Dio.
Che il pianeta terra sia stato creato da Dio, è una ipotesi....che dal 1961(installazione socle du monde),sia diventata un'opera d'arte di Piero Manzoni è una evidenza.
Che piaccia o meno, Manzoni implica nella sua opera , ciascun essere umano vissuto dal 1961.
 
Mi fa piacere ,leggere i vostri approfondimenti sull'opera più stravolgente della storia dell'arte tutta...lo zoccolo del mondo. Con questo prodigio, Piero Manzoni si colloca su di un piano di colloquio-competizione con il creatore...con il cosiddetto Dio.
Che il pianeta terra sia stato creato da Dio, è una ipotesi....che dal 1961(installazione socle du monde),sia diventata un'opera d'arte di Piero Manzoni è una evidenza.
Che piaccia o meno, Manzoni implica nella sua opera , ciascun essere umano vissuto dal 1961.


Dubito pure che si credesse Dio, eh.... :D
 
Mi sento milanese. Sono un bambino di Milano, perché è una città nuova, moderna, che ha carattere. I milanesi si considerano europei, non italiani. Milano non è
Napoli, la vecchia Italia convenzionale, dove pittoreschi pescatori si siedono con i piedi nella sabbia, facendo soldi con turisti che vogliono 'fare' l’Italia. Milano è il futuro. La sua energia e vitalità sono uno schiaffo in faccia all’Italia da cartolina cara ai turisti.
L’atemporalità, non è qualcosa che riguarda esclusivamente questo decennio. Tutti i grandi artisti sono e sono stati senza tempo, però un essere umano è radicato in un luogo specifico. Per me quel posto è Milano.
Ho ereditato dei soldi da parte di mia nonna, e col primo gruzzolo ho inventato, autofinanziandomi, la rivista d’arte Azimuth. Successivamente, ho aperto una Galleria d'arte ma,
quando si è trattato di fare il terzo numero della rivista non me la sono più sentita... così, ho preferito comprarmi una Cinquecento usata, e con questa sono partito viaggiando in mezza Europa.
Sono arrivato in Scandinavia, qui per realizzare la più lunga linea di inchiostro d’arte mai realizzata. Ho scoperto un mondo industriale al servizio dell’arte. In Italia l’arte è sempre stata la “serva” degli industriali, che si fingono amanti dell’arte; comprano un’opera come se fosse una giacca da indossare per tutte le stagioni.
A Copenaghen ho conosciuto artisti fratelli e non rivali...
Paul Gadegaard, pittore danese mi mise in contatto con Aage Damgaard, un illuminato industriale, proprietario della Angli Shirt Factory. Era solito invitare giovani artisti a Herning, una cittadina dello Jutland dove aveva sede la sua impresa, creando per loro le condizioni di lavoro ottimali per poter condurre esperimenti con materiali innovativi. In cambio gli artisti lasciavano a Damgaard buona parte delle opere realizzate. Soggiornai a Herning in due occasioni. Nel corso della prima visita, nell’estate del 1960, realizzai tra le altre cose la mia celebre Linea di 7200 metri, che fu poi rinchiusa in un contenitore di zinco.
Il tempo è qualcosa di completamente diverso. È la linea – o la linea di 7000 metri che ho tracciato nella stamperia dell’Herning Avis. Questa linea non è un centimetro o un metro. La linea è Zero, non è una fine. Uno zero non è una totalità chiusa. Come la linea, è allo stesso tempo un inizio e una serie senza una fine.
Non sono un genio, non è mia intenzione creare capolavori.
Metto in risalto alcune cose e le offro alla contemplazione, così che le persone possano giudicare da sé. Noi, e quando dico noi intendo i giovani del nostro tempo, non siamo geni. Non possiamo accettare la diffidenza, ed è la diffidenza che crea i geni.
Molti pensano che l’arte nuova sia rivoluzionaria e che voglia ribellarsi contro lo status quo...
Non ho una risposta, ho l’impressione che i nostri tempi non siano più reazionari. Poi, certo, se entro in un negozio d’arte e compro libri sull’arte moderna, mi diranno che sono rivoluzionario. Secondo me questo è vero solo sulla carta.
Sognavo la rivoluzione con AZIMUTH...
Prima come una rivista d’arte. Poi,
AZIMUT, come forma di Galleria d'arte...
La rivista la pubblicai in soli due numeri. Testi teorici e reportage di incontri:
"libera dimensione" - “continuità e nuovo" - “una nuova concezione di pittura" - “l'oscurità e la luce", ma mi accorsi subito che le riviste d’arte d’avanguardia in Italia non le guardava nessuno, nessuno ci faceva caso. Queste riviste ce le guardavamo solo tra noi...

Così, a quel punto con il resto dei soldi della nonna mi son fatto la macchina!


La mia rivoluzione è stata una cinquecento...
 

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Aggiungo un ricordo di Cochi Ponzoni testimone oculare e protagonista di quella Milano...
:):p Ciao!!

"Ci incontravamo alla Muffola - spiega - era una galleria d'arte i cui titolari, Tinin e Velia Mantegazza, erano nostri amici.
Un giorno ci chiesero di esibirci, cantando soprattutto, ai loro vernissage notturni.
Entrammo in un ambiente dove passavano colleghi come Jannacci e Gaber, ma pure artisti come Piero Manzoni e Lucio Fontana, uno scrittore come Dino Buzzati...

Fontana, che parlava sempre e solo milanese, si era fissato nel volerci portare a Sanremo.
Erano i giorni in cui bastava un bianchino tra le mani, una chitarra da schiodare dal muro e la voglia di chiacchierare...

(Fontana e Manzoni esponevano anche all'osteria dell'Oca d'Oro, che era di fianco alla Muffola. N.d.A.)

In un'altra intervista Renato Pozzetto ricorderà la linea di Manzoni.
"Lo abbiamo aiutato anche a fare la Linea.
Aveva bisogno di qualcuno che tenesse il pennarello mentre srotolava la carta".

Il tutto si può riassumere artisticamente così...

 
;)
 

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speriamo in Claudio Strinati
 
A proposito di Manzoni sto/stavo battendo questo pezzo.
Non pensate che abbia già raggiunto, se non addirittura superato, il suo prezzo?

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direi che 6k totale mi sembra corretto.
 
Cris stai attento, ho visto questa mattina il lotto, si tratta di una prova d'artista, il valore è leggermente inferiore.
 
Cris stai attento, ho visto questa mattina il lotto, si tratta di una prova d'artista, il valore è leggermente inferiore.

Si l'ho notato anche io.
Penso che comunque passerò anche se è un bel pezzo da fare entrare in collezione
 
segnalo

PIERO MANZONI (1933-1963)

provenienze :
Galleria Regis, Finale Ligure.
L. Accame Collection, Genova.
Galleria Forma, Genova.
Gianfranco Zappettini Collection, Genova.:eek:
Zampieri Collection, Longarone.
Casamonti Collection, Firenze.
Tornabuoni Arte, London.

F. Battino and L. Palazzoli (eds.), Piero Manzoni: catalogue raisonné, Milan 1991, p. 356, no. 661 B (illustrated, p. 356).
G. Celant, Piero Manzoni: Catalogo generale, Tomo secondo, Milan 2004, p. 490, no. 636.
G. Celant, Piero Manzoni: Catalogo generale, Tomo primo, Milan 2004 (illustrated in colour, p. 208).
 

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non vi picchiate con le risposte, qui in allegato pagina di Manzoni:

Caro MMT ho spulciato un po’ questo thread come hai suggerito nel thread “j’accuse”.

Mi sembra che l’archivio Manzoni non ne esca molto bene.

Nel tuo procedimento sono stati fatti degli accertamenti tecnico scientifici o tutto e’ caduto perché non c’era la prova del falso, in quanto c’era solo il parere dell’archivio, non attendibile?

Comunque ho trovato molto interessante l’intervista a Nanda Vigo.
 
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pensa che l'archivio Manzoni, ora Fondazioni Manzoni non ha neanche una parvenza, un teatrino di comitato scientifico.
Le opere vengono giudicate dalla famiglia.
 
Comunque consiglio la visione del documentario su Netflix:

Made you look: a true story of fake art.
 
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