Questa obbligazione prevede il pagamento di tre cedole fisse, corrisposte su base semestrale, ad un tasso annuo lordo del 3,25% e il rimborso del 100% del Valore Nominale a scadenza. Durante la sua vita, il valore di mercato dell’obbligazione può essere diverso dal Valore Nominale. L’investitore potrà quindi acquistare l’obbligazione a prezzi inferiori o superiori al Valore Nominale; il rimborso del Valore Nominale è garantito esclusivamente a scadenza.
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Però Ale, la gestione dell'archivio è della famiglia, non di H&W.
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all'epoca della cessione dell'archivio la stampa scriveva:
"L’interesse di Hauser & Wirth per gli archivi d’artista ha di fatto aperto un nuovo filone di mercato. Possedere tantissime opere di artisti ormai deceduti permette di controllarne il mercato in regime di monopolio. Se dal punto di vista economico quest’aspetto genera introiti potenzialmente illimitati...."
al di là del regime di monopolio un qualche conflitto di interesse ci sta se la galleria gestisce un archivio.
O no?![]()
Amico Ale, nuovamente rimango parecchio basito per quello che scrivi.
O ho dei limiti di comprendonio io, può darsi, o li hai tu, e può darsi pure...
Mi puoi gentilmente citare dei riferimenti da cui risulti:
1) che l'archivio della Fondazione Manzoni sarebbe stato ceduto alla Hauser & Wirth
2) da dove risulti che la galleria Hauser & Wirth gestisca l'archivio Manzoni.
3) conseguentemente da dove origini questo presunto conflitto di interesse
Perchè, da quello che risulta a me, l'accordo tra la Fondazione Manzoni e la galleria Hauser & Wirth non prevede altro che la rappresentanza dell'artista per la valorizzazione del lavoro dell'artista.
Non mi risulta nessuna cessione di un archivio e nemmeno cessione di "tantissime" opere di Manzoni.
Hauser & Wirth rappresentera Piero Manzoni | Artribune
il conflitto di interesse rimane tale
Hauser & Wirth rappresentera Piero Manzoni | Artribune
Non certo in quegli articoli, dove non c'è assolutamente scritto che l'archivio Manzoni sia stato ceduto a Hauser & Wirth, nè che Hauser & Wirth gestisca l'archivio Manzoni.
Si parla di un accordo tra Fondazione Manzoni e Hauser & Wirth per "RAPPRESENTANZA" dell'artista, ossia organizzazione mostre, pubblicazioni ecc.
Quindi dove risulta questa fantomatica cessione dell'archivio?
Magari, visto che hai scritto certe cose, potresti anche spiegare il motivo per cui tra i componenti della Fondazione Manzoni non compare nessuno di Hauser & Wirth che tu invece sostieni abbia acquisto l'Archivio Manzoni e quindi sia la Hauser & Wirth a gestirlo?
Qui nemmeno una traccia: Fondazione Piero Manzoni - Chi siamo -
Del resto, nemmeno sul sito della galleria Hauser & Wirth vi è alcuna traccia di una fantomatica gestione o men che meno proprietà di un Archivio Manzoni acquisito dalla Fondazione.
Piero Manzoni — Artists | Hauser & Wirth
Però Ale, la gestione dell'archivio è della famiglia, non di H&W.
ti ringrazio, avevo letto male l'articolo di Artribune![]()
mica vero.
hai perso la lettura del post 309
per il resto vai a leggere se nell'atto costitutivo della fondazione è lecito muoversi come ha scritto mmt
perchè meriterebbe di finire qui
j'accuse...!
Caro Biagio,
Ognuno risponde di quello che afferma.
Se io dico che alla fondazione Manzoni non è presente un comitato scientifico, è così, oggettivamente.
Se io dico che le opere date ad H&W hanno fatto il giro del mondo, in vendita, in gallerie private per poi finire all'asta al Ponte, è così, oggettivamente.
Semplice, no?
Bravo Biagio,
Hai capito proprio dove sta il "sistema".
Ti avverto che ti stai addentrando all'origine della "cosa".
La fondazione non ha la proprietà delle opere.
La proprietà delle opere è della famiglia.
La famiglia è proprietaria di orientativamente 100 opere, fonte mio processo, testimonianza della direttrice
della fondazione (2015/2016).
Sintetizzando se devono farti una denuncia penale si presentano come fondazione.
Se devono farti una denuncia civile si presentano come gli eredi.
I processi rimangono slegati e li inizia la "rumba".