e scese il silenzio sul forum, come al solito.
Premetto che da estimatore di Manzoni non seguo in modo scientifico il suo mercato, per il semplice motivo che le sue opere che mi piacerebbe mettere in collezione costano milioni e diciamo che non rientrano propriamente nella mia attuale intenzione di spesa🤭
Detto questo, personalmente faccio per Manzoni il medesimo ragionamento relativo ai grafici di Artprice & co che faccio per tutti gli altri artisti, ossia non li considero minimamente per come vengono esemplificati e proposti.
Di tutti gli artisti infatti ogni anno passano in asta opere del tutto diverse tra loro in termini di qualità, quantità, valore e rilevanza, che concorrono a determinare fatturati, andamenti e prezzi medi.
Ma ad esempio, prezzi medi si cosa se per un anno non escono opere importanti e/o se l'anno successivo escono invece dei capolavori?
Banalmente, se in un anno sul mercato delle aste escono 3 Mappe di Boetti da record, quelle da sole valgono oltre 10-15 milioni di fatturato, e se l'anno dopo non ce n'è nemmeno una, su questi grafici assisteremo ad un "crollo" di 10-15 milioni di fatturato.
Ma idem se esce un nudo di Modigliani o un olio di Van Gogh o una fine di Dio di Fontana o un Sacco di Burri o un Caolino capolavoro di Manzoni.
Per quanto riguarda gli andamenti e i prezzi medi, per me è un vero mistero di come queste piattaforme elaborino dei grafici e come siano ottenuti questi valori; fatturato diviso per il numero di opere passate in asta di qualsiasi tipologia? Boh.
Le analisi che faccio io sugli artisti che seguo sono fatte in casa e a mano, guardando le opere una per una, paragonando qualità, tipologie, dimensioni, periodo ecc.
Non un pastone ottenuto buttando tutti i dati in un tritacarne per poi sfornare percentuali e grafici che per me non hanno alcun senso...