Piero Manzoni

all'epoca della cessione dell'archivio la stampa scriveva:

"L’interesse di Hauser & Wirth per gli archivi d’artista ha di fatto aperto un nuovo filone di mercato. Possedere tantissime opere di artisti ormai deceduti permette di controllarne il mercato in regime di monopolio. Se dal punto di vista economico quest’aspetto genera introiti potenzialmente illimitati...."

al di là del regime di monopolio un qualche conflitto di interesse ci sta se la galleria gestisce un archivio.

O no?:cool::cool:

Amico Ale, nuovamente rimango parecchio basito per quello che scrivi.
O ho dei limiti di comprendonio io, può darsi, o li hai tu, e può darsi pure...

Mi puoi gentilmente citare dei riferimenti da cui risulti:
1) che l'archivio della Fondazione Manzoni sarebbe stato ceduto alla Hauser & Wirth
2) da dove risulti che la galleria Hauser & Wirth gestisca l'archivio Manzoni.
3) conseguentemente da dove origini questo presunto conflitto di interesse


Perchè, da quello che risulta a me, l'accordo tra la Fondazione Manzoni e la galleria Hauser & Wirth non prevede altro che la rappresentanza dell'artista per la valorizzazione del lavoro dell'artista.
Non mi risulta nessuna cessione di un archivio e nemmeno cessione di "tantissime" opere di Manzoni.

Infatti questo non è scritto nemmeno nell'articolo, che nel trafiletto (dell'ennesimo articolo scritto in modo non particolarmente chiaro) che citi fa delle considerazioni del tutto generali "possedere tantissime opere di artistI decedutI ecc" non di una cessione di opere di Piero Manzoni. Ma poi da dove risulta una cessione dell'archivio?

Gli eredi certamente avranno affidato la vendita di alcune opere ad Hauser & Wirth, come avranno fatto in precedenza con altre gallerie, e come è normale che avvenga. Se le opere le affidano alle gallerie i collezionisti, perchè non gli eredi?

Oltretutto, certamente non c'è nessun "monopolio", termine tra l'altro utilizzato del tutto a sproposito, soprattutto per artisti scomparsi le cui opere sono sul mercato da decenni e collocate presso centinaia di collezionisti e decine di gallerie che ogni anno espongono le sue opere in mostre e fiere.

Ma in ogni caso, parlando puramente in modo del tutto generale, se gli eredi di un qualsiasi artista cedessero in blocco il lascito di un qualunque artista, da Picasso a Warhol, chi acquisirebbe le opere sarebbe monopolista? Ma assolutamente no. Caso per caso potrebbe trattarsi di 10, 20, 50, 100 opere, ossia una frazione di quelle prodotte.
Il compratore sarebbe qualcuno che certamente ha un alto numero di opere e che ovviamente cercherà di fare anche i propri interessi cercando di valorizzare quell'artista. Ma gli altri proprietari delle opere, ossia collezionisti e galleristi, molto banalmente andrebbero a traino di questo volano e avrebbero tutti interesse che quel dato artista sia oggetto di una valorizzazione.

Ma la cosa fondamentale sarebbe che tu rispondessi ai miei punti 1,2,3 con fonti precise rispetto a quanto hai scritto.
 

Scusa, ripeto:
Mi puoi gentilmente citare dei riferimenti da cui risulti:
1) che l'archivio della Fondazione Manzoni sarebbe stato ceduto alla Hauser & Wirth
2) da dove risulti che la galleria Hauser & Wirth gestisca l'archivio Manzoni.
3) conseguentemente da dove origini questo presunto conflitto di interesse

Non certo in quegli articoli, dove non c'è assolutamente scritto che l'archivio Manzoni sia stato ceduto a Hauser & Wirth, nè che Hauser & Wirth gestisca l'archivio Manzoni.
Si parla di un accordo tra Fondazione Manzoni e Hauser & Wirth per "RAPPRESENTANZA" dell'artista, ossia organizzazione mostre, pubblicazioni ecc.

Quindi dove risulta questa fantomatica cessione dell'archivio?

Magari, visto che hai scritto certe cose, potresti anche spiegare il motivo per cui tra i componenti della Fondazione Manzoni non compare nessuno di Hauser & Wirth che tu invece sostieni abbia acquisto l'Archivio Manzoni e quindi sia la Hauser & Wirth a gestirlo?
Qui nemmeno una traccia: Fondazione Piero Manzoni - Chi siamo -

Del resto, nemmeno sul sito della galleria Hauser & Wirth vi è alcuna traccia di una fantomatica gestione o men che meno proprietà di un Archivio Manzoni acquisito dalla Fondazione.
https://www.hauserwirth.com/artists/2862-piero-manzoni
 
se volete parlare di Piero Manzoni, fatelo nel 3d giusto.
Io vi risponderò.
 
Intanto aspettiamo che Ale risponda qui, perchè chi sta leggendo qui è giusto che possa vedere se affermazioni così pesanti come la presunta cessione dell'archivio della Fondazione Manzoni e relativa gestione sono vere e in quel caso sensate, oppure se sono false, e in quel caso piuttisto infamanti.
Perchè qui è stato sritto che la Fondazione Manzoni avrebbe ceduto l'archivio ad una galleria e che sia questa a gestirlo. Con tanto di presunto monopolio e conflitto di interessi. Non proprio dichiarazioni all'acqua di rose...

Chi si esprime in certi termini e ha posizioni costanti di un certo tipo contro Archivi e Fondazioni, e invoca correttezza e trasparenza, è giusto che per primo le applichi e che a questo punto spieghi se ha qualcosa a sostegno di queste argomentazioni e affermazioni o se o è tutto campato in aria.

Poi sposterò sul 3D di Manzoni.
 
una cosa è la non responsabilità penale qualora ci si ritrovi in mano un'opera non considerata autentica da archivio/fondazione (la sentenza citata non ha fatto altro che far emergere la scoperta dell'acqua calda), altra cosa è invece l'eventuale responsabilità in sede giudiziaria civile qualora venga intentata una causa civile ed altra cosa ancora è la vendibilità di un opera di un grande Maestro senza autentica e senza archivio perche' negata da quest'ultimo ritenendo l'opera non autentica. Se l'opera non è firmata e non riporta altre indicazioni di pugno dell'Artista che preclude al proprietario di affidarsi a perizia grafica per stabilirne l'autenticità in sede civile ed inoltre la stessa non è stata autenticata dall'Artista in vita "E' COME NON AVERLA CIOE' ECONOMICAMENTE VALE ZERO."
 
Ultima modifica:
Raccolgo l'invito di mmt.. Una mia personale curiosità.. Mmt, per caso, sai come fini' la storia processuale tra il cantante della Scala ( Zecchillo??) e la fondazione.. io ero rimasto al punto che suo figlio, dopo la morte del padre, raggiunse una specie di accordo con la Fondazione.. è così??.. La storia mi incuriosisce perchè il padre, ogni volta che mi vedeva a Brera.. proprio di fronte a casa sua e studio di Manzoni.. veniva a parlarmi e ripeteva, amareggiato, sempre la stessa storia.. che aveva PACCHI di opere, ma non riusciva a farsele autenticare... Tu ne sai qualcosa??.. Grazie.
 
Raccolgo l'invito di mmt.. Una mia personale curiosità.. Mmt, per caso, sai come fini' la storia processuale tra il cantante della Scala ( Zecchillo??) e la fondazione.. io ero rimasto al punto che suo figlio, dopo la morte del padre, raggiunse una specie di accordo con la Fondazione.. è così??.. La storia mi incuriosisce perchè il padre, ogni volta che mi vedeva a Brera.. proprio di fronte a casa sua e studio di Manzoni.. veniva a parlarmi e ripeteva, amareggiato, sempre la stessa storia.. che aveva PACCHI di opere, ma non riusciva a farsele autenticare... Tu ne sai qualcosa??.. Grazie.

Direi proprio di si.
Ho parlato con il figlio Graziano, che mi ha confermato di aver raggiunto un accordo con la fondazione Manzoni, i cui particolari non me li ha voluti dire.
I particolari li ho saputi attraverso altre fonti e se mi scrivi in privato posso dirteli.
Le opere di proprietà di Zecchillo erano 38.
Se vai sul nuovo sito della fondazioni troverai nella bibbliografia un catalogo edito dalle grafiche Fiorin per l'Associazione Amici di Piero Manzoni.
Giuseppe Zecchillo è stato il Presidente dell'associazione dopo Enrico Baj.
 
Vi ringrazio.. quindi opere false e distrutte.. Però non capisco perché il Sig. Zecchillo venisse a sfogarsi con me... considerato che non ero parte in causa, e non potevo fare altro che dirgli un " mi dispiace".. Boh! Mistero.
P. S.....Era INCAXXATISSIMO!!! :D
 
Con tanto di presunto monopolio e conflitto di interessi. Non proprio dichiarazioni all'acqua di rose...

ho citato tal quale riportato da Artribune:
"L’interesse di Hauser & Wirth per gli archivi d’artista ha di fatto aperto un nuovo filone di mercato. Possedere tantissime opere di artisti ormai deceduti permette di controllarne il mercato in regime di monopolio. "
 
Per il resto davvero non so che dire... prendere le distanze dagli stand Art Basel... la fiera top al mondo nei cui stand sono esposti i più importanti artisti al mondo. Questo sarebbe un segnale di lucidità? Pensa tu che a me pare piuttosto nonsense...

O quello che scrivi su Hauser & Wirth, una delle gallerie top al mondo, come top sono le stesse che trattano evidentemente tutti gli artisti top, da Fontana a Burri, da Paolini a Boetti, da Kounellis a Acconci (per alcuni di questi artisti ti vanno bene, in modo però alternato...)

ecco il titolare della Hauser top:D
 

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Veniamo ai fatti:

Presidente dell'Associazione Amici di Piero Manzoni: Enrico Baj.
Targa in Via fiori Chiari, a memori di Piero Manzoni, richiesta ed ottenuta dall'Associazione.
Studio dell'artista in Via Fiori Chiari di proprietà del figlio di Giuseppe Zecchillo.
 
i commenti a voi:
 

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mentre attendo che ripara questo argomento consiglio:
 

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ho citato tal quale riportato da Artribune:
"LÂ’interesse di Hauser & Wirth per gli archivi dÂ’artista ha di fatto aperto un nuovo filone di mercato. Possedere tantissime opere di artisti ormai deceduti permette di controllarne il mercato in regime di monopolio. "

Scusa Ale, non è che si possa lanciare il sasso e nascondere la mano dopo avere scritto delle cose che NON compaiono nè in quell’articolo nè altrove ma che tu hai spiattellato lì come dei fatti, parlando espressamente di “cessione dell’archivio” Manzoni alla galleria Hauser & Wirth e di gestione dell’archivio da parte della galleria con relativo conflitto di interessi.

Queste affermazioni o sono vere o sono false.
La cessione o c’è stata o non c’è stata.

Siccome le tue continue critiche ad archivi e fondazioni partono da accuse su mancanza di criteri o trasparenza, il minimo sarebbe da parte tua dimostrare che tieni a questi valori.

Io so che sei una persona seria, ma ho lÂ’impressione che per tutta una serie di tuoi pregiudizi e convinzioni tendi a interpretare le cose in maniera unidirezionale.

Anche quell’articolo, peraltro non scritto particolarmente bene, se lo si legge per quello che è, inquadra il rapporto Fondazione Manzoni / Hauser & Wirth unicamente ad un accordo di rappresentanza dell’artista. Nient’altro. Non c’è la minima menzione di una cessione dell’Archivio Manzoni nè della sua gestione.
Questa è una tua elucubrazione che o deriva da una disattenta lettura di quell’articolo con relativo totale fraintendimento, oppure se hai delle altri fonti attendibili che parlino di questa fantomatica cessione dell’Archivio, per piacere condividile.

In ogni caso ti consiglierei di rileggere attentamente quellÂ’articolo.

Sarebbe secondo me doveroso da parte tua fare chiarezza su quelle tue affermazioni, perché qui dentro sei un forumista di spicco e con una certa credibilitÃ*, il che comporta che una parte di chi legge ritenga ciò che scrivi veritiero e potrebbe firmare il suo pensiero su quelle argomentazioni.

Per questo, ti inviterei a fare delle verifiche e qualora tu abbia delle fonti serie che confermino la “cessione dell’archivio” a cui ti riferisci, a condividerle, o diversamente a dire che hai preso un brutto granchio.
La sana critica di persone, artisti, gallerie, enti, archivi, fondazioni è una cosa, ma macchiare la reputazione scrivendo cose che possono non essere vere non è uno scherzo e non andrebbe usata la leggerezza che qui dentro purtroppo troppo sovente tocca vedere. Come fosse un gioco o un tiro al bersaglio, spesso basato su presupposti errati o di fantasia su cui si costruiscono teoremi altrettanto fantasiosi.

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Scusa se insisto Ale,
ma puoi dare informazioni sulla presunta cessione dell’archivio Manzoni e presunta conseguente cessione ad Hauser & Wirth come da te scritto?

Sostieni ancora che sia stato ceduto oppure hai preso fischi per fiaschi?

Non è una cosa di poco conto e va chiarita, da persona seria e corretta che penso tu sia.
 
Sì, perdonami me ne ero scordato.

Chiedo scusa, l’articolo di artribune mi aveva portato fuori strada :
"Oltre a Piero Manzoni, la galleria svizzera gestisce i lasciti di altri due italiani, Fabio Mauri e Fausto Melotti, in aggiunta ad un grosso numero di archivi di artisti internazionali come blablablabla........"


confermo la tesi di artibune sul regime di monopolio
 
se io erede voglio vendere le mie opere, lo posso fare, e mi scelgo il canale che più mi aggrada.
Le mando in asta, trovo un gallerista, le vendo a privati.
Io invece, fondazione, faccio un accordo commerciale con una galleria, prima lo avevano con Gagosian, ora con H&W.
Per valorizzare e ricordare l'artista?
Ma non per scopi commerciali?
Quindi dovrei esporre in musei, non in gallerie private come invece hanno fatto, con opere non destinate alla vendita, cosa che invece hanno fatto.
Per poi chiudere il tour delle cose non vendute all'asta dal Ponte.
Notare che le opere non vantavano curriculum espositivo precedente.
Quindi:
1. accordo commerciale
2. tour costa ovest USA, est USA, Giappone, Milano asta
3. vendita delle opere

ma secondo voi la vendita delle opere è nell'atto costitutivo della fondazione, oppure non è a scopo di lucro?
 
se io erede voglio vendere le mie opere, lo posso fare, e mi scelgo il canale che più mi aggrada.
Le mando in asta, trovo un gallerista, le vendo a privati.
Io invece, fondazione, faccio un accordo commerciale con una galleria, prima lo avevano con Gagosian, ora con H&W.
Per valorizzare e ricordare l'artista?
Ma non per scopi commerciali?
Quindi dovrei esporre in musei, non in gallerie private come invece hanno fatto, con opere non destinate alla vendita, cosa che invece hanno fatto.
Per poi chiudere il tour delle cose non vendute all'asta dal Ponte.
Notare che le opere non vantavano curriculum espositivo precedente.
Quindi:
1. accordo commerciale
2. tour costa ovest USA, est USA, Giappone, Milano asta
3. vendita delle opere

ma secondo voi la vendita delle opere è nell'atto costitutivo della fondazione, oppure non è a scopo di lucro?

:eekk::eekk:
peggio di quanto avevo ipotizzato:doh:
 
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