Pil Italia arenato: stiamo perdendo un ventennio

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ROMA (WSI) – Da zero virgola a zero: nonostante il contributo di una giornata lavorativa in più, ad aprile-giugno la crescita del Pil è rimasta ferma, risultando invariata rispetto al trimestre precedente in Italia. Al contempo il Pil ha fatto un balzo del +0,7% su base annua. Si tratta di un incremento inferiore al +0,8% stimato e in rallentamento rispetto al +1% del trimestre precedente. La variazione del Pil acquisita per il 2016 è stata positiva per un +0,6%.

Il governo Renzi, insomma, non ha grandi motivi per esultare (e infatti viene prontamente tempestato di critiche dall’Opposizione come è prassi delle schermaglie della politica italiana), dal momento che rispetto alla prima parte dell’anno, nel secondo trimestre la crescita della terza potenza economica dell’area euro è stata nulla. L’Italia, che è emersa da un triennio di recessione solo l’anno scorso, fa ancora fatica a carburare.

Secondo le stime dell’Fmi, senza ulteriori riforme strutturali l’Italia non vedrà la ripresa sui livelli pre crisi prima della metà prossimo decennio, con il rischio quindi di aver perso venti anni. Mentre l’Italia probabilmente sperimenterà una crescita anemica nel periodo citato, “la proiezione per i partner della zona euro è di una crescita cumulativa di 20-25%”.

La crescita dell’economia italiana sarà “appena sotto” l’1% quest’anno e “attorno all’1%” nel 2017, secondo le stime del Fondo, che ha rivisto al ribasso l’outlook del nostro paese dopo l’esito del referendum britannico che ha sancito la Brexit. Siamo il fanalino di coda della crescita nell’area euro, dove il Pil si è ampliato dello 0,3% nel secondo trimestre, come previsto.
 
sono cose che bollono in pentola da almeno 3-4 anni
con un briciolo di intelligenza lo si intuiva dal post LB

secondo me 40-50 mld di tagli e tasse
e crolla il castello.
un monti bis non lo reggiamo.
 
sono cose che bollono in pentola da almeno 3-4 anni
con un briciolo di intelligenza lo si intuiva dal post LB

secondo me 40-50 mld di tagli e tasse
e crolla il castello.
un monti bis non lo reggiamo.

Quindi siamo morti:'(
 
L'italia i ventenni li ha sempre persi....
 
ROMA (WSI) – Da zero virgola a zero: nonostante il contributo di una giornata lavorativa in più, ad aprile-giugno la crescita del Pil è rimasta ferma, risultando invariata rispetto al trimestre precedente in Italia. Al contempo il Pil ha fatto un balzo del +0,7% su base annua. Si tratta di un incremento inferiore al +0,8% stimato e in rallentamento rispetto al +1% del trimestre precedente. La variazione del Pil acquisita per il 2016 è stata positiva per un +0,6%.

Il governo Renzi, insomma, non ha grandi motivi per esultare (e infatti viene prontamente tempestato di critiche dall’Opposizione come è prassi delle schermaglie della politica italiana), dal momento che rispetto alla prima parte dell’anno, nel secondo trimestre la crescita della terza potenza economica dell’area euro è stata nulla. L’Italia, che è emersa da un triennio di recessione solo l’anno scorso, fa ancora fatica a carburare.

Secondo le stime dell’Fmi, senza ulteriori riforme strutturali l’Italia non vedrà la ripresa sui livelli pre crisi prima della metà prossimo decennio, con il rischio quindi di aver perso venti anni. Mentre l’Italia probabilmente sperimenterà una crescita anemica nel periodo citato, “la proiezione per i partner della zona euro è di una crescita cumulativa di 20-25%”.

La crescita dell’economia italiana sarà “appena sotto” l’1% quest’anno e “attorno all’1%” nel 2017, secondo le stime del Fondo, che ha rivisto al ribasso l’outlook del nostro paese dopo l’esito del referendum britannico che ha sancito la Brexit. Siamo il fanalino di coda della crescita nell’area euro, dove il Pil si è ampliato dello 0,3% nel secondo trimestre, come previsto.

ma quali riforme??? basta che rubino meno queste bande:wall:
 
tanto noi siamo per la decrescita.....................................................felice! :o
 
te però non consideri che con l'Euro abbiamo lavorato un giorno in meno e guadagnato come se avessimo lavorato un giorno in più
 
te però non consideri che con l'Euro abbiamo lavorato un giorno in meno e guadagnato come se avessimo lavorato un giorno in più

Mi sa che con l'euro stiamo lavorando tantissimi giorni in meno.....
...preticamente, il licenziamento e dietro al kiulo di tutti...


...poi uno, da licenziato, guadagna anche qualcosa senza lavorare (vedi cassa integrazione), però dopo so caxzi amari.
 
ci vogliono più sanzioni alla russia :rolleyes:
 
Recessione alle porte... senza aver ancora superato quelle precedenti...

Volatili per diabetici
 
Mi sa che con l'euro stiamo lavorando tantissimi giorni in meno.....
...praticamente, il licenziamento e dietro al kiulo di tutti...


...poi uno, da licenziato, guadagna anche qualcosa senza lavorare (vedi cassa integrazione), però dopo so caxzi amari.


A me sembra come dici, ma sul forum c'è chi dice che in moltissimi se la passano bene anche a livello di prospettive...
 
è colpa della situazione internazionale... dice qualcuno :wall:
 
è un risultato terribilmente grave dato che va contestualizzato con la congiuntura attuale
 
Tutti gufi qua dentro, la Pina manda a dire che va tutto bene, con 80 euro si fa la spesa di tutto il mese e ne avanzano. :D
 
basterebbe votare sì al referendum per svoltare

e non lo dice solo la ministra cicciottella :wall:
 
Che Flop Il Job Act! Solo 1 Su 10 È Un Vero Contratto

Meno di un contratto di lavoro su dieci stipulato nel 2015 ha creato occupazione che non c’era, recuperando dall’area della disoccupazione chi fino a quel momento era stato senza lavoro. Solo il 9,5% dei 2.530.695 contratti a tempo indeterminato registrati l’anno passato ha portato nuova occupazione. Il dato clamoroso, che contraddice molte analisi fin qui fatte sugli effetti del job act, emerge dalla prima ricerca analitica compiuta su dati ufficiali Inps- ministero del Lavoro dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro.

http://limbeccata.it/clamoroso/che-flop-il-job-act-solo-1-su-10-e-un-vero-contratto/



Numeri terrificanti, che devono semplicemente passare nell'economia reale... è solo questione di tempo... tic tac tic tac...
 
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