PiP...conviene?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Gdc84

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Salve a tutti
sono qui a chiedervi un aiuto e un consiglio sui piani pensionistici individuali.
Fino allo scorso anno non ci pensavo in quanto in partita IVA non avevo il vantaggio fiscale.
Ora che sono stato assunto seppur con contratto determinato di 3 anni potrei sfruttare la detrazione pari all'IRPEF (23%) e mi domandavo se era il caso di investire in questa soluzione.

Può essere una scelta sensata?
e se si, su quale PiP orientarsi?
Che parametri controllare prima di sottoscriverne uno?
... altri consigli?

Grazie a tutti!
 
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Dicci che CCNL / settore sei, i fondi negoziali (di categoria) sono quelli che costano meno (e se non sbaglio i PIP sono tra i più costosi).

:bye:
 
Salve a tutti
sono qui a chiedervi un aiuto e un consiglio sui piani pensionistici individuali.
Fino allo scorso anno non ci pensavo in quanto in partita IVA non avevo il vantaggio fiscale.
Ora che sono stato assunto seppur con contratto determinato di 3 anni potrei sfruttare la detrazione pari all'IRPEF (23%) e mi domandavo se era il caso di investire in questa soluzione.

Può essere una scelta sensata?
e se si, su quale PiP orientarsi?
Che parametri controllare prima di sottoscriverne uno?
... altri consigli?

Grazie a tutti!

Se avessi parlato con un consulente illuminato ti avrebbe detto che avresti potuo dedurti dal reddito i versamenti fino a 5164€ e avresti dato inizio allo storico del fondo pensione(bastavano anche 100 euri una tantum). Magari oggi avevi già una anzianità di qualche anno che ti avrebbe permesso a breve di poter accedere al 30% di anticipo.
Mi sembra che nessuno abbia compreso questa cosa: apritevi un fondo pensione qualsiasi e metteteci dentro tre soldi, poi i ragionamenti del se/ma/forse/meglio/peggio li fate quando volete, magari quei 50€ ve ne faranno risparmiare migliaia di tasse.
 
Se avessi parlato con un consulente illuminato ti avrebbe detto che avresti potuo dedurti dal reddito i versamenti fino a 5164€ e avresti dato inizio allo storico del fondo pensione(bastavano anche 100 euri una tantum). Magari oggi avevi già una anzianità di qualche anno che ti avrebbe permesso a breve di poter accedere al 30% di anticipo.
Mi sembra che nessuno abbia compreso questa cosa: apritevi un fondo pensione qualsiasi e metteteci dentro tre soldi, poi i ragionamenti del se/ma/forse/meglio/peggio li fate quando volete, magari quei 50€ ve ne faranno risparmiare migliaia di tasse.

si scusate, non ho esposto tutto tutto.
Ho aperto presso ex Antonveneta 5 anni fa un PiP mettendoci 100€ e poi mai piu messo niente
(ero nel regime minimi in partita IVA e non potevo dedurre/detrarre niente)

Il mio CCNL è studi professionali.
Sono fisioterapista e ahimè il nostro settore non ha attualmente alcun albo
 
si scusate, non ho esposto tutto tutto.
Ho aperto presso ex Antonveneta 5 anni fa un PiP mettendoci 100€ e poi mai piu messo niente
(ero nel regime minimi in partita IVA e non potevo dedurre/detrarre niente)

Il mio CCNL è studi professionali.
Sono fisioterapista e ahimè il nostro settore non ha attualmente alcun albo

Apri un fondo pensione dai costi bassi tipo secondapensione o simili e chiedi il trasferimento dei 100 euri.
Poi versi volontariamente quello che ti pare.
 
si scusate, non ho esposto tutto tutto.
Ho aperto presso ex Antonveneta 5 anni fa un PiP mettendoci 100€ e poi mai piu messo niente
(ero nel regime minimi in partita IVA e non potevo dedurre/detrarre niente)

Il mio CCNL è studi professionali.
Sono fisioterapista e ahimè il nostro settore non ha attualmente alcun albo

Il tuo FP negoziale dovrebbe essere Fon.Te..
Qui la nota informativa.
Qui l'allegato con le contribuzioni, anche per il CCNL Studi Professionali.
 
Se avessi parlato con un consulente illuminato ti avrebbe detto che avresti potuo dedurti dal reddito i versamenti fino a 5164€ e avresti dato inizio allo storico del fondo pensione(bastavano anche 100 euri una tantum). Magari oggi avevi già una anzianità di qualche anno che ti avrebbe permesso a breve di poter accedere al 30% di anticipo.
Mi sembra che nessuno abbia compreso questa cosa: apritevi un fondo pensione qualsiasi e metteteci dentro tre soldi, poi i ragionamenti del se/ma/forse/meglio/peggio li fate quando volete, magari quei 50€ ve ne faranno risparmiare migliaia di tasse.

Chapeux..questo intervento non deve passare inosservato, fatelo leggere e giratelo in tutti 3d di questo pianeta..:bye:

Il tuo FP negoziale dovrebbe essere Fon.Te..
Qui la nota informativa.
Qui l'allegato con le contribuzioni, anche per il CCNL Studi Professionali.

e qui il 3d di fon.te
 
Come al solito grazie mille a tutti...gentilissimi e sempre utilissimi consigli

Allora, mi sono letto con calma le guide per cominciare ad addentrarmi in questa tematica.

Ho ancora molti dubbi però
In particolare 3 domande vorrei fare:

1)
Essendo lavoratore in somministrazione, la mia agenzia (Umana) ha delle convenzioni se cosi si dice, con EBITEMP, con la quale anzichè avere la contribuzione standard da tabella (1,55% datore / 0,55% lavoratore) dice questo:

"L’adesione a FON.TE. avviene attraverso il solo versamento del T.F.R. (trattamento di fine rapporto) maturato a partire dalla data di iscrizione al fondo, beneficiando di ulteriori contributi dalla bilateralità del settore della somministrazione (E.BI.TEMP. e FORMA.TEMP.) che consentiranno di accumulare maggiori risorse per la pensione futura."
In particolare, per i lavoratori assunti a tempo determinato e indeterminato viene riconosciuto in più:

- un contributo base pari all’1% della retribuzione utile per il calcolo del TFR nel periodo di riferimento (a cui si aggiunge l’1% dell’Agenzia per il lavoro anche questo finanziato dalla bilateralità);
- un contributo integrativo pari a quanto già versato in termini di contribuzione base (ulteriore 2%), per tutto il periodo lavorato.


Se non capisco male praticamente anzichè darmi il datore l'1,55% (del reddito lordo annuo?) me ne danno 1% (ebitemp) + 1% (Umana), è corretto?
Mentre il contributo integrativo non capisco cosa sia e a cosa si riferisca... 2% di cosa?

2)
Successivamente...non mi è molto chiaro che vantaggi offre questo fondo negoziale rispetto ad es. ai PiP che mi avevano proposto in banca e assicurazione
- costi
- sicurezza/affidabilita
- vincoli
- rendimento
- garanzia capitale

Immagino che mi direte: "guardati le specifiche dei contratti dei PiP";
ma il senso della domanda è questo: generalmente i vantaggi di avere un contribuito "regalato" dal datore grazie alla possibilità dei fondi negoziali è controbilanciato da qualche altro fattore (ad es. maggiori costi/minor rendimento/>vincoli...?) oppure è SOLO un vantaggio sottoscrivere un Fondo negoziale piuttosto che un PiP?

3)
Ultima domanda:
in questo momento il mio TFR mi hanno comunicato (quelli di Umana) che lo versano direttamente all'INPS (non so in che fondo...).
Però immagino che in questo modo non ci sia il discorso della detrazione fiscale, nè quello legato al contributo versato dal datore,
E in più...stando in questo fondo INPS ha un rendimento? O sono solo parcheggiati li fermi?

Grazie mille a tutti
 
Ultima modifica:
Non sono pratico dei contratti di somministrazione.
Però il vantaggio del negoziale rispetto ai Pip è dato dal contributo che hai descritto (nel Pip non l'avresti) e dai costi sensibilmente inferiori.
Poi Fonte è uno dei più grandi FP italiani, una garanzia in più.

Se non ti iscrivi a nulla perdi tutti i vantaggi come hai descritto al punto 3.
 
2)
Successivamente...non mi è molto chiaro che vantaggi offre questo fondo negoziale rispetto ad es. ai PiP che mi avevano proposto in banca e assicurazione
- costi
- sicurezza/affidabilita
- vincoli
- rendimento
- garanzia capitale

Immagino che mi direte: "guardati le specifiche dei contratti dei PiP";
ma il senso della domanda è questo: generalmente i vantaggi di avere un contribuito "regalato" dal datore grazie alla possibilità dei fondi negoziali è controbilanciato da qualche altro fattore (ad es. maggiori costi/minor rendimento/>vincoli...?) oppure è SOLO un vantaggio sottoscrivere un Fondo negoziale piuttosto che un PiP?
Quoto max, a cui aggiungo che rendimento e garanzia del capitale sono variabili (e vale il solito discorso che i rendimenti passati non sono indicatori dei rendimenti futuri) sia tra fondi, sia all'interno del fondo stesso: i fondi hanno spesso diversi comparti di investimenti, ciascuno dei quali può avere % diverse di azioni e obbligazioni e altri strumenti.

In altro thread rilevavo che il cometa e lo stesso fonte offrano un'esposizione massima limitata alle azioni, cioè non esiste ad esempio un comparto che ti permetta di investire il 90% in azioni.
Forse fondi aperti o pip consentono maggiori flessibilità di investimento, ma non ho mai approfondito.

In generale cmq basta che ti prendi la nota informativa di un fondo di categoria, un fondo aperto e un pip e il confronto è abbastanza rapido.
 
1) Essendo lavoratore in somministrazione, la mia agenzia (Umana) ha delle convenzioni se cosi si dice, con EBITEMP, con la quale anzichè avere la contribuzione standard da tabella (1,55% datore / 0,55% lavoratore) dice questo:

"L’adesione a FON.TE. avviene attraverso il solo versamento del T.F.R. (trattamento di fine rapporto) maturato a partire dalla data di iscrizione al fondo, beneficiando di ulteriori contributi dalla bilateralità del settore della somministrazione (E.BI.TEMP. e FORMA.TEMP.) che consentiranno di accumulare maggiori risorse per la pensione futura."
In particolare, per i lavoratori assunti a tempo determinato e indeterminato viene riconosciuto in più:

- un contributo base pari all’1% della retribuzione utile per il calcolo del TFR nel periodo di riferimento (a cui si aggiunge l’1% dell’Agenzia per il lavoro anche questo finanziato dalla bilateralità);
- un contributo integrativo pari a quanto già versato in termini di contribuzione base (ulteriore 2%), per tutto il periodo lavorato.


Se non capisco male praticamente anzichè darmi il datore l'1,55% (del reddito lordo annuo?) me ne danno 1% (ebitemp) + 1% (Umana), è corretto?
Mentre il contributo integrativo non capisco cosa sia e a cosa si riferisca... 2% di cosa?
Allora, mi sono documentato un po' su questo punto.
Per i lavoratori in somministrazione c'è un apposito contratto con regole tutte sue anche in merito alla previdenza complementare.
Qui nelle note in fondo e qui Vedi l'allegato ComunicazioneLavoratori.pdf un po' di documentazione.

In pratica tra agenzia che ti assume (Umana in questo caso) e Ebitemp, ti becchi il 4% (1%+3%) della retribuzione più un'ulteriore somma fissa se lavori meno di un anno (320€ fino a 104 giornate, 160€ fino a 165 giornate o 100€ fino a 334 giornate).

In pratica, a parte certi contratti di bancari o di dirigenti, è in assoluto il CCNL che premia di più la previdenza complementare.
Ovvio che nessuno lo sappia e altrettanto ovvio che aderisca solo lo zerovirgola degli aventi diritto. :wall::wall::wall:

A queste somme naturalmente il lavoratore può aggiungere un contributo da parte sua, visto che finora non c'ha messo un euro...
 
Eccomi con un po di ritardo
Ho provato a leggermi tutti i link che mi avete dato.
Specialmente il 3d su Fonte mi son reso conto che molti calcoli non riesco a seguirli... evidentemente qualcosa mi sfugge ancora.

Cercando di far ordine, faccio un paio di considerazioni:
Il mio TFR comunque in questo momento non è nelle mie disponibilità ma Umana me lo manda all'INPS;
Percio al momento io posso decidere di

- continuare a versarlo li,
- versarlo in un PiP
- oppure in un FP negoziale

A) non so con certezza ma presuppongo che all'INPS sia come lasciarlo in Azienda (??) perciò viene rivalutato secondo l'inflazione (che in termini concreti cosa significa??quanto rende??? Booh...)

B) in più se lo lascio li, non ho possibilità di detrarre nulla.
E qua sta il punto più controverso: se io risparmio in tasse il 23% dell'aliquota non è come fare un investimento che mi fa guadagnare il 23% OGNI ANNO??... non è una cosa ottima cui dovrebbero fare tutti???... (ma immagino mi perdo qualcosa visto che sul forum in molti dicono sia questione solo per persone vicine alla pensione...cosa sbaglio??)

C) col fonte in più avrei il contributo del datore, che essendo convenzionato con Ebitemp non sarebbe dell' 1,55% ma....

- un contributo base pari all’1% della retribuzione utile per il calcolo del TFR nel periodo di riferimento (a cui si aggiunge l’1% dell’Agenzia per il lavoro anche questo finanziato dalla bilateralità);
- un contributo integrativo pari a quanto già versato in termini di contribuzione base (ulteriore 2%), per tutto il periodo lavorato....

...che ancora non ho capito in concreto a quanto ammonta in totale a carico del datore... perché 1% + 3%? Come lo ricavi?

Però poniamo anche questo 4%...
lasciando il TFR all'INPS a rivalutarsi sarebbe più vantaggioso (se non capisco male) solo se la rivalutazione dell'inflazione fosse >4% (però non stiamo considerando il risparmio fiscale su cui ho ancora le idee confuse...)
altrimenti che vantaggio ci sarebbe a lasciarlo in azienda??

Grazie ancora per le info, la pazienza è la cortesia!!
 
Tante domande e ora poco tempo per risponderti.

Solo una considerazione generale: il fatto che la scelta migliore non venga fatta da tutti non deve stupirti. Tanta gente non sa, non si informa, si accontenta di quel che gli dice il primo che capita, l'assicuratore o il bancario, o il parente, l'amico, il collega di lavoro che in teoria dovrebbe saperne di più... in teoria...
Mica vengono tutti qui sul forum a chiedere!:D

Senza contare che poi ognuno ha magari esigenze diverse, quindi quella che è la scelta migliore per te, semplicemente non lo è per un'altra persona.

Nel merito ti risponderò appena posso.
 
Ciao @Gdc84
provo a risponderti intanto io,senza nulla togliere al caro @max 69 e in attesa di sue ulteriori in merito:

quanto rende??? Booh...)

il tfr lasciato in azienda rende il 75% dell'inflazione più 1,5%

non è una cosa ottima cui dovrebbero fare tutti???

nella società c'è tanta ignoranza in materia e tanta disinformazione;su questa tematica c'è cultura molto vicina allo zero

un contributo base pari all’1% della retribuzione utile per il calcolo del TFR nel periodo di riferimento (a cui si aggiunge l’1% dell’Agenzia per il lavoro anche questo finanziato dalla bilateralità);
- un contributo integrativo pari a quanto già versato in termini di contribuzione base (ulteriore 2%), per tutto il periodo lavorato....

...che ancora non ho capito in concreto a quanto ammonta in totale a carico del datore... perché 1% + 3%? Come lo ricavi?

lascia perdere questi calcoli al centesimo.......sono tutti soldi " a gratiseee"........prenditeli.......nessun altro te li regala.....sai? :D
 
Eccomi con un po di ritardo
Ho provato a leggermi tutti i link che mi avete dato.
Specialmente il 3d su Fonte mi son reso conto che molti calcoli non riesco a seguirli... evidentemente qualcosa mi sfugge ancora.

Cercando di far ordine, faccio un paio di considerazioni:
Il mio TFR comunque in questo momento non è nelle mie disponibilità ma Umana me lo manda all'INPS;
Percio al momento io posso decidere di

- continuare a versarlo li,
- versarlo in un PiP
- oppure in un FP negoziale

A) non so con certezza ma presuppongo che all'INPS sia come lasciarlo in Azienda (??) perciò viene rivalutato secondo l'inflazione (che in termini concreti cosa significa??quanto rende??? Booh...)

B) in più se lo lascio li, non ho possibilità di detrarre nulla.
E qua sta il punto più controverso: se io risparmio in tasse il 23% dell'aliquota non è come fare un investimento che mi fa guadagnare il 23% OGNI ANNO??... non è una cosa ottima cui dovrebbero fare tutti???... (ma immagino mi perdo qualcosa visto che sul forum in molti dicono sia questione solo per persone vicine alla pensione...cosa sbaglio??)

C) col fonte in più avrei il contributo del datore, che essendo convenzionato con Ebitemp non sarebbe dell' 1,55% ma....

- un contributo base pari all’1% della retribuzione utile per il calcolo del TFR nel periodo di riferimento (a cui si aggiunge l’1% dell’Agenzia per il lavoro anche questo finanziato dalla bilateralità);
- un contributo integrativo pari a quanto già versato in termini di contribuzione base (ulteriore 2%), per tutto il periodo lavorato....

...che ancora non ho capito in concreto a quanto ammonta in totale a carico del datore... perché 1% + 3%? Come lo ricavi?

Però poniamo anche questo 4%...
lasciando il TFR all'INPS a rivalutarsi sarebbe più vantaggioso (se non capisco male) solo se la rivalutazione dell'inflazione fosse >4% (però non stiamo considerando il risparmio fiscale su cui ho ancora le idee confuse...)
altrimenti che vantaggio ci sarebbe a lasciarlo in azienda??

Grazie ancora per le info, la pazienza è la cortesia!!

a) come ti hanno detto il trf in azienda rende l' 1.5% fisso + il 75 dell'inflazione italiana( per capirci nel 2016 e' stato 1.79%

b)il tfr in azienda o nel fondo non ti fa dedurre cmq niente,tu deduci il tuo contributo ma non il tfr ,in nessun caso. poi tra x anni avrai un vantaggio sulla tassazione finale.

c) non so aiutarti
 
Eccomi con un po di ritardo
Ho provato a leggermi tutti i link che mi avete dato.
Specialmente il 3d su Fonte mi son reso conto che molti calcoli non riesco a seguirli... evidentemente qualcosa mi sfugge ancora.

Cercando di far ordine, faccio un paio di considerazioni:
Il mio TFR comunque in questo momento non è nelle mie disponibilità ma Umana me lo manda all'INPS;
Percio al momento io posso decidere di

- continuare a versarlo li,
- versarlo in un PiP
- oppure in un FP negoziale

A) non so con certezza ma presuppongo che all'INPS sia come lasciarlo in Azienda (??) perciò viene rivalutato secondo l'inflazione (che in termini concreti cosa significa??quanto rende??? Booh...)

B) in più se lo lascio li, non ho possibilità di detrarre nulla.
E qua sta il punto più controverso: se io risparmio in tasse il 23% dell'aliquota non è come fare un investimento che mi fa guadagnare il 23% OGNI ANNO??... non è una cosa ottima cui dovrebbero fare tutti???... (ma immagino mi perdo qualcosa visto che sul forum in molti dicono sia questione solo per persone vicine alla pensione...cosa sbaglio??)

C) col fonte in più avrei il contributo del datore, che essendo convenzionato con Ebitemp non sarebbe dell' 1,55% ma....

- un contributo base pari all’1% della retribuzione utile per il calcolo del TFR nel periodo di riferimento (a cui si aggiunge l’1% dell’Agenzia per il lavoro anche questo finanziato dalla bilateralità);
- un contributo integrativo pari a quanto già versato in termini di contribuzione base (ulteriore 2%), per tutto il periodo lavorato....

...che ancora non ho capito in concreto a quanto ammonta in totale a carico del datore... perché 1% + 3%? Come lo ricavi?

Però poniamo anche questo 4%...
lasciando il TFR all'INPS a rivalutarsi sarebbe più vantaggioso (se non capisco male) solo se la rivalutazione dell'inflazione fosse >4% (però non stiamo considerando il risparmio fiscale su cui ho ancora le idee confuse...)
altrimenti che vantaggio ci sarebbe a lasciarlo in azienda??

Grazie ancora per le info, la pazienza è la cortesia!!

A- ti hanno già risposto.

B- dedurre il 23% o il 27% eccetera è proprio come avere un pari rendimento. Ma solo il primo anno!
Il secondo anno verserai altri soldi e su quelli avrai la stessa deduzione, ma di nuovo solo quell'anno. E così via.

C- Stai attento. Il 4% (1+3 perché 1% lo mette Umana, 3% lo mette Ebitemp) non è il rendimento del TFR, ma una percentuale del tuo reddito.
Quindi se il tuo imponibile fosse 1000€, nel fondo andrebbero 69,1€ di TFR (6,91%) più 40€ di contributo di umana+ebitemp (4%).

Poi questi 69,1€+40€ servirebbero a comprare quote del fondo Fon.Te. che si rivaluterebbero dell'X% in base all'andamento del comparto in cui saresti investito.

Se vuoi fare un paragone col lasciarli in azienda cioè all'INPS, lì andrebbero solo i 69,1€ da rivalutare al tasso di inflazione + 1,5%.
Perderesti i 40€. Altro che rendimento del 4% del TFR. Per avere 69,1€ che rendono 40€ ci vuole un tasso del 58%!!
 
Grazie a tutti i vostri contributi (non pensionistici :)...) pian pianino riesco a capirci qualcosina.

A questo punto vi chiedo un consiglio:

La mia situazione è questa:
- primo contratto quest anno (interinale) di tre anni con probabile (si spera) prosecuzione in indeterminato, sempre interinale probabilmente
- 32 anni, e fino ad oggi contributi versati (dal 2009) come libero professionista
- Niente mutuo
- Altri capitali presenti e già investiti (conti deposito/ramo I)... tutte cose molto tranquille
- Pochissima propensione al rischio/bassissima conoscenza strumenti finanziari più complessi di una semplice assicurazione vita...

Allora...
lasciare il TFR all'azienda (INPS) mi par di avere capito non abbia alcun vantaggio (le regole per il riscatto sono simili - a fronte di un contributo minore dal datore); sceglierei tra i due, di metterlo nel Fonte.
Forse l'unico vantaggio può esser rappresentato dal fatto che è più difficile che fallisca l'INPS piuttosto che Fonte?... o neppure questo?
Per quanto riguarda la garanzia del capitale c'è anche in Fonte con la linea garantita, corretto?
In più non c'è PiP che garantisca un rendimento competitivo rispetto al Fonte con l'aggiunta del contributo del 4% (umana+ ebitemp)...
Perciò vada per Fonte

Le scelte a questo punto da fare sono:
1. quale comparto Fonte?
(I comparti più rischiosi sono fatti per starci 15 e più anni... se io tra tre anni non vengo rinnovato, rischio di andare in perdita...
1bis. Cambiare comparto ha dei costi?

2. Faccio anche il versamento aggiuntivo oppure no?
(Con l'accordo Ebitemp, non sono tenuto a versare niente per avere il 4% se non ho capito male)
Ho capito che il risparmio fiscale (del 23% nel mio caso) va diviso per gli anni in cui sto dentro perciò (ipotizzando la soluzione più standard in cui li tengo dentro fino alla fine, presumibilmente cioè 35 anni) 23/35=0,65% (per quest anno.. via via più alto gli anni successivi)... quindi meglio tenerseli per se (magari investendoli sporadicamente in qualche strumento meno vincolante) e disporne quando se ne ha voglia/bisogno o comunque questo risparmio fiscale di per sè vale la pena?

3. In più...
Dovessero cambiare gli accordi di ebitemp
e divenire meno vantaggioso star dentro al Fonte...
Uno NON può tornare a rimettere il solo TFR in azienda giusto?
Cambiare Fondo negoziale nemmeno siccome non farebbe parte del CCNL...
È obbligato a rimaner li per sempre o può magari metterlo in un PiP che fosse più vantaggioso?

O anche se dovessi tornare a p.iva, non ricevendo più tfr... immagino potrei uscirne senza penali?

Grazie ancora per il vostro aiuto
 
è più difficile che fallisca l'INPS piuttosto che Fonte?

Un fondo pensione non può fallire perchè non è previsto dalla legge.
In casi estremi si trasferisce la posizione presso altro fondo.

Se passerà il famoso DDL concorrenza, allora i fondi negoziali potranno non convenire più in quanto il contributo datoriale lo si avrebbe anche con un qualsiasi fondo aperto o pip........personalmente non vedo l'ora.

Rimarrebbe la sola differenza del recupero fiscale ovvero,con il negoziale fa tutto l'azienda e i vantaggi ce li hai direttamente in busta paga.

Con un fondo aperto o pip dovrai passare tramite 730.......e a luglio trovarti il tuo recupero in busta paga.

Questo in linea di massima la prospettiva.

Ad oggi Fonte è la tua scelta migliore e potrai in futuro cambiare come vorrai e/o trasferire presso prodotti migliori o che sposano le tue necessità.

Altra alternativa,sempre che convenga ( se n'è discusso molto in altri 3d) la possibilità di aprire più fondi pensione in caso di cambio di lavoro,lasciando maturare la posizione nel negoziale fino a nuove esigenze.

Vedi tu OK!
 
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