PiP...conviene?

Grazie a tutti i vostri contributi (non pensionistici :)...) pian pianino riesco a capirci qualcosina.
Mi piace molto come ragioni. Fossi un'imprenditore farei attenzione a non perderti...
Nel merito ti rispondo appena ho tempo. ;)
 
Grazie a tutti i vostri contributi (non pensionistici :)...) pian pianino riesco a capirci qualcosina.
A questo punto vi chiedo un consiglio:
La mia situazione è questa:
- primo contratto quest anno (interinale) di tre anni con probabile (si spera) prosecuzione in indeterminato, sempre interinale probabilmente
- 32 anni, e fino ad oggi contributi versati (dal 2009) come libero professionista
- Niente mutuo
- Altri capitali presenti e già investiti (conti deposito/ramo I)... tutte cose molto tranquille
- Pochissima propensione al rischio/bassissima conoscenza strumenti finanziari più complessi di una semplice assicurazione vita...
Allora...
lasciare il TFR all'azienda (INPS) mi par di avere capito non abbia alcun vantaggio (le regole per il riscatto sono simili - a fronte di un contributo minore dal datore); sceglierei tra i due, di metterlo nel Fonte.
Forse l'unico vantaggio può esser rappresentato dal fatto che è più difficile che fallisca l'INPS piuttosto che Fonte?... o neppure questo?
Per quanto riguarda la garanzia del capitale c'è anche in Fonte con la linea garantita, corretto?
In più non c'è PiP che garantisca un rendimento competitivo rispetto al Fonte con l'aggiunta del contributo del 4% (umana+ ebitemp)...
Perciò vada per Fonte
Le scelte a questo punto da fare sono:
1. quale comparto Fonte?
(I comparti più rischiosi sono fatti per starci 15 e più anni... se io tra tre anni non vengo rinnovato, rischio di andare in perdita...
1bis. Cambiare comparto ha dei costi?
2. Faccio anche il versamento aggiuntivo oppure no?
(Con l'accordo Ebitemp, non sono tenuto a versare niente per avere il 4% se non ho capito male)
Ho capito che il risparmio fiscale (del 23% nel mio caso) va diviso per gli anni in cui sto dentro perciò (ipotizzando la soluzione più standard in cui li tengo dentro fino alla fine, presumibilmente cioè 35 anni) 23/35=0,65% (per quest anno.. via via più alto gli anni successivi)... quindi meglio tenerseli per se (magari investendoli sporadicamente in qualche strumento meno vincolante) e disporne quando se ne ha voglia/bisogno o comunque questo risparmio fiscale di per sè vale la pena?
3. In più...
Dovessero cambiare gli accordi di ebitemp
e divenire meno vantaggioso star dentro al Fonte...
Uno NON può tornare a rimettere il solo TFR in azienda giusto?
Cambiare Fondo negoziale nemmeno siccome non farebbe parte del CCNL...
È obbligato a rimaner li per sempre o può magari metterlo in un PiP che fosse più vantaggioso?
O anche se dovessi tornare a p.iva, non ricevendo più tfr... immagino potrei uscirne senza penali?
Grazie ancora per il vostro aiuto

Procediamo con ordine.
La previdenza complementare non è un accidente che oggi c’è, domani chissà. E’ una modifica strutturale che sarà d’ora in poi sempre presente in Italia come è già presente da decenni in tutto il mondo. E accompagnerà i lavoratori in tutta la loro vita attiva fino alla pensione.

Quindi prima si scende a patti con questa realtà e meglio è. La pensione pubblica non è sufficiente oggi e ancora meno sarà sufficiente domani o dopodomani, per cui il secondo pilastro è da considerarsi come una necessità.

Può addirittura diventare una opportunità, se ben sfruttata:
- per ottenere delle somme aggiuntive dai datori di lavoro (io dopo 17 anni ho spillato 10.700€ di contributo aziendale ai miei datori di lavoro),
- per risparmiare un bel po’ di tasse sia durante la fase di contribuzione che durante la fase di conversione in rendita (siamo nell’ordine di diverse decine di migliaia di euro di tasse risparmiate legalmente in 30 o 40 anni di attività lavorativa!),
- per sfruttare dei rendimenti interessanti dai mercati finanziari che le generazioni precedenti non si sognavano minimamente di sfruttare (siamo un Paese finanziariamente arretrato).

Detto questo, vengo alle tue domande in grassetto.

Comparto. Fon.Te ha un comparto Garantito. Idealmente questo comparto sarebbe destinato a chi è vicino alla pensione e non vuole più esporre a rischi finanziari il gruzzolo messo da parte durante la sua vita lavorativa.

Purtroppo da noi, Paese arretrato finanziariamente – duole dirlo, questo viene visto come il comparto ideale per chi non vuole “giocarsi in borsa la pensione”, come a volte titolano i giornaloni o i TG.
E così continuiamo a distruggere valore con queste adesioni “selvagge” ad un comparto sbagliato che spesso rende ancora meno del TFR lasciato in azienda. Avanti così, verso la catastrofe con ottimismo.

Il discorso che dici tu “I comparti più rischiosi sono fatti per starci 15 e più anni... se io tra tre anni non vengo rinnovato, rischio di andare in perdita...” è una preoccupazione infondata. Fra tre anni, se non ti viene rinnovato il contratto, andrai a lavorare da un’altra parte dove si applicherà magari lo stesso fondo pensione o un altro.

Questo non è un problema in nessun caso. Se la futura azienda sarà iscritta a Fon.Te, subentrerà alla tua attuale azienda e tu non te ne accorgerai neanche. Se invece avrà un altro FP, ti iscriverai anche a quello e continuerai a versare lì.
Nessuno impedisce di avere 2-3-4 fondi pensione. Il Negoziale in cui versi è sempre uno (puoi anche decidere di versare dei contributi volontari in un FP aperto o in un PIP), negli altri la tua posizione rimane aperta e continui a maturare rendimenti anche se non versi più.

Se e quando vuoi, puoi unificare le posizioni trasferendo le somme dal fondo A al fondo B. E’ solo necessario che tu sia iscritto da 2 anni. Questo trasferimento – si chiama così - ha dei costi irrisori quando non nulli, occorre solo fare attenzione per non perdere l’anzianità di iscrizione (non è il caso di approfondire per ora).
A proposito, non chiudere mai il PIP che hai aperto a suo tempo. E’ molto importante per mantenere l’anzianità di iscrizione alla previdenza complementare.

Versamento aggiuntivo. Se economicamente te lo puoi permettere, è meglio versare anche dei contributi volontari. I primi 1000€ che restano nel fondo per 30-40 anni rendono molto di più degli ultimi 1000€ che ci restano solo un anno! Penso lo capisca da te. Quindi prima è meglio che dopo, lo sforzo fatto all’inizio viene ripagato molto di più.

Risparmio fiscale. E’ chiaro che conviene no? Il quanto non ha molta importanza. Non lo puoi sapere a priori ma si parla di migliaia e migliaia di euro sull’orizzonte temporale che hai davanti. Poi ti auguro che lo stipendio cresca e con esso la tua aliquota marginale (23%-27%-38%-41%-43%): è brutto dirlo ma il vantaggio fiscale cresce con il reddito.

Tornare indietro. No, tornare indietro non si può. In teoria… perché poi ci sono talmente tanti casi in cui puoi chiedere il riscatto che poi la pratica è ben diversa. Leggiti la parte sui riscatti della Nota informativa che ho postato due pagine addietro, dove trovi la risposta a tante delle domande che stai facendo sul forum.
 
Max69 sei gentilissimo e apprezzo veramente moltissimo mi risponda punto per punto e in maniera così precisa ed esauriente!!

Mi scuso se magari sono ridondante a volte, ma preferisco avere la certezza del 110% prima di fare una cosa...

...Tra le tante letture cui mi son dato, mi son imbattuto in questa qui:
Previdenza integrativa, come difendersi dagli inganni dei fondi pensione - Il Fatto Quotidiano

...Dopodichè ho provato a buttar giù uno schemino (moooolto banalizzato giusto per farmi un po di ordine in testa) che vi prego di dirmi se può riflettere o meno la realtà delle cose.

Lo spiego:
in viola l'inflazione media storica (che ho trovato su internet)
in arancio i rendimento di un comparto fonte storico
in grigio il calcolo di quanto fruttava il TFR lasciato in azienda (75% infl+1,5%)
in bianco la differenza
---
Poi, ponendo un RAL di 10.000€
In Blu quanto avevo di TFR + rivalutazione lasciandolo in azienda
in verde mettendolo in Fonte con le agevolazioni Ebitemp (4% di cui sopra)
in giallo mettendolo in Fonte ma con le condizioni base del mio CCNL (anche perchè non ho capito queste condizioni favorevoli del 4% fin quando sono garantite...)

Ho provato anche per assurdo a mettere un'inflazione del 10% contro un rendimento molto basso di Fonte...(in Rosso)

Ora...se non ho sbagliato i calcoli, risulta che in ognuna delle annualità esaminate era sempre piu vantaggioso lasciarlo in fonte (con o senza contributo maggiorato Ebitemp), anche con un'inflazione molto alta, situazione di rischio prospettata nell'articolo linkato sopra.

Sbaglio qualcosa
?

Il calcolo eseguito per il rendimento della colonna BLU è stato questo:
10.000 X 6,91%= 691 X 2,6%(annualità 2010)=18€ + 691€ = 709€

Il calcolo eseguito per il rendimento della colonna VERDE è stato questo:
(10.000 x 6,91% = 691) + (10.000 x 4% = 400)
691 + 400 = 1091 x 1,06% (rendimento Fonte 2010) = 11,56 + 1091 = 1102

Per la colonna GIALLA ho messo 1,55% anziche 4% di contributo

Se tutti questi calcoli sono corretti o perlomeno se i rendimenti a grandi linee riflettono l'andamento delle cose, la grande discriminante è il contributo aggiuntivo del datore, che è da capire se, per quanto e in che termini verrà mantenuto.
Perchè senza quello ovviamente è meglio lasciarlo in azienda


Per quanto riguarda le altre domande invece...
Se ho capito bene... io verso il TFR per questi 3 anni;
poi se non vengo prorogato e magari torno in p.iva / cambio CCNL/Fondo Negoziale, posso comunque decidere di lasciare (dato che non mi servirà) il capitale dentro il Fon.Te anche se non ne faccio piu parte anche per 15 anni e più, giusto?

Non mi è ancora chiarissima invece questa situazione: faccio parte del Fonte, ma non volendo aderirvi più, posso o meno indirizzare da un'altra parte (PiP) il mio TFR? (dopo i due anni di vincolo)
o nel PiP posso versare solo il contributo volontario mentre il TFR sono obbligato a metterlo sempre al Fonte?

Grazie mille!
 

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Sbaglio qualcosa?
Due cose subito. La prima, sbagli a leggere Beppe Scienza...
Scherzo naturalmente, qui sul forum è un personaggio molto conosciuto. Diciamo che è diventato conosciuto per questa battaglia sui fondi pensione brutti e cattivi... non voglio aggiungere altro.
Io non sono nessuno, non ci conosciamo e quindi non hai nessun motivo per fidarti di quel che ti dico, specie se paragonato ad un opinion maker come il prof. Scienza. Ma resta il fatto che per me ha torto marcio.

La seconda, sbagli a voler essere sicuro al 110%. Basta il 95%, ti assicuro. Nella vita l’imponderabile è sempre in agguato. Non serve a niente cercare la perfezione quando basta un soffio per portare le cose in un’altra direzione. Col vantaggio che per essere sicuri al 95% bastano da pochi minuti a qualche ora. Per andare oltre a volte ci vogliono giorni, ed il tempo è poco per sprecarlo anelando alla perfezione che tanto non è di questo mondo...

Detto questo, mi spiace ma non riesco ad aprire il file (forse è un problema di setting del mio PC) quindi sto a quel che scrivi nel testo.
Il contributo del datore è fondamentale. C’è di più, è andato aumentando nel tempo. Ad ogni rinnovo del contratto (parlo in generale, Cometa per i metalmeccanici, Fonchim per i chimici, altri, il Fon.Te non lo so ma se non l’ha già fatto lo farà), il contributo datoriale è cresciuto perché è entrato a far parte della normale contrattazione tra datori di lavoro e sindacati.

Ebitemp contribuisce da alcuni anni e non capisco perché debba smettere domani mattina. Certo, tutto è possibile. Potrebbe arrivare domani un asteroide sopra casa mia ed io vado in cenere... chi lo sa!

Se ho capito bene... io verso il TFR per questi 3 anni; poi se non vengo prorogato e magari torno in p.iva / cambio CCNL/Fondo Negoziale, posso comunque decidere di lasciare (dato che non mi servirà) il capitale dentro il Fon.Te anche se non ne faccio piu parte anche per 15 anni e più, giusto? GIUSTO.

Non mi è ancora chiarissima invece questa situazione: faccio parte del Fonte, ma non volendo aderirvi più, posso o meno indirizzare da un'altra parte (PiP) il mio TFR? SI.

(dopo i due anni di vincolo) o nel PiP posso versare solo il contributo volontario mentre il TFR sono obbligato a metterlo sempre al Fonte? Lascia stare il PIP, non è mai conveniente. Se devi cambiare fondo, o il negoziale di riferimento per il nuovo CCNL o un FP aperto. Il PIP lascialo lì a vegetare... a proposito come si chiama?
 
Due cose subito. La prima, sbagli a leggere Beppe Scienza...
Scherzo naturalmente, qui sul forum è un personaggio molto conosciuto. Diciamo che è diventato conosciuto per questa battaglia sui fondi pensione brutti e cattivi... non voglio aggiungere altro.
Io non sono nessuno, non ci conosciamo e quindi non hai nessun motivo per fidarti di quel che ti dico, specie se paragonato ad un opinion maker come il prof. Scienza. Ma resta il fatto che per me ha torto marcio.

La seconda, sbagli a voler essere sicuro al 110%. Basta il 95%, ti assicuro. Nella vita l’imponderabile è sempre in agguato. Non serve a niente cercare la perfezione quando basta un soffio per portare le cose in un’altra direzione. Col vantaggio che per essere sicuri al 95% bastano da pochi minuti a qualche ora. Per andare oltre a volte ci vogliono giorni, ed il tempo è poco per sprecarlo anelando alla perfezione che tanto non è di questo mondo...

Detto questo, mi spiace ma non riesco ad aprire il file (forse è un problema di setting del mio PC) quindi sto a quel che scrivi nel testo.
Il contributo del datore è fondamentale. C’è di più, è andato aumentando nel tempo. Ad ogni rinnovo del contratto (parlo in generale, Cometa per i metalmeccanici, Fonchim per i chimici, altri, il Fon.Te non lo so ma se non l’ha già fatto lo farà), il contributo datoriale è cresciuto perché è entrato a far parte della normale contrattazione tra datori di lavoro e sindacati.

Ebitemp contribuisce da alcuni anni e non capisco perché debba smettere domani mattina. Certo, tutto è possibile. Potrebbe arrivare domani un asteroide sopra casa mia ed io vado in cenere... chi lo sa!

Se ho capito bene... io verso il TFR per questi 3 anni; poi se non vengo prorogato e magari torno in p.iva / cambio CCNL/Fondo Negoziale, posso comunque decidere di lasciare (dato che non mi servirà) il capitale dentro il Fon.Te anche se non ne faccio piu parte anche per 15 anni e più, giusto? GIUSTO.

Non mi è ancora chiarissima invece questa situazione: faccio parte del Fonte, ma non volendo aderirvi più, posso o meno indirizzare da un'altra parte (PiP) il mio TFR? SI.

(dopo i due anni di vincolo) o nel PiP posso versare solo il contributo volontario mentre il TFR sono obbligato a metterlo sempre al Fonte? Lascia stare il PIP, non è mai conveniente. Se devi cambiare fondo, o il negoziale di riferimento per il nuovo CCNL o un FP aperto. Il PIP lascialo lì a vegetare... a proposito come si chiama?

Condivido in toto ma aggiungo una piccola nota,per quel che vale:

un pip come Pensionline che ha zero costi se non la sola trattenuta di 1% o 1,4% sul rendimento, rimane comunque una buona alternativa ai fondi aperti che sono sempre esposti al rischio.........

con Genertellife si capitalizza il rendimento e non si ha un costo "diretto" ( costi detratti dal versato)

se poi pensiamo che in un'ottica prossima di approvazione DDL CONCORRENZA, chi si ritroverà con il Pensionline con 1% di trattenuta.....avrà un ottimo fondo pensione: contributo datoriale+volontario+tfr= capitale garantito al 100% ovviamente con possibile differenza in meno.....rispetto ad un fondo che investe in azionario e che negli anni ha subito il rischio e la perdita di capitale...........


il tutto molto discutibile........ e solo per dire che non tutti i Pip sono scarsi
 
Condivido in toto ma aggiungo una piccola nota,per quel che vale:

un pip come Pensionline che ha zero costi se non la sola trattenuta di 1% o 1,4% sul rendimento, rimane comunque una buona alternativa ai fondi aperti che sono sempre esposti al rischio.........

con Genertellife si capitalizza il rendimento e non si ha un costo "diretto" ( costi detratti dal versato)

se poi pensiamo che in un'ottica prossima di approvazione DDL CONCORRENZA, chi si ritroverà con il Pensionline con 1% di trattenuta.....avrà un ottimo fondo pensione: contributo datoriale+volontario+tfr= capitale garantito al 100% ovviamente con possibile differenza in meno.....rispetto ad un fondo che investe in azionario e che negli anni ha subito il rischio e la perdita di capitale...........


il tutto molto discutibile........ e solo per dire che non tutti i Pip sono scarsi
Come al solito gentilissimi

Se però scegliessi questo pensionline oppure glife potrei usufruire del contributo del datore ancora? E sempre del 4%? O quella è una convenzione solo tra ebitemp-Fonte?
@max69 non avevo in mente alcun PiP in particolare, quando ero in p.iva e non potevo scegliere i negoziali mi ero informato con generali che si basava su Gesav ramo I.
Immagino Glife sia stessa cosa solo diversa gestione separata
 
Come al solito gentilissimi

Se però scegliessi questo pensionline oppure glife potrei usufruire del contributo del datore ancora? E sempre del 4%? O quella è una convenzione solo tra ebitemp-Fonte?

@max69 non avevo in mente alcun PiP in particolare, quando ero in p.iva e non potevo scegliere i negoziali mi ero informato con generali che si basava su Gesav ramo I.
Immagino Glife sia stessa cosa solo diversa gestione separata

Pensionline è il nome del PIP di Genertellife.

Ad oggi non avresti il 4% di Ebitemp. E questo ddl concorrenza non so che dice. Ma al solito, finché non c'è una legge è inutile parlarne. E infine Fon.te sarebbe sempre più economico.

Non avevi detto che il PIP era con Antonveneta? Insomma ce l'hai sottomano il nome di 'sto PIP? Sarà mica Elios?
 
Pensionline è il nome del PIP di Genertellife.

Ad oggi non avresti il 4% di Ebitemp. E questo ddl concorrenza non so che dice. Ma al solito, finché non c'è una legge è inutile parlarne. E infine Fon.te sarebbe sempre più economico.

Non avevi detto che il PIP era con Antonveneta? Insomma ce l'hai sottomano il nome di 'sto PIP? Sarà mica Elios?

ahh non avevo capito.
Si quello manco lo considero perché ci ho messo dentro 100€ anni fa e poi non l'ho manco più calcolato. Appena a casa ci guardo
 
ahh non avevo capito.
Si quello manco lo considero perché ci ho messo dentro 100€ anni fa e poi non l'ho manco più calcolato. Appena a casa ci guardo

Ma siccome è il primo a cui ti sei iscritto è importante. Anche se tu ci avessi messo solo un centesimo...

Perché dall'anzianità di iscrizione alla previdenza complementare (non al singolo fondo pensione) deriva la tassazione finale del montante.

Per quello ti dicevo di non riscattare mai da quel PIP almeno fino a che non ti sarà chiaro su quale FP punterai stabilmente.
 
A proposito, @Gdc84, quando hai cominciato a lavorare esattamente? Perché c'è un ulteriore dettaglio sulla deducibilità massima...
 
Ma siccome è il primo a cui ti sei iscritto è importante. Anche se tu ci avessi messo solo un centesimo...

Perché dall'anzianità di iscrizione alla previdenza complementare (non al singolo fondo pensione) deriva la tassazione finale del montante.

Per quello ti dicevo di non riscattare mai da quel PIP almeno fino a che non ti sarà chiaro su quale FP punterai stabilmente.

Scusate se mi intrometto. Max69, da quanto dici sarebbe quindi importantissimo che ognuno, anche da giovane e anche se non lavora ancora, versasse poche centinaia di euro su di un qualsiasi PIP per avere modificata in futuro la tassazione del suo montante di qualsiasi altra forma di fondo pensione? Visto che sono ignorante in materia, ti faccio un esempio: Se ho venti anni e apro un PIP con mille euro, quando ne avrò settanta ed andrò in pensione la tassazione sul mio eventuale fondo negoziale che avrò nel frattempo aperto, sarà determinata dal momento di apertura del mio PIP. Ho capito bene? Scusami ma queste cose per me sono complicatissime. Grazie mille!
 
:cincin:
Questa cosa è stata detta più volte sul forum, e non solo da me.
Poi, è chiaro che se metti solo 1000 euro a 20 anni e più niente per i successivi 50 anni, alla fine avrai 1000 euro più i rendimenti, meno i costi e meno questa tassazione di favore. Ci fai il brodo, ovviamente...

Naturalmente tutto ciò a legislazione vigente.
 
:cincin:
Questa cosa è stata detta più volte sul forum, e non solo da me.
Poi, è chiaro che se metti solo 1000 euro a 20 anni e più niente per i successivi 50 anni, alla fine avrai 1000 euro più i rendimenti, meno i costi e meno questa tassazione di favore. Ci fai il brodo, ovviamente...

Naturalmente tutto ciò a legislazione vigente.

No, certo il fine non è sicuramente quello di versare cifre simboliche. Però questo aspetto può essere importante. Per un giovane - magari ancora da studente- è un modo per partire, poi quando arriverà il lavoro si passerà a versamenti più significativi. Non mi sembra un vantaggio trascurabile. Mi scuso se l'argomento è già stato discusso. Sono nuovo ed il mare di informazioni in questo posto è enorme. Proverò a cercare thread che ne parlino. Grazie mille!!
 
...Mi scuso se l'argomento è già stato discusso. Sono nuovo ed il mare di informazioni in questo posto è enorme. Proverò a cercare thread che ne parlino. Grazie mille!!
Ci mancherebbe altro... è un forum!
Mi spiace se ti ho dato l'impressione che mi scocciasse risponderti :mano:
 
A proposito, @Gdc84, quando hai cominciato a lavorare esattamente? Perché c'è un ulteriore dettaglio sulla deducibilità massima...

Eccomi qui:
FONDO PENSIONE AXA MPS PREVIDENZA ATTIVA
data apertura 20/12/2011


Inizio lavoro come libero professionista: 2009
Inizio lavoro come dipendente versando TFR gennaio 2017
 
Ultima modifica:
Ci mancherebbe altro... è un forum!
Mi spiace se ti ho dato l'impressione che mi scocciasse risponderti :mano:

No, assolutamente non volevo dire quello. Anzi, leggo spesso i tuoi post. Li trovo assai utili. E anzi, avrei altre domande.....:)
 
Eccomi qui:
FONDO PENSIONE AXA MPS PREVIDENZA ATTIVA
data apertura 20/12/2011


Inizio lavoro come libero professionista: 2009
Inizio lavoro come dipendente versando TFR gennaio 2017

Ti riporto integralmente cosa dice l'articolo 8, comma 6 della legge (d. lgs. 252/05).

"6. Ai lavoratori di prima occupazione successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto (1/1/2007) e, limitatamente ai primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, è consentito, nei venti anni successivi al quinto anno di partecipazione a tali forme, dedurre dal reddito complessivo contributi eccedenti il limite di 5.164,57 euro pari alla differenza positiva tra l'importo di 25.822,85 euro e i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche e comunque per un importo non superiore a 2.582,29 euro annui."

Tu rientri nella casistica.
Hai aperto il FP il 20/12/2011 quindi più di 5 anni fa, pertanto potresti dedurre fino al 2036 più del limite di 5.164,57 secondo quanto stabilito sopra e in funzione dei contributi versati fino al 20/12/2016.
 
Ti riporto integralmente cosa dice l'articolo 8, comma 6 della legge (d. lgs. 252/05).

"6. Ai lavoratori di prima occupazione successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto (1/1/2007) e, limitatamente ai primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, è consentito, nei venti anni successivi al quinto anno di partecipazione a tali forme, dedurre dal reddito complessivo contributi eccedenti il limite di 5.164,57 euro pari alla differenza positiva tra l'importo di 25.822,85 euro e i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche e comunque per un importo non superiore a 2.582,29 euro annui."

Tu rientri nella casistica.
Hai aperto il FP il 20/12/2011 quindi più di 5 anni fa, pertanto potresti dedurre fino al 2036 più del limite di 5.164,57 secondo quanto stabilito sopra e in funzione dei contributi versati fino al 20/12/2016.

max69 ancora mille grazie per la tua disponibilità e cortesia
Diciamo che allo stato attuale mi sono convinto al 90% di aderire a Fonte (manca ancora un 5% che magari con un due sonni lo raggiungo :) )
Per quanto riguarda i versamenti aggiuntivi, mi risulta ancora ostico da digerire il concetto, ho bisogno ancora un attimo di pensarci se può fare al mio caso oppure no, e magari strada facendo coi ragionamenti tornerò a tormentarti e tormentarVi a voi tutti del forum che come ogni volta volta siete splendidi!

Grazie mille
 
max69 ancora mille grazie per la tua disponibilità e cortesia
Diciamo che allo stato attuale mi sono convinto al 90% di aderire a Fonte (manca ancora un 5% che magari con un due sonni lo raggiungo :) )
Per quanto riguarda i versamenti aggiuntivi, mi risulta ancora ostico da digerire il concetto, ho bisogno ancora un attimo di pensarci se può fare al mio caso oppure no, e magari strada facendo coi ragionamenti tornerò a tormentarti e tormentarVi a voi tutti del forum che come ogni volta volta siete splendidi!

Grazie mille

Certamente. Ti ho aggiunto questo ultimo tassello per amore di completezza. Ciao OK!
 
Ciao di nuovo a tutti, mi son reso conto di non aver chiara ancora un dettaglio:
aderendo al comparto garantito Fonte, è garantito solo il "TFR" o il "TFR+contributo del datore"?
Grazie
 
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