Dal punto di vista fiscale, come funziona con Plutus?
Gli importi guadagnati mediante cashback e perks andrebbero dichiarati? O c'è un motivo "legale" per cui non serve farlo?
PS: ritengo abbastanza impossibile che l'AdE si metta a indagare su importi di 10€/mese, mi interessa piuttosto capire i risvolti legali di usare un servizio tipo Putus.
secondo me è una specie di sconto, ho i miei dubbi che vada dichiarato come reddito finanziario. Potrei sbagliare ovviamente, ma forse ricorderete che anni fa c'erano i cashabck offerti direttamente dai fabbricanti, ricordo stampanti HP e macchine fotografiche Nikon col sistema del cashback in certi periodi promozionali: tu compravi la macchina, la registravi sul sito ufficiale e - nel periodo di promozione - richiedevi il cashback (anche 100/150 euro) che ti veniva versato poi sul conto corrente da parte della filiale italiana della casa madre.
In quel caso quei 100 euro sono un guadagno finanziario? O non sono piuttosto un semplice sconto che viene fatto dal fabbricante anziché come succede di solito dal distributore?
È davvero diversa la situazione dei pluton? Li sto comprando per fare una speculazione finanziaria? No.
Me li regalano loro, mi sembra che sia una forma di incentivo per usare la loro carta invece che quella di un concorrente.
Sbaglio qualcosa?
Magari si, non me ne intendo, solo ho qualche dubbio che si tratti di un guadagno dovuto ad un investimento...
Ciao come funziona Plutus per la dichiarazione dei redditi? le reward sono soggette a tassazione? c'è bisogno di pagare l'imposta di bollo?
Quante menate per un cashback! Sarò io strano!
Per fare un po' di chiarezza e per cifre un po' più consistenti, posto alcuni riferimenti. Non sono la Bibbia, ma un punto di partenza
Scrive FiscoMania, un noto sito che si occupa di fiscalità (
fonte), che il cashback va suddiviso in due categorie:
- incentivo alla vendita, cioè quando effettui una spesa perché allettato dal cashback (si potrebbe intendere alla pari di uno sconto)
- porta un amico, cioè il cashback viene erogato come azione premiale per aver proposto un servizio a nuovi clienti (assimilabile al lavoro di un agente/procacciatore d'affari)
Nel primo caso non è necessario dichiarare nulla, nel secondo invece sì e bisognerebbe pure pagarci le tasse, sotto forma di ritenuta d'acconto. Riporto anche quanto scrive BestShopping, penso uno dei più noti siti di cashback in Italia (
fonte), sull'argomento e che sembra rafforzare questa posizione.
Il dubbio però, secondo me, sta nella % di ritenuta da applicare alla somma ottenuta nella modalità "porta un amico" perché, ad esempio, BestShopping trattiene alla fonte l'11,50% (quindi in realtà funge da sostituto d'imposta). Un altro caso che ricordo è Illimity, che nel 2019 dava 25€ per l'invito di amici e indicava sul conto corrente 2 movimenti:
- un accredito di 33,78€ come compenso lordo;
- un addebito di 8,78€ come ritenuta del compenso sopra.
Anche questa è trattenuta alla fonte, ma la percentuale è diversa e del 26% (basta fare 8,78 / 33,78 x 100).
In conclusione, secondo me (e ripeto, sono solo considerazioni personali basate su alcune fonti), il cashback da spesa non va dichiarato e tassato, mentre quello ottenuto per aver invitato amici sì. Vero che, in questo caso, si viene ricompensati con crypto e non in € ma, nella
discussione dedicata presente sul FOL, mi pare che la cryptovaluta sia assimilabile a valuta estera (anche se la situazione è alquanto
fluida).
Cosa ne pensate?