Poesia Visiva

penso che il movimento della poesia visiva (comprendendo anche Isgrò ed altri simili) possa in un futuro prossimo rivalutarsi di più e valere di più (dal punto di vista commerciale) della tanto reclamizzata pittura analitica: non entro di proposito se sia più importante la poesia visiva o la pittura analitica, mi limito solo ad una previsione di tipo mercantile....
 
penso che il movimento della poesia visiva (comprendendo anche Isgrò ed altri simili) possa in un futuro prossimo rivalutarsi di più e valere di più (dal punto di vista commerciale) della tanto reclamizzata pittura analitica: non entro di proposito se sia più importante la poesia visiva o la pittura analitica, mi limito solo ad una previsione di tipo mercantile....

Permettimi di dissentire in modo più totale con questa forma di preveggenza.Quando parliamo di mercato, non me ne voglia il buon borghi , non si tratta di prevedere o intuire o aver sognato che...in ogni momento un particolare artista, ma anche non artista, potrebbe decollare improvvisamente e raggiungere vette economiche ragguardevoli.Quali sono i fattori? Uno in particolare: il mercante più seguito del momento dai collezionisti che contano nel mondo dei miliardari.Funziona così, purtroppo.Il mercante famoso vende la collezionista miliardario un quadro di X. L'amico collezionista altrettanto miliardario che non vuole essere da meno, lo compra anche lui, magari anche ad un prezzo maggiore così lui ha l'opera più"importante".I riciclatori di denaro sporco, convinti anche delle quotazioni e degli acquisti negli ambienti che contano, comprano con parte dei proventi illeciti, opera d'arte che sono molto quotate.Nel tempo, se si consolidano questi prezzi, quell'artista è storicizzato (per l'investimento, s'intende).Con il passare del tempo potrà poi aver riservato un posto nel libro degli artisti che han fatto la storia dell'arte e così difficilmente i prezzi caleranno...ma può succedere se scema l'interesse dei mercanti e dei collezionisti.E la storia continua all'infinito.Questo è in sintesi il mercato.Cosa diversissima è l'arte e come la si deve interpretare.
 
Permettimi di dissentire in modo più totale con questa forma di preveggenza.Quando parliamo di mercato, non me ne voglia il buon borghi , non si tratta di prevedere o intuire o aver sognato che...in ogni momento un particolare artista, ma anche non artista, potrebbe decollare improvvisamente e raggiungere vette economiche ragguardevoli.Quali sono i fattori? Uno in particolare: il mercante più seguito del momento dai collezionisti che contano nel mondo dei miliardari.Funziona così, purtroppo.Il mercante famoso vende la collezionista miliardario un quadro di X. L'amico collezionista altrettanto miliardario che non vuole essere da meno, lo compra anche lui, magari anche ad un prezzo maggiore così lui ha l'opera più"importante".I riciclatori di denaro sporco, convinti anche delle quotazioni e degli acquisti negli ambienti che contano, comprano con parte dei proventi illeciti, opera d'arte che sono molto quotate.Nel tempo, se si consolidano questi prezzi, quell'artista è storicizzato (per l'investimento, s'intende).Con il passare del tempo potrà poi aver riservato un posto nel libro degli artisti che han fatto la storia dell'arte e così difficilmente i prezzi caleranno...ma può succedere se scema l'interesse dei mercanti e dei collezionisti.E la storia continua all'infinito.Questo è in sintesi il mercato.Cosa diversissima è l'arte e come la si deve interpretare.
Dissenti fin che vuoi, ma dato che siamo su un forum di investimenti in arte quanto ho scritto è assolutamente pertinente poi è chiaro, ma l'ho dichiarato, che essendo una previsione personale (ancorchè derivata da un giudizio sul movimento stesso e dall'originalità di quanto proposto), non avendo la sfera di cristallo potrà realizzarsi o meno...tutto qui!!
 
Dissenti fin che vuoi, ma dato che siamo su un forum di investimenti in arte quanto ho scritto è assolutamente pertinente poi è chiaro, ma l'ho dichiarato, che essendo una previsione personale (ancorchè derivata da un giudizio sul movimento stesso e dall'originalità di quanto proposto), non avendo la sfera di cristallo potrà realizzarsi o meno...tutto qui!!

Tranquillo, non è mia intenzione alterarti, però la tua previsione sarà giusta se il mercato si mmuoverà come ho detto sopra.Può accadere che il mercato, come oggi accade, è più popolare, ossia non solo verso i miliardari collezionisti.Infatti, con le televendite sono spuntati mercanti di arte in ogni, o quasi,tele. Si offrono quadri i artisti storicizzati ad hoc (la biennale è un bel trampolino di lancio, ma anche altri musei mondiali sono molto importanti, ma difficilmente veicolabili da televenditori.Magari a volte ottengono spazi, ed ecco che spunta il genio:D:D:D...non faccio nomi, ma sappiamo oggi chi sono).
Dicevo con queste televendite si son creati quindi diversi mercati, quello milionario, affrontabile dai soliti miliardari collezionisti, quello degli amanti d'arte abbienti ma non miliardari, che comprano le sicurezze (solitamente i nuovi arrivati ma con alle spalle molte, mostre, alcune biennali e tante promesse e prezzi abbastanza abbordabili a seconda del reddito disponibile, e oggi molto rosicato) e quello della gente comune che compra un dipinto come fosse un gratta e vinci.
Il mercato dell'arte secondo me deprime l'arte.Un tempo i signori sceglievano l'artista per come dipingeva e lo pagavano per averne l'esclusiva della sua arte.Oggi si compra un opera con la speranza che cresca di valore.Pochissimi comprano per amore dell'arte.Spero di sbagliare caro arteok, ma temo sia così.;)
 
Detto quanto sopra, sono anch'io un ammiratore della contestazione artistica di chiari ed ho una sua opera in collezione;)
 
Tranquillo, non è mia intenzione alterarti, però la tua previsione sarà giusta se il mercato si mmuoverà come ho detto sopra.Può accadere che il mercato, come oggi accade, è più popolare, ossia non solo verso i miliardari collezionisti.Infatti, con le televendite sono spuntati mercanti di arte in ogni, o quasi,tele. Si offrono quadri i artisti storicizzati ad hoc (la biennale è un bel trampolino di lancio, ma anche altri musei mondiali sono molto importanti, ma difficilmente veicolabili da televenditori.Magari a volte ottengono spazi, ed ecco che spunta il genio:D:D:D...non faccio nomi, ma sappiamo oggi chi sono).
Dicevo con queste televendite si son creati quindi diversi mercati, quello milionario, affrontabile dai soliti miliardari collezionisti, quello degli amanti d'arte abbienti ma non miliardari, che comprano le sicurezze (solitamente i nuovi arrivati ma con alle spalle molte, mostre, alcune biennali e tante promesse e prezzi abbastanza abbordabili a seconda del reddito disponibile, e oggi molto rosicato) e quello della gente comune che compra un dipinto come fosse un gratta e vinci.
Il mercato dell'arte secondo me deprime l'arte.Un tempo i signori sceglievano l'artista per come dipingeva e lo pagavano per averne l'esclusiva della sua arte.Oggi si compra un opera con la speranza che cresca di valore.Pochissimi comprano per amore dell'arte.Spero di sbagliare caro arteok, ma temo sia così.;)
Non ho l'ambizione e nè la presunzione di dire che cosa sarà più importante a livello di storia dell'arte (e poi facendo riferimento a quale lasso temporale 50 anni, un secolo o di più...praticamente impossibile!), ma pragmaticamente mi sono limitato ad una previsione di rivalutazione del movimento a livello mercantile, poi sui meccanismi che potrebbero esserci dietro una rivalutazione di mercato, come si suol dire, "chi più ne ha più ne metta"...
 
Non ho l'ambizione e nè la presunzione di dire che cosa sarà più importante a livello di storia dell'arte (e poi facendo riferimento a quale lasso temporale 50 anni, un secolo o di più...praticamente impossibile!), ma pragmaticamente mi sono limitato ad una previsione di rivalutazione del movimento a livello mercantile, poi sui meccanismi che potrebbero esserci dietro una rivalutazione di mercato, come si suol dire, "chi più ne ha più ne metta"...

Non dico mica che hai torto, ma neppure che hai ragione...insomma credo che la cosa sia facilmente comprensibile sol che si conoscano bene i mercanti che contano e si sappia prestissimo quali siano i collezionisti che han comperato le opere vendute da loro per prevedere poi futuri rialzi.Più difficili sono le previsioni delle opere proposte dai televenditori a poche migliaia di euro posto che qui il collezionista comune (senza offesa, intendendo quello che non spende troppo) e le sue richieste sono talmente imprevedibili che nessuno può sapere cosa succederà...però forse hai ragione su un punto e provo ad azzardare anch'io il rialzo dei prezzi di artisti della poesia visiva dato che ultimamente si è aperto un certo interessamento verso di loro e le loro opere costano poco e essendosi fatti conoscere bene nel mondo sono molto appetibili anche da chi vede l'arte come un gratta e vinci.
 
Non dico mica che hai torto, ma neppure che hai ragione...insomma credo che la cosa sia facilmente comprensibile sol che si conoscano bene i mercanti che contano e si sappia prestissimo quali siano i collezionisti che han comperato le opere vendute da loro per prevedere poi futuri rialzi.Più difficili sono le previsioni delle opere proposte dai televenditori a poche migliaia di euro posto che qui il collezionista comune (senza offesa, intendendo quello che non spende troppo) e le sue richieste sono talmente imprevedibili che nessuno può sapere cosa succederà...però forse hai ragione su un punto e provo ad azzardare anch'io il rialzo dei prezzi di artisti della poesia visiva dato che ultimamente si è aperto un certo interessamento verso di loro e le loro opere costano poco e essendosi fatti conoscere bene nel mondo sono molto appetibili anche da chi vede l'arte come un gratta e vinci.
Bene anche tu ritieni probabile una rivalutazione "mercantile" della poesia visiva...è l'unica cosa che ho provato a dire....
 
Io invece non scommetterei nulla sulla Poesia Visiva. Personalmente ritengo che sia un movimento che non ha mai trovato una sua vera dimensione (arte? letteratura? critica?) e un suo pubblico che l'abbia capita, poco o per niente seguito da galleristi e mercanti importanti e pochissimo presente in collezioni e musei. Per di più mi pare di poter dire che ha prodotto anche tante cose davvero brutte. Certo, come tutto quello che costa poco è probabile che possa costare di più, ma non ci vedo un grande futuro.
Opinione strettamente personale eh! Nessun estimatore si offenda. :)
 
Ultima modifica:
Io invece non scommetterei nulla sulla Poesia Visiva. Personalmente ritengo che sia un movimento che non ha mai trovato una sua vera dimensione (arte? letteratura? critica?) e un suo pubblico che l'abbia capita, poco o per niente seguito da galleristi e mercanti importanti e pochissimo presente in collezioni e musei. Per di più mi pare di poter dire che ha prodotto anche tante cose davvero brutte. Certo, come tutto quello che costa poco è probabile che possa costare di più, ma non ci vedo un grande futuro.
Opinione strettamente personale eh! Nessun estimatore si offenda. :)

Non ho le capacità per poter giudicare io se la "Poesia Visiva" abbia o meno le potenzialità artistiche per affermarsi un domani a livello Nazionale-Internazionale.

Su una cosa però permettetemi di dissentire, quello che certo la limita/limiterà è invece il poco numero di Opere ( indipendentemente dalla qualità ) che ci sono in circolo per poterne fare mercato.

Prendi il mio idolo EMILIO VILLA, per quanto riguarda le opere di Emilio Villa reperire Opere sembra difficilissimo, anche perché i figli di Villa sono all'estero, USA e Australia, e perché lo stesso Villa aveva l'abitudine di disperdere i suoi lavori...
 
Ho un discreto numero di opere della Poesia Visiva a partire dalle primissime realizzate. Le ultime prese nel 2008 circa per assecondare un mio personale percorso. Concordo in pieno con Accipicchia OK! molte realizzazioni hanno anche il mortale difetto di "stancare" dopo poche settimane... Mantengono una buona struttura intellettuale e culturale ma grossi potenziali rivalutativi non penso vi siano, anche se me lo dovrei augurare ;) Paolo
 
Sì anche a me fanno questo effetto: sono opere mediamente "noiose". Se ne guardo 100 non so riconoscere in mezzo a queste una che si stacchi per forza e personalità. E' una pittura (?) piatta e ripetitiva. Un' indubbia valenza intellettuale che però non mi coinvolge e non mi crea interesse. Probabilmente un mio limite.
 
Troppo concettuali, comunque il grande Emilio Isgrò è per me il numero uno con un distacco abissale dagli altri italiani e stranieri... lasciamo perdere il discorso dell'investimento!!!
 
Troppo concettuali, comunque il grande Emilio Isgrò è per me il numero uno con un distacco abissale dagli altri italiani e stranieri... lasciamo perdere il discorso dell'investimento!!!

Sì però lo stesso Isgrò, a parte qualche grande lavoro, tutte le centinaia e centinaia di pagine cancellate..., o i brutti finti libri, o le brutte formichine...
Insomma, come dicevo prima: opere noiosissime.
 
Bisogna riconoscere che una certa ripetitività che può sconfinare nel noioso non sia solo della poesia visiva, ma di molti movimenti artistici (provate a pensare per fare un esempio coevo in termini temporali all'arte analitica e quindi ai vari Griffa, Pinelli, Verna, Olivieri...), però anch'io ritengo che questa forma di arte concettuale o si esprime per concetti immaginifici e profondi o rischia più di altri movimenti di sconfinare nella banalità.
Agnetti per esempio mi sembra scevro da questo rischio, ma poi ogni artista fa storia a sè......
 
Bisogna riconoscere che una certa ripetitività che può sconfinare nel noioso non sia solo della poesia visiva, ma di molti movimenti artistici (provate a pensare per fare un esempio coevo in termini temporali all'arte analitica e quindi ai vari Griffa, Pinelli, Verna, Olivieri...), però anch'io ritengo che questa forma di arte concettuale o si esprime per concetti immaginifici e profondi o rischia più di altri movimenti di sconfinare nella banalità.
Agnetti per esempio mi sembra scevro da questo rischio, ma poi ogni artista fa storia a sè......

Volendo approfondire il paragone che hai fatto tu, per la pittura analitica non parlerei di noia e ripetitività. Griffa è estremamente elegante e raffinato con il risultato che gran parte dei suoi lavori sono addirittura piacevoli, Pinelli è vario e "vivace" (soprattutto nelle disseminazioni con più pezzi), Verna è tutt'altro che noioso e soprattutto mai banale. L'unico ripetitivo in modo quasi ossessivo è Olivieri che da sempre fa lo stesso quadro con minime variazioni.
Nel caso della Poesia Visiva invece si fa sempre la stessa operazione e anche autori e forme diverse di espressione rimandano sempre ad una ricerca di sintesi tra pittura e letteratura, con risultati anche interessanti concettualmente, ma direi drammaticamente "freddi". In questo senso parlavo di "noia".
 
Che ne pensate di Magdalo Mussio?
 
Anche gli ANNINOVANTA hanno avuto/espresso il loro "Poeta Visivo", come nn citare in questo thread appositamente dedicato alla "Poesia Visiva" l'ancor oggi attualissimo/attivissimo Artista genovese CESARE VIEL :

Premetto che non sono la persona più adatta ad esprimere un giudizio su Cesare Viel. Come sapete, sono appassionato di pittura, soprattutto figurativa...Mi sembra che Cesare Viel si inserisca un po' nel filone dei Poeti Visivi degli anni '60 e '70 (Pignotti, Ori, Malquori, etc..), unendo pensieri a pittura e installazioni.
 
Volendo approfondire il paragone che hai fatto tu, per la pittura analitica non parlerei di noia e ripetitività. Griffa è estremamente elegante e raffinato con il risultato che gran parte dei suoi lavori sono addirittura piacevoli, Pinelli è vario e "vivace" (soprattutto nelle disseminazioni con più pezzi), Verna è tutt'altro che noioso e soprattutto mai banale. L'unico ripetitivo in modo quasi ossessivo è Olivieri che da sempre fa lo stesso quadro con minime variazioni.
Nel caso della Poesia Visiva invece si fa sempre la stessa operazione e anche autori e forme diverse di espressione rimandano sempre ad una ricerca di sintesi tra pittura e letteratura, con risultati anche interessanti concettualmente, ma direi drammaticamente "freddi". In questo senso parlavo di "noia".

Concordo....
 
Segnalo questa mostra che mi sembra interessante:


Pavia - dal 14 febbraio al 23 marzo 2014
Visual poetry. L’avanguardia delle neoavanguardie mezzo secolo di Poesia Visiva, Poesia Concreta, Scrittura Visuale

Più di 1000 opere, per un totale di 150 artisti, italiani e internazionali: Pavia celebra i cinquant’anni della Poesia Visiva con una grande mostra, la più importante che sia mai stata realizzata per questo movimento artistico, sviluppatosi nel clima rovente della neo-avanguardia europea.

Visual poetry. L’avanguardia delle neoavanguardie mezzo secolo di Poesia Visiva, Poesia Concreta, Scrittura Visuale
 
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