polizza a premio unico con rendita immediata

cassettone ha scritto:
Sulla Stampa di torino c'è un'articolo su questo tipo di polizza, che con un certo il capitale versato dà subito una rendita mensile.

Esempio capitale versato in unica soluzione a 50 anni di euro 50.000 da un mensile di 175,97 euro vitalizia.

con rata di 60.000 euro da 211,67 mensili vitalizia

A 37 anni hai diritto con 150.000 euro versati da un mensile di euro 870,86 per 18 anni o vitalizia di euro 448,19.

Il capitale residuo è legato ad un fondo con resa garantita del 2,25% quindi può rendere anche di più.

La rendita ed il capitale è esente dall'irpef (paga il 12,5% di ritenuta sulle rivalutazioni) non può essere pignorato e non paga di successione in caso di morte.

Cosa ne pensate Voltaire ed esperti dove è la pecca :confused:

http://www.wieneritalia.com/nuova_pagina_5_1_rendite.htm


Adoro questi prodotti perchè sfruttano il fatto che i calcoli sono troppo complessi per i risparmiatori medi. Ma per fortuna ci sono io che ve li calcolo ;)

Allora Premio unico 50000 versato a 50 con rendita subito di 175.97 ipotiziamo un rendimento del 3.5% e una vita media di 80 anni

Dopo 30 anni se muori, prelevando una "rendita simile" la compagnia assicurativa restano 31932 euro :D Che sarebbero rimasti ai tuoi eredi se avessi investito tu in titoli di stato con rendimento 3,5%

Altro giro altra corsa:
Allora Premio unico 60000 versato a 50 con rendita subito di 211.67 ipotiziamo un rendimento del 3.5% e una vita media di 80 anni

In questo caso alla compagnia assicurativa restano 37699
euro

A 37 anni hai diritto con 150.000 euro versati da un mensile di euro 870,86 per 18 anni o vitalizia di euro 448,19.

Alla scadenza dei 18 anni, alla compagnia restano 22.847

La variabile migliore, (per la compagnia) è quella della rendita. Anche se vivi fino a 80 anni a loro rimangono 146.000 euro :D

Sembra un errore di calcolo, ma se fai 448*12= sono 5376 euro di rendita all'anno.

Investendo 150.000 al 3,5% hai un interesse di 5250 euro all'anno. In pratica, questa rendita te la pagano con gli interessi e quando muori si tengono il capitale ;)

State attenti che il mondo è pieno di fregature :D ;)

Una precisazione: in caso di morte viene restituito il "premio versato" al netto delle rendite erogate e al netto delle quote di rivalutazione.

Quindi i soldi che restano dopo 30 anni non li prendono gli eredi, occhio, se li tiene la compagnia ;)
 
Ultima modifica:
Personalmente non credo sia questione di avere un profilo conservativo o meno, traducendo il concetto che "su questo forum si parla di investire su conto arancio o santander". Il parcheggio di liquidità è una cosa, l'investimento un'altra e l'assicurazione contro un evento aleatorio un'altra.
Sono contraria a considerare le polizze assicurative come un investimento : in sintesi, sono contraria al prodotto assicurativo finanziario ma sono favorevole al prodotto assicurativo puro. Dico quindi sì a polizza infortuni, polizza rischio morte, polizza sanitaria, polizza professionale etc. e dico un bel no tondo e secco alle polizze vita.
 
cleopatra758 ha scritto:
Sono contraria a considerare le polizze assicurative come un investimento : in sintesi, sono contraria al prodotto assicurativo finanziario ma sono favorevole al prodotto assicurativo puro. Dico quindi sì a polizza infortuni, polizza rischio morte, polizza sanitaria, polizza professionale etc. e dico un bel no tondo e secco alle polizze vita.

Apprezzo la tua considerazione sulla differenziazione tra prodotto finanziario e prodotto assicurativo, troppo spesso argomento divenuto oggetto di commistione nelle proposte commerciali di questi ultimi anni. E' diventato arduo perfino per gli specialisti distinguere la componente derivata e la componente obbligazionaria di quasi tutti i prodotti assicurativi.
Tuttavia le petizioni di principio, oppure gli orientamenti radiczti nelle convinzioni personali e quindi poco flessibili, non permettono di guidare al meglio il processo decisionale, che dovrebbe essere ispirato dal solo criterio di razionalita', e quindi traducibile in termini di funzione di utilità personale dell'investitore/assicurato/risparmiatore.
Nell'immenso calderone dell'industria del risparmio assicurativo italiano è possibile, in piena autonomia e senza indirizzi di parti interessate, scegliere polizze caso vita che presentano basso contenuto finanziario ed elevato contenuto previdenziale.

Ciao PAT
 
Pat, concordo che esiste un problema di cultura finanziaria. Forse di cultura generale, talvolta.... ;) Consentimi una riflessione molto razionale, diciamo brutale : il conto di deposito (antica forma di risparmio, credo di tipo anglosassone, ma potrei sbagliare) non è infatti un investimento od una forma di risparmio. E' un sistema semplice e cost-free di parcheggiare della liquidità in attesa di diverso reimpiego (acquisto beni, investimento).

Quindi concorderai che l'obiettivo è differente.

Perchè su queste forum molte persone preferiscono, probabilmente, parcheggiare i propri soldini in conto arancio o santander piuttosto che in una polizza vita?

Mi vengono in mente alcune risposte, forse banali :

1) l'orizzonte temporale è brevissimo (6 mesi, 1 anno);
2) le spese sono pari a zero;
3) il rischio di perdita è pari o simile a zero;
4) il tasso remunerativo è certo e molto elevato;
5) la somma non è vincolata ed è "riscattabile" in qualsiasi momento;
6) le compagnie assicurative non sono trasparenti nè affidabili, diversamente da Ingdirect e Santander - in questo senso, il conto di deposito è competitivo non solo rispetto alle compagnie assicurative ma anche e soprattutto rispetto alle banche italiane;
7) i costi di caricamento delle polizze vita e le clausole penalizzanti dei contratti assicurativi sono un ottimo deterrente.

Ferma ovviamente la distinzione tra prodotto finanziario e prodotto assicurativo ;)
 
bellavista ha scritto:
Una precisazione: in caso di morte viene restituito il "premio versato" al netto delle rendite erogate e al netto delle quote di rivalutazione.

Quindi i soldi che restano dopo 30 anni non li prendono gli eredi, occhio, se li tiene la compagnia ;)

L'unico modo per fregare la compagnia è morire presto... :D
 
cleopatra758 ha scritto:
Pat, concordo che esiste un problema di cultura finanziaria. Forse di cultura generale, talvolta.... ;) Consentimi una riflessione molto razionale, diciamo brutale : il conto di deposito (antica forma di risparmio, credo di tipo anglosassone, ma potrei sbagliare) non è infatti un investimento od una forma di risparmio. E' un sistema semplice e cost-free di parcheggiare della liquidità in attesa di diverso reimpiego (acquisto beni, investimento).

Quindi concorderai che l'obiettivo è differente.

Perchè su queste forum molte persone preferiscono, probabilmente, parcheggiare i propri soldini in conto arancio o santander piuttosto che in una polizza vita?

Mi vengono in mente alcune risposte, forse banali :

1) l'orizzonte temporale è brevissimo (6 mesi, 1 anno);
2) le spese sono pari a zero;
3) il rischio di perdita è pari o simile a zero;
4) il tasso remunerativo è certo e molto elevato;
5) la somma non è vincolata ed è "riscattabile" in qualsiasi momento;
6) le compagnie assicurative non sono trasparenti nè affidabili, diversamente da Ingdirect e Santander - in questo senso, il conto di deposito è competitivo non solo rispetto alle compagnie assicurative ma anche e soprattutto rispetto alle banche italiane;
7) i costi di caricamento delle polizze vita e le clausole penalizzanti dei contratti assicurativi sono un ottimo deterrente.

Ferma ovviamente la distinzione tra prodotto finanziario e prodotto assicurativo ;)

Perfettamente d'accordo.
Rimane il problema della grande carenza di cultura finanziaria in Italia.
Il 2,5 % di Conto Arancio non può garantire la pensione, non tanto perche' vi è il 27% di decurtazione, quanto perchè l'inflazione ufficiosa, quella che si misura come la media tra l'ufficiale e la percepita, è di molto superiore anche al piu' magnanimo dei Conti City e Santander.
E sull'orizzonte lungo si pappa l'intera arancia, sputandone i semi :)
Ciao e buon anno a te
 
P.A.T. ha scritto:
se muori presto, la compagnia si gratta le mani per festeggiare.. :)

:no: se parliamo della polizza che ha originato il thread, se tu - non io :D - ti assicuri e muori poco dopo la compagnia resta fregata perché restituisce agli eredi la differenza tra il premio unico versato e la somma delle rate di rendita erogate. Certo non ci rimette, ma guadagna molto meno rispetto al decesso sopravvenuto ad esempio dopo 20 anni dalla stipula del contratto...
 
tantoquanto ha scritto:
:no: se parliamo della polizza che ha originato il thread, se tu - non io :D - ti assicuri e muori poco dopo la compagnia resta fregata perché restituisce agli eredi la differenza tra il premio unico versato e la somma delle rate di rendita erogate. Certo non ci rimette, ma guadagna molto meno rispetto al decesso sopravvenuto ad esempio dopo 20 anni dalla stipula del contratto...

Infatti il termine "fregata" è un po' esagerato.

Diciamo che se muori subito i tuoi eredi rimangono molto meno fregati, di quanto lo sarebbero normalmente.

Queste polizze sono strutturate perchè la compagnia non ci perda mai.

E se una parte ci guadagna sempre, inevitabilmente ci sarà un'altra parte che ci perderà sempre ;)
 
P.A.T. ha scritto:
se muori presto, la compagnia si gratta le mani per festeggiare.. :)

Sbagliato ;) Se muori subito con questi prodotti ci hanno smenato una 20/30.000 euro, che ti avrebbero spillato in caso contrario :D ;)

Mi sa che questa polizze non le conosci proprio pat ;)
 
P.A.T. ha scritto:
Onestamente, come immagino pure voi, non ho letto con attenzione le condizioni contrattuali di questa polizza, che peraltro qui nessuno ha postato o precisato nell'integralità delle clausole contrattuali. Quindi lo ammetto, si, sono stato superficiale nelle mie precedenti considerazioni, in quanto mi ero basato su valutazioni di natura piu' generalista, che attengono lo spirito di chi approccia il mondo assicurativo per la ricerca di risposte a problemi personali, per la ricerca di una legittima e comprensibile forma di tutela della propria vita e quella dei propri cari.
Un approccio verso il mondo assicurativo non mediato attraverso uno spirito giacobino, che noto purtroppo essere sempre presente in molti soggetti che scrivono in questo forum

Caro P.A.T., nessuno spirito giacobino da parte mia verso il mondo assicurativo. Speravo di aver trovato nella polizza in questione un prodotto adatto alle mie esigenze, ma dopo aver letto la nota informativa e le condizioni generali di assicurazione rilevate dal link postato nel messaggio di apertura del thread, ho capito, pur non essendo laureato né in matematica né in economia, che non conveniva investire un capitale per avere una rendita di poco superiore all'interesse che tale capitale avrebbe fruttato se lo avessi personalmente investito.
Dopo che tale sensazione è stata avallata da bellavista, sono intervenuto parlando di "fregatura" per la compagnia assicuratrice in caso di morte prematura dell'assicurato, ma la mia era solamente una battuta sicuramente non degna di una tua risposta, peraltro non richiesta.
Vedi, io leggo il forum anche per trovare suggerimenti concreti sui vari tipi di investimento. Ben vengano quindi thread come questo dove viene presentato e valutato un prodotto. Sicuramente però, a causa del mio pragmatismo, apprezzo interventi chiari e semplici come quelli di bellavista rispetto a chi disquisisce sulla teoria dei massimi sistemi o, come te, filosofeggia in astratto sul mondo assicurativo in generale.
In ogni caso, buon anno e buon compleanno.
 
tantoquanto ha scritto:
Caro P.A.T., nessuno spirito giacobino da parte mia verso il mondo assicurativo. Speravo di aver trovato nella polizza in questione un prodotto adatto alle mie esigenze, ma dopo aver letto la nota informativa e le condizioni generali di assicurazione rilevate dal link postato nel messaggio di apertura del thread, ho capito, pur non essendo laureato né in matematica né in economia, che non conveniva investire un capitale per avere una rendita di poco superiore all'interesse che tale capitale avrebbe fruttato se lo avessi personalmente investito.
Dopo che tale sensazione è stata avallata da bellavista, sono intervenuto parlando di "fregatura" per la compagnia assicuratrice in caso di morte prematura dell'assicurato, ma la mia era solamente una battuta sicuramente non degna di una tua risposta, peraltro non richiesta.
Vedi, io leggo il forum anche per trovare suggerimenti concreti sui vari tipi di investimento. Ben vengano quindi thread come questo dove viene presentato e valutato un prodotto. Sicuramente però, a causa del mio pragmatismo, apprezzo interventi chiari e semplici come quelli di bellavista rispetto a chi disquisisce sulla teoria dei massimi sistemi o, come te, filosofeggia in astratto sul mondo assicurativo in generale.
In ogni caso, buon anno e buon compleanno.

Guarda Tuttoquanto,
se riguardo a quanto ho scritto sopra tu ci hai ravvisato della filosofia e non della matematica - come ti sarebbe piaciuto riscontrare - è per una duplice buona ragione di motivi:
1) qualora mi esprimessi attraverso l'uso degli strumenti formali adeguati (fogli Excel, modelli Montecarlo, metodo di Sullivan, tavole demografiche, etc.) non credo che ugualmente troverei alcun riscontro, ne' tanto meno attenzione, come mai ne ho ricevuta nel passato quando ho sollevato l'interesse in questa sezione verso argomenti previdenziali
2) sono convinto in realtà che tu, come tutti gli altri che vi dichiarate "interessati" a stipulare una polizza caso vita siate dei grandi bluffatori.

Paradossalmente, anche se trovaste in una polizza dei buoni motivi di convenienza economica, non ve la sentireste ugualmente di sottoscrivere la polizza.
Trovereste in ogni caso degli altri cavilli o motivi di riluttanza.

Iimmagino che siano giustamente decisioni impegnative, che richiedono anni e anni di riflessioni, informazioni, valutazione della propria situazione previdenziale, accertamento della sicurezza del proprio lavoro, attenzione dei propri cari, etc.

Siamo sinceri, per cortesia.

Un cordiale saluto
PAT
 
Risulta a qualcuno che i promotori delle assicurazioni siano espliciti sulla percentuale dei costi di "caricamento" delle varie polizze vita quando le propongono?

I prodotti assicurativi sono validi nel contenuto assicurativo (infortuni,morte, malattie ecc.) per quanto riguarda il contenuto finanziario le compagnie investono in prodotti ai quali anche un normale risparmiatore puo' accedere direttamente a costi piu' contenuti.

La nuova legge (pensione complementare, utilizzo del TFR ) consente risparmi di carattere fiscale e contributi da parte del datore di lavoro, meglio approfondire le varie possibilità anche se per quanto la "reversibilità" mi sembra ci siano perplessità.

Una polizza che consente una rendita scadenza (quindi con alto contenuto finanziario) non mi convince, mi dovrebbero dimostrare fin da subito che vantaggio avrei rispetto ad es. in un investimento in banalissimo investimento in BTP trentennale con capitale decrescente.
 
zerocoupon ha scritto:
Una polizza che consente una rendita a scadenza (quindi con alto contenuto finanziario) non mi convince
Nemmeno a me.
Qui, a dire il vero, si sta discutendo di una rendita immediata, che è un progetto con un numero assai minore di gradi di libertà.
Ciao PAT
 
zerocoupon ha scritto:
Risulta a qualcuno che i promotori delle assicurazioni siano espliciti sulla percentuale dei costi di "caricamento" delle varie polizze vita quando le propongono?
Quest'estate ho stipulato un contratto di capitalizzazione a 5 anni di reinvestimento (in realtà si è trattato di un subentro, in quanto non avevo precedenti rapporti). L'agente mi ha fatto presente nel contratto l'indicazione di una determinata percentuale di caricamento a favore della compagnia (per la precisione 0,20 % annuale semplice). Non sono a conoscenza se tutti siano corretti come l'agente con cui ho avuto rapporti.
Dubito.
 
P.A.T. ha scritto:
Nemmeno a me.
Qui, a dire il vero, si sta discutendo di una rendita immediata, che è un progetto con un numero assai minore di gradi di libertà.
Ciao PAT

Hai ragione, però il problema non cambia: vorrei conoscere ugualmente la differenza tra un investimento in BTP e la polizza.
Ciao.
 
zerocoupon ha scritto:
Hai ragione, però il problema non cambia: vorrei conoscere ugualmente la differenza tra un investimento in BTP e la polizza.
Ciao.

Posta in questi termini, la polizza è IMHO decisamente meno efficiente.
Il confronto su basi esclusivamente finanziarie andrebbe eventualmente fatto con i contratti assicurativi di capitalizzazione.
Ciao
 
Il paragone tra assicurativo e immobiliare è folle; al limite lo paragoni al finanziariio:
Di questi tempi è difficile trovare buone soluzione di rendita in quanto la stessa
dovrebbe essere 1)certa 2) crescente 3)vitalizia
E' certa perchè gantita da contratto ma la crescita degli anni successivi dipende da rivaluzione del fondo dedottti i costi. la retrocessione del fondo;le aspettative di vita non si sanno mai.
Ritengo una polizza vita valida quando ha tabelle di mortalità note fin dalla stipulta del contratto, con reddittività del 10% annuo e capitale a fondo perduto
es 55 anni premio 5000 euro per 10 anni a 65 anno rendita 5000 versato 50.000 se vive fino a 85 anni incassi 100.000; ovviamente se muori prima è meglio fare qualcos'altro.
Dagli esempi da te citati non mi pare si faccia un grande affare.
 
io all'inizio ero certo della buona fede di pat, ora sono quasi convinto che sia un assicuratore che si spaccia per "studente di matematica" per allenarsi a difendere il suo prodotto quando va a casa del cliente.

I prodotti assicurativi a carattere finanziario non hanno NESSUNA e ripeto NESSUNA ragione d'essere. Non presentano vantaggi di nessun tipo atti a giustificare gli alti caricamenti. Messi a confronto con un semplice portafoglio di btp e cct risultano sempre perdenti.

Chi conosce le basi della matematica finanziaria questo lo sa benissimo.

Per chi non la conosce basta andare sul sito del prof beppe scienza www.beppescienza.it professore di matemantica all'università di torino, e ci pensa lui a spiegare come questi prodotti siano sempre peggiori del più semplice degli investimenti in titoli di stato.

Detto questo caro pat, arrampicati pure a difendere il tuo prodotto ;)
 
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