Polizza "Evolution Trio" venduta dal Credem

Voltaire

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Anche questa volta mi chiedo con quale coraggio si riesca a proporre agli investitori un simile prodotto...ma la mancanza di coraggio si annulla quando non si sa cosa si sta vendendo oppure si ha ben presente quanto si guadagna piazzandolo.

Come già detto, per vendere simili prodotti occorrono tre generi di persone:
- Del tutto ignoranti in materia finanziaria
- Che abbiano in testa solo le provvigioni da succhiare al cliente
- Un misto delle due precedenti


Evolution Trio (sui nomi dei prodotti finanziari scriverò un libro, un giorno...) è una polizza unit-linked con durata cinque anni e cinque mesi. A scadenza garantisce il capitale iniziale. Secondo i venditori, ciò significherebbe un rendimento del 5.2632% del capitale netto investito, somma che corrisponde ai caricamenti iniziali pagati dal cliente. E' la solita storiella secondo cui i costi impliciti (quelli che si sostengono non in maniera diretta ma internamente al prodotto) non sono costi perché si recuperano a scadenza. E serve, come sempre, ad illudere il cliente che i costi del prodotto siano solo quelli, e per giunta recuperati se non si esce prima! Ci sono anche 15 euro di diritto fisso, questi non recuperati...e molti credono che tenendo il prodotto fino a scadenza il costo sia solo quello.

Ancora una volta le banche e le assicurazioni si presentano come benefattrici dell'umanità, quindi, visto che seguendo alla lettera tale teoria si arriva alla conclusione che con questo prodotto Azuritalia, la compagnia assicurativa, guadagna solo 15 euro...beato chi ci crede!

Cosa vuol dire unit-linked? Vuol dire che all'interno del prodotto c'è una gestione (fondo interno) che a sua volta investe in fondi comuni (Sicav, in questo caso). Il cliente, quindi, finisce per pagare i caricamenti iniziali del prodotto, le commissioni di gestione dei fondi interni e poi le commissioni di gestione di ogni singola Sicav in cui i fondi interni investono. Le gestioni in Sicav interne a questa polizza sono addirittura tre, inoltre. Ditemi voi come è possibile guadagnare qualcosa con questo guazzabuglio di commissioni!

Ma l'incredibile deve ancora venire, e sta nel meccanismo del rendimento. A scadenza viene riconosciuta al cliente una somma pari al 90% del rendimento ponderato, se positivo, delle tre gestioni in Sicav:

- Il 60% di quella migliore.
- Il 25% della seconda migliore.
- Il 10% di quella peggiore.

Il meccanismo della media è, come sempre, creato apposta per ridurre il risultato finale, e quindi il rendimento per il cliente. E ricordiamo che il rendimento (sempre ci sia) viene riconosciuto al cliente solo al 90%!

Prendere come parametro anche la gestione peggiore, poi, è davvero il colmo! Quasi si invogliano i gestori del fondo interno a lavorare male, tanto le commissioni le incamerano lo stesso ed un brutto lavoro fa sì che la polizza paghi poco ai sottoscrittori.

Infine: nel sito web Credem e nel sito web Azuritalia non ho trovato indicazioni sulla polizza e nemmeno la nota informativa, che pure dovrebbe esserci obbligatoriamente come da disposizioni Isvap.

Vantaggi: impignorabili, insequestrabili, escluse dall'asse ereditario. Ancora una volta: quanti hanno realmente bisogno di simili vantaggi?
 
Voltaire ha scritto:
Prendere come parametro anche la gestione peggiore, poi, è davvero il colmo! Quasi si invogliano i gestori del fondo interno a lavorare male, tanto le commissioni le incamerano lo stesso ed un brutto lavoro fa sì che la polizza paghi poco ai sottoscrittori.


cercando forzatamente di fare un brutto lavoro finirebbero per ottenere un ottimo risultato, quindi è meglio che non si sforzino troppo, tanto le pessime
performances gli riescono comunque... :D
 
Scritto da Voltaire

Prendere come parametro anche la gestione peggiore, poi, è davvero il colmo! Quasi si invogliano i gestori del fondo interno a lavorare male, tanto le commissioni le incamerano lo stesso ed un brutto lavoro fa sì che la polizza paghi poco ai sottoscrittori.

il mercato e' pieno di brutti prodotti, e il trend e' in aumento, visto il famelico appetito di banche e affini..... ma visto che ognuno di noi (a parte chi c'e' gia') dovra' metter mano al portafoglio per farsi una pensione, cosa c'e' in giro di valido a tale proposito??
 
Voltaire ha scritto:
Anche questa volta mi chiedo con quale coraggio si riesca a proporre agli investitori un simile prodotto...ma la mancanza di coraggio si annulla quando non si sa cosa si sta vendendo oppure si ha ben presente quanto si guadagna piazzandolo.

Come già detto, per vendere simili prodotti occorrono tre generi di persone:
- Del tutto ignoranti in materia finanziaria
- Che abbiano in testa solo le provvigioni da succhiare al cliente
- Un misto delle due precedenti


Evolution Trio (sui nomi dei prodotti finanziari scriverò un libro, un giorno...) è una polizza unit-linked con durata cinque anni e cinque mesi. A scadenza garantisce il capitale iniziale. Secondo i venditori, ciò significherebbe un rendimento del 5.2632% del capitale netto investito, somma che corrisponde ai caricamenti iniziali pagati dal cliente. E' la solita storiella secondo cui i costi impliciti (quelli che si sostengono non in maniera diretta ma internamente al prodotto) non sono costi perché si recuperano a scadenza. E serve, come sempre, ad illudere il cliente che i costi del prodotto siano solo quelli, e per giunta recuperati se non si esce prima! Ci sono anche 15 euro di diritto fisso, questi non recuperati...e molti credono che tenendo il prodotto fino a scadenza il costo sia solo quello.

Ancora una volta le banche e le assicurazioni si presentano come benefattrici dell'umanità, quindi, visto che seguendo alla lettera tale teoria si arriva alla conclusione che con questo prodotto Azuritalia, la compagnia assicurativa, guadagna solo 15 euro...beato chi ci crede!

Cosa vuol dire unit-linked? Vuol dire che all'interno del prodotto c'è una gestione (fondo interno) che a sua volta investe in fondi comuni (Sicav, in questo caso). Il cliente, quindi, finisce per pagare i caricamenti iniziali del prodotto, le commissioni di gestione dei fondi interni e poi le commissioni di gestione di ogni singola Sicav in cui i fondi interni investono. Le gestioni in Sicav interne a questa polizza sono addirittura tre, inoltre. Ditemi voi come è possibile guadagnare qualcosa con questo guazzabuglio di commissioni!

Ma l'incredibile deve ancora venire, e sta nel meccanismo del rendimento. A scadenza viene riconosciuta al cliente una somma pari al 90% del rendimento ponderato, se positivo, delle tre gestioni in Sicav:

- Il 60% di quella migliore.
- Il 25% della seconda migliore.
- Il 10% di quella peggiore.

Il meccanismo della media è, come sempre, creato apposta per ridurre il risultato finale, e quindi il rendimento per il cliente. E ricordiamo che il rendimento (sempre ci sia) viene riconosciuto al cliente solo al 90%!

Prendere come parametro anche la gestione peggiore, poi, è davvero il colmo! Quasi si invogliano i gestori del fondo interno a lavorare male, tanto le commissioni le incamerano lo stesso ed un brutto lavoro fa sì che la polizza paghi poco ai sottoscrittori.

Infine: nel sito web Credem e nel sito web Azuritalia non ho trovato indicazioni sulla polizza e nemmeno la nota informativa, che pure dovrebbe esserci obbligatoriamente come da disposizioni Isvap.

Vantaggi: impignorabili, insequestrabili, escluse dall'asse ereditario. Ancora una volta: quanti hanno realmente bisogno di simili vantaggi?


A parte che una polizza vita dovrebbe essere messa in una gestione separata, rende poco ma è tranquilla.
Poi i costi ci sono dappertutto.... o uno fa l'investitore fai da te o prende questi prodotti in base ad un progetto con ipotesi di sviluppo secondo normativa isvap. Non capisco dove stia il problema. Se in 10 anni verso 10000 euro e ne ho 11000 (per esempio), se mi va bene lo faccio, se no no.
 
Non è mica obbligatorio comprare polizze. Se fanno schifo non serve a niente consolarsi con "solo chi è autonomo può farne a meno". Non si comprano e basta.
 
Voltaire ha scritto:
Non è mica obbligatorio comprare polizze. Se fanno schifo non serve a niente consolarsi con "solo chi è autonomo può farne a meno". Non si comprano e basta.


Ma uno cosa dovrebbe comprare? Ci sono polizze che non fan schifo per te?
 
Appunto: non le compra.
 
Voltaire ha scritto:
Non è mica obbligatorio comprare polizze. Se fanno schifo non serve a niente consolarsi con "solo chi è autonomo può farne a meno". Non si comprano e basta.
Ma come si fa: è così carina la signorina dell'ufficio tittoli, che quasi quasi mi sembra di farle un dispetto .... :D :o :cool:
 
Zedemel ha scritto:
chiudiamo banche e assicurazioni.

No: rendiamo più efficienti le banche e le assicurazioni.
Meno bancari, meno assicuratori, meno promotori, servizi meno cari e consulenza indipendente. E' come dire abbassiamo la temperatura del pianeta ...
 
Non cambierà niente, ma la colpa principale di ciò è dei clienti.
 
Volante 1 ha scritto:
No: rendiamo più efficienti le banche e le assicurazioni.
Meno bancari, meno assicuratori, meno promotori, servizi meno cari e consulenza indipendente. E' come dire abbassiamo la temperatura del pianeta ...

Consulenza indipendente? Preparata da chi? Poi cosa ci viene una casta come avvocati o commercialisti?
 
Voltaire ha scritto:
Non cambierà niente, ma la colpa principale di ciò è dei clienti.


Non so che lavoro fai, ma non è solo una cosa che riguarda la finanza, anzi penso sia peggio in altri settori.
 
Certo, riguarda un po' tutto l'andazzo. Pubblico che vuole farsi fregare e venditori che non aspettano altro che fregarli. Oramai si è perso il senso del lavoro inteso come offrire un qualcosa al di là del corrispettivo economico.

Infatti non sono quasi mai d'accordo col "povero risparmiatore indifeso e gabbato", quasi sempre ci mette del suo.
 
Zedemel ha scritto:
Consulenza indipendente? Preparata da chi? Poi cosa ci viene una casta come avvocati o commercialisti?

Non saranno così "casti" come ci aspettiamo, ma preferisci la casta dei "promotori" finanziari ? Se non sei un "fai-da-te", preferisci essere "sollecitato" a investire negli "ottimi" prodotti preconfezionati da banche e sim (e magari solo quelli della casa), o avere un servizio di consulenza indipendente ?
Se un avvocato si chiamasse "promotore di contenziosi" che effetto ti farebbe ? :cool:
 
Volante 1 ha scritto:
Non saranno così "casti" come ci aspettiamo, ma preferisci la casta dei "promotori" finanziari ? Se non sei un "fai-da-te", preferisci essere "sollecitato" a investire negli "ottimi" prodotti preconfezionati da banche e sim (e magari solo quelli della casa), o avere un servizio di consulenza indipendente ?
Se un avvocato si chiamasse "promotore di contenziosi" che effetto ti farebbe ? :cool:


semplicemente bisognerebbe che la vendita fosse strutturata in modo da rendere uguali la profittabilità delle cose che si vendono, rendendo tutto uguale per il venditore che riguadagnerebbe in professionalità.
 
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