Polizza Fineco Index Vita Inflation & Fund

Voltaire

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Più vedo simili prodotti, più comprendo come non sarei mai riuscito a fare il promotore finanziario. Io mi vergognerei anche solo ad uscire di casa, mentre i venditori riescono a proporli come affaroni da non perdere.

Per vendere i prodotti strutturati occorrono tre tipi di persone:

- Del tutto ignoranti in materia finanziaria
- Che abbiano in testa solo le provvigioni da succhiare al cliente
- Un misto delle due precedenti


La polizza Fineco Index Vita Inflation & Fund (che nomi altisonanti...ma fanno il loro effetto sul pubblico) ha scadenza sei anni e per ciascuno dei primi cinque eroga il il 76% dell'inflazione. E già qui si comprende come sottoscrivendola si possano solo perdere soldi rispetto ad impieghi analoghi: le normalissime obbligazioni legate all'inflazione, infatti, hanno un rendimento che prevede una maggiorazione (spread), e non certo una riduzione del 24%, rispetto all'inflazione. Spread che arriva anche al 2%

Il rendimento del sesto anno, invece, è pari al 50% della media semestrale delle performance di un paniere di cinque fondi. Fondi Fineco, guarda la combinazione. Ci si carica, quindi, anche delle commissioni di tali fondi. Il meccanismo della media, poi, serve apposta a stroncare qualsiasi concreta possibilità di guadagnare decentemente. Possiamo essere certi, quindi, che l'ultima "cedola" sarà risibile, quasi certamente nulla.

Il caricamento implicito e del 6.40%, e a niente serve la storiella del "portando a scadenza il prodotto i costi si recuperano": se qualcuno davvero crede che i prodotti siano gratis, peggio per lui. Anche 10 euro di spese per l'emissione...non ci facciamo mancare mai niente. Queste micro-spese servono per illudere qualcuno (e sono tanti) facendogli credere che le spese siano solo quelle, visto che il capitale a scadenza è garantito. Un caricamento del 6.40% vuol dire oltre 1% all'anno per una struttura che si sa già in partenza non renderà niente rispetto a ciò che si può ottenere con altri strumenti di larga diffusione, vedasi i BTPi o gli analoghi titoli francesi o greci.

La restituzione del capitale, inoltre, non dipende da Fineco Vita ma dall'emittente del titolo che è sottostante la polizza, Bear Stearns. Quanti dei possessori di polizze strutturate sanno che il loro debitore non è la compagnia, ma un'altra società?

Se ci si azzarda a riscattare in anticipo la polizza, poi, non ne parliamo: nessuna garanzia del capitale, ovviamente, ed anzi quasi certezza di subire perdite.

Vantaggi: impegnorabili, insequestrabili, escluse dall'asse ereditario. Ma quanti hanno realmente bisogno di simili vantaggi? Anche qui si creano illusioni sotto forma di inutili privilegi.

Mi rivolgo agli investitori: se volete fare beneficenza, rivolgete le vostre attenzioni nei confronti dei tanti che hanno bisogno. Non vedo perché dobbiate regalare soldi a Fineco Vita (ma vale anche per altri prodotti) ed ai suoi venditori (sfido chiunque a definire in altra maniera chi vende simili prodotti) che certamente appartengono ad una delle tre categorie da me indicate.
 
Dai, per una volta sii buono e adotta anche tu a distanza un consulente globale...

:p :p :p
 
Voltaire ha scritto:
Più vedo simili prodotti, più comprendo come non sarei mai riuscito a fare il promotore finanziario. Io mi vergognerei anche solo ad uscire di casa, mentre i venditori riescono a proporli come affaroni da non perdere.

Per vendere i prodotti strutturati occorrono tre tipi di persone:

- Del tutto ignoranti in materia finanziaria
- Che abbiano in testa solo le provvigioni da succhiare al cliente
- Un misto delle due precedenti


La polizza Fineco Index Vita Inflation & Fund (che nomi altisonanti...ma fanno il loro effetto sul pubblico) ha scadenza sei anni e per ciascuno dei primi cinque eroga il il 76% dell'inflazione. E già qui si comprende come sottoscrivendola si possano solo perdere soldi rispetto ad impieghi analoghi: le normalissime obbligazioni legate all'inflazione, infatti, hanno un rendimento che prevede una maggiorazione (spread), e non certo una riduzione del 24%, rispetto all'inflazione. Spread che arriva anche al 2%

Il rendimento del sesto anno, invece, è pari al 50% della media semestrale delle performance di un paniere di cinque fondi. Fondi Fineco, guarda la combinazione. Ci si carica, quindi, anche delle commissioni di tali fondi. Il meccanismo della media, poi, serve apposta a stroncare qualsiasi concreta possibilità di guadagnare decentemente. Possiamo essere certi, quindi, che l'ultima "cedola" sarà risibile, quasi certamente nulla.

Il caricamento implicito e del 6.40%, e a niente serve la storiella del "portando a scadenza il prodotto i costi si recuperano": se qualcuno davvero crede che i prodotti siano gratis, peggio per lui. Anche 10 euro di spese per l'emissione...non ci facciamo mancare mai niente. Queste micro-spese servono per illudere qualcuno (e sono tanti) facendogli credere che le spese siano solo quelle, visto che il capitale a scadenza è garantito. Un caricamento del 6.40% vuol dire oltre 1% all'anno per una struttura che si sa già in partenza non renderà niente rispetto a ciò che si può ottenere con altri strumenti di larga diffusione, vedasi i BTPi o gli analoghi titoli francesi o greci.

La restituzione del capitale, inoltre, non dipende da Fineco Vita ma dall'emittente del titolo che è sottostante la polizza, Bear Stearns. Quanti dei possessori di polizze strutturate sanno che il loro debitore non è la compagnia, ma un'altra società?

Se ci si azzarda a riscattare in anticipo la polizza, poi, non ne parliamo: nessuna garanzia del capitale, ovviamente, ed anzi quasi certezza di subire perdite.

Vantaggi: impegnorabili, insequestrabili, escluse dall'asse ereditario. Ma quanti hanno realmente bisogno di simili vantaggi? Anche qui si creano illusioni sotto forma di inutili privilegi.

Mi rivolgo agli investitori: se volete fare beneficenza, rivolgete le vostre attenzioni nei confronti dei tanti che hanno bisogno. Non vedo perché dobbiate regalare soldi a Fineco Vita (ma vale anche per altri prodotti) ed ai suoi venditori (sfido chiunque a definire in altra maniera chi vende simili prodotti) che certamente appartengono ad una delle tre categorie da me indicate.


Ciao!
:clap:
Io ci lavoro, e ti assicuro che non mi sono nemmeno letto il prospetto, perchè già a naso si vedeva che era una porcata immonda!!

E poi il bello è che ste schifezze (almeno per quanto riguarda noi..) massacrano il cliente e non ti danno poi chissà quali provvigioni....
così l'incu..ta è per entrambi: cliente e promotore!! :censored:

...e come al solito praticamente l'intero plafond è esaurito!!
ma come si fa???
 
Voltaire ha scritto:
Più vedo simili prodotti, più comprendo come non sarei mai riuscito a fare il promotore finanziario. Io mi vergognerei anche solo ad uscire di casa, mentre i venditori riescono a proporli come affaroni da non perdere.

Per vendere i prodotti strutturati occorrono tre tipi di persone:

- Del tutto ignoranti in materia finanziaria
- Che abbiano in testa solo le provvigioni da succhiare al cliente
- Un misto delle due precedenti


Caro amico, io ho stima di te, però continui a fare di tutto un'erba un fascio, non tutti i PF sono come li descrivi e dovresti saperlo bene, visto che sei un consulente dell'ANASF, ma purtroppo ci sono molti che sono obbligati a vendere questi prodotti per sopravvivere.
Se poi leggi il sole 24 ore di qualche giorno fà, vedrai come questi prodotti strutturati sono venduti per la gran parte tramite il canale bancario, è un malcostume strutturale del sistema, di chi li produce di chi non controlla e di chi fà informazione.
Sempre sul sole 24 ore nel supplemento plus, trovi le risposte ai risparmiatori in cui ne dicono peste e corna e qualche pagina più in là magari l'analisi di qualche prodotto e non ne parlano poi così male.
E allora qual'è la soluzione?
Rivolgersi ai consulenti indipendenti senza controllo come te?
Oppure il fai da te, e allora gira il forum e renditi conto del livello medio di cultura finanziaria delle persone.

Bye
 
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Ma io sono sicuro che voltaire lo sa che in banca è peggio. La maggiorparte degli italiani ancora non lo ha capito però.


Saluti
 
yoyo9898 ha scritto:
purtroppo ci sono molti che sono obbligati a vendere questi prodotti per sopravvivere.


Ed io cosa ho scritto?

- Che abbiano in testa solo le provvigioni da succhiare al cliente
 
yoyo9898 ha scritto:
Voltaire ha scritto:
Più vedo simili prodotti, più comprendo come non sarei mai riuscito a fare il promotore finanziario. Io mi vergognerei anche solo ad uscire di casa, mentre i venditori riescono a proporli come affaroni da non perdere.

Per vendere i prodotti strutturati occorrono tre tipi di persone:

- Del tutto ignoranti in materia finanziaria
- Che abbiano in testa solo le provvigioni da succhiare al cliente
- Un misto delle due precedenti
Caro amico, io ho stima di te, però continui a fare di tutto un'erba un fascio, non tutti i PF sono come li descrivi e dovresti saperlo bene, visto che sei un consulente dell'ANASF, ma purtroppo ci sono molti che sono obbligati a vendere questi prodotti per sopravvivere.
Se poi leggi il sole 24 ore di qualche giorno fà, vedrai come questi prodotti strutturati sono venduti per la gran parte tramite il canale bancario, è un malcostume strutturale del sistema, di chi li produce di chi non controlla e di chi fà informazione.
Sempre sul sole 24 ore nel supplemento plus, trovi le risposte ai risparmiatori in cui ne dicono peste e corna e qualche pagina più in là magari l'analisi di qualche prodotto e non ne parlano poi così male.
E allora qual'è la soluzione?
Rivolgersi ai consulenti indipendenti senza controllo come te?
Oppure il fai da te, e allora gira il forum e renditi conto del livello medio di cultura finanziaria delle persone.

Bye
condivido OK!
.. a tutto ciò aggiungerei anche quel che succede alle Poste dove le Index vengono offerte quotidianamente e spesso chi propone il prodotto ha un il livello di cultura finanziaria più basso di chi lo sottoscrive.. :eek:

Bye! Y2K :D:D:D
 
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