Polizze Ramo 1 e aumento Tassi

Ah non quelli che hanno le Ramo 1 e fanno +1% lordo annuo con inflazione all'8% che non gli basteranno due vite per recuperare la perdita di valore?

Oh dobbiamo metterci d'accordo su sto thread :D :p

E chi ti dice che devo tenerle a vita?
Appena reputerò che i mercati saranno deflazionati abbastanza (si, i mercati finanziari ora sono ovviamente in deflazione, ovviamente per altro) la vendo/switcho in azionario :cool:
 
Ah non quelli che hanno le Ramo 1 e fanno +1% lordo annuo con inflazione all'8% che non gli basteranno due vite per recuperare la perdita di valore?

Oh dobbiamo metterci d'accordo su sto thread :D :p

Jena quello del tuo nick era decisamente più sveglio di te: te lo hanno spiegato in tutte le maniere che in qualsiasi modo tu avessi investito i tuoi soldi l’anno scorso CI AVRESTI RIMESSO. a casa mia è meglio prendere il 2% che rimetterci l’8% a casa tua nin so. Diverso è il discorso da adesso in avanti: come ha giustamente già spiegato qualcuno chi avesse fatto una ramo primo per motivi opportunistici cioè per attraversare senza rischi un momento di tassi zero se non negativi contando sulla particolare struttura contabile di queste polizze che permetteva di usufruire del “tesoretto” da loro accumulato ora potrebbe fare altre valutazioni..

Infatti come chiunque abbia capito - non ci vuole mica tanto - il meccanismo della gestione a costi storici è ben chiaro che adesso questo gioca contro il sottoscrittore nel senso che tassi più alti riducono le potenziali plusvalenze della gestione separata e quindi la possibilità di continuare a riconoscere rendimenti in linea di quelli passati. Certo adesso hanno la possibilità di investire a tassi più alti ma la duration medio lunga del loro portafoglio fa si che per avere una rotazione significativa che incida sul rendimento ci vorranno alcuni anni,

Quindi di fronte a BTP che ormai rendono sul decennale il 4% lordo chi aveva fatto una ramo primo solo come parcheggio potrebbe liquidarla e sostituirla con un giardinetto di BTP che sicuramente i prossimi tre/quattro anni daranno un rendimento maggiore

MA in un momento come l’attuale avere lo “scudo” di una grossa compagnia di assicurazione quanto conta? E poi visto che le polizze ramo primo sono state di fatto eliminate dal catalogo delle assicurazioni uscire vuol dire non poter più rientrare in un simile prodotto…

Mah! Io per il momento resto dentro
 
Quindi festeggiano quelli che si sono appena indebitati e che si dovranno dannare per i prossimi 20/25 anni correndo dietro alle rate?

Beh, se festeggiano loro cosa dovrebbe fare la gente come me, che con la mia Ramo I porto a casa praticamente un trattamento pensionistico senza fare assolutamente nulla?

Meditate.. ;)


se hanno un tasso fisso al 2% con inflazione all'8% sì, il problema lo scaricano sul creditore. Ma qui siamo proprio all'ABC eh
 
Dipende. Dipende sempre da molti fattori altrimenti saremmo tutti ricchi senza lavorare ma vivendo solo di rendite. La mia esperienza dice che, da quarantenne, dopo avere realizzato ottimi guadagni rischiando l'osso del collo tipo all in su GM in Chapter 11 o su BTP 2029 nella crisi 2011 (col senno di poi sono state azioni irrispettose verso i miei cari e totalmente irresponsabili e coronate dal successo solo per pura scommessa) ho iniziato a mettere tutto in sicurezza con strumenti come conti deposito vincolati e polizze ramo I che per un decennio hanno battuto l'inflazione e mi hanno fatto superare Covid e crisi varie senza perdere un centesimo. Anzi. Oggi da sessantenne non mi preoccupo dei mancati guadagni o della erosione del capitale per una superinflazione temporanea che è destinata a spegnersi con la prossima fase recessiva già in atto negli Usa, rimane meno tempo per riprendersi da qualche sciacquone, è naturale passare col tempo ad un atteggiamento conservativo. Le mie polizze rendono ancora oltre il 2% netto, poco meno i CD pluriennali che sto rinnovando mano mano che le condizioni del mercato offrono migliori spunti. Tutto questo è per dire che non esiste uno strumento in assoluto migliore o peggiore di altri: esistono le circostanze, le aspettative e gli obiettivi di ciascuno che sono diversi come gli strumenti che vanno adottati di volta in volta
 
se hanno un tasso fisso al 2% con inflazione all'8% sì, il problema lo scaricano sul creditore. Ma qui siamo proprio all'ABC eh

L’ABC prevede anche che chi ha un ptm e si gode una rendita stia meglio di chi si è indebitato, mi pare.

E poi la loro condizione è temporanea: passa qualche mese, l’inflazione rientra e puf, ricomincia la routine.
 
Dipende. Dipende sempre da molti fattori altrimenti saremmo tutti ricchi senza lavorare ma vivendo solo di rendite. La mia esperienza dice che, da quarantenne, dopo avere realizzato ottimi guadagni rischiando l'osso del collo tipo all in su GM in Chapter 11 o su BTP 2029 nella crisi 2011 (col senno di poi sono state azioni irrispettose verso i miei cari e totalmente irresponsabili e coronate dal successo solo per pura scommessa) ho iniziato a mettere tutto in sicurezza con strumenti come conti deposito vincolati e polizze ramo I che per un decennio hanno battuto l'inflazione e mi hanno fatto superare Covid e crisi varie senza perdere un centesimo. Anzi. Oggi da sessantenne non mi preoccupo dei mancati guadagni o della erosione del capitale per una superinflazione temporanea che è destinata a spegnersi con la prossima fase recessiva già in atto negli Usa, rimane meno tempo per riprendersi da qualche sciacquone, è naturale passare col tempo ad un atteggiamento conservativo. Le mie polizze rendono ancora oltre il 2% netto, poco meno i CD pluriennali che sto rinnovando mano mano che le condizioni del mercato offrono migliori spunti. Tutto questo è per dire che non esiste uno strumento in assoluto migliore o peggiore di altri: esistono le circostanze, le aspettative e gli obiettivi di ciascuno che sono diversi come gli strumenti che vanno adottati di volta in volta

Concordo, da neo 50enne quale sono.
Io pensavo a mettere da parte 30/25/20 anni fa, ora mi basta il mantenimento dello status quo. Cosa peraltro abbastanza agevole.

Con una ramo I ho il capitale garantito da scossoni più una rendita annuale che mi consente di vivere bene.

Il resto non conta e, in questa posizione, ci è addirittura consentito ci non preoccuparci troppo dello spauracchio inflattivo che tanto terrorizza la gente ;)
 
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Concordo, da neo 50enne quale sono.
Io pensavo a mettere da parte 30/25/20 anni fa, ora mi basta il mantenimento dello status quo. Cosa peraltro abbastanza agevole.

Con una ramo I ho il capitale garantito da scossano più una rendita annuale che mi consente di vivere bene.

Il resto non conta e, in questa posizione, ci è addirittura consentito ci non preoccuparci troppo dello spauracchio inflattivo che tanto terrorizza la gente ;)

Mandi totalmente fuori strada chi ti legge su questo forum e non ha conoscenze finanziarie sufficienti che gli permettano di prendere decisioni consapevoli per proteggere i propri risparmi dall'inflazione.

Le polizze ramo 1 non sono prodotti adatti a questo; nascono per altre esigenze. E infatti...
 

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L’ABC prevede anche che chi ha un ptm e si gode una rendita stia meglio di chi si è indebitato, mi pare.

E poi la loro condizione è temporanea: passa qualche mese, l’inflazione rientra e puf, ricomincia la routine.

Problemino semplice per persone semplici:

Cicciopasticcio per proteggere i propri risparmi (10.000 euro) decide di investirli in una polizza vita

Paga il 2.5% di costi di caricamento, la gestione separata ha un tasso del 2,5% lordo, la compagnia assicurativa trattiene l'1,3% dal tasso prodotto dalla gestione separata.

Cicciopasticcio decide di investire 10.000 euro.

Facciamo finta che l'inflazione media per il prossimo decennio si attesti al 4%, e un'ipotesi ottimistica di un tasso medio effettivamente riconosciuto all'assicurato pari all'1,7% lordo (su cui poi calcolare il capitale gain sugli interessi composti)

Cicciopasticcio avrà protetto i suoi risparmi con questo prodotto?
Con quanto capitale si ritroverà cicciopasticcio il decimo anno al momento del riscatto?
A quanto ammonterà la perdita di potere di acquisto del capitale riscattato al termine del decimo anno in base ai dati forniti?
 
Problemino semplice per persone semplici:

Cicciopasticcio per proteggere i propri risparmi (10.000 euro) decide di investirli in una polizza vita

Paga il 2.5% di costi di caricamento, la gestione separata ha un tasso del 2,5% lordo, la compagnia assicurativa trattiene l'1,3% dal tasso prodotto dalla gestione separata.

Cicciopasticcio decide di investire 10.000 euro.

Facciamo finta che l'inflazione media per il prossimo decennio si attesti al 4%, e un'ipotesi ottimistica di un tasso medio effettivamente riconosciuto all'assicurato pari all'1,7% lordo (su cui poi calcolare il capitale gain sugli interessi composti)

Cicciopasticcio avrà protetto i suoi risparmi con questo prodotto?
Con quanto capitale si ritroverà cicciopasticcio il decimo anno al momento del riscatto?
A quanto ammonterà la perdita di potere di acquisto del capitale riscattato al termine del decimo anno in base ai dati forniti?

Presumi troppe cose.
Cicciopasticcio, per iniziare, una cifra come 10K la tiene sul conto corrente per le spese correnti, senza preoccuparsi di interessi o meno.

La polizza che ha è di alta gamma e non ha pagato nulla di costi di ingresso. Inoltre, non ha durata decennale ma a vita. La può riscattare in qualsiasi momento senza alcun costo aggiuntivo.
Il ptm che ci ha investito è più che considerevole. 10K levati.

Non rischia nulla o quasi e prende quest’anno un 1,30% netto che quantificato costituisce cifra sufficiente o quasi per camparci tutto l’anno, non pensando ad altro.

L’inflazione all’8% c’è solo da qualche mese, ma Cicciopasticcio la polizza non l’ha stipulata sei mesi fa, ma magari 10 anni fa quando rendeva il 5% con l’inflazione all’1% o quel che era. E intanto ha incamerato.
Vero, ora è sotto l’inflazione ma si dà il caso che Ciccio sia nelle condizioni di fregarsene: con quello che ha guadagnato e incassato negli anni, un anno o due o tre di inflazione alta la regge senza alcuno scossone. E il ptm è sempre lì: inter alia, il ramo I garantisce di non andare mai sotto il capitale sottoscritto, piccolo dettaglio.

Per finire, Cicciopasticcio ha investito un’altra parte del ptm, ed anche piuttosto consistente, in BPF acquistati in anni buoni, che stanno rendendo e renderanno per altri anni ancora tra un 5,5 ed un 11,5% annuo netto.

Ecco spiegato come mai Cicciopasticcio è nella posizione di stare tranquillo ad osservare le formichine impazzite cui saltano le coronarie ad ogni 0.1% di tasso in più.
 
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Mandi totalmente fuori strada chi ti legge su questo forum e non ha conoscenze finanziarie sufficienti che gli permettano di prendere decisioni consapevoli per proteggere i propri risparmi dall'inflazione.

Le polizze ramo 1 non sono prodotti adatti a questo; nascono per altre esigenze. E infatti...

Mandare fuori strada? Maddeché?

A parte che ciascuno si regola (o dovrebbe regolare) con la propria testa, ciascuno oltre a fare domande è anche libero di raccontare la propria esperienza, o è vietato? Non mi pare che il regolamento lo impedisca ;)
 
da possessore di ramo I in quantita importanti dico la mia

ha ragione Jena nel dire che lo scenario è cambiato e va valutato ...ma con calma forse
Non è chiaro , almeno a me quanto è destinata a durare l inflazione alta. la mia stima leggendo qua e la è che scenda gradualmente per assestarsi intorno al 3-4 %
anche in tal caso la mia ramo I non mi protegge e quindi dovrò valutare di provare a passare su obbligazioni decennali che potrebbero salire al 4-5 % nel frattempo
ovvio ciò richiede assumere maggiori rischi e acquisire nuove competenze :
quali titoli ? che duration? indicizzati o no? , solo italiani o meglio usa... ma temo non ci sia alternativa a tale studio.

Stanno però tornando interessanti anche i buoni postali : c'è da sperare che nel frattempo quindi escano soluzioni facili migliori

Ps che le polizze vita non si vendano più tanto mi pare logico e giusto dato che nell'articolo postato da Jena si fa riferimento anche e soprattutto alle ramo III che sono le vere trappole quando le borse scendono (alti costi e perdite in conto capitali)
 
da possessore di ramo I in quantita importanti dico la mia

ha ragione Jena nel dire che lo scenario è cambiato e va valutato ...ma con calma forse
Non è chiaro , almeno a me quanto è destinata a durare l inflazione alta. la mia stima leggendo qua e la è che scenda gradualmente per assestarsi intorno al 3-4 %
anche in tal caso la mia ramo I non mi protegge e quindi dovrò valutare di provare a passare su obbligazioni decennali che potrebbero salire al 4-5 % nel frattempo
ovvio ciò richiede assumere maggiori rischi e acquisire nuove competenze :
quali titoli ? che duration? indicizzati o no? , solo italiani o meglio usa... ma temo non ci sia alternativa a tale studio.

Stanno però tornando interessanti anche i buoni postali : c'è da sperare che nel frattempo quindi escano soluzioni facili migliori

Ps che le polizze vita non si vendano più tanto mi pare logico e giusto dato che nell'articolo postato da Jena si fa riferimento anche e soprattutto alle ramo III che sono le vere trappole quando le borse scendono (alti costi e perdite in conto capitali)

Una ramo III neanche morto, per quel che mi riguarda :o
 
da possessore di ramo I in quantita importanti dico la mia

ha ragione Jena nel dire che lo scenario è cambiato e va valutato ...ma con calma forse
Non è chiaro , almeno a me quanto è destinata a durare l inflazione alta. la mia stima leggendo qua e la è che scenda gradualmente per assestarsi intorno al 3-4 %
anche in tal caso la mia ramo I non mi protegge e quindi dovrò valutare di provare a passare su obbligazioni decennali che potrebbero salire al 4-5 % nel frattempo
ovvio ciò richiede assumere maggiori rischi e acquisire nuove competenze :
quali titoli ? che duration? indicizzati o no? , solo italiani o meglio usa... ma temo non ci sia alternativa a tale studio.

Stanno però tornando interessanti anche i buoni postali : c'è da sperare che nel frattempo quindi escano soluzioni facili migliori

Ps che le polizze vita non si vendano più tanto mi pare logico e giusto dato che nell'articolo postato da Jena si fa riferimento anche e soprattutto alle ramo III che sono le vere trappole quando le borse scendono (alti costi e perdite in conto capitali)

mai sottoscritta una ramo 3; l'unico prodotto da me sottoscritto nel 2006 era una vita intera; mi sono sempre posto come obiettivo di quel capitale allocato lì il recupero almeno del costo dell'inflazione, non un guadagno, *la protezione del capitale è questa*; cosa molto semplice nel "vecchio mondo" con inflazione calante culminata in deflazione, in cui mi sono formato, sono cresciuto, ed ho costruito la mia ricchezza finanziaria.
Adesso il vento è cambiato; io questo anno sto perdendo il 7% di potere di acquisto su quel capitale che sì, aumenta ogni giorno, ma molto meno del costo dell'inflazione e questo significa una perdita. La variazione che vedo è un finto profitto.
Non sono tra quelli che ritengono che l'inflazione tornerà preso al 2%, questo è evidente; se lo pensassi starei bello tranquillo per il capitale investito ella ramo 1. Ma anche se si stabilizzasse intorno al 4% il prossimo anno o nel 2024, per me significherebbe perdere un 3% medio di potere d'acquisto per il prossimo decennio sul capitale accantonato. Ed è uno spreco per me non tollerabile perchè disprezzo il denaro in egual misura il cui ne comprendo il valore. Nessuno mi ha mai regalato nulla.

Certo se hai 2 milioni di euro investiti e campi con 1000 euro al mese ti illudi ancora di più di star guadagnando; non capisci invece che stai perdendo 140.000 euro l'anno di valore dei tuoi risparmi.

Sono meccanismi facili da capire ma non altrettanto facili da assimilare per chi non conosce l'inflazione. Poi ci si ritrova con i capitali dimezzati che riesci a comprare nemmeno la metà di quello che compravi prima con l'equivalente.

Perdita che azzereresti, anzi guadagneresti un 1,6% fisso annuo con un indicizzato italiano scadenza 8 anni acquisto a 99, rimborso a 100, a patto di accettare la probabile volatilità nei prossimi due anni.

Ciascuno di noi è una persona diversa che ha limiti diversi; non tutti sopportano la volatilità; io non dico assolutamente di fare come faccio io, diffido chiunque legga dal seguirmi con l'operatività, se lo fa lo fa a suo rischio e pericolo; ma non tollero che venga fatto passare il messaggio fuorviante che in questo momento con questa inflazione, una ramo 1 *serva a proteggere i propri risparmi*

una ramo 1 con le sue assurde commissioni di caricamento/gestione in questo momento serve solo a pagare compensi alla rete di venditori e dividendi agli azionisti della compagnia che la colloca
 
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Non si tratta di illudersi di guadagnare: a un certo livello guadagnare può anche essere temporaneamente un optional, se si privilegia la tranquillità.
Ciascuno ha le proprie esigenze.

Ancora una volta: capitali dimezzati, disastri, fallimenti..tutti paroloni da bar. Chi ha esperienza di medio e lungo corso sa che la situazione è sempre in movimento e che difficilmente resterà ferma a lungo.
In queste fasi basta resistere: se l’inflazione si sgonfia, a posto. Se non succede, i tassi si alzeranno anche per le ramo I. Ed il capitale farà SEMPRE la differenza tra chi lo ha e chi galleggia soltanto.

Poi, in fase calante, i rendimenti ramo I andranno in discesa ma più lentamente del mercato e, se saremo stati scaltri, avremo sottoscritto nel frattempo BPF al 4-5% che ora lasciano impanicati molti, ma che per 20 anni continueranno a rendere bene anche se il costo della vita si ridurrà al 2%.

Ci siamo già passati ;)

Ovviamente, chi ha solo alcuni K da investire ha ben altre priorità di guadagno che comprendo, ma che non sono affatto il paradigma valido per tutti.
 
mai sottoscritta una ramo 3; l'unico prodotto da me sottoscritto nel 2006 era una vita intera; mi sono sempre posto come obiettivo di quel capitale allocato lì il recupero almeno del costo dell'inflazione, non un guadagno, *

anche oggi ci sono GS acquistabili in banca che rendono piu del 2% netto e immagino che il rendimento tenda a salire se si mettono a comprare a man bassa btp

per cui non sarei cosi disfattista su un prodotto che fino ad oggi ha funzionato.

peraltro se si fosse certi di inflazione alta e duratura andrebbero presi i BTP indicizzati...ma tale certezza non c'è affatto

come ho detto io credo che nel medio si assesterà sul 3% , non conviene a nessuno uno mondo a alta inflazione . troveranno il modo di farla scendere
 
Scusate non comprendo una cosa allora: cosa protegge da inflazione OGGI?
Perchè sono il primo a dire se un BTP mi da il 3% mentre inflazione è all'8% sto perdendo il 5% di potere d'acquisto.
Ma:
-stare cash significa stare a -8%
-stare in stock/bond significa stare a -25% (-17 da drawdown e -8% da inflazione)
-stare in polizze significa stare a -5%
-stare in gold significa stare a -3%

Cioè l'inflazione vale per tutto. L'unico in questa situazione che vale la pena dovrebbe essere proprio il gold.
Poi dipende dalle situazioni.
Se fosse una inflazione da domanda e contenuta (diciamo un 4-5%) allora stocks a volontà.
Invece avendo al contempo rallentamento economico e incertezza geopolitica allora bisogna stare lontani dall'azionario.
E quindi?
Bisogna aspettare rendimenti bond mentre si perde potere d'acquisto.
 
Scusate non comprendo una cosa allora: cosa protegge da inflazione OGGI?
Perchè sono il primo a dire se un BTP mi da il 3% mentre inflazione è all'8% sto perdendo il 5% di potere d'acquisto.
Ma:
-stare cash significa stare a -8%
-stare in stock/bond significa stare a -25% (-17 da drawdown e -8% da inflazione)
-stare in polizze significa stare a -5%
-stare in gold significa stare a -3%

Cioè l'inflazione vale per tutto. L'unico in questa situazione che vale la pena dovrebbe essere proprio il gold.
Poi dipende dalle situazioni.
Se fosse una inflazione da domanda e contenuta (diciamo un 4-5%) allora stocks a volontà.
Invece avendo al contempo rallentamento economico e incertezza geopolitica allora bisogna stare lontani dall'azionario.
E quindi?
Bisogna aspettare rendimenti bond mentre si perde potere d'acquisto.

Domanda bella davvero, perchè ben rappresenta il momento che stiamo vivendo.

Tecnicamente, l'ideale sarebbe stare su titoli indicizzati, ma non sui nostri Btp italia dato il forte rischio politico e direi nemmeno su quelli USA date le quotazioni attuali del dollaro, che col debito che hanno non credo facciano gli interessi degli USA; non so se esistono bund indicizzati all'inflazione.

A mio umile avviso, è come scrivi all'ultimo rigo; aspettare qualche mese (la stretta sui tassi me l'aspetto vigorosa e concentrata nel tempo) e a quel punto si va sui bond.

Più in là, quando l'inflazione avrà dispiegato i suoi effetti perversi sull'economia, si comincia a rientrare sull'azionario che nel frattempo dovrebbe essere ulteriormente deterioratosi.

Questo per come la vedo io, non è certo vangelo...:D

Personalmente, in ogni caso, non credo di smantellare completamente le mie vecchie ramo polizze ramo 1 considerati anche certi aspetti successori e di difesa da ulteriori rialzi dei tassi inaspettati.

L'inflazione è una brutta bestia, comunque la si pensi tuttavia è meglio che stavolta sia arrivata quando non abbiamo più la vecchia cara lira.
 
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Domanda bella davvero, perchè ben rappresenta il momento che stiamo vivendo.

Tecnicamente, l'ideale sarebbe stare su titoli indicizzati, ma non sui nostri Btp italia dato il forte rischio politico e direi nemmeno su quelli USA date le quotazioni attuali del dollaro, che col debito che hanno non credo facciano gli interessi degli USA; non so se esistono bund indicizzati all'inflazione.

A mio umile avviso, è come scrivi all'ultimo rigo; aspettare qualche mese (la stretta sui tassi me l'aspetto vigorosa e concentrata nel tempo) e a quel punto si va sui bond.

Più in là, quando l'inflazione avrà dispiegato i suoi effetti perversi sull'economia, si comincia a rientrare sull'azionario che nel frattempo dovrebbe essere ulteriormente deterioratosi.

Questo per come la vedo io, non è certo vangelo...:D

Personalmente, in ogni caso, non credo di smantellare completamente le mie vecchie ramo polizze ramo 1 considerati anche certi aspetti successori e di difesa da ulteriori rialzi dei tassi inaspettati.

L'inflazione è una brutta bestia, comunque la si pensi tuttavia è meglio che stavolta sia arrivata quando non abbiamo più la vecchia cara lira.

Se temete l'inflazione comprate titoli indicizzati!!!
 
Scusate non comprendo una cosa allora: cosa protegge da inflazione OGGI?

Bisogna saper aspettare, è quello che dicevo prima e che altri hanno ribadito.
Altrimenti facciamo come quegli sciroppati sui social che pretendono ORA titoli sicuri all'8% per non perderci :wall:

Che ci sarà all'8% netto ora? Forse i bond del Venezuela o di qualche stato canaglia. Accomodatevi, signori.. ve li lascio tutti :bow:

Bisogna aspettare ed avere pazienza in attesa che i tassi crescano, poi fare raccolta tra un po', che so, al 5%? Ecco.
Dopo di che, si continuerà a salire coi tassi oppure quando l'inflazione scenderà, si vincoleranno gli investimenti a tassi fissi favorevoli (prima che scemino, è ovvio) che in breve sopravanzeranno l'inflazione in calo.

Ricordatevi che chi investiva in BOT o in BFP negli anni settanta con una inflazione DOPPIA rispetto a quella attuale, sul momento ha perso sì qualcosa in termini di svalutazione, ma poi, quando la buriana è passata si è ritrovato con una montagna di soldi che hanno proseguito per anni a dare fior di interessi.
 
se hanno un tasso fisso al 2% con inflazione all'8% sì, il problema lo scaricano sul creditore. Ma qui siamo proprio all'ABC eh

Si, ma sei tu non a conoscerlo l'ABC.

Questo perché avere un mutuo al 2% di tasso fisso con inflazione conviene solo a chi ha un reddito che cresce con l'inflazione.
Te lo spiego ancora meglio con un esempio numerico:

aveva senso indebitarsi con tasso fisso al 2% e comprare un prodotto che rendeva 0,4+inflazione attesa (tieni bene a mente questa parola magica) solo se eri certo che l'inflazione attesa media per 10 anni sarebbe aumentata (ipotizziamo bond a 10 anni)

Ovviamente, (ed è l'ABC, ma non sono sicuro tu lo conosca) il break even inflattivo in quel momento che definiziamo t0 era ovviamente 1,6% questo perché a t0 se compri un bond a tasso fisso a 10 anni DEVE rendere uguale ad un bond legato all'inflazione dove la sua componente fissa + inflazione attesa fa 2% e questo perchè sennò si creerebbero arbitraggi.

Inutile dirti (o forse è il caso di spiegartelo) che visto che nessuno ha la sfera di cristallo, fare una cosa del genere è una speculazione, in quanto magari l'inflazione reale si abbassa e il tu devi ripagare un debito al 2% con un credito che è 0,4% più l'inflazione reale, che magari diventa boh, 0,6% e quindi sei in deficiti dell'1% totale.

Ma quei grandissimi ******** dei guru che ti dicono "c'e' inflazione, indebitati" non ti dicono "fallo solo che il tuo stipendio è indicizzato all'inflazione" - cosa che da noi non è così. E soprattutto che ne sennò che domani parte una recessione della madonna e deflazioniamo?

Altra importante considerazione: tu hai paura dell'inflazione, io ne sono contento! E sai perché?
Dipende dal paniere di riferimento.

A me della benzina a 3 euro al litro non me ne frega nulla, tanto al massimo comunsumo 4.000 lt di benzina all'anno, per tanto la mia spesa può anche passare da 6000 a 12.000 euro all'anno, me non mi interessa perché il mio paniera dove spendo la maggior parte dei miei soldi sono i mercati finanziari.

E guarda un po? Nei mercati finanziari c'e' deflazione! Ebbene si, i prezzi sono decisamente più bassi.
Se sui massimi per comprare il 10% di un'azienda come la technogym dovevo cacciare 250 milioni di euro, ora la posso comprare alla metà, ma sto comprando lo stesso 10% degli stessi muri, delle stesse scrivanie, degli stessi brevetti, ecc.

indi di fatto mi stann facendo il 50% di sconto.

Per carità il prezzo può essere cambiato anche per altri aspetti, ma le contrazioni dei multipli dovute all'inflazione so uno sconto sull'acquisto per tutte le aziende quoatate.

Poi come ti ho già risposto: non ti piacciono le polizze? E comprati quello che vuoi, riempiti di energetici e materie prime in quanto sono loro che hanno creato inflazione principalmente e incrocia le dite che le aspettative (che sono quelle che contano) siano ancora per un aumento.

Bacioni
 
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